28 dicembre 2009

come mi piacerebbe dire sempre la verità

A cambiare il giorno in cui si fa la spesa si possono fare incontri. A questo giro era meglio evitare, non tanto per esserci incontrati dopo un bel po' di tempo, quanto per i triti discorsi di circostanza, e per le ipocrisie.

Ciao Andrea
Oh ciao bella
Come stai? Guarda qua (mostra la fede a 5 cm dai miei occhi)
(ma non dovevo risponderti alla classica domanda?)
Bla bla bla
Ah, sì? bla bla
...
...
Dai organizziamo una cena tra tutte noi.
(Va bene che sono gay ma tenderei a considerarmi un uomo, magari l'unico di questa combriccola ma pur sempre un uomo) quando, per anno nuovo?
Ma certo, dai!!
Uhm...
Che c'è?
È che ieri l'altro (quindi il 26 ché se lo facevo a natale tutti a dire che sono proprio cattivo) ho rivisto la rubrica del mio cellulare.
E allora?
Ecco, sei tra chi ho cancellato.
Ah ah ah ah.
Per cui non vedo come potrei avvisarti della cena.
Ah!

27 dicembre 2009

perchè scatenare il nuovo Boycott Nestlé

Anni fa ricorreva periodicamente, soprattutto nel mondo dell'associazionismo -prima che diventasse quasi sinonimo di anarcoinsurrezionalismo e simili -, il boicottaggio ai prodotti Nestlé. La multinazionale infatti aveva avuto in passato, anni '80 soprattutto, dei comportamenti talmente scorretti nei paesi in via di sviluppo da renderla odiosa ai più. Il comportamento maggiormente sotto accusa era la politica fatta in modo estremamente capillare per commercializzare il latte in polvere per neonati. In pratica venivano offerti alle puerpere campioni gratuiti in modo che iniziassero ad allattare il proprio bimbo col latte in polvere, dopodiché non c'era niente da fare, una volta svezzato avevi voglia a provare a dargli il latte materno. Il costo della confezione, al di fuori dei dispensari, delle missioni, dei pochi ospedali, era proibitivo. Col risultato che veniva allungato con più acqua del dovuto, coi conseguenti problemi di malnutrizione, malattie e maggiore mortalità infantile che ne conseguiva.
L'obiettivo del boicottaggio non era quello di far fallire la Nestlé ma solo quello di far registrare un calo nelle vendite. All'inizio degli anni '80 il primo boicottaggio internazionale arrivò, se non ricordo male, a diminuire le vendite del 2%. Bastò per far sì che il marchio tanto amato dai bimbi di tutto il mondo tornasse sui propri passi.
Siccome il lupo perde il pelo ma non il vizio dopo qualche anno fummo di nuovo punto e a capo.
Ora, io lo so che non riuscirei nemmeno volendolo con tutto me stesso ad organizzare l'ennesimo boicottaggio mondiale dei prodotti Nestlé. Nel mio piccolo saranno 20 anni che non compro più nulla, e se l'ho fatto è perché non ero troppo aggiornato sugli acquisti più recenti di altri marchi da parte della multinazionale.
Qualche volta è capitato, pure tuttora, che mi venisse regalato qualcosa. In genere riciclo o, incredibile a dirsi, gentilmente faccio notare che quando parlavo della Nestlé era a riguardo del boicottaggio, non per decantarne i prodotti. Al terzo sbaglio m'incazzo, perché alla fine è solo una mancanza di rispetto per le mie scelte e per le indicazioni che do.
Stavolta la confezione regalatami era più complessa, non era solo di prodotti Nestlé, c'erano più cose. Ma dentro c'erano anche questi qui:


Hello Kitty?!? Come si fa a resistere alla voglia di indire un nuovo boicottaggio mondiale alla Nestlé?

24 dicembre 2009

certa politica

È curioso notare come ci sia ancora qualcuno che faccia politica, e pure bene. Non solo per questioni di forma ma anche di sostanza visto il risultato conseguito oggi da Obama col voto definitivo del Senato americano. Curioso perché tocca andare con lo sguardo, e un pochino pure col cuore, a qualche migliaio di chilometri di distanza da qui. Proprio della serie: se non ho soddisfazioni in loco le vado a cercare altrove.
Altra curiosità è che ora iniziano le trattative tra Camera dei rappresentanti e Senato per l'unificazione dei due differenti testi approvati. Ecco, una cosa del genere la mia forma mentis non la comprende. Tutto ok comunque, il mondo vedo, fortuna sua, che va avanti lo stesso.

21 dicembre 2009

la neve degli altri

C'è chi ha la neve e chi no. C'è chi ne ha tanta e chi poca. C'è che rimane bloccato e chi riesce a trovare le strade pulite. C'è chi esce giusto per fare le foto e chi non ha un motivo per uscire perché fuori fa solo freddo.
A Livorno sono quasi 19 anni che non nevica. O almeno io ricordo l'ultima nevicata del febbraio 1991. Se poi ce ne è stata un'altra (due non è possibile) ora non mi sovviene.
L'altro giorno ero appena arrivato in ufficio dopo la pausa pranzo. Ha iniziato a fioccare ma è durata giusto il tempo della sorpresa. E comunque non attaccava.
Stamattina appena alzato ho guardato fuori ed ho visto un lieve strato di neve ma solo sui tettucci delle auto parcheggiate. Per strada nulla. Tempo un paio d'ore e non c'era più niente.
Tutti a far foto, guarda com'è bella la città innevata, guarda la campagna, guarda la montagna.
Ora io non vorrei star qui a lamentarmi che non ho la neve, sennò poi arriva qualcuno ad augurarmene qualche tonnellata tutta insieme, però mezza Italia ne ha e io no. E non lo trovo giusto.

il fascino della scienza

E anche di più.


20 dicembre 2009

ciao pride

La notizia è fresca fresca. I rumors che andavano avanti da molti mesi hanno trovato conferma: il gay pride nazionale del 2010 si terrà a Napoli.
Nulla di ché, ho sempre pensato che l'idea del pride itinerante avesse un suo giusto scopo, ma essendo ancora all'anno zero sul tema del riconoscimento dei diritti doveva essere data la priorità ai pride a Roma. Annosa questione.
Il fatto è che, decidendo per soluzioni itineranti, la sede qualche volta può essere distante, per cui nel 2010 il gay pride non mi vedrà tra i partecipanti per mere questioni di chilometraggio. Spero comunque sia una bella festa, almeno non si noterà la mia assenza.

19 dicembre 2009

copriletti

Poco fa ho dato un'occhiata al termometro che avevo messo fuori sul davanzale della camera: 1°.
Ho tolto la trapunta dal letto e messo il piumone.

14 dicembre 2009

ero migliore

Da svariato tempo l'avvelenamento del clima politico e sociale in Italia ha prodotto, a livello a me più comprensibile, e cioè nel mio piccolo mondo, un imbarbarimento del linguaggio e una insofferenza sempre più accesa nei confronti dell'altrui opinione.
Quando sono a pranzo dai miei vedo, e raggiungo pure io, vette di intolleranza della più bieca specie. Loro continuano con la tradizionale vista del Tg durante il pranzo. È un momento catartico in cui vengono concentrate le nostre ferocie.
-E veniamo all'energia nucleare; il ministro Sca...
Mavaffanculo!!!
-In merito alle recenti affermazioni sul fine vita del cardinal Bar...
Stronzo!! Potessi morì patendo!
Immaginando la consueta impaginazione di un Tg c'è poco da stare allegri. Qualunque sia il taglio giornalistico dato al servizio, forse neanche più ce ne accorgiamo, bastano quei pochi istanti per capire di chi si sta parlando per scattare in un'offesa gridata.
Gli unici momenti in cui questo meccanismo si inceppa sono quando ad uno di noi tre interessa più la notizia in sé che la persona, per cui vorrebbe il silenzio per meglio ascoltare ed, eventualmente, per meglio offendere ma solo alla fine. La confusione degli altri due genera discussioni tra di noi su chi ha più diritto, se l'offensore o l'ascoltatore. Le cose tornano in realtà sui giusti (sigh) binari, col servizio successivo, dove un qualsiasi
-mi vergogno di essere italiano, così ha detto al termine della lettura del verdetto di condanna...
trasforma l'intera famiglia in una abbaiante muta.
Quello che noto, soprattutto in me, è che non riesco a fare come dovrei mente locale sul fatto che prima o poi un percorso di ritorno verso atteggiamenti più civili dovrò intraprenderlo, che sia anche tra qualche anno. Più mi infilo nel tunnel più sarà poi difficile fare la strada a ritroso.
Alla fine quello di cui ho avuto più schifo fin da subito, e cioè il becerume quotidiano presentato in tutte le salse dalla sottocultura da nani e ballerine, ha preso il sopravvento anche nel mio piccolo quotidiano. Ed è proprio questo, per l'umano autoassolvimento delle proprie pecche, che non riesco a perdonare a chi ha contribuito in prima persona, quindi veramente tante ma proprio tante persone, a ridurre a teatrino con pessime rappresentazioni e pubblico annoiato questo paese.

13 dicembre 2009

da biafra a etiopia

Certi brevi dialoghi valgono più di ore di chiacchiere.
Amica C: oh, sono di nuovo ingrassata, uffa. Ma te come fai, sempre così ti vedo.
SF: ma se sono ingrassato e non di poco.
Amica C: sì, da Biafra a Etiopia.

12 dicembre 2009

lo dice pure il Boss

A BRIEF STATEMENT FROM BRUCE
Like many of you who live in New Jersey, I've been following the progress of the marriage-equality legislation currently being considered in Trenton. I've long believed in and have always spoken out for the rights of same sex couples and fully agree with Governor Corzine when he writes that, "The marriage-equality issue should be recognized for what it truly is -- a civil rights issue that must be approved to assure that every citizen is treated equally under the law." I couldn't agree more with that statement and urge those who support equal treatment for our gay and lesbian brothers and sisters to let their voices be heard now.

11 dicembre 2009

asocial network

Sono stato invitato, tramite feisbuc, all'evento rimpatriata vecchi geologi, previsto per l'anno nuovo.
Curioso che in quel gruppo di contatti siano tutti almeno di 4, 5 anni accademici dopo il mio se non di più. Non c'è nessuno del mio anno per dire. Sarei io il vecchio alla rimpatriata dei vecchi: curioso che siano gli altri a sentircisi, o quantomeno chi organizza.
Sarei già propenso all'ignorare la cosa, salvo venire obbligato dall'amico A, che comunque pure lui è un po' che non vedo né sento.
Per l'occasione mi è venuta in mente che forse dovrei inaugurare per la prima volta lo status di feisbuc con una banalità del tipo: se è da tanto tempo che non siamo più in contatto, una ragione ci sarà, vi pare?
La mia solita asocialità, espressa come meglio non si potrebbe sui social network. Non dovevo scegliermi SF quale nick ma CIT, contraddizione in termini.

suonerie del kaiser

Io vorrei sapere chi, nel mio condominio -eh sì che siamo in 6, mica 600- ha questa suoneria al cellulare o, ancora peggio, al telefono fisso. Tutte le sere tocca sentire più volte questo strazio:



Come minimo gli raddoppierei i millesimi condominiali, per dire.

10 dicembre 2009

Wikipedia supporter

Io intanto, anche per quest'anno, la mia convinta donazioncina l'ho fatta.

Wikipedia Affiliate Button

06 dicembre 2009

Ára Bátur

Un equilibrio tende a rompersi se non viene continuamente alimentato. L'ingrediente stavolta è la ricerca della serenità.

sono permessi i pop-hop?

Poco fa la sacherMamma ha chiamato per un bisogno. Ovvio che uno risponda per una cosa e poi venga coinvolto pure in altre.
A 70 anni suonati si diletta col pc, tanto c'è mio figlio.
Nominata recentemente direttrice di gara, bocce si sta parlando di bocce, si è trovata in difficoltà nello scaricare qualche regolamento nuovo dal sito della federazione ed oggi, durante un torneo, qualche collega le ha consigliato come fare.
Devo verificare, mi fa, che siano permessi i pop-hop.
?!?! Eh??
Sì, devo vedere se il mio pc ha o no i pop-hhhop (marcando sull'aspirazione).
Poi ho letto l'appunto che si era scritta: pop-op. Beh dai, ci siamo no? Peccato che l'H negli appunti non c'era.

04 dicembre 2009

chi viene?

Pubblico un post a quest'ora non per motivi di sonnambulismo acuto ma solo perché era, ormai felicemente terminata, la nottata dell'acquisto dei biglietti per i concerti degli U2 in Italia nel 2010.
Memore dell'esperienza epica di marzo scorso, fino alle 2,30 per venire buttato fuori continuamente dalla merda del sito di tichetuàn per poi giungere talmente sfatto alla meta da non avere molte soddisfazioni, questa volta devo dire è andata decisamente meglio.
Alle 0,52, dopo almeno 8 o 9 rientri nel sito, compreso un paio di volte durante il processo dell'acquisto (fantastica la sottile riga rossa con dentro scritto in nero carrello non valido, riprova più tardi) ho definito l'acquisto di 4 prati per l'Olimpico di Roma per l'8 ottobre (sì, otto ottobre duemiladieci), di cui 2 da assegnare.
In scioltezza e con ben poca ansia sono ritornato sul sito, ho scelto l'altra data e, senza essere stavolta buttato fuori, dopo qualche minuto di attesa ecco 2 prati per l'Olimpico di Torino per il 6 agosto.
Insomma, chi viene di voi sacherlettori? Proponetevi già da ora, così ne sarò fin da subito contento.

02 dicembre 2009

e dopo mille volte sempre lì

Mi sono recentemente comprato il dvd de Il Pranzo di Babette. L'ennesima visione stasera me la sono goduta in lingua originale, giusto per non scordarmi che qui di problemi ce ne sono sempre e a livelli alti. Nel danese misto a un po' di francese mi ci sono ovviamente perso.
Eppure, dopo mille volte e nonostante il danese, certe sottili atmosfere mi travolgono sempre e comunque.
E arrivato alla fine del pranzo, a circa 2 minuti dall'inizio del video, all'ascolto di quella musica mi ritrovo sempre lì, a piangere e a commuovermi.
Come se fossi presente, come se veramente si potesse, potessi, riuscire a raggiungere certi livelli. Beh sì, raramente ma è successo che fossi io a sorseggiare, stravolto dalla stanchezza ed ebbro seppur per pochi istanti di soddisfazione, quel bicchiere di vino.


01 dicembre 2009

roba da chiodi

No, proprio non andrei d'accordo col gatto.

canzone del mese - novembre 2009

Stavolta è solo la dolcezza della melodia ad avermi colpito, non anche la malinconia.
La canzone dura di più ma questa che linko è l'unica traccia che sono riuscito a trovare.
Sigur Ró
s, Hannes.


brechin' gnius

Di venerdì, entrambe le date. E pure la vendita online. Sarà il solito strazio, ma arriverà subito, questa settimana.

The Turin show will take place at the Stadio Olimpico on August 6th and the Rome show will be at the Olympic Stadium on October 8th. Tickets go on public sale this Friday, December 4th but a presale for U2.com subscribers opens tomorrow, Wednesday.

Che poi per diventare subscribers tocchi pure pagare va da sé, quindi non avendolo mai fatto non lo farò nemmeno per questa volta.