Personality Disorder Test Results
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Via la SECca.
Personality Disorder Test Results
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Ho provato per voi, e per me, altre bontà presenti in questo mondo.
Cioccolato fondente Lindt Cerises & Nougat: in realtà è con nocciole, pasta di nocciole caramellate, granella di torrone e ciliegie. Insomma, quello che ho fatto assaggiare a Monaciano. Combinazione d’ingredienti semplicemente fantastica. Roba da alta scuola cioccolatiera. Si trova in tavolette da 200 gr. e pure nella grande distribuzione. Consiglio spassionato: da provare.
Tortina di cioccolato al latte con nocciole – Slitti: sì, sempre una di quelle che mi regalarono le Rane. Tra le tre ricevute è senz’altro la peggiore. Le nocciole purtroppo sapevano di poco. Fonti attendibili mi hanno riferito che quest’annata è stata pessima per le nocciole, soprattutto in Piemonte. Spero dipenda da questo; però questa tortina non rientra tra i consigli: da Slitti fanno cose ben migliori.
Cioccolato fondente Lindt Orange Intense: come al solito
Stavolta la Lindt ne esce rivalutata. Ma io insisterò a cercare nuove cioccolate e nuovi gusti. Voi, cari appassionati, non potete essere delusi.
You Are Italian Food |
Comforting yet overwhelming. People love you, but sometimes you're just too much. |
Rimanendo per settimane senza avvicinarsi a quel coso che risponde al nome di ferro da stiro i panni lavati si accumulano piano piano sulle sedie di cucina diventando una montagna, grazie anche al fatto che con l’arrivo del fresco non c’è più tutta quella esigenza del vestiario prettamente estivo. Come fare? Se il periodo ‘Disintegration’ non ci fosse stato forse sarei qui a pensare ad altro, invece ho dovuto sfruttare il primo sabato libero da impegni e pensieri per stirare, il lavoro di casa che più detesto e che limito a neanche una decina di volte all’anno.
Due ore di lavoro continuo, e non è finita, ma per fortuna rallegrato da un motore che lascia tutt’altro che indifferenti: dopo l’agosto dedicato alle faccende accompagnate dalla musica dei Kool & the Gang ecco che scopro che l’attività di stiratura diventa ancor più accettabile se accompagnata da un concerto live delle Sisters Sledge. Provare per credere… e se qualcuno ha addirittura dedicato un post a chi anni prima ballava per le strade di Roma una musica alquanto schifosa, immagini invece ora uno spettacolo degno di tale definizione con un sacher qualunque ballare, con in mano ferro da stiro, piano da stiro e metri cubi di bucato, Lost in music, Everybody dance, We are family… Un toccasana per molte cose, malattie degenerative comprese ;-).
Su La7 stasera la puntata di Otto e Mezzo era dedicata al tema “Ruini e il piccolo matrimonio”. Mi ci sono ritrovato per caso facendo zapping, vedendo solo parte della trasmissione (anche perché, per dirla tutta, non ho resistito neanche con questo tema a Ferrara e Giovanardi).
C’erano Rosy Bindi, Giovanna Melandri, quei due di prima, Lerner e in collegamento il vescovo di Civitavecchia, Girolamo Grillo. Quest’ultimo è la causa del titolo del post. Chicche come ‘gli omossessuali sul piano personale sono tollerati’ ma subito dopo identifica il gay con l’atto sessuale aberrante (con la parola sodomia pronunciata con schifo e atteggiamenti da: basta la parola) che chissà perché per molti poveri etero è il ragionamento più profondo di cui sono capaci. Facciamo solo quello, pensiamo solo a quello, ergo siamo solo quello.
Sembra pure, ne ha accennato Lerner ma io l’ho perso, che si sia profuso anche in un’elegia della sodomia considerandola come la massima espressione sessuale aberrante non finalizzata alla procreazione. Ci è stata data l’opportunità di appurare, se ce ne fosse stato il bisogno, che le conoscenze sessuali di certe menti (c’era anche Giovanardi, ma lo zapping durante quegli interventi era frenetico) sono stereotipate nonché esageratamente limitate, e che come una discussione sui diritti civili possa contenere solo dei risvolti sessuali.
Ironia della sorte subito dopo Otto e Mezzo è partita una replica de I fantastici 5! Quando si dice che la televisione è un grande frullatore… Certo però che Guido è veramente carino, e poi avrei da arredarmi mezza casa, potrebbe darmi una mano, no?
Settembre è sempre un po’ particolare. Mi piace il tempo, i famosi cieli tersi settembrini; si avvicina l’autunno, tutto si fa più intimo, vicino. L’ariosità estiva scompare velocemente come un temporale.
In settembre sul lavoro si ripresentano annualmente situazioni varie, molto da fare vista la ripresa dopo le vacanze ma anche episodi grotteschi: vengo infamato dalle persone più varie per aver dato, o non averlo fatto, una risposta. Ma roba da star male, proprio fisicamente visto il turbamento causato dalle reazioni veementi. Anche quest’anno non ha fatto eccezione. Chissà perché si concentrano in questo periodo.
Poi torno a casa e metto su Disintegration, che in pratica mi fa quello che dice… mi rende se possibile ancora più vulnerabile. Agli altri o anche più semplicemente agli effetti del tempo. Da oggi pomeriggio piove, lentamente, malinconicamente. Per un po’ smette, poi riprende. L’aria non è più fresca, è fredda; forse stanotte dormirò con le finestre chiuse. Per conservare un tepore che non sarà solo corporeo ma anche mentale. Per spirito di autoconservazione ma anche per capirmi meglio. Per sentire dentro che in realtà i miei ritmi, i miei pensieri, le mie sensibilità sono spesso ad un bivio e che non so mai da quale parte andare. Saltuariamente credo di essere in grado di prendere decisioni, forse per far piacere al mio lato presuntuoso, ma a volte le cose accadono senza che abbia fatto nulla di particolare. Non è un lasciarsi vivere, almeno non lo è fino in fondo. L’arrendevolezza alla quale a volte mi lascio andare ha un lato significativo: poter osservare senza filtri, neanche quelli della propria volontà, le cose che ho davanti. Belle o brutte che siano. Che mi abbiano toccato personalmente o che riguardino altri. Si possono percepire alcune cose che altrimenti andrebbero perse. Si possono trovare, come reazione successiva, delle nuove sensibilità personali o scoprire delle solidarietà da parte di altri che non c’erano prima.
Comunque siamo qui con le nostre piccole e grandi cose. Per poter avere paura dei cambiamenti ma anche per poter dire: cosa succederà domani? e dare alla curiosità un’altra, ennesima, opportunità di arricchirci e di sorprenderci.
Un po’ per me stesso, un po’ per l’amica C che è passata da uno sconquasso gioioso ad un vuoto silente.
Per un’altra, ennesima, volta il tema è affrontato con polemiche; al solito artificiose, costruite ad arte in modo tale da non poter intavolare una discussione franca ma solo alzare polveroni per far capire il meno possibile a chi non è direttamente interessato, presentare l’estensione di un diritto a una minoranza come se minasse i diritti già acquisiti dalla maggioranza. Perché la famiglia è messa in discussione!!! Ma quando mai? Se sarà riconosciuta la mia (futura) famiglia, a voi etero sposati vi verranno tolti dei diritti? Fatemi capire. Dov’è questo minare dalle fondamenta l’istituzione familiare?
La dichiarazione di Prodi, come da lui sottolineato successivamente, non aggiunge nulla di nuovo a quello già detto a luglio: Pacs, riconoscimento delle coppie di fatto. Solite reazioni, stavolta forse più veementi, considerando che c’erano già state anche allora. Prodi tacciato di zapaterismo, novello insulto dei politicanti italiani (coniare neologismi non fa per loro).
Purtroppo, perché c’è anche un purtroppo, la proposta del Pacs non mi vede d’accordo: si aggiunge una tutela dove non c’era nulla ok, ma anche dove ci dovrebbe essere un diritto. Forse sono radicale, ma non posso pensare che per me il mio futuro compagno (prima o poi lo trovo!) o io per lui non potremo prendere decisioni in fatto di salute mentre un parente, col quale magari non ci sono più rapporti da molto, sì. Addirittura avrà il diritto di farlo. E lo stesso vale per le questioni ereditarie. Toccherà nominare erede universale il compagno solo per garantirgli una porzione dei beni, perché l’altra spetterà comunque legittimamente ai familiari, vicini o lontani che siano. E altre questioni quotidiane di assegni familiari? Di permessi?
Quanto ci vuole perché soprattutto il mondo politico affronti la realtà e veda per quello che è la società italiana, e garantisca l’estensione di un diritto anche a una parte dei cittadini? Perché uno dei punti chiave è anche questo: io sono cittadino più per dover rispettare dei doveri che per poter godere dei diritti. Potete tutti dire così?
Quello che può capitare in un normale lunedì di agosto, a passeggio per la città rinfrescata dalle recenti piogge, ha dell’incredibile. Entro nella mia libreria preferita e, curiosando qui e là, trovo l’oggetto dei miei desideri passati e presenti: “La struttura della teoria dell’evoluzione” di S. J. Gould. Una vera e propria bibbia per chi si diletta, e non solo, in paleontologia, pubblicata in Italia due anni fa e da subito introvabile non per le vendite strepitose ma per la ritrosia delle librerie a ordinare questi
E ora mi trovo qui davanti con questo libro da 1.682 pagine, bibliografia esclusa, contento e intimorito allo stesso tempo: capirò tutto quello che c’è scritto? Difficilmente, non sono mai stato un ferrato evoluzionista, ma non importa perché un libro può dare emozioni lo stesso. Al di là del prezzo, il suo valore è molto più alto.