sedici anni
“sedici anni dopo è naturale chiedersi “dove abbiamo sbagliato?”,  “come è stato possibile non capire che questo avrebbe fatto tutto questo  casino?”. sono passati sedici anni, adesso lui traballa per l’ennesima  volta, e noi ci ritroviamo in un paese bloccato, in crisi industriale,  economica e sociale, e ci accorgiamo improvvisamente che in questi  sedici interminabili anni lui non ha combinato sostanzialmente niente.  ha parlato, parlato, parlato e straparlato. ci ha storditi di  chiacchiere. non ha trasformato questo paese in un paese conservatore,  lo ha solo rovinato come si potrebbe rovinare qualcosa usandola male, e  non trasformandola in qualcosa che non ci piace. non siamo diventati gli  usa dopo reagan, la gran bretagna dopo la thatcher, la romania dopo  ceausescu. siamo la stessa italia di prima, più cattiva e molto più  stupida e più povera. sono passati sedici anni e sono stati il nostro  vietnam, il paese è stato trasformato in una palude inestricabile in cui  l’unica opzione possibile era quella di mantenere le posizioni, e  l’unica sua posizione è stata salvare il proprio culo. sono sedici anni  che questo sta rinchiuso in una casamatta di avvocati, manco fosse kurz,  e finge di governare. sedici anni in cui si sarebbe potuto cambiare il  volto al paese, se veramente fosse stato governato da una coalizione  liberale. invece sono rimasti a grattare le pulci al premier, nonostante  maggioranze bulgare. sedici anni di questioni televisive, giudiziarie, e  di ordine pubblico. adesso siamo a un nuovo capolinea, siamo a una cosa  da rosso o nero alla roulette: se perde ce lo siamo verosimilmente  levato dalle balle, se vince, torna e rade al suolo tutto quello che è  rimasto da radere. capire come sia stato possibile non accorgersi subito  dei problemi che ci avrebbe creato sarebbe interessante, e sarebbe  utile capirlo in fretta. perché, così come gli scimpanzé imparano dalle  madri a pescare le termiti sottoterra, sarebbe il caso che anche noi,  razza evoluta, fossimo in grado di capire in tempo chi o cosa sarà il  nostro prossimo, enorme problema. e magari smettere di coltivarlo.”
Via BeautifulTumblr.
 
 
 
          
      
 
  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
3 commenti:
Sacrosante parole. Peccato che i più non siano in grado ci capirle. Per loro, se in 16 anni non è riuscito a cambiare questo paese, è solo perchè i comunisti glielo hanno impedito: attraverso tutti i loro giornali, la magistratura, l'intellighenzia culturale.
Che fai qui? Ma non eri in montagna a setacciare l'oro? ;-P
Ho capito, tempo pessimo quindi tempo da perdere online... ahhh, non esiste più la montagna di una volta, quella completamente isolata dal mondo, le caprette ti fanno ciao, ecc. :D
1) L'oro qui non lo si setacciava: lo si estraeva da allucinanti miniere (ce ne è una il cui imbocco è talmente in quota, che per 5-6 mesi all'anno era bloccato dal ghiaccio) dove ne morivano a centinaia.
2) Rimpiango quelle estati in posti così sperduti che a mala pena c'era il telefono.
3) Il tempo fa così schifo che non rimpiango ci siano tutti questi collegamenti.
Posta un commento