Se per una volta non mi sento di appartenere al partito del no tocca farci sopra un post.
Circa un anno fa il consiglio comunale di Livorno deliberò di costruire il nuovo ospedale. Quello attuale, sebbene costruito con elementi di funzionalità tuttora validi, risale agli anni '30 ed è in una zona quasi centrale. Quello nuovo è stato deciso di farlo in terreni di proprietà del Comune nella zona di Montenero basso.
Da quella delibera iniziò una ridda di voci contrarie alla costruzione in quella sede con conseguente costituzione di comitato del no all'ospedale. Ragioni delle più varie. Dalla localizzazione, Montenero basso è una zona residenziale di prestigio, ai timori di affidare un appalto del genere a mafie ed affini, al fatto che decidere una cosa del genere abbisognasse di un sì preventivo da parte della cittadinanza.
Io sinceramente in tutto questo tempo non ho visto nessuna ragione per non farlo. Le ragioni del no mi son parse sempre più come le ragioni del no a prescindere. E sinceramente sarei anche stufo.
Lo Statuto cittadino prevede l'istituto del referendum consultivo. E così dopo la raccolta delle 4.500 firme, eccoci arrivati ad oggi. Curioso che nell'ultimo confronto avutosi questa settimana tra il sindaco e il comitato del no si sia polemizzato che il referendum per essere considerato valido debba conseguire il quorum, rasentando l'assurdo che chi utilizza strumenti di democrazia diretta poi non vuole che siano applicati interamente.
C'è anche un altro elemento che dà secondo me il senso democratico: pur avendo un carattere consultivo il sindaco si è detto del tutto disposto, visto il valore che comunque bisogna dare comunque ad una consultazione del genere, a trarne le dovute conseguenze nel caso di vittoria del no all'ospedale nuovo a Montenero.
Insomma, per farla breve sono andato a votare ed ho votato NO. E già, perché per dire sì all'ospedale toccava dire no all'abrogazione della delibera del consiglio comunale.
Circa un anno fa il consiglio comunale di Livorno deliberò di costruire il nuovo ospedale. Quello attuale, sebbene costruito con elementi di funzionalità tuttora validi, risale agli anni '30 ed è in una zona quasi centrale. Quello nuovo è stato deciso di farlo in terreni di proprietà del Comune nella zona di Montenero basso.
Da quella delibera iniziò una ridda di voci contrarie alla costruzione in quella sede con conseguente costituzione di comitato del no all'ospedale. Ragioni delle più varie. Dalla localizzazione, Montenero basso è una zona residenziale di prestigio, ai timori di affidare un appalto del genere a mafie ed affini, al fatto che decidere una cosa del genere abbisognasse di un sì preventivo da parte della cittadinanza.
Io sinceramente in tutto questo tempo non ho visto nessuna ragione per non farlo. Le ragioni del no mi son parse sempre più come le ragioni del no a prescindere. E sinceramente sarei anche stufo.
Lo Statuto cittadino prevede l'istituto del referendum consultivo. E così dopo la raccolta delle 4.500 firme, eccoci arrivati ad oggi. Curioso che nell'ultimo confronto avutosi questa settimana tra il sindaco e il comitato del no si sia polemizzato che il referendum per essere considerato valido debba conseguire il quorum, rasentando l'assurdo che chi utilizza strumenti di democrazia diretta poi non vuole che siano applicati interamente.
C'è anche un altro elemento che dà secondo me il senso democratico: pur avendo un carattere consultivo il sindaco si è detto del tutto disposto, visto il valore che comunque bisogna dare comunque ad una consultazione del genere, a trarne le dovute conseguenze nel caso di vittoria del no all'ospedale nuovo a Montenero.
Insomma, per farla breve sono andato a votare ed ho votato NO. E già, perché per dire sì all'ospedale toccava dire no all'abrogazione della delibera del consiglio comunale.