La fine analisi politica delle elezioni tra gli iscritti al PD, e non solo, dovrebbe contenere un dato essenziale, e magari fermarsi anche lì senza andare oltre, ché mi pare ci siano troppi stracci pronti ad essere lanciati a disposizione di molti.
Il dato essenziale è raffrontare il 2009, quando votarono per il segretario 460mila iscritti, con il 2013, quando a presentarsi nei circoli sono stati 260mila. Oltre il 40% in meno. Non credo di esagerare nel pensare che la quasi totalità si siano persi negli ultimi 10 mesi.
Oppure notare la similitudine con l'odierno scrutinio delle regionali lucane: nel 2010 l'affluenza fu del 62,8%, ieri e oggi è stata del 47,6% (e a febbraio alle politiche fu del 69,5%).
All'università avevo un amico romano. Descriveva queste situazioni, questi tracolli, questi deserti, in modo semplice e diretto: è una Cambboggia.
Oggi c'è chi, invece di pensare alla Cambogia che sta avvenendo nella partecipazione alla politica, pensa di cogliere occasioni per togliersi sassolini più o meno grandi dalle scarpe augurando perdite di lavoro, il tutto in nome di che, di una visione dimostratasi oggi maggioranza relativa?
Pensare di allontanare qualcuno perché non più maggioranza darà quella soddisfazione che sì, riempie di gioia immediata, ma al tempo stesso acceca la visione di un futuro: ci sarà sempre meno gente intorno.
1 commento:
Speriamo che sia solo una Cambbogggia, e che non arrivi Pol Pot.
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