È partita in questi giorni una bella iniziativa a favore dei poveri e bistrattati ciclisti. Un po' su facebook, un po' su twitter, ecco che l'hashtag #salvaiciclisti ha fatto la comparsa sulle mie timelines.
Una iniziativa iniziata sul Times di Londra e che si sta diffondendo in questo inizio 2012 qui in Italia. In pratica una grande ed entusiastica mobilitazione del variegato mondo delle due ruote per far sì che si sviluppi anche nel nostro paese una maggiore sensibilità alle esigenze dei ciclisti e per far sì che la mobilità urbana così come pensata fino ad oggi venga veramente messa in discussione.
E così dal Times la cosa si è estesa dapprima sui social network e poi sulla Gazzetta dello Sport, sul Corriere, Repubblica, e chi più ne ha più ne metta. Ma dove l'iniziativa italiana sta prendendo piede è proprio sul gruppo di facebook oppure su twitter cercando l'hashtag tormentone dei pedalatori: #salvaiciclisti. Proprio questi ultimi links li consiglio vivamente per farsi un'idea migliore.
Qui, ormai dovrebbe essere noto ai più, non si è ciclisti professionisti, né fissati del pedale, non c'è neanche una così grande passione anzi, per essere del tutto onesti, si è decisamente pigri. C'è solo una grande convinzione, che ormai va avanti da 20 anni, nell'uso quotidiano della bicicletta per gli spostamenti in città. Quasi con tutte le condizioni meteo. Per scegliere poi l'autobus giusto durante quei nubifragi che iniziano prima di uscire di casa montando sul sellino. E la scelta, reiterata ogni volta, avviene sempre per lo stesso motivo: dettare i tempi dei miei spostamenti e non farmeli dettare dagli altri.
Alla fine non saprei neanche quantificare quante migliaia di euro abbia risparmiato nel non avere un'auto. E quanti nervosismi mi sia risparmiato invece di starmene in balia del traffico.
Forza, tirate fuori un po' di entusiasmo e aderite anche voi.