Se proprio vogliamo attendiamo fino alla mezzanotte. O, addirittura, fino a che non sia diventato il giorno 22 in tutti i fusi orari della Terra.
Però poi, inevitabile, scatta la richiesta di rimborso. Tutti quei soldi buttati per permettere alla cialtroneria di essere in prima serata tv. Numerose trasferte all'estero, a volte riassunte in servizi da pochissimi minuti, servizi prodotti in casa e servizi acquistati da altre parti.
Oggi è il giorno della richiesta di rimborso non perché non sia successo nulla, allora aveva torto lui; oggi è il giorno della richiesta di rimborso perché da oltre un anno la trasmissione televisiva più spara minchiate ha eluso il suo più grande cavallo di battaglia del calendario maya, quasi che a calare un velo pietoso bastasse a farsi dimenticare.
Ritengo che sparare minchiate possa rientrare benissimo nei diritti garantiti ma non spararle attraverso la televisione pubblica e ben pagato coi soldi dei contribuenti.
Giacobbo, restituisci il maltolto. Ridacci i 'vaini.
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