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Esigo di essere festeggiato... insomma fatemi la festa, in un senso o nell'altro è lo stesso, che in entrambi i casi finisco di patire.
Quello che può capitare in un normale lunedì di agosto, a passeggio per la città rinfrescata dalle recenti piogge, ha dell’incredibile. Entro nella mia libreria preferita e, curiosando qui e là, trovo l’oggetto dei miei desideri passati e presenti: “La struttura della teoria dell’evoluzione” di S. J. Gould. Una vera e propria bibbia per chi si diletta, e non solo, in paleontologia, pubblicata in Italia due anni fa e da subito introvabile non per le vendite strepitose ma per la ritrosia delle librerie a ordinare questi
E ora mi trovo qui davanti con questo libro da 1.682 pagine, bibliografia esclusa, contento e intimorito allo stesso tempo: capirò tutto quello che c’è scritto? Difficilmente, non sono mai stato un ferrato evoluzionista, ma non importa perché un libro può dare emozioni lo stesso. Al di là del prezzo, il suo valore è molto più alto.
Dopo aver visto i telegiornali ieri sera, con l’ingresso da ‘Cleopatra’ fatto dal senatore lucchese al mitingciellino, sono andato a leggermi, anche grazie al più che tempestivo post di Gil, cosa aveva detto la, ahi noi, seconda carica dello Stato. Do atto all’Elfo che i suoi post, scarni o addirittura privi di commenti, sono maledettamente efficaci con i semplici link agli articoli perché ognuno, leggendo la stessa cosa, si faccia la propria idea. Bè, io spesso non resisto e devo farci dei ragionamenti che poi facilmente con una frase a commento possono essere fatti cadere come castelli di carte, perché comunque non sono mai esaustivo e spesso neanche chiaro. Vediamo se ci riesco anche stavolta.
Mi aveva colpito nel servizio del tg, negli articoli di giornale non viene riportato, la sommatoria che fa dei credenti coi laici (quelli buoni, secondo lui) per superare la crisi morale che attraversiamo con questa bella santa alleanza. Ho sempre pensato che se proprio le due parole non hanno dei significati identici, poco ci manca. Intendo credente come chi professa una fede religiosa e laico come chi non appartiene al clero. Il dubbio che mi assale è se tra i laici possa essere considerato anche un ateo o no: nel senso letterale sì, ma la parola laico non è utilizzata per compiere una distinzione all’interno dei credenti? Io almeno la intendo così. Questione di lana caprina se non fosse da sottolineare come pera limiti a queste due categorie l’universo (cristiano) e stranamente dimentichi, nel contesto ciellino, di parlare anche degli atei ai quali lui appartiene. Un ateo non si definisce mai laico, ma solo ateo. Si vede che nel suo filosofeggiare se ne è dimenticato.
Mi ha colpito come sul relativismo faccia da serio concorrente a ratzi, con l’aggravante che se ratzi in fin dei conti occupa una carica di parte, pera occupa una carica pubblica che dovrebbe essere sopra le parti, anche e soprattutto su temi come questi. La questione si sposta per me a quali temi possa ora affrontare il clero se quelli a loro cari sono affrontati in modo così incisivo da pera.
Per ratzi e la giornata gmg, che poi è stata una 4 giorni… (nomi a vanvera), non posso invece che auspicare una reale applicazione di quanto detto sulla religione fai da te. Nel dire questo confermo la definizione datami di eSTEMIsta, ma almeno si tratterebbe di far comparire, e di far essere, la religione per quello che è, con tutte le sue sfaccettature e, soprattutto, farla essere la stessa cosa per tutti. Compresi i berlusca divorziati che si beano di ricevere comunque le comunioni, i casini che fanno da paladini del cattolicesimo e lasciano mogli e figli per una di 20 anni di meno, gli altri paladini che applicano, loro sì, la religione fai da te quando più gli pare (vedi i bossi et alii con le conclamate schizofrenie tra papi e chiese ladrone e mancate origini cristiane). Ma davvero si avverasse quanto dice ratzi! Quasi quasi avrei da guadagnarci anch’io (quindi pure per me è valso il richiamo contro il fai da te): non trombando rientro mio malgrado tra i poveri fratelli omosessuali degni di rispetto proprio in quanto non trombanti. No scusate, cazzo dico: ora vado contro la mia natura (aspettate a ridere, sciocchi) di fedele innamorato sognatore e entro in una dark room fino a quando non ne ho collezionati almeno una decina. Ne uscirò sfiancato ma 'relativisticamente' libero.
Ho installato Firefox. Per ora nulla di ché, intendo sia in positivo che in negativo. Sarà che non utilizzo se non le funzioni più comuni per cui differenze epocali non ne noto. E ho anche installato Sage che, dietro utile suggerimento, fa da feed reader e mi permette di leggere i blogs. A Sage penso mi ci abituerò con un po’ più di tempo, anche se lo ho settato con semplicità. Una differenza è che in questa maniera non so se ci sono nei blog nuovi commenti il ché, nei fantastici casi di commenti scemi (la maggior parte ;-P), significa di dover comunque selezionare i singoli post per vedere anche i commenti. O c’è la possibilità di settare Sage in modo da vedere anche quando c’è solo un nuovo commento e non un nuovo post? Se non fosse possibile, ci sarebbero feed reader che fanno questo?
In definitiva penso che potrei anche mantenere queste novità e non tornare da Bill. In genere i cambiamenti sono stimolati dalla ricerca di un qualcosa di diverso e/o di migliore. Essendo i miei livelli di conoscenza informatica troppo limitati per apprezzare a pieno alcune, se non tutte, modifiche ritengo però che un motore sufficiente a spingermi al cambiamento sia il poter salutare Bill. Che fo, nielo dio?