Riesco ancora a sorprendermi, e questo mi fa sempre piacere, anche nel caso in cui la sorpresa arrivi su temi in tutta sincerità noiosi.
Tutta la giornata di venerdì a parlare dello scandalo per registrarsi, anzi no tutti ai seggi e si chiamano i carabinieri, per il voto di domenica del ballottaggio tra Bersani e Renzi.
Il fantomatico sito domenicavoto.it, che mi ha visto tra i suoi visitatori solo nel dopocena, che prometteva, da quel che avevo capito in giornata, che ti iscriviamo noi al ballottaggio, dacci i tuoi dati e poi ghepensimì. Addirittura 128mila e-mail hanno inviato ai comitati provinciali delle primarie del centrosinistra coi dati di persone che si sono iscritte al loro sito (e circa 100mila richieste respinte perché provenienti da indirizzi ip che in questi giorni hanno effettuato attacchi di mail bombing). Pure il servizio anti-spam è stato fornito. Ok, bravi. Ma, a chi si può stringere la mano?
Tutta la procedura di iscrizione al ballottaggio si esauriva alle ore 20 di ieri stasera, venerdì. E io sul sito vedo solo due pagine, la homepage, che riporta quante e-mail abbiano mandato a ciascun comitato provinciale, e la pagina contenente le note della fondazione Big Bang.
Domanda sciocca, da misero utilizzatore di internet: ma i siti .it non devono riportare obbligatoriamente nella homepage la partita Iva o, se uno non ce la ha (che ancora, nel paese delle partite iva, c'è la libertà di non averla), un codice fiscale, un identificativo, la misura della camicia?
Allora, mi son chiesto, visto che qui niente si sa su chi organizza queste cose, mentre tanto si è sentito da chi vi ha partecipato perché finalmente ha trovato l'autostrada per la libertà di iscriversi al ballottaggio, perché non trovare qualche altra fonte?
Già, le fonti, queste sconosciute. E dove poi, in tutta la rete? Ma siamo matti?! Ci saranno miliardi di siti.
Sì, ma i candidati al ballottaggio sono due. E guarda caso entrambi coi loro siti personali.
Pierluigi. Matteo. I link rimandano alle istruzioni per iscriversi al ballottaggio. Mi pare che ci siano scritte le stesse cose, organizzate diversamente ma i punti salienti son quelli.
Ah, il sito delle primarie è sempre e solo stato primarieitaliabenecomune.it non altri. Curioso che nella giornata di ieri in pochi ci abbiano pensato.
Non so, la giornata finisce con questo senso di stupore, su come magari alcuni, che sanno delle dinamiche di internet molto, ma proprio molto più di me, forzino la realtà delle cose scrivendo immani cazzate, quali, nei commenti al post linkato, presentarsi comunque ai seggi anche se non gli è stata accettata l'iscrizione o, la curiosa preferenza che molti avrebbero per compilare i form su un sito che poi ti manda per te l'e-mail all'indirizzo che potevi avere con un semplice click. Ma che fatica risparmiata. Che servizio al client... ehm cittadino.