A Goldman Sachs piace il Movimento 5 Stelle. Strano, si direbbe a prima lettura. E anche alla seconda lettura continueremmo a straniarci.
Cosa c'è nel ...programma(?)... del M5S che possa piacere così tanto a GS e che faccia da punto d'unione tra due modi così antitetici di affrontare le questioni economico-finanziarie?
Che poi, antitetici... in realtà basta un unico ma importante punto che unisca per far cadere tante differenze. Ma c'è? Secondo me sì.
L'idea, ancor prima della sua realizzazione, dell'assenza di partiti. Come fare meglio i propri affari senza un'organizzazione di cittadini avente base e leaders che possa condizionare uno stato legiferando e rischiando di condizionare il tuo lavoro? Una prospettiva così è quantomeno allettante.
Ecco, meglio ci sia solo la base dei cittadini, soggetto liquido, come potrebbe andar di moda dire oggi, e quindi per necessità e definizione senza una forma propria, un vero contorno, dei veri limiti da porre sì a sé stessi ma anche agli altri quando occorre.
L'idea di fondo è quella di minare l'esistenza, così come la conosciamo oggi, dello Stato e delle sue istituzioni. Cosa che alla lunga interessa più a certe istituzioni finanziarie che ai cittadini.
Dalle rive dell'Hudson river non possiamo esser considerati diversamente da come i clienti sono visti da una banca. Che cosa volete, ci avete dato i vostri soldi, ora fuori dalle scatole che ci pensiamo noi.
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