29 dicembre 2013

scremare l'ignoranza, per una vita più serena senza zodiaco né stamina

Non ero così, una volta. Mi accontentavo di com'eravate, coi vostri pregi e difetti. Piano piano però mi sono accorto che la mia pazienza verso alcuni tratti caratteriali o alcune incapacità ad usare la logica elementare si è assottigliata fino a scomparire, per poi sconfinare in una vera e propria intolleranza.
Vivendo poi, penso come tanti, la frustrazione di dover convivere forzatamente in alcune situazioni senza poter esercitare la benché minima scelta di chi frequentare, ecco che per la parte ludica della mia vita ho pensato di cambiare. Decisione senz'altro tardiva ma tant'è, qui non si è mai stati veloci.
Così, per non sembrare ridicolo fissando una scadenza futura -che poi chissà come andrà a finire-, si inizia da subito, da questo fine 2013.
Cari sacherlettori, sacherfollowers, sacherdaqualsiasisocialmiseguiate, le vostre simpatiche affermazioni, talvolta mascherate da frasi col punto interrogativo, sul segno zodiacale mio od altrui risparmiatemele anzi, abbiate cura di evitarne anche i più banali accenni in mia presenza.
Queste esternazioni di becera ignoranza hanno stufato. Chiudono qualsiasi comprensione che possa essere rivolta a chi sbaglia, me incluso, nel dire una fesseria.
Non tutti gli errori sono uguali, non tutte le uscite infelici sono paragonabili tra loro. Evitate di fare a me delle affermazioni che vadano, al contrario delle vostre convinzioni, a palesare le vostre insicurezze sui temi scientifici o, al contrario, che vadano a spacciare per scientifico ciò che è semplice becerume.
Il discrimine sta nell'utilizzo di quel poco di cervello di cui disponiamo. Domandare invece di affermare. È un piccolo sforzo quotidiano quello che chiedo, nulla di più, eppure sembra sempre più evidente che molti rinuncino in partenza perché tanto è lo stesso, perché è più semplice dire di sapere già o rivolgersi a chi già sa, fosse l'astrologo di turno o lo spacciatore di cure oggi non possibili.
Perché sì, il campo di gioco è lo stesso: zodiaco, successo mediatico della truffa stamina, scie chimiche, sono figli di questa ignavia intellettuale che ha preso tanti, troppi.
Questo accomodarsi senza accendere il cervello è la madre di tanti errori, che fa scomparire sempre più la capacità di avere senso critico sulle cose.
Pochissimi di noi sono biologi o medici che studiano le cellule staminali. Ma in tanti dovremmo essere in grado di farci venire il dubbio che un laureato in lettere come Vannoni quando discetta di staminali ne sappia come e quanto noi, cioè zero. E che delegare a personaggi come questi la cura della salute di una persona è un delitto.
Per cui, tornando al piccolo sachermondo, il concetto è presto detto: chi vuole continuare a pensare che una legge fisica, l'applicazione della logica, il progresso medico possano essere oggetti di decisioni falsamente democratiche qui non troverà più pazienti silenzi o la benché minima ospitalità. Andatevene a marcire sulla vostra stessa ignoranza. Delinkarvi è la pena minima, fino al giorno in cui sarà reintrodotto il blakennòmion ai cialtroni da voi incensati, e anche a voi direttamente. Che grande giorno sarà.

18 novembre 2013

la grande fuga e quelli che pensano agli stracci

La fine analisi politica delle elezioni tra gli iscritti al PD, e non solo, dovrebbe contenere un dato essenziale, e magari fermarsi anche lì senza andare oltre, ché mi pare ci siano troppi stracci pronti ad essere lanciati a disposizione di molti.
Il dato essenziale è raffrontare il 2009, quando votarono per il segretario 460mila iscritti, con il 2013, quando a presentarsi nei circoli sono stati 260mila. Oltre il 40% in meno. Non credo di esagerare nel pensare che la quasi totalità si siano persi negli ultimi 10 mesi.
Oppure notare la similitudine con l'odierno scrutinio delle regionali lucane: nel 2010 l'affluenza fu del 62,8%, ieri e oggi è stata del 47,6% (e a febbraio alle politiche fu del 69,5%).
All'università avevo un amico romano. Descriveva queste situazioni, questi tracolli, questi deserti, in modo semplice e diretto: è una Cambboggia.
Oggi c'è chi, invece di pensare alla Cambogia che sta avvenendo nella partecipazione alla politica, pensa di cogliere occasioni per togliersi sassolini più o meno grandi dalle scarpe augurando perdite di lavoro, il tutto in nome di che, di una visione dimostratasi oggi maggioranza relativa?
Pensare di allontanare qualcuno perché non più maggioranza darà quella soddisfazione che sì, riempie di gioia immediata, ma al tempo stesso acceca la visione di un futuro: ci sarà sempre meno gente intorno.

07 novembre 2013

la Venezia che ho trovato

Dopo ben una settimana dal mio viaggetto a Venezia, arrivo a parlare dell'esperienza.
Prima cosa la mostra su Leonardo, inserita in alcune sale appositamente allestite ma comunque contigue alle restanti della Galleria dell'Accademia.
L'idea che mi ero fatto, cioè che fosse utile se non addirittura necessario prenotare l'orario di visita, si è rivelata del tutto infondata. L'orario scelto, subito dopo l'ora di pranzo, mi avrà anche fatto compiere la visita al Museo in un momento quasi morto ma all'uscita, verso le ore 16, non c'era quasi fila alla cassa per entrare.
Presentata, e a ragione, come la mostra che può essere visitata solo una volta in una generazione, ecco che forse quei disegni, in un allestimento museale organizzato dall'incompetente sottoscritto, sarebbe stati valorizzati a dismisura rispetto alla pochezza che quelle salette riuscivano a dare.
Già l'indicazione fuorviante all'inizio del percorso della Galleria sarebbe bastata a sollevare alquante perplessità. Per la Galleria di qua, per la mostra sui disegni di Leonardo di là. Solo che là ha significato arrivare nella terza saletta della mostra leonardesca per poi passare alla seconda e infine alla prima. Insomma, mi son visto i disegni compiendo il percorso al contrario.
Al primo passaggio poi ho letteralmente mancato, forse ci saranno state delle persone davanti - non so bene, l'Uomo Vitruviano. Dopo aver capito che quella era l'ultima saletta, anzi la prima (leggi sopra), son tornato indietro. Or bene mancava, proprio dove c'erano le opere più importanti, il riferimento numerico per l'audioguida. Ci sono arrivato lo stesso al numero, in fin dei conti se avevo fatto prima l'83 e poi l'82, incrociando le dita ho tentato l'81 ed è uscito sulla ruota di Venezia.
Per farla breve: i disegni hanno meritato a pieno la giornata, l'organizzazione dovrebbe rifondarsi ripartendo dalla scuola: a, b, c, 1, 2, 3.

Venezia l'ho ritrovata bella come speravo. Un po' di foto sono pubblicate qui. Molta gente, nonostante questo sia periodo di bassa stagione (o forse iniziava solo questa settimana per via del ponte del 1 novembre), ma non una massa informe che riempie qualsiasi anfratto.
E poi ad un tratto due sorprese. La bella è stata la vista di uno struggente tramonto in laguna, la brutta il trovare il Canal Grande quasi al buio guardandolo dal ponte degli Scalzi. In un attimo mi son ricordato di quando a 10 anni arrivai per la prima volta in laguna, e soprattutto di quella corsa in vaporetto da piazzale Roma fino a S. Zaccaria. Luci dai palazzi bellissimi, barche, motoscafi, gondole, un turbinio infinito. Stavolta niente di tutto questo: dai palazzi pochissime luci, in acqua poco movimento. Erano le ore 18, entrambe le volte. È stato un po' come seppellire una parte del proprio vissuto.
http://www.flickr.com/photos/sacherfire/10694304985/in/set-72157637197166335/lightbox/

29 ottobre 2013

il mio arrivo in laguna

Giovedì prossimo, dopodomani cioè, sarò a Venezia, alla mostra sui disegni di Leonardo che c'è all'Accademia. Nessuno mi ha ancora comunicato che tipo di festeggiamenti la Serenissima ha in serbo per il mio ritorno in laguna dopo molti anni. Mah.

07 ottobre 2013

il vostro responsabile antincendio

Nonostante avessi trovato ben due colleghi che si erano offerti volontari per andare al corso antincendio al mio posto non c'è stato verso, il dirigente manco mi ha ascoltato. Sono stato iscritto d'ufficio al corso insieme ad una delle mie colleghe e fare poche storie.
Ok, c'è di peggio nella vita.
Solo che io mi aspettavo che, seppur per un basso rischio incendio come abbiamo in ufficio, ci fosse, dopo la teoria, anche la parte pratica con gli estintori. E invece no, dice ora non è più obbligatorio, bastano le istruzioni.
Bah, la cosa mi ha lasciato deluso, un po' per non aver potuto dimostrare anche in questo campo i miei proverbiali livelli di imbranamento, un po' per non aver provato almeno una volta ad usarli, andasse come andasse.
Previdente, avevo inviato una e-mail a tutti, dirigenti compresi, affinché facessero i bravi nel mentre noi due eravamo al corso, che non distruggessero la sede e soprattutto che non appiccassero fuochi o fuocherelli da nessuna parte. A seguire l'avviso che le torce incendiarie, le molotov e le taniche di benzina sarebbero state temporaneamente sequestrate fino al nostro ritorno.
Oh, dice che tra i miei colleghi c'è chi si stampa queste mie e-mail per poi farsi delle risate a casa.
Il bello è che io, al di là del tono scherzoso, nella sostanza son sempre serio. O forse solo nel mio ufficio c'è gente che appiccherebbe fuoco a qualche collega?

14 settembre 2013

il nuovo bolide

Ieri, preso dallo sconforto nell'ascoltare il preventivo per la riparazione della bici, ho salutato la Bianchi-Spillo che avevo da nove anni. Non avendo dove riporla gliela ho lasciata al ciclista che mi ha fatto uno sconto sulla nuova.
Il nuovo bolide in realtà è depotenziato rispetto al precedente, scelto anche grazie al consiglio del ciclista che mi ha fatto notare che per le mie esigenze di mobilità sarebbe meglio un mezzo che già in partenza permetta delle manutenzioni ancora più facili. Si sta sempre parlando di semplici biciclette da città, ma esiste un mondo intero in questo solo settore della ciclistica, per cui per ora, a sole due ore dal ritiro, dico che va bene così.
Eccovi la Cicli Mara, linea X-Marr, Quick Alluminio. Che poi, se ci sono suggerimenti sul nome da darle, sarete i benvenuti.

07 settembre 2013

e in due secondi il clima cambiò

La solita, puntuale e spiacevole interruzione al mio fancazzismo arriva verso l'ora di cena con lo squillo del telefono. Poi senti una vocina e allora t'acquieti.
Una sacher senza cioccolato.
??????? E come si fa una sacher senza cioccolato?
[silenzio]
Forse volevi dire senza marmellata?
Sì, una sacher-senza-marmellata-ti-passo-mamma.
Chiaramente mi fai anche un secondo dolce.
Andava tutto bene fino a due secondi fa. Ma lasci per favore i tuoi figlioli a gestirsi questa cosa da soli? Mi pare che siano bravi senza avere suggeritori alle spalle. Se mi chiedono una cosa vuol dire che va bene così.
Certo, certo. Ah, ma la sacher la fai in una tortiera da 22? No, perché temo sia piccina.
LA SACHER È DA 22, TE LA PORTO PURE NELLA CONFEZIONE ORIGINALE, NON LO HAI ANCORA IMPARATO DOPO ANNI E ANNI?!?!
Sarà, è che il secondo dolce allora deve essere più grande.

31 agosto 2013

la mia firma per l'eutanasia legale

Stamani mi son fermato al tavolo all'angolo tra via Grande e via del Giglio e ho firmato la proposta di legge di iniziativa popolare per l'eutanasia legale, il testamento biologico e le disposizioni per il fine vita, promossa tra gli altri dall'Uaar.
Avrà pure poca vita in Parlamento, o forse no, ma il segnale è partito, ad ora questo è l'importante.

24 agosto 2013

cinque giorni in Umbria

Impressioni.
Gente buona, in un certo qual modo umile, e cordiale, che saluta.
Automobilisti che, almeno nei centri piccoli, in prossimità delle strisce pedonali rallentano a prescindere, e stanno buoni e tranquilli se i pedoni impiegano tanto ad attraversare.
Nonostante abbia visitato posti turistici, condividono col resto di buona parte dell'Italia l'abitudine a chiudere gli esercizi commerciali (soprattutto bar e pasticcerie) per ferie in agosto. Ma con tutti quei turisti, scegliere un periodo morto nel corso dell'anno per farle?
Unica programmazione del viaggio, quella di visitare le pasticcerie recensite dalla guida dei pasticceri del Gambero Rosso.
Pasticceria Merendoni a Foligno. Menzionavano le millefoglie e i cornetti alla crema. Un ambiente così sgaruppato che non gli daresti due lire. Pochi istanti dopo essere entrato ecco che hanno portato le millefoglie appena fatte. Me ne hanno offerta una. La bontà.
Pasticceria Sandri a Perugia, tra l'altro locale storico. Chiuso per ferie.
Bar Lo Scrigno dei Golosi ad Assisi, altro luogo anonimo. Non recensito dalla guida ma più prosaicamente dalla sachersorella. Effettivamente aveva ragione: i migliori bomboloni alla crema che abbia mai mangiato.
Il minimetro di Perugià è una ganzata, e di domenica è vuoto.
Posti veramente belli, nell'ordine Spello, Spoleto, Assisi, Perugia, perfino il centro di Foligno mi è garbato.
Assisi se la potrebbe contendere con Spello, solo che le mandrie di turisti che ci sono, io tra loro, ne deturpano la bellezza. S. Francesco da solo vale quanto un migliaio di belle chiese messe insieme, ma tutta quella gente ti fa venire il mal di mare. Meno male l'audioguida era decente e riusciva ad isolarmi un po' dalla baraonda.
Le brezze termiche davano ovunque refrigerio anche nei giorni di gran caldo. Evviva le città e i paesi in cima ai colli.
Le mie gambe e la mia schiena potrebbero avere qualcosa da ridire sull'ultima frase viste le gran camminate in su e in giù, ma bastava trovare, e erano numerosi, dei punti di ristoro sotto gli alberi per ricaricarsi in poco tempo.
A Spello potrei trasferirmici. E c'erano pure case in vendita.



29 luglio 2013

l'ennesimo volo

Ripensando al concerto di sabato sera dei Sigur Rós, ho notato come, nel volgere di un anno o poco più dalla pubblicazione dell'album Valtari, ne sia rimasto solo un brano nella loro setlist. Hanno eseguito Varúð, peraltro molto bene, e poi basta. Non so quanto questa scelta dipenda dall'uscita dal gruppo del pianista Kjartan, forse l'anima più forte di certe atmosfere artiche. Ne scrivo perché ricordo che neanche un anno fa dissi che Valtari lo consideravo alla stregua di un capolavoro. Giuro sulle vostre teste, cari sacherlettori, che mi impegnerò a non dire più una cosa del genere.
Qui trovate il video dell'esecuzione di sabato scorso di Glósóli, altro capolavoro. Farsi trasportare dall'epico crescendo fino a sublimare nel volo dei bambini farebbe di tutti noi delle persone migliori. Godetevelo nonostante le boiate che scrivo.

28 luglio 2013

gli elfi son tornati, e sono più cattivi che mai

Bellissimo concerto dei Sigur Rós ieri sera a Lucca. Forse dovrei scrivere bellissimo e solito concerto, ma in realtà già durante ho notato delle differenze con altri loro spettacoli, eh sì che nel giro di neanche un anno era la terza volta che li vedevo dal vivo.
Hanno trovato un amalgama tra canzoni vecchie e nuove decisamente equilibrato, e inserito nel punto giusto della setlist quelle nuove.
Gli elfi si sono incattiviti.


All'ascolto di Kveikur, col mio solito video dalla qualità pessima, all'inizio del brano, quando mi son chiesto se fosse il caso di riprenderlo con quasi due minuti abbondanti di ritardo, ho capito che stavano facendo un grande pezzo live. E mi è subito balzata in mente l'idea che potevano benissimo mettere quella canzone in fondo ai loro concerti a sostituire Popplagið che resta pur sempre un capolavoro della musica live ma che se ne variassero la posizione nella setlist nessuno potrebbe scandalizzarsene.
Povero SacherFire, quanto poco mondo ho visto. Ogni tanto la mia ingenuità fa passare come accettabile qualche concetto pensato per soli pochi secondi.
La più devastante, spietata, grandiosa esecuzione di Popplagið che abbia mai sentito, comprendendo ovviamente i tanti video sparsi su internet dei loro concerti. No, non c'è confronto, che chiudano pure tutti i loro concerti con questa roba che forse viene da un altro mondo ma che sicuramente surclassa qualsiasi cosa riescano a fare, e bene, live. Popplagið, Lucca 2013, migliore versione live ever.

12 luglio 2013

che a pensarci bene, a Telethon, gli dono altri soldi

Articolo odierno su Le Scienze dal titolo "Telethon e Stamina, OGM e lattecontaminato. Il senso dell’Italia per la scienza". Da leggere per rimettersi in pace con l'intelletto e anche col buon senso. Un grazie all'estensore dell'articolo, Marco Cattaneo.
E ora mi sa proprio che torno a donare qualcosa a Telethon, che forse, per quanto misere siano mai state le mie elargizioni, con quei soldi ha sempre saputo cosa farci.

30 giugno 2013

sussurando concita

Sono mesi, e pertanto i sacherlettori già staranno apprezzando il tempismo coi quali li avverto, che qui a Livorno si vocifera che il prossimo candidato a sindaco per le amministrative del 2014 sarà Concita De Gregorio.
No, io ve lo dico, sennò poi ne rimarrete sorpresi e ve la prenderete con me.

21 giugno 2013

comunicare la terra che si scuote

Terremoto odierno delle 12:33, epicentro Fivizzano (MS).

Non so se ci avete fatto caso, ma da molte parti la comunicazione del sisma è stata fatta come se fosse una cosa locale, che riguardasse noi e il nostro ombelico e che solo manifestando la giusta dose di sorpresa si possa accettare che riguardi anche i nostri vicini.
Anch'io nel mio piccolo ho scritto un tweet 'scossa di terremoto a Livorno', ma la finalità del mio account su twitter è limitatissima, sia per numero di follower sia per gli argomenti che tratto che esulano la mia sfera personale solo in casi eccezionali.
Non così gli account sui vari siti, social network o di comunicazione, di chi si occupa di informazione per lavoro. Eppure l'approccio, nei primi minuti e anche qualcosa di più, è stato identico al mio. Siccome sto comunicando dall'Emilia, ecco che il terremoto È in Emilia. Twitto da Milano, ecco la scossa che ha colpito Milano.
La questione di essere i primi a parlare di un evento è importante, sempre che si sia in grado di centrare con estrema sintesi i dati salienti o, in altre parole di metterci tutta la professionalità.
Allora, dal mio piccolo mondo, consiglio vivamente a quelli che lo fanno di mestiere di collegarsi, alle prossime scosse sismiche, a questi due link: INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e USGS (United States Geological Survey). Entro pochi minuti avranno i pochi dati fondamentali di un sisma: localizzazione dell'epicentro, profondità dell'ipocentro e valore della magnitudo.

Nel caso qualcuno lo avesse notato, la magnitudo locale del sisma principale è 5.2 per l'INGV e 5.1 per l'USGS. La sorpresa non è la differenza di valore tra le due magnitudo, che ci può stare, ma che in apparenza -devo ancora verificarlo ma per fortuna vostra non sono un cronista- i due istituti stiano utilizzando la stessa tipologia di misurazione della magnitudo.

E comunque qui, seppur con entità più lieve, la terra continua a tremare.

20 aprile 2013

la riproposizione di Napolitano

La rielezione di Napolitano alla Presidenza della Repubblica apre uno scenario originale e per niente salutare alla democrazia italiana. La prima carica dello Stato trasformerà il suo ruolo di garanzia in un qualcosa di diverso, un ruolo ambito non più a fine vita politica ma da potersi perpetuare.
La mia felicità di aver visto Napolitano eletto nel 2006 è finita un'ora fa quando ho saputo della sua disponibilità a farsi rieleggere.
Questa ma anche altre decisioni sue e di altri, fatte in nome e per interesse del Paese quando il tutto si riduce a qualche centinaio di esponenti politici e il non aver saputo cogliere il bisogno di rinnovamento da parte dei grandi elettori e, a questo punto, anche di Napolitano, porterà ad altre rotture con il resto dei cittadini italiani. Il tutto per perpetuare cosa e chi? La generazione dei 60/70enni?
Curioso che in troppi, vedendo le difficoltà di trovare accordi siano andati a cercare soluzioni verso un 88enni e non verso le generazioni più giovani, le uniche che saranno condizionate in pieno dalle scelte come quella che sarà compiuta tra poco e che le pagheranno in pieno, in termini di tenuta democratica di questa società.