13 settembre 2011

il farci di D'Alema

Dal minuto 3:10




Il matrimonio, come è previsto dalla Costituzione nel nostro paese se non la si cambia, è l'unione fra persone di sesso diverso ... finalizzata alla procreazione, ect. ... tra l'uomo e la donna. Questo dice la Costituzione.


Art. 29 La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio. Il matrimonio è ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare.


Oltretutto le organizzazioni serie degli omosessuali italiani non hanno mai rivendicato di andarsi a sposare in chiesa etc., hanno posto un problema diverso, hanno posto il problema ovviamente che vengano riconosciuti i diritti delle persone che si uniscono, tra cui il diritto all'eredità e il diritto all'assistenza ... perché due persone che convivono hanno diritto a vedere riconosciuta questa loro condizione e tutelata sotto ogni profilo.

Quali organizzazioni serie?
Rivendicato di andarsi a sposare in chiesa? Ma chi ha mai chiesto alla politica italiana di fare un qualcosa per cambiare il diritto canonico? L'istituto da modificare è quello del matrimonio civile, l'unico che può andare bene a tutti i cittadini, salvo diversa loro scelta con una delle forme di matrimonio religioso riconosciute.

Una parte importante di questo paese ritiene che il matrimonio è un sacramento e quindi io penso che il sentimento di questi italiani vada rispettato...


Lo riterrà una parte importante di questo paese ma non la Costituzione (vedi sopra). Attieniti ad essa.

...ed è possibile rispettare questo sentimento senza comprimere i diritti delle persone omosessuali che devono essere riconosciuti, cioè in definitiva è possibile trovare un compromesso ragionevole.


Sono io che non capisco ma come si fa a non comprimere dei diritti che non sono ancora riconosciuti, che non ci sono ancora?

1 commento:

Paolo ha detto...

Ma perché continuate a considerare D'Alema uno di sinistra? Lui non ci crede manco più, giusto mantiene il ruolo con l'abilità di un consumato attore.