29 gennaio 2011

il listino prezzi

Il porcilaio messo in piedi da gente che da tanti anni vive immersa in un senso di impunità, quella iniziata col "facciamo che cazzo ci pare", e continuata col "sono stato eletto dal popolo", si basa su un fondamento: il prezzo al quale ciascuno si può vendere.
Il bravo piazzista, il bravo venditore di tappeti, l'imbonitore, sa cogliere molto spesso questo prezzo.
Per cui vediamo avverarsi quello che in realtà la storia ci avrebbe già insegnato ad evitare. Ma tanto si sa: le analisi storiche sono così pallose.

C'è chi necessita della cancellazione di un mutuo.
C'è chi abbisogna di un posto da parlamentare.
C'è chi si accontenta di un minor posto da consigliere regionale.
C'è chi, più esigente perché più capace evidentemente, ottiene un posto da ministro della Repubblica.
C'è chi deve stare alla direzione di un giornale, non importa se con sospensione dall'ordine.
C'è il funzionario servitore dello Stato che, per quanto dovrebbe conoscere il senso delle istituzioni ed il loro doveroso rispetto reciproco -inteso anche come non invadenza nelle altrui competenze e soprattutto di non lasciar invadere da altri le proprie-, risponde invece a logiche padronali di stampo medievale.
C'è la madre, o il padre, o entrambi i genitori che spingono ragazze minorenni per avere "magari" quelle migliaia di euro, quelle decine di migliaia di euro, quelle "perché te, se sarai veramente brava..." che possono ambire a milioni di euro.
Chi tace o al limite dichiara tutto e niente con toni bassi per aver avuto quelle prebende da centinaia di milioni di euro che faranno tanto comodo, in fondo saranno anche usate a favore dei poveri.

Poi ci sono altri. Dal porcilaio, di cui ho accennato sopra, dovrebbero essere visti come degli alieni da cui diffidare. Anzi no, come dei diversi da emarginare ed allontanare.
Quelli per intenderci che forse lo hanno lo stesso un prezzo a cui farsi comprare. Solo che vuoi per pudicizia, vuoi per dignità -parola che stride se accostata a certe orecchie-, cercano di non farlo capire, di non prestarsi a certi giochi per non cadere nella trappola del "tu padrone, io servo".
Ecco, in questo sta una delle differenze più marcate che dividono la società italiana.
Chi desidera sentirsi cittadino, chi invece vuole sentirsi servo, ché la libertà costa fatica anche solo a pensarla, figuriamoci quanto lo sia a lavorare onestamente.
Quelli insomma che non sono sui listini prezzi del catalogo a premi dove, per vincere quel solo premio, devono vendere tutto il resto, sé stessi compresi.
Quelli cioè che sono migliori, e nettamente.

28 gennaio 2011

per tutti i gusti

Per noi, quelli che passano molto tempo online, soprattutto in siti porno, è stato finalmente completato il puzzle delle possibilità.
Perché il troiaio, per essere completo, abbisogna di numerose varianti. Insomma, ce ne deve essere un po' per tutti i gusti. Scegliete il vostro gusto, elettori e sostenitori. Ma soprattutto, scegliete il vostro ruolo, elettrici e sostenitrici.
Via questo thread su FriendFeed.

27 gennaio 2011

26 gennaio 2011

esser bravo a rugare

Sono tre giorni che mi trascino in uno stato semi influenzale. Addirittura sto andando a letto prima di mezzanotte; cioè voglio dire, non so se si capisce da questo quanto debba essere debilitato per aver ridotto il cazzeggio su internet.
Sono pieno di indolenzimenti, soprattutto alla schiena. Proprio quelli che ti portano del tutto naturalmente a rugare, a fare il lamentoso, a ditelo-come-vi-pare, con chi ti sta affianco. Solo che qui in questo momento, e anche negli altri precedenti, non ho a disposizione il soggetto deputato, quello a cui dire "mi fai un massaggino?", quello a cui affidarsi anche se sai che è ritroso a questi puccismi e che ti potrebbe rispondere con un dolcissimo "non rompere!" soavemente espresso come un rutto.
Invece mi tocca starmene qui, su questa poltrona girevole che sì è pure comoda per sdravaccarcisi sopra ma che ora, coi dolori, si trasforma in una tortura: se trovo una posizione di giovamento per una parte della schiena, dopo un minuto diventa insopportabile per qualche altra.
Il tutto per comunicare urbi et orbi che il mondo è così ingiusto, che io se qualcuno ne avesse dubbio sono un cretino immaturo bravo a fare la ruga, e che poi in realtà mi basta infastidire i miei lettori per trarne, seppur non completo, un giovamento.

22 gennaio 2011

dieta alimentare

Questo è il secondo fine settimana in cui sto sperimentando un cambio nelle abitudini alimentari. Grazie a questo post di Vorreispiegarviohdio l'idea che potessi fare per la prima volta la focaccia di Recco mi è entrata in testa e lì dentro, nel vuoto spinto, ha continuato a rimbalzare conto le pareti interne della mia scatola cranica senza, finora, aver trovato una via di fuga.
Per cui al rito domenicale della bistecca a pranzo e della pizza a cena, ho aggiunto quello della focaccia del sabato.
Chiaramente non mi sono limitato a fare una piccola prova. Già dalla prima volta ne faccio una teglia grande intera. Ma in fin dei conti le possibilità di fare pasti sono svariate. Pranzo, merenda, cena, colazione, ogni occasione si presta.
Forse la cosa è nata più come una curiosità estemporanea ma, non avendo ancora raggiunto la piena soddisfazione da ridicolo perfezionista, ho deciso di continuare a farla anche in futuro. Oggi infatti nel fare la spesa ho preso due crescenze, vuoi mica mi venga lo schiribizzo infrasettimanale.

19 gennaio 2011

comunque ce la faremo, perché l'Italia ha retto

Allora, ho chiesto andando a pranzo dai miei oggi, novità dal puttanaio?
Che troiaiume. Che sudiciume. Ma mica solo il nano ed i suoi accoliti più vicini. Ci sono infatti quelli che hanno una particolare sintonia con questo governo. Quelli che al totofidanzata ragionano a voce alta: magari fosse mia figlia. Le onorevoli del Pdl consigliate di vestire senza scollature, come se questo ne diminuisse la volgarità.
C'è chi propone delle soluzioni. Non male questa, purtroppo per essere efficace non dovrebbe riguardare solo il premier ma un qualche migliaio delle più strette sanguisughe che si trova d'intorno.
Comunque sia, non vorrei trasformare questo post in un vaso di marciume. L'Italia ce la farà comunque. Ha sempre retto.
Concludo con le parole di ieri di Gramellini: per favore, sipario. Diamoci una mano fra tutti e buttiamolo giù questo tendone, proprio addosso al circo.

p.s. il riferimento al 'futuro' dell'Italia è stato ispirato dalla conclusione di questo post.

17 gennaio 2011

anche alla Apple parlano inglese

Non vorrei che l'aurea di innovazione che avvolge l'azienda di Cupertino sia in qualche modo stata estesa anche all'utilizzo della lingua inglese.
Perché nel comunicare la sua nuova pausa, noi qui in Italia potremmo dire più prosaicamente aspettativa per motivi di salute, Steve Jobs non ha introdotto un neologismo. Ha semplicemente detto che il Board of Directors gli ha concesso l'aspettativa.
Ora la Apple è pur sempre un'azienda. E anche se un banale servizio di Tiscali News può riportare una boiata come il board dei direttori, apprendo che pure l'Ansa ha inventato questa nuova tipologia di organo societario.
Ebbene, il Board of Directors non è altro che il nostro banale e a volte sciatto Consiglio di Amministrazione, come da decenni esistenti in entrambe le lingue. Arduo cercare di trovarne il giusto corrispondente in una lingua straniera. Non contenti i nostri giornalisti hanno pure inventato la traduzione parziale: che gli sia venuto lo scrupolo che un Bordo dei Direttori fosse un tantino esagerato?

16 gennaio 2011

cucciolone mio

Quando leggo cose del genere mi incattivisco.
Articolo breve che però paventa fin dall'inizio la trita GBSD: grande boiata sui dinosauri.
Nel leggere periodo per periodo ho sperato che no, l'estensore dell'articolo stavolta doveva aver sicuramente raccolto qualche informazione in più, per cui no, non ci sarebbe cascato.
Che poi l'articolo sarebbe pure leggero, nemmeno scritto male, dà notizia del ritrovamento di un nuovo genere, contiene pure le solite battute a cazzo dell'americano di turno (perché che siano idioti o scienziati, queste battute le fanno spesso) che sarebbe grande come un attuale animale d'appartamento, per tenere lontani i cani. ah. ah. ah.
Ma poi eccola lì, oltre un breve scorrimento della barra laterale. È proprio lei, la fatidica ultima frase. Aahhh!!!!
Il che fa supporre ai ricercatori che gli antenati comuni di tutti i dinosauri fossero piccoli, e alti circa 1 metro.
Il gruppo dei dinosauri è troppo vasto per poter essere pensato come un unicum. Non penso di esagerare troppo se paragono la variabilità che c'era all'interno del gruppo dei dinosauri con quella dei mammiferi, anzi forse sbaglio nel senso che nella nostra classe di appartenenza le differenze sono meno marcate; e nessuno di noi, suppongo, si confronterebbe con un pipistrello.
Ecco, l'esigenza di semplificare questioni più complesse è da sempre opera meritoria fino a quando non si esagera e si snatura il tutto. Pare quasi una condanna per i dinosauri, ma nel nostro immaginario devono essere di grandi dimensioni. Per cui ci sono il Tyrannosaurus rex e il Brontosaurus. Ed è quasi un obbligo meravigliarsi per un animale da 1 metro di altezza.
Non sarà un sacherfire qualsiasi a volervi destare da questi sogni, ma la realtà è in questo caso esattamente all'opposto. I dinosauri erano nella loro generalità di piccole dimensioni, sono restati di piccole dimensioni nel corso del tempo, e sempre nel corso del tempo al loro interno si sono sviluppate delle linee meno numerose con specie aventi individui di grandi dimensioni.
Toh guarda, proprio come noi mammiferi.
Per chiuderla come l'americano dell'articolo: potremmo immaginare che salvo le eccezioni conosciute da tutti, i dinosauri nel loro complesso avrebbero richiamato folle di ragazze invasate davanti ai piccoli: cucciolone mio, maquantoseicarinoooo. Oh! m'hai staccato il mignolo e l'anulare, ma in fin dei conti ti stai solo affilando i dentini. Guardachecariniii!

15 gennaio 2011

con un miliardo di euro di altri

La vittoria del sì al referendum a Mirafiori non mi fa felice. Eppure la rispetto perché è stata la scelta di chi poi vivrà sulla propria pelle quei cambiamenti delle condizioni lavorative.
Partendo dalle aspettative sull'esito del voto condivise da tutte le parti politiche, si parlava di almeno un 60% di sì nelle ipotesi più basse, per arrivare addirittura a immaginare un 80%, quello che mi preoccupa molto è che scientemente nessuna forza politica abbia raccolto la sfida della rappresentanza: tutti a scannarsi, con i soliti sterili distinguo, per conquistarsi posizioni e visibilità per quelli che rappresentano a scrutinio terminato il 54%. Del restante 46% non gli interessa.
O forse sbaglio analisi? Questa scelta non è dovuta ad analisi attente ma bensì a sciatteria. Quella che sorge quando c'è un deserto che sostituisce le capacità di proporre soluzioni di politica economica perché tanto va bene, siamo tutti d'accordo, sull'unica soluzione possibile espressa da un amministratore delegato.
Ma dove vogliamo andare con questi qui? E l'anagrafe non ci aiuta.

12 gennaio 2011

tornare a casa

Tornando a casa la sera sento il bisogno di immergermi nel silenzio. Quasi che fosse necessario decantare per un po' per depurarmi dalla giornata.
È una cosa che mi succede, oltre che a cadenza quotidiana, anche quando giunge il fine settimana. La mia è prettamente fatica mentale, e l'ho sempre avuta indipendentemente dal lavoro che facessi.
Ho proprio bisogno di staccare e il silenzio è per me uno dei modi migliori. Addirittura a volte me ne sto davanti al notebook, forse neanche sapendo bene cosa stia facendo, scordandomi di preparare la cena. Tanto poi ci pensa il mio stomaco a svegliarmi dal torpore.
Ma è solo dopo un po' di cura silenziosa, quando inizio ad uscire da uno stato di semi catalessi, che mi viene naturale pensare che giunga il momento più propizio per bei pensieri. A volte cerco di scacciarli, altre volte fantastico su realtà lontane.
Quando poi mi accorgo che i benefici effetti del silenzio svaniscono, su tutto prende il sopravvento una sensazione di malinconia.
Voltandomi c'è sempre vuoto intorno.

10 gennaio 2011

la società civile con la Fiom

L’inaudito attacco della Fiat ai diritti dei lavoratori è un attacco ai diritti di tutti i cittadini, poiché mette a repentaglio il valore fondamentale delle libertà democratiche.

Io l'appello lo ho appena firmato.

09 gennaio 2011

Frisco on my mind

San Francisco nel mio immaginario è da sempre considerata una bella città. E qui viene esaltata ancor di più la sua bellezza grazie soprattutto alle... nuvole. Pure gli aerei sembrano delle lucciole.

Solita raccomandazione, far caricare tutto il video e gustarselo a schermo intero.

06 gennaio 2011

e se invece fosse stata una donna?

Consapevole che il livello di seriosità dei sacherlettori è alto non mi aspettavo di certo un elevato numero di interventi sull'account di threewords.me aperto tre giorni fa.
Il sito garantisce appieno l'anonimato, però se almeno avessi un ritorno, un segno, un cenno (via email ad es., che è lì sulla destra, accanto alle statistiche) dall'uomo che mi ha scritto che sono arguto, gentile e intrigante o addirittura dall'uomo che scrive che sono sexy, da sposare e intelligente, ecco per un momento mi sentirei a posto col mondo. E questo anche se risultassero essere state delle prese di giro, perché qui la disperazione impera e anche l'essere carinamente ingannati può ricevere il suo plauso.
A questo aggiungo solo che se il tutto fosse arrivato invece da rappresentanti del sesso forte, ecco no, meglio restare nel limbo emotivo di un'attesa infinita; venirlo a sapere sarebbe come andare ancora più giù. Grazie.

04 gennaio 2011

il grande gioco della vita e il ruolo fondamentale della legge dell'evoluzione

Che intitolato così parrebbe una palla di post evolutivo e invece, a suo modo, lo è davvero. Fortuna ha voluto che quest'anno mi sia ricordato in tempo de The Darwin Awards.

[Enfasi commossa mode on]
Come non onorare coloro i quali migliorano la specie umana rimuovendosene accidentalmente.

O se preferite,
Come non commemorare coloro i quali hanno ceduto alla selezione naturale e rimosso essi stessi dal genoma umano in modo da garantire che la prossima generazione sia generata da un idiota in meno.
[Enfasi commossa mode off]

Per cui se anche voi, cari sacherlettori, vi scoprirete desiderosi di partecipare in qualità di giurati all'assegnazione dell'ambito premio non dovrete far altro che andare all'apposita pagina di presentazione delle candidature ed esprime il vostro ponderato giudizio. The 2010 nomenees are.

03 gennaio 2011

dammi tre parole

Il giochino di questo inizio d'anno: Threewords.me, tre parole per definire chi vi ha aperto un account. Durerà a dir tanto una settimana. Meglio così. Nel frattempo se proprio non resistete, qui c'è il mio account. Gentilezze, sconcezze, offese. Altrimenti dirigetevi qui che lo so che vi piaceva tanto.

la mia impronta ecologica

Insomma, sarei un ottimo ecologista se visto solo in ottica occidentale. Eppure ci vorrebbe una Terra e mezzo per sostenere i miei comportamenti e bisogni se tutti e 7 i miliardi di persone che vivono sulla Terra si comportassero come me.



Fatelo anche voi.

01 gennaio 2011

2010 music balance

Una scoperta quasi sconvolgente. Poche volte nella vita ho visto un connubio tra musica e immagini come questo.
Il video di per sé è buono, e lo stesso la canzone; eppure vedendoli e ascoltandoli insieme non posso far altro che pensare che sì, la sensazione di essere migliori l'arte riesce proprio a darla.
Un paio di minuti di Kolniður - Jónsi raccontano l'epica bellezza di Eyjafjallajökull.
Il mio modo per augurare buon anno.

Iceland, Eyjafjallajökull - May 1st and 2nd, 2010 from Sean Stiegemeier on Vimeo.

Consiglio la visione a schermo pieno dopo aver fatto caricare tutto il video in alta definizione.