Il dubbio mi venne quando, curiosando su aNobii.com notai che il libro di Natalia Ginzburg, Lessico famigliare, conteneva quella forma che a me fu insegnato fin dalle elementari essere sbagliata. Però il fatto che fosse presente addirittura in un titolo di un libro famoso mi colpì; e da lì nacque la curiosità.
Sul DeMauro famigliare è considerata una variante di familiare. Ma non potevo certo accontentarmi. Ecco quindi che corro a curiosare sul sito dei miei accademici preferiti. Non potevo restarne ovviamente deluso: nella sezione delle faq ecco esserci una spiegazione.
Capito? Le forme contenenti il gl, cioè quelle palatalizzate (provate a scrivere quest'ultimo vocabolo, noterete che il correttore ortografico lo accetta: una parola nuova imparata), sono da accettare. Pur, contentino per quelli come me, avendo quelle non palatalizzate un'origine più dotta.
E allora chi si contenta gode. Io, che già mi vedevo proferire offese indirizzate contro l'altrui ignoranza, scopro di usare le forme dotte. Chi l'avrebbe mai detto? La mia intelligenza no davvero.