30 dicembre 2011
non fate gli stolti, che vi garba
22 dicembre 2011
das palmfett
04 dicembre 2011
dunque si diceva delle violazioni del diritto d'autore
03 dicembre 2011
dal ballo del qua qua ai van halen
it's time - in Australia
30 novembre 2011
per me la pasta è al ragù
27 novembre 2011
il piccolo muratore
25 novembre 2011
e alla fine pranzi e cene
18 novembre 2011
AB
17 novembre 2011
domanda sulla gelmini
14 novembre 2011
e due acciughine fresche
13 novembre 2011
in questi 17 anni
12 novembre 2011
di tre non ne fate uno
11 novembre 2011
il clan dei maritozzi
01 novembre 2011
la BBC ti dà il numero
31 ottobre 2011
l'importanza della cravatta
28 ottobre 2011
piccoli gesti di finanza spicciola
04 ottobre 2011
la saggezza vs censura
02 ottobre 2011
l'Italia è uno strano paese
24 settembre 2011
di facile intuizione per tutti
Alla costruzione del tunnel tra il Cern ed i laboratori del Gran Sasso, attraverso il quale si è svolto l'esperimento, l'Italia ha contribuito con uno stanziamento
il tunnel di cui si parla nel comunicato di ieri, non è per nessuna ragione intendibile come un tunnel che collega materialmente Ginevra con il Gran Sasso
il tunnel
23 settembre 2011
qui lo dico e qui lo nego
21 settembre 2011
a volte mi sentivo sulla luna
13 settembre 2011
quelli che vincono le guerre senza andare in battaglia
Fra un po', che tanto non hanno mica fretta questi, ci detteranno pure le regole.
Mi immagino la scena nella quale Tvemonti se ne sta lì col cappellino in mano perché questi possano comprare un po' di più, che poi ci pensa lui a dirci che tutto andrà bene.
Mi immagino anche che questi qui, che non sono altro che quelli che sanno vincere le guerre senza nemmeno scendere in battaglia, appena il nostro si volta, si facciano delle grandi risate. E, scusate l'amara constatazione, ne hanno ben donde. Hanno aspettato lungo il fiume il cadavere del nemico.
il farci di D'Alema
Il matrimonio, come è previsto dalla Costituzione nel nostro paese se non la si cambia, è l'unione fra persone di sesso diverso ... finalizzata alla procreazione, ect. ... tra l'uomo e la donna. Questo dice la Costituzione.
Art. 29 La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare.
Oltretutto le organizzazioni serie degli omosessuali italiani non hanno mai rivendicato di andarsi a sposare in chiesa etc., hanno posto un problema diverso, hanno posto il problema ovviamente che vengano riconosciuti i diritti delle persone che si uniscono, tra cui il diritto all'eredità e il diritto all'assistenza ... perché due persone che convivono hanno diritto a vedere riconosciuta questa loro condizione e tutelata sotto ogni profilo.
Quali organizzazioni serie?
Rivendicato di andarsi a sposare in chiesa? Ma chi ha mai chiesto alla politica italiana di fare un qualcosa per cambiare il diritto canonico? L'istituto da modificare è quello del matrimonio civile, l'unico che può andare bene a tutti i cittadini, salvo diversa loro scelta con una delle forme di matrimonio religioso riconosciute.
Una parte importante di questo paese ritiene che il matrimonio è un sacramento e quindi io penso che il sentimento di questi italiani vada rispettato...
Lo riterrà una parte importante di questo paese ma non la Costituzione (vedi sopra). Attieniti ad essa.
...ed è possibile rispettare questo sentimento senza comprimere i diritti delle persone omosessuali che devono essere riconosciuti, cioè in definitiva è possibile trovare un compromesso ragionevole.
Sono io che non capisco ma come si fa a non comprimere dei diritti che non sono ancora riconosciuti, che non ci sono ancora?
06 settembre 2011
scioperato
Mi sto leggendo online un po' di commenti sul senso di fare uno sciopero oggi, nel 2011. Alcuni presentano aspetti interessanti, altri semplicemente fanno cadere le braccia.
Privilegio, contro i precari, inutilità.
Mi sembra che ci siano già dei sindacati che non usino più lo strumento dello sciopero centellinando le motivazioni di cui sopra a seconda della convenienza. Si vede che chi critica lo sciopero odierno, o anche semplicemente lo strumento in sé, è più vicino ad altre sigle che non alla CGIL.
Molto spesso si perde la vista sulla motivazione principale dello sciopero: la manovra economica del governo.
Non riconosco alla CGIL un ruolo guida assoluto, le riconosco invece di rappresentarmi anche stavolta, fosse solo per il motivo che è l'unica realtà organizzata che cerca di reagire.
La possibilità che introdurrebbe la manovra di licenziare in deroga all'art. 18 con l'accordo dei sindacati ha prodotto reazioni negative anche nelle altre sigle, vedi ad es. le dichiarazioni di Bonanni. Ma sono proprio loro che nel tempo si sono dimostrate disponibili a sacrificare parte dei lavoratori per un supposto salvataggio degli altri.
Ecco, è proprio questo ineluttabile destino a cercare la soluzione delle crisi altrove invece che guardare verso le cause che le hanno generate e soprattutto questo essere disposti a fare i nomi di chi non lavorerà più e quelli di chi resterà al lavoro che non tollero.
Fino ad allora sarò ben disposto a rinunciare allo stipendio per uno sciopero indetto dalla CGIL.
03 settembre 2011
la paura che dà l'Ise
No, non mi sbaglio, ho scritto bene: Ise. Essendo da solo l'Isee corrisponde all'Ise. Altrimenti avrei dovuto dividere l'Ise per il parametro che tiene conto del numero dei componenti il nucleo familiare.
Memore di qualche infarinatura, in fin dei conti ai tempi dell'università già iniziarono a far dichiarare quanto c'era in banca, quanto era il reddito familiare, quante proprietà uno avesse, ho rivisitato un po' di istruzioni e me lo sono calcolato. Per un'approssimata verifica di controllo cliccate qui.
Spavento.
Finora infatti avevo pensato che la casa, o meglio il reddito da fabbricati, dovesse essere considerato come da denuncia dei redditi, cioè rendita catastale rivalutata del 5%. E invece no. Tocca moltiplicare per il parametro 110.
Seppure con gli abbattimenti di parte del valore della casa e di parte dei soldi in banca, sono dentro la fascia B. Io, infimo livello commercio e servizi, senza nessun premio, ad personam, indennità.
Ora mio malgrado, e malgrado il mio reddito, passerò per un buon partito. Cosa mi aspetterà?
02 settembre 2011
28 agosto 2011
È così bello parlare a vanvera
In parte cose risapute, in parte no almeno per me, ma su tutto la semplicità nello smontare il falso profeta dell'economia italiana.
Perché il concetto è semplice: per parlare per bene di economia occorrono gli economisti; come per parlare bene di scienza occorrono gli scienziati. Il concetto è semplice solo se non si guarda in casa nostra perché qui, qualsiasi sia l'argomento, è il politico che parla. E spesso lo fa a vanvera.
Ne consiglio vivamente la lettura.
27 agosto 2011
le opportune scelte nel cerchiare i diversi
Gente per lo più sconosciuta. Curioso sempre nei loro profili ma, in tutta sincerità, contraccambio in misura nettamente inferiore, diciamo 1 a 10.
Quello che un paio di volte in questa settimana mi ha colpito è che sono stato linkato anche da gente che nel proprio profilo ha pubblicato frasi, battute e quant'altro, omofobe.
Sì perché il fare una battuta per affermare la propria eterosessualità mettendola in contrapposizione con l'incertezza -manco il diritto a venire riconosciuto per gay- della sessualità altrui, quasi che uno dovesse convincersene da solo prima ancora che convincere gli altri che lui no, è etero, per me si chiama omofobia. Se della peggiore o migliore specie non importa.
Ma allora mi chiedo perché gente così mi inserisca nei propri contatti. Forse è perché ho scritto molto poco sul profilo? O forse è perché mentre sono troppo presi dal vedersi esteriormente non riescono a comprendere il semplice fatto che i gay sono lì tra loro anzi, sono andati addirittura loro a linkarli.
Per ovviare alle loro cecità ho da poco modificato la frase del profilo aggiungendo un disclaimer.
Always the same chaltrons [disclaimer: lo scrivo qui, forse potrà servire almeno per chi sa leggere. Qui, tra l'altro, si è anche gay. Se nel tuo profilo hai contenuti anche solo vagamente omofobi (sì, quelle che spacci per battute sono parole omofobe, fidati) passa oltre, non mi inserire tra le tue cerchie.]
Una speranza la mia, non di più.
18 agosto 2011
la grande finanza e le piccole menti
In questo periodo, che non c'è questa tassazione, i mercati si affossano da soli grazie a enormi manovre speculative, obiettivo da contrastare proprio con una tassa del genere menzionato.
Lo vedo solo io che il momento per introdurla è più propizio che mai?
17 agosto 2011
popolare
Popolare questo blog?
Mettetevi subito in fila, e zitti, sennò gli autografi non ve li fo!
cartolina
Leggo lo spazio del destinatario, sorprendendomi nel non trovare il mio nome. C'è scritto: Io sono a Falterona. Nipote G.
Poi, nello spazio per i saluti, il mio indirizzo.
16 agosto 2011
libri in agosto
In barba alle regole del tanto decantato mercato, la legge 128 del 27 luglio 2011 obbliga entro paletti molto limitati la disciplina del prezzo dei libri.
Dal 1 settembre prossimo infatti non saranno più possibili sconti, da calcolare sul prezzo di copertina, superiori al 15%. Solo in pochi casi eccezionali essi potranno arrivare al 25%, ma per periodi limitati e comunque non durante il mese di dicembre.
Il tutto parte dal falso assunto che siccome, è la stessa legge che lo ribadisce il concetto, l'editore è libero di fissare il prezzo di copertina ecco che la libera concorrenza è garantita.
In questo modo si tutela la categoria dei librai, schiacciati sempre più in questi ultimi anni dalle scontatissime vendite online.
La categoria dei lettori qui in Italia è molto risicata, soprattutto se confrontata con altri paesi europei. Questa legge rischia di ridurla ancor di più. Perché se il permettere ad una categoria di commercianti di sopravvivere si traduce in un aumento dei prezzi d'acquisto ecco che uno degli effetti più naturali sarà quello di veder ridursi il numero dei consumatori, con le conseguenze sulla diffusione culturale in questa nazione, sempre più vicina alla stasi se non addirittura all'analfabetismo.
Qui sta uno dei mali di questa classe politica, o forse non solo di questa ma anche di tutte le precedenti. Non arrivare mai a vedere che gli interessi di un pubblico, chiamatelo di consumatori chiamatelo di cittadini (anzi, loro lo dovrebbero sempre chiamare così) sono maggiori di quelli di una categoria. Vedere cioè la massa di cittadini come un frutto da spremere sempre e comunque.
Fino al 30 agosto sui siti online ci sono sconti importanti di cui approfittare. Se potete fatevi quest'ultimo regalo. Io per 70 euro mi son già preso 11 libri su ibs. E penso di non aver finito.
03 agosto 2011
la vita lungo una route
Che io, quanto sono bravo a volte, sapevo già da ben pochissime settimane che in realtà della Route 66 ne è rimasto solo il mito. È dal 1985 che è stata smantellata, spesso nel senso letterale; per accorgermene ho impiegato solo quei 26 anni. Un'inezia.
Insomma per farla breve, i tweet del milanese errante e, vedo ora, i suoi post sul blog stanno cercando di riportarlo in voga, questo mito. Curioso, visto che molti non vogliono neanche vedere ma solo sorvolare. Sì perché il midwest americano per molti è costituito dagli flyover states.
So da me che mi son buttato nei viaggi altrui, fosse solo per compensare la mia staticità, però stavolta mi pare una cosa carina sottolineare questo divenire sulla strada, questo viaggiare che non abbia la banalità di uno spostamento ma che sia un eterno apprendimento.
Unico appunto: il viaggio non è accompagnato, quanto meno dalle tracce scritte, da una colonna sonora. Mo' glielo twitto.
Ed un'unica, per ora, caduta di stile: non sapere che a Saint Louis c'è l'arco. Ma insomma!
31 luglio 2011
e chiusero il 360° Tour con 40
Due righe, o solo due parole, su.
30 luglio 2011
a volte sono critico
In primavera però la Camera di Commercio annunciò di voler entrare nell'organizzazione dell'evento mettendo a disposizione un po' di soldi. Prima volta che avveniva per un soggetto che non fosse il Comune.
Ora io non lo so se lo spettacolo ha risentito di più della penuria di finanziamenti o delle scelte organizzative operate da chi non si occupa, né si sa occupare, di cultura, ma ieri sera ho assistito al peggior spettacolo di inaugurazione di Effetto Venezia a cui abbia mai assistito.
Musiche classiche, balletto e fuochi. Addirittura il tutto col titolo di Fuochi di Parigi.
Staticità nell'impressione generale, pessima amplificazione, poveri fuochi d'artificio ed un pregio: il tutto è durato poco più di un'ora.
28 luglio 2011
in quei 600 metri
Mediamente impiego a percorrerli un paio di minuti -che io pedalo quasi sempre a velocità di crociera, e poi, signora mia, mica vorremo dimenticarci di quelle pendenze dello 0,00001%-.
Ebbene, sempre mediamente, durante quel tratto conteggio almeno una dozzina di infrazioni della strada compiute da auto private o da moto e motorini. E conto solo quelle infrazioni sanzionabili con anche il sequestro del mezzo.
Conscio del fatto che quello che osservo al passaggio in centro è solo una goccia di quello che succede, se solo volessero rimpinguare le povere casse del comune, i nostri amministratori dovrebbero far piazzare in quei 600 metri di pieno centro qualche vigile urbano che stia, non è scontato per cui lo scrivo, attento al traffico.
Inoltre con le stesse azioni sanzionatorie aiuterebbero a diminuire l'incidenza di auto e moto sulle strade cittadine. E magari aiuterebbero involontariamente l'azienda del trasporto pubblico che sta navigando in bruttissime acque.
Insomma, non dico la panacea di tanti mali, ma quasi.
Livorno però è altro.
26 luglio 2011
indicatori di crisi
Qui nel mio quartiere, da ieri mattina, ci sono un sacco di parcheggi liberi lungo le strade. Proprio nelle ore che non lo consentirebbero.
O si tratta di emigrazioni di massa, e allora le due cose andrebbero a braccetto, oppure si tratta di vacanze di massa, e allora le due cose potrebbero lo stesso andare a braccetto visto che alle scarpe si rinuncia, avendone altre 10 paia, ma alle vacanze no. Pure con una settimana d'anticipo sull'inizio di agosto.
25 luglio 2011
siritirimiri
Insomma, a parte i discorsi, siritirimiri è un indumento attillato. Che, a ben pensarci, rende pure l'idea.
21 luglio 2011
l'amore parla un suo linguaggio
16 luglio 2011
Proud to live in Tuscany
Il governo delle mille puttane decide di varare una manovra contenente anche il ticket da 10 € sulle prestazioni diagnostiche e specialistiche?
Il Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi.
Orgoglioso di essere un suo elettore.
sono tuo nipote
Buongiorno, ho esordito. Quasi senza un attimo di pausa la risposta: sonotuonipotegabriele.tivolevochiedereunacosazio. Ho letto Harry Potter 1, mamma dice che te hai gli altri. Mi presteresti il numero 2? Ciao.
Il 9enne-e-mezzo lo ha letto in un giorno. Ora mi ha chiesto il 3.
13 luglio 2011
Enjoy the tube
Oltre che a linkare il post, riporto comunque il testo dell'articolo su Repubblica di Stefano Rodotà, così come riportato nel blog dell'onorevole Ghizzoni.
Pessima giornata, ieri, per la civiltà giuridica di questo paese. Pessima giornata per la legittimazione sociale del Parlamento, che si allontana vertiginosamente dalle persone, da anni favorevoli quasi all´80% al diritto di ciascuno di decidere liberamente sulle modalità del morire. Questo ci dice il voto con il quale la Camera dei deputati ha approvato le norme sulle “dichiarazioni anticipate di trattamento” che espropriano ciascuno di noi del potere di decidere sul morire. Non è ancora una legge della Repubblica, perché il testo dovrà di nuovo essere esaminato dal Senato. Ma, dopo che si è riusciti a peggiorare un testo orribile già all´origine, ogni speranza che i senatori possano avere qualche ripensamento sembra del tutto infondata.
Al posto della volontà della persona compare ormai, violenta e invadente, quella del legislatore.
Perdiamo il diritto all´autodeterminazione, che la Corte costituzionale, con la sentenza n. 438 del 2008, ha riconosciuto come diritto fondamentale della persona. Si esclude, infatti, che la persona possa liberamente stabilire quali siano i trattamenti che intende rifiutare qualora, in futuro, si trovi in situazione di incapacità. Le sue dichiarazioni non hanno valore vincolante, vita e corpo della persona sono sottratti al governo dell´interessato e affidate a regole autoritarie, alla pretesa del legislatore di farsi scienziato, ed alla decisione del medico. La persona scompare, altri soggetti compaiono al suo posto. La dignità nel morire è cancellata.
Invece di rispettare la persona quando riflette sul momento più difficile e intimo della sua esistenza, si dà voce ad uno spirito vendicativo, esplicitamente dichiarato da quelli che hanno attribuito al testo votato ieri la funzione di chiudere la fase aperta dalla decisione della Corte di Cassazione nel caso di Eluana Englaro.
Una rivincita contro una sentenza definita “giacobina” (quale approssimazione culturale in questo modo di esprimersi!), mentre si è trattato di una sentenza così accuratamente argomentata da mettere la nostra giurisprudenza al livello della miglior riflessione giuridica internazionale su questi temi.
Ieri, al contrario, ci siamo allontanati dall´Europa e dal mondo, spinti dal medesimo, cieco furore ideologico che ha prodotto la pessima legge sulla procreazione assistita, che la Corte costituzionale ha dichiarato illegittima in alcuni dei suoi punti più significativi e di cui si occuperà anche la Corte europea dei diritti dell´uomo.
Questo è il destino al quale va incontro la legge sul testamento biologico. Ed è inquietante che nel dibattito parlamentare siano state usate parole quasi intimidatorie, quando si detto che sarebbe un brutto giorno per la democrazia quello in cui la Corte costituzionale decidesse contro la maggioranza del Parlamento, una volta investita del giudizio sulla nuova legge.
Possibile che ogni volta si debba ricordare ai parlamentari che le corti costituzionali sono appunto “giudici delle leggi”, che hanno proprio il compito di vegliare sul rispetto dovuto dal Parlamento alla Costituzione? Possibile che ignorino che la discrezionalità del legislatore incontra limiti precisi in particolare quando sono in questione la vita, la salute, la dignità della persona?
La verità è che il testo votato ieri non chiuderà le polemiche, ma avvierà una lacerante stagione di conflitti. Si è detto che si voleva sottrarre ai giudici il potere di decidere sulla vita. Accadrà il contrario, perché siamo di fronte a norme che apriranno la via a contestazioni, a ricorsi, a eccezioni di incostituzionalità.
Si è imposta una logica che rende le persone prigioniere proprio di quelle costrizioni dalle quali, con un testo semplicemente ricognitivo del diritto all´autodeterminazione, avrebbero potuto liberarsi. Si corre il rischio di vie traverse, di sotterfugi. Esattamente il contrario della lezione civile di Beppino Englaro, che ha accettato la via aspra e lunga della legalità, e che ieri, per questo, è stato insultato nell´aula di Montecitorio. Si incentiverà il terribile “turismo eutanasico” verso altri paesi, un cammino che già più d´uno ha cominciato dolorosamente a percorrere.
Questi sono i frutti amari dell´ideologia, della pretesa di sottomettere ai propri convincimenti “le vite degli altri”, proprio quelle che dovrebbe essere massimamente rispettate. E´ quel che accade in tutti i paesi che hanno approvato leggi in questa materia, è quel che hanno fatto, con vera carità cristiana, la Conferenza episcopale tedesca e il Consiglio delle Chiese evangeliche nell´opuscolo con il quale hanno dato ai fedeli le istruzioni sul testamento biologico, che legittimano quasi tutto quello che in Italia viene vietato.
Ma questo è pure il frutto amaro di un bipolarismo distruttivo, di una cieca obbedienza di parlamentari ormai senza relazione alcuna con il mondo che li circonda, di una appartenenza imposta dal fatto che il loro destino personale e politico è solo nelle mani del padrone della maggioranza.
Nella vituperata Prima Repubblica la civiltà del confronto non venne meno neppure nella discussione di leggi assai più dirompenti per i problemi di fede che ponevano, come quelle sul divorzio e, soprattutto, sull´aborto. Oggi che si prospetta il ritorno di un partito cattolico, con imprimatur cardinalizio, la vicenda del testamento biologico non è l´auspicio migliore.La Repubblica 13.07.11
10 luglio 2011
la ricerca della dolcezza
a. un gelato simil stecco ducale, però con doppia copertura, una di cioccolato bianco e sopra ancora una di cioccolato fondente;
b. un maritozzo;
c. una brioches con dello zucchero di canna spolverato sopra.
Non saprei scegliere quale dei tre fosse il più buono. Certo che il caldo che sta facendo in questi giorni non ne agevola la corretta conservazione.
Il tutto per vedere se il tentativo di addolcirmi avesse prodotto dei risultati per loro tangibili. Per ora l'obiettivo, a loro detta, non lo hanno raggiunto. Forse durante la prossima settimana andrà meglio. Per tutti.
09 luglio 2011
i bottegai degli ebooks e le piccole isole felici
Rispettoso di questo principio infatti neanche io mi sono cimentato nella lettura completa di una sola opera scaricata.
Ho trovato un sito, segnalato qualche mese fa da uno dei miei contatti -purtroppo non ricordo chi ne scrisse sul proprio blog- che ha una buona raccolta di classici scaricabili o in formato epub, per il classico lettore da ebook reader, o anche in formato pdf. Liber liber, questo il sito, è bellino. Fateci un giro e curiosate. Dà la possibilità di scaricare il file gratuitamente oppure a scelta pagando un contributo di 0,99 €. Liber liber è un sito piccolo, fuori dai grandi circuiti di vendite online. Appare come un'isola in mezzo al mare.
Una gran cosa, che ho imparato lì da loro, è che i files scaricabili non hanno i DRM. Che, mi si dirà, per un'opera classica ormai priva di diritti d'autore non hanno senso. Peccato ci sia qualcuno in giro che glieli mette ugualmente.
Nel curiosare tra i vari negozi online sono rimasto sorpreso dal non trovare ebooks gratuiti anche sui siti più grandi. Solo su IBS ho trovato un paio di libri in omaggio, su LaFeltrinelli e su BOL o non ci sono o quelli gratuiti sono ben nascosti. In fin dei conti sulle opere classiche uno sforzo potrebbe essere fatto, non essendoci più i diritti d'autore. Quello che ho visto sono invece prezzi che arrivano anche a 13,99 €, praticamente da libro stampato!
Un po' un mondo che va alla rovescia. Negli albori di una nuova tecnologia c'è sempre chi spaccia fumo per arrosto. O per dirla in altri termini, chi ha la mentalità da bottegaio che pensa solo all'incasso odierno e non quella di mercante.
02 luglio 2011
tacco suola
Nel primo giorno dei saldi estivi, son tornato a comprarmi un paio di scarpe. In genere ne scrivo, anche perché l'acquisto di un paio di scarpe è per me una di quelle cose da segnare sul calendario. O sul blog.
E poi i numeri giusti stavano già esaurendosi all'inizio del pomeriggio, figuriamoci.
01 luglio 2011
per continuare a dire quel che mi pare, e non solo
Per cui, stavolta ultimo ma non meno importante, ecco anche qui sul blog l'appello a firmare contro la decisione, ormai prossima ventura, dell'autorità per le comunicazioni sulla nuova regolamentazione del copyright su internet che presenta, anche se fosse solo potenzialmente, un altissimo rischio di censura.
Leggere, ponderare, e decidere se firmare.
26 giugno 2011
Marx non era un geologo
25 giugno 2011
matrimonio gay nello stato di New York
19 giugno 2011
Europride
Comunque ne vale sempre la pena esserci. E le foto poi sono veramente belle. No, non le mie, quelle degli altri. Cliccate qui, và.
15 giugno 2011
quei miseri 3 euro risparmiati
Sai, era per risparmiare 3 euro. Però poi ne abbiamo dovuti spendere qualcuno in più.
11 giugno 2011
10 giugno 2011
Europride Roma, arrivo!
Cosa pensavate, che il clou fosse Lady Gaga? Io cammino con gli U2ers doc.
l'ebrezza della giusta misura
E non c'è versi che impari le loro tabelle contenenti le misure reali: quello che mi pare della mia misura sembra sempre gigantesco, quindi mi trattengo e scelgo la taglia più piccola ma nonostante questo arrivano quei teloni pazzeschi.
Stavolta poi avevo preso tre magliette, tutte XXL e tutte sullo stesso sito. Le loro dimensioni differiscono, tra una manica e l'altra, di spanne tra la più piccola e la più grande.
La prossima volta scelgo una S. Proverò l'ebrezza della giusta misura.
05 giugno 2011
lotte tra froci
Razzzziiiii, e sei pure bruttooo!!!
ogni due anni
Una volta ogni due anni, dopo averci pensato per settimane, prendo la caldaia a vapore di mia madre e la porto in casa.
Una volta ogni due anni, dopo aver lasciato per svariati giorni la caldaia a vapore di mia madre in mezzo al corridoio, mi decido ad usarla.
Una volta ogni due anni, dopo aver messo l'acqua nella caldaia a vapore di mia madre e attaccata la spina, mi ricordo che a me non è mai riuscito chiudere per bene la valvola, perché il vapore esce di lì e non dalla pistola.
Una volta ogni due anni, e dopo qualche tentativo di chiusura della valvola mollo la caldaia a vapore di mia madre e continuo le pulizie con gli stracci, il vetril e soprattutto con olio di gomito.
Una volta ogni due anni, nel restituire la caldaia a vapore di mia madre mento per evitare di sentirmi dire che non sono buono a nulla e dico che sì, ho pulito ma che speravo venisse meglio.
Poi per i successivi due anni della caldaia a vapore di mia madre non ne vorrò più sapere.
04 giugno 2011
io vado a votare al referendum perché
Io vado a votare SI ai referendum sull'acqua perché la gestione privata si sottrae ai controlli, perché questo è il paese dell'imprenditoria privata fatta coi soldi pubblici e senza assumersi gli oneri, anche economici, delle gestioni precedenti. Perché quando un soggetto pubblico è obbligato per legge a cedere la maggioranza delle quote ad uno privato non si sta rendendo il mercato più aperto ma lo si sta bloccando in un reticolo di puro familismo. E proprio per quanto detto, preferisco mantenere una gestione pubblica, seppur deficitaria, perché non potrà mai sottrarsi al controllo.
Io vado a votare SI al referendum sul legittimo impedimento perché il diritto di uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge sia ribadito nella pratica quotidiana, e non resti scritto solamente sulla Costituzione.
02 giugno 2011
rosati
Poi ieri a pranzo dai miei c'è una bottiglia di Pinot Rosa. E ne leggo l'etichetta: prodotto da uve Pinot Bianco e da uve Pinot Nero. Ma come???
Mia madre (alzando gli occhi al cielo ma tentando di indolcire la pillola per il figlio degenere): anche l'uva schiava produrrebbe un vino di colore più scuro di questo. Per cui sì, certo che è il prodotto di più uve.
Mio padre: non pervenuto.
30 maggio 2011
e ora sotto coi referendum
Che il voto amministrativo abbia assunto, dopo le dichiarazioni del nano, valenza politica si sapeva da settimane. Ma alla fine ora ci sono amministrazioni di sinistra dove da decenni vinceva il centro destra e pure dove, dopo le esperienze consecutive di Bassolino e Russo Iervolino, era veramente difficile pensare di restare in testa anzi, addirittura con un netto spostamento verso sinistra, vista la coalizione che appoggia De Magistris.
Dai, iniziamo ad interessarci per bene, e a far interessare chi conosciamo. 25 milioni di elettori alle urne è un risultato difficile da ottenere. Sulle ali dell'entusiasmo è un pochino più raggiungibile.
29 maggio 2011
tenere alta la bandiera amaranto
Il questionario verteva sul calcio. Ma sì dai facciamolo, mi dico, in fin dei conti sono stato quasi una vita abbonato in curva, fa quasi il caso mio.
Per chi fa il tifo? Per il Livorno. Sento che scorre velocemente la lista che ha davanti e poi inizia il panico dell'operatrice che dovrebbe, intuisco, avere di fronte la lista solo delle squadre di serie A. E infatti: e per le squadre di serie A? Veramente tifo Livorno. Sì ma tra le squadre di serie A ne ha una preferita? Tifo Livorno! Cogliendo il tono da tifoso che non ammette repliche si butta sulla domanda di emergenza che dovrebbe farmi rispondere comunque alla prima: segue i risultati della domenica, anche solo guardando un telegiornale? Sì. Al risultato di quale squadra è più interessato? I risultati li guardo nel loro complesso. E di quale squadra segue di più i risultati? Del Livorno!!!
Ho avuto come il sentore che mi abbia iscritto al partito del non sa-non risponde. Solo dopo esserci salutati ho fatto mente locale che già da un paio di mesi o forse più ho iscritto la linea telefonica al registro delle opposizioni.
28 maggio 2011
la mia nazione è differente
Foto vista su FriendFeed, proveniente da qui.
26 maggio 2011
la corruttela
25 maggio 2011
21 maggio 2011
antipatie
Tutto ciò non è bello. Tutto ciò non è simpatico.
20 maggio 2011
16 maggio 2011
ma tu guarda lo scrutinio
Solo una cosa, il ballottaggio a Milano, ormai quasi certo, toglierà ancor di più voce ai referendum che si terranno solo due settimane dopo, il 12 e 13 giugno.
15 maggio 2011
la caraffa
Già mi venne sotto il naso qualche mese fa, che alla coop la davano in offerta, solo che non ci pensai che mi sarebbe potuta diventare utile.
L'altro giorno poi, nel corso di un impeto improvviso, ecco che passo dalle acque minerali, ne prendo su un cartone, passo poi dal corridoio degli utensili da cucina et voilà, eccotela là, sullo scaffale dentro la sua triste scatola di cartone verde e beige. La caraffa per l'acqua col filtro.
Alla fine sto tornando alle mie vecchie abitudini, nulla di nuovo insomma. Solo che da un po' avevo ripreso con le acque minerali e smesso con l'acqua della cannella.
A pranzo ho fatto il confronto con la penultima bottiglia d'acqua. Regge. E poi ho pure fatto il calcolo del risparmio. Pur bevendo molto poco, stimo un risparmio di almeno la metà della spesa. E questo nonostante la confezione dei filtri non è che la regalino.
Insomma, nei supermercati di queste lande si stanno riducendo le zone dedicate alle bottiglie di plastica dell'acqua. Vuoi per questi acquisti, vuoi per l'installazione da parte dell'azienda dell'acqua di tre punti di prelievo di acqua gratuita in città: c'è sempre la fila.
Non so quante bottiglie di plastica in meno vengono consumate ma ho l'impressione che siano proprio tante.
13 maggio 2011
il bravo contribuente si vede dalla scelta dell'8 e del 5 per mille
Per fare il bravo contribuente non intendo il pagare le tasse. Io sono un lavoratore dipendente, non godo pertanto della possibilità di evaderle. Intendo dire quindi che le poche scelte che posso fare cogli euro di tasse che pago cerco di farle sempre ponderandole bene.
Per cui la scelta dell'8 per mille è ricaduta come da anni a questa parte sulla Chiesa Valdese. Che con la sua scelta di impiego dei fondi per tutta una serie di progetti, anche la ricerca scientifica sulle cellule staminali, controllati e controllabili, ma non un solo euro per le attività del proprio culto, ha ed avrà ancora la mia firma convinta.
Inoltre la scelta del 5 per mille è ricaduta sull'Accademia della Crusca. Una scelta come al solito dovuta al contrappasso: è meglio che gli ignoranti, in questo caso della lingua italiana, finanzino chi rappresenta l'eccellenza, piuttosto che l'eccellenza finanzi l'ignoranza. Che qui in fatto di filosofeggiamenti si è imparato da Catalano.
11 maggio 2011
quando a tremare è l'intelletto
Se non fosse stato per il solito passaparola avvenuto sull'internet italiano, cioè in quell'ansa sterile che è il web nazionale rispetto al resto del mare dei naviganti, manco avrei saputo dei tremori terrestri in quel di Roma.
Forse per via del mio stare in città di provincia, ma oggi sono restato sorpreso dal Tg1 delle 13,30 che ha riportato la notizia. Ehm... la boiata.
Dunque, a me piacerebbe sapere quanti se lo siano veramente filato questo terremoto che, maleducato, alla fine non si è neanche presentato. E non solo oggi, che è la giornata dell'io lo avevo detto, ma anche e soprattutto nei giorni e nelle settimane scorse. Forse potranno venirmi in soccorso i miei amichetti di prima ed informarmi.
Che poi a dirla tutta un terremoto oggi c'è stato davvero, a circa 50 km da Murcia in Spagna, con una magnitudo di 5.1. Che nulla sarebbe, non fosse però per le vittime che ci sono state, rispetto al paio di scosse da magnitudo 5.5 e 5.6 che si è beccato anche oggi il Giappone. Mi sa che ci sarà pure stato qualcuno che avrà visto nessi logici e consequenziali tra il non evento romano e quello realmente verificatosi in Spagna.
Domani, se me ne ricorderò, andrò a consultare i dati in questo momento non ancora disponibili per dirvi se qualcuno al 10 piano di qualche palazzo dell'Eur ha scurreggiato troppo forte facendosi così registrare per sempre nel database dei terremoti strumentali dell'Usgs.
Su tutto una grande, immensa, scoraggiante caduta dell'intelletto umano.
Dilettanti questi romani, mettersi così in evidenza per una bischerata immane come questa, rinunciando a ragionare con le proprie teste per comodità, nella migliore delle ipotesi.
Me ne torno nel mio guscio fatto di dubbi. E aspetterò l'unica certezza che la vita mi abbia mai dato: il 21 dicembre 2012.
08 maggio 2011
in che senso?
"pronto mamma, auguri"
"per cosa?"
"ma per la festa della mamma"
"ah, ..., in che senso?".
05 maggio 2011
ma come baciano in Giappone?
Sì, accattatevi anche voi cari sacherlettori questo apparecchio per baciarsi a distanza. Un dispositivo governa l'altro, e possono essere posti anche a grandi distanze.
Non preoccupatevi se non conoscete il giapponese, tanto quello che c'è da capire si capisce.
Però la domanda sorge spontanea: com'è che in Giappone c'è qualcuno che pensa che una cannuccia piegata sia l'equivalente di una lingua in bocca?
03 maggio 2011
benaugurante Scopaia
Il quartiere è La Scopaia. Un nome un programma, è vero. Ma che bello. La gente stanno male.
E la pagina del nostro quotidiano in edicola oggi è questa.
30 aprile 2011
coltivar le fragole
Il gusto non è variato, nel senso che lo senti il gusto di fragola ma non è di certo quello di un frutto maturo al punto giusto, nonostante sia passato più di un mese. Mentre la capacità di conservazione resta la stessa: se le preparo e le mondo il giorno dell'acquisto difficilmente butto via anche un solo pezzettino, se lo faccio il giorno dopo il quadro degli scarti si riempie. Per non parlare di cosa succede dopo due giorni.
Con che metodi le coltivano? Le pianticelle nei campi che producono qualche fragola gustosa ci sono ancora o son tutte da coltivazioni idroponiche, psichedeliche o nucleari?
28 aprile 2011
il verso del TomTom
Qualche anno fa si comprarono il TomTom, in modo da poter raggiungere tutti i bocciodromi di questo mondo senza più farsi andare a prendere ai caselli dai loro amici disseminati in mezza Toscana.
Non essendo ancora stata progettata la sachermobile, non ho dimestichezza coi navigatori satellitari. Ecco quindi che per fare le sconosciutissime FI-PI-LI o la A1 o la A22 la sachermamma, dal sedile posteriore, governava il tutto.
Qualche indicazione, qualche suono per gli autovelox, con tanto di madre incorporata che faceva il conto alla rovescia sulle decine di metri mancanti; insomma un cazzabubbolo che uno si abitua presto ad avere nel viaggio con sé.
Ad un certo punto ha emesso un suono: mmmmuuuuuuuuuu. Un muggito enorme, fastidioso, estemporaneo. È il suono scelto per l'avviso del non rispetto della velocità. Saltuariamente nei tratti con molto traffico e cantieri era per la troppa ma obbligata lentezza; la gran parte delle volte però era per l'eccesso di velocità.
Ci sono tratti, in prossimità di Modena o di Bologna, a quattro corsie dove improvvisamente la velocità dovrebbe scendere a 100 km orari, secondo il TomTom muggente; peccato non vi fosse nessun cartello di limitazione della velocità ai lati della carreggiata.
Alla domanda se loro, quando son da soli, guidassero seguendo non i cartelli ma i muggiti la risposta è stata secca: certo!
Penso che se mi dovesse arrivare una multa per ciascun muggito ascoltato nel viaggio dovrei vendere la casa.
24 aprile 2011
sarà l'orografia italiana
Sono andato sul sito delle ferrovie francesi. Poi su quello delle ferrovie italiane. Ho preso due tratte dell'alta velocità paragonabili come distanza: Parigi - Marsiglia e Milano - Napoli. Entrambe intorno ai 700 km o poco più.
Paragonate due cose: tempi di percorrenza e prezzo base del biglietto (le offerte ci sono da entrambe le parti, in Francia però ti dicono quanto ti costa l'offerta ancor prima che tu scelga il treno).
In Francia il TGV, avente partenze cadenzate un'ora dopo l'altra, impiega 3 ore e 20 minuti.
In Italia il Frecciarossa, avente pure lui una cadenza di un'ora, impiega 4 ore e 55 minuti.
Prezzo del TGV 85,20 €.
Prezzo del Frecciarossa 100,00 €.
Costo al km, 12 centesimi oltralpe, 14 centesimi qui da noi (cioè circa il 17% in più - ma sarà l'orografia italiana).
Se però si rapporta per il tempo di percorrenza (200 min. in Francia e 295 min. in Italia) la cosa inizia ad essere imbarazzante. In Francia siamo a poco più della metà dei costi. Ma sarà l'orografia italiana.
23 aprile 2011
Richert mi sta simpatico
Quasi quasi, ora che devo uscire a fare la spesa, alla coop mi metto a fare come lui.
Army/Baby from REGULARMOTION on Vimeo.
22 aprile 2011
Rita, un giro di sveglia
Come ha detto mio padre poco fa: dé, un giro di sveglia.
Qui un video che, a suo modo, commuove. Che bella Italia, basta scoprirla.
19 aprile 2011
dispetti tra bambini
A parte il dover comprendere meglio se effettivamente l'emendamento al decreto omnibus tolga definitivamente torno la questione referendum sul nucleare, cosa questa non scontata né secondaria, ma hanno trovato il modo per risolvere -inteso come capacità loro a risolvere i problemi, cioè in modo scarso quando siamo fortunati- anche due altre questioni.
Prima. Il referendum sul nucleare avrebbe fatto da calamita anche per gli altri due rischiando di portare la maggioranza dell'elettorato al voto, così invece gli interessi che amici del quartierino vorrebbero mantenere sull'acqua verrebbero conservati dal non raggiungimento del quorum, e nello stesso modo anche il referendum sul legittimo impedimento potrà vedere la non decisione dell'elettorato, che ovviamente sarà letta come se "il popolo" approvi che una carica pubblica possa non essere distratta da un processo perché troppo impegnata a lavorare per esso.
Seconda. Lo stop che porterà, come dicono per ora i giornalisti, al blocco della costruzione delle centrali nucleari è una risposta diretta alla Francia, guarda caso proprio la firmataria degli accordi per la fornitura delle competenze necessarie al piano nucleare italiano, per le sue recenti decisioni in tema di immigrazione.
Il dubbio che pervade tutto questo è che è sempre più una politica ed una capacità decisionale da dispetti tra bambini. Qui del futuro non c'è proprio una visione, di uno Stato nemmeno.