Due righe, o solo due parole, su.
31 luglio 2011
e chiusero il 360° Tour con 40
Due righe, o solo due parole, su.
30 luglio 2011
a volte sono critico
In primavera però la Camera di Commercio annunciò di voler entrare nell'organizzazione dell'evento mettendo a disposizione un po' di soldi. Prima volta che avveniva per un soggetto che non fosse il Comune.
Ora io non lo so se lo spettacolo ha risentito di più della penuria di finanziamenti o delle scelte organizzative operate da chi non si occupa, né si sa occupare, di cultura, ma ieri sera ho assistito al peggior spettacolo di inaugurazione di Effetto Venezia a cui abbia mai assistito.
Musiche classiche, balletto e fuochi. Addirittura il tutto col titolo di Fuochi di Parigi.
Staticità nell'impressione generale, pessima amplificazione, poveri fuochi d'artificio ed un pregio: il tutto è durato poco più di un'ora.
28 luglio 2011
in quei 600 metri
Mediamente impiego a percorrerli un paio di minuti -che io pedalo quasi sempre a velocità di crociera, e poi, signora mia, mica vorremo dimenticarci di quelle pendenze dello 0,00001%-.
Ebbene, sempre mediamente, durante quel tratto conteggio almeno una dozzina di infrazioni della strada compiute da auto private o da moto e motorini. E conto solo quelle infrazioni sanzionabili con anche il sequestro del mezzo.
Conscio del fatto che quello che osservo al passaggio in centro è solo una goccia di quello che succede, se solo volessero rimpinguare le povere casse del comune, i nostri amministratori dovrebbero far piazzare in quei 600 metri di pieno centro qualche vigile urbano che stia, non è scontato per cui lo scrivo, attento al traffico.
Inoltre con le stesse azioni sanzionatorie aiuterebbero a diminuire l'incidenza di auto e moto sulle strade cittadine. E magari aiuterebbero involontariamente l'azienda del trasporto pubblico che sta navigando in bruttissime acque.
Insomma, non dico la panacea di tanti mali, ma quasi.
Livorno però è altro.
26 luglio 2011
indicatori di crisi
Qui nel mio quartiere, da ieri mattina, ci sono un sacco di parcheggi liberi lungo le strade. Proprio nelle ore che non lo consentirebbero.
O si tratta di emigrazioni di massa, e allora le due cose andrebbero a braccetto, oppure si tratta di vacanze di massa, e allora le due cose potrebbero lo stesso andare a braccetto visto che alle scarpe si rinuncia, avendone altre 10 paia, ma alle vacanze no. Pure con una settimana d'anticipo sull'inizio di agosto.
25 luglio 2011
siritirimiri
Insomma, a parte i discorsi, siritirimiri è un indumento attillato. Che, a ben pensarci, rende pure l'idea.
21 luglio 2011
l'amore parla un suo linguaggio
16 luglio 2011
Proud to live in Tuscany
Il governo delle mille puttane decide di varare una manovra contenente anche il ticket da 10 € sulle prestazioni diagnostiche e specialistiche?
Il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi.
Orgoglioso di essere un suo elettore.
sono tuo nipote
Buongiorno, ho esordito. Quasi senza un attimo di pausa la risposta: sonotuonipotegabriele.tivolevochiedereunacosazio. Ho letto Harry Potter 1, mamma dice che te hai gli altri. Mi presteresti il numero 2? Ciao.
Il 9enne-e-mezzo lo ha letto in un giorno. Ora mi ha chiesto il 3.
13 luglio 2011
Enjoy the tube
Oltre che a linkare il post, riporto comunque il testo dell'articolo su Repubblica di Stefano Rodotà, così come riportato nel blog dell'onorevole Ghizzoni.
Pessima giornata, ieri, per la civiltà giuridica di questo paese. Pessima giornata per la legittimazione sociale del Parlamento, che si allontana vertiginosamente dalle persone, da anni favorevoli quasi all´80% al diritto di ciascuno di decidere liberamente sulle modalità del morire. Questo ci dice il voto con il quale la Camera dei deputati ha approvato le norme sulle “dichiarazioni anticipate di trattamento” che espropriano ciascuno di noi del potere di decidere sul morire. Non è ancora una legge della Repubblica, perché il testo dovrà di nuovo essere esaminato dal Senato. Ma, dopo che si è riusciti a peggiorare un testo orribile già all´origine, ogni speranza che i senatori possano avere qualche ripensamento sembra del tutto infondata.
Al posto della volontà della persona compare ormai, violenta e invadente, quella del legislatore.
Perdiamo il diritto all´autodeterminazione, che la Corte costituzionale, con la sentenza n. 438 del 2008, ha riconosciuto come diritto fondamentale della persona. Si esclude, infatti, che la persona possa liberamente stabilire quali siano i trattamenti che intende rifiutare qualora, in futuro, si trovi in situazione di incapacità. Le sue dichiarazioni non hanno valore vincolante, vita e corpo della persona sono sottratti al governo dell´interessato e affidate a regole autoritarie, alla pretesa del legislatore di farsi scienziato, ed alla decisione del medico. La persona scompare, altri soggetti compaiono al suo posto. La dignità nel morire è cancellata.
Invece di rispettare la persona quando riflette sul momento più difficile e intimo della sua esistenza, si dà voce ad uno spirito vendicativo, esplicitamente dichiarato da quelli che hanno attribuito al testo votato ieri la funzione di chiudere la fase aperta dalla decisione della Corte di Cassazione nel caso di Eluana Englaro.
Una rivincita contro una sentenza definita “giacobina” (quale approssimazione culturale in questo modo di esprimersi!), mentre si è trattato di una sentenza così accuratamente argomentata da mettere la nostra giurisprudenza al livello della miglior riflessione giuridica internazionale su questi temi.
Ieri, al contrario, ci siamo allontanati dall´Europa e dal mondo, spinti dal medesimo, cieco furore ideologico che ha prodotto la pessima legge sulla procreazione assistita, che la Corte costituzionale ha dichiarato illegittima in alcuni dei suoi punti più significativi e di cui si occuperà anche la Corte europea dei diritti dell´uomo.
Questo è il destino al quale va incontro la legge sul testamento biologico. Ed è inquietante che nel dibattito parlamentare siano state usate parole quasi intimidatorie, quando si detto che sarebbe un brutto giorno per la democrazia quello in cui la Corte costituzionale decidesse contro la maggioranza del Parlamento, una volta investita del giudizio sulla nuova legge.
Possibile che ogni volta si debba ricordare ai parlamentari che le corti costituzionali sono appunto “giudici delle leggi”, che hanno proprio il compito di vegliare sul rispetto dovuto dal Parlamento alla Costituzione? Possibile che ignorino che la discrezionalità del legislatore incontra limiti precisi in particolare quando sono in questione la vita, la salute, la dignità della persona?
La verità è che il testo votato ieri non chiuderà le polemiche, ma avvierà una lacerante stagione di conflitti. Si è detto che si voleva sottrarre ai giudici il potere di decidere sulla vita. Accadrà il contrario, perché siamo di fronte a norme che apriranno la via a contestazioni, a ricorsi, a eccezioni di incostituzionalità.
Si è imposta una logica che rende le persone prigioniere proprio di quelle costrizioni dalle quali, con un testo semplicemente ricognitivo del diritto all´autodeterminazione, avrebbero potuto liberarsi. Si corre il rischio di vie traverse, di sotterfugi. Esattamente il contrario della lezione civile di Beppino Englaro, che ha accettato la via aspra e lunga della legalità, e che ieri, per questo, è stato insultato nell´aula di Montecitorio. Si incentiverà il terribile “turismo eutanasico” verso altri paesi, un cammino che già più d´uno ha cominciato dolorosamente a percorrere.
Questi sono i frutti amari dell´ideologia, della pretesa di sottomettere ai propri convincimenti “le vite degli altri”, proprio quelle che dovrebbe essere massimamente rispettate. E´ quel che accade in tutti i paesi che hanno approvato leggi in questa materia, è quel che hanno fatto, con vera carità cristiana, la Conferenza episcopale tedesca e il Consiglio delle Chiese evangeliche nell´opuscolo con il quale hanno dato ai fedeli le istruzioni sul testamento biologico, che legittimano quasi tutto quello che in Italia viene vietato.
Ma questo è pure il frutto amaro di un bipolarismo distruttivo, di una cieca obbedienza di parlamentari ormai senza relazione alcuna con il mondo che li circonda, di una appartenenza imposta dal fatto che il loro destino personale e politico è solo nelle mani del padrone della maggioranza.
Nella vituperata Prima Repubblica la civiltà del confronto non venne meno neppure nella discussione di leggi assai più dirompenti per i problemi di fede che ponevano, come quelle sul divorzio e, soprattutto, sull´aborto. Oggi che si prospetta il ritorno di un partito cattolico, con imprimatur cardinalizio, la vicenda del testamento biologico non è l´auspicio migliore.La Repubblica 13.07.11
10 luglio 2011
la ricerca della dolcezza
a. un gelato simil stecco ducale, però con doppia copertura, una di cioccolato bianco e sopra ancora una di cioccolato fondente;
b. un maritozzo;
c. una brioches con dello zucchero di canna spolverato sopra.
Non saprei scegliere quale dei tre fosse il più buono. Certo che il caldo che sta facendo in questi giorni non ne agevola la corretta conservazione.
Il tutto per vedere se il tentativo di addolcirmi avesse prodotto dei risultati per loro tangibili. Per ora l'obiettivo, a loro detta, non lo hanno raggiunto. Forse durante la prossima settimana andrà meglio. Per tutti.
09 luglio 2011
i bottegai degli ebooks e le piccole isole felici
Rispettoso di questo principio infatti neanche io mi sono cimentato nella lettura completa di una sola opera scaricata.
Ho trovato un sito, segnalato qualche mese fa da uno dei miei contatti -purtroppo non ricordo chi ne scrisse sul proprio blog- che ha una buona raccolta di classici scaricabili o in formato epub, per il classico lettore da ebook reader, o anche in formato pdf. Liber liber, questo il sito, è bellino. Fateci un giro e curiosate. Dà la possibilità di scaricare il file gratuitamente oppure a scelta pagando un contributo di 0,99 €. Liber liber è un sito piccolo, fuori dai grandi circuiti di vendite online. Appare come un'isola in mezzo al mare.
Una gran cosa, che ho imparato lì da loro, è che i files scaricabili non hanno i DRM. Che, mi si dirà, per un'opera classica ormai priva di diritti d'autore non hanno senso. Peccato ci sia qualcuno in giro che glieli mette ugualmente.
Nel curiosare tra i vari negozi online sono rimasto sorpreso dal non trovare ebooks gratuiti anche sui siti più grandi. Solo su IBS ho trovato un paio di libri in omaggio, su LaFeltrinelli e su BOL o non ci sono o quelli gratuiti sono ben nascosti. In fin dei conti sulle opere classiche uno sforzo potrebbe essere fatto, non essendoci più i diritti d'autore. Quello che ho visto sono invece prezzi che arrivano anche a 13,99 €, praticamente da libro stampato!
Un po' un mondo che va alla rovescia. Negli albori di una nuova tecnologia c'è sempre chi spaccia fumo per arrosto. O per dirla in altri termini, chi ha la mentalità da bottegaio che pensa solo all'incasso odierno e non quella di mercante.
02 luglio 2011
tacco suola
Nel primo giorno dei saldi estivi, son tornato a comprarmi un paio di scarpe. In genere ne scrivo, anche perché l'acquisto di un paio di scarpe è per me una di quelle cose da segnare sul calendario. O sul blog.
E poi i numeri giusti stavano già esaurendosi all'inizio del pomeriggio, figuriamoci.
01 luglio 2011
per continuare a dire quel che mi pare, e non solo
Per cui, stavolta ultimo ma non meno importante, ecco anche qui sul blog l'appello a firmare contro la decisione, ormai prossima ventura, dell'autorità per le comunicazioni sulla nuova regolamentazione del copyright su internet che presenta, anche se fosse solo potenzialmente, un altissimo rischio di censura.
Leggere, ponderare, e decidere se firmare.