31 dicembre 2008

canzone del mese - dicembre 2008

Se per restare bambini basta così poco, perché non farlo. Io, oltre ai piedi nelle pozzanghere, qualche scherzo lo dovrei fare senz'altro, con l'unico limite di provocare solo sorrisi.
La musica poi è solo piena di anima.
Hoppìpolla, Sigur Rós.




28 dicembre 2008

come ci si dà ragione tra razzisti

Ho terminato, dopo tantissimo tempo dall'inizio, il libro Intelligenza e pregiudizio, di Stephen Jay Gould. Il tempo di lettura è stato influenzato in realtà dal penultimo capitolo del libro, il 6°, dedicato principalmente all'analisi fattoriale, di certo non tra le mie passioni più grandi e, soprattutto, tra gli argomenti più compresi. Per cui il libro, quasi terminato, è rimasto per più di un anno sul comodino in attesa che mi ritornasse la voglia.
Nel corso della storia, si è andata formando l'idea che l'intelligenza potesse essere un qualcosa di oggettivamente misurabile. Nel libro vengono date informazioni, dimostrazioni, confutazioni a tutti gli aspetti e studi che hanno nel corso di oltre un secolo, a cavallo tra '800 e '900, portato numerose menti a perdersi nei meandri dei loro, ma non solo, razzismi. In pratica con quest'opera Gould toglie quella parvenza, di cui si volevano ammantare, di scientificità ai genitori del Quoziente d'Intelligenza, misura ultima di una serie di abilità, in realtà solo in parte misurabili, in parte no, e comunque non correlabili tra loro.
Non si tratta solo di speculazioni intellettuali, con i loro studi alcune delle persone che segnalo in fondo al post, hanno gettato le basi ai programmi di sterilizzazione di massa avvenuti negli anni '20 negli Stati Uniti; hanno dato adito alle più becere selezioni degli immigrati, italiani compresi, che raggiungevano Ellis Island già ad inizio '900; hanno dato fiato alle politiche segregazioniste; hanno piegato non solo la storia umana ma anche la biologia ai loro istinti spianando la strada al determinismo biologico e all'innatismo del QI a seconda dei gruppi sociali o razze di appartenenza.
Non tutti coloro che elenco sono in realtà dei teorici del razzismo, assolutamente no. Il fatto è che quasi tutte queste persone, alcune delle vere e proprie personalità, hanno ciascuna con una parte della propria opera alimentato i loro pregiudizi e quelli dei loro successori. In alcuni casi giungendo a leggere solo i dati per loro utili e a disinteressarsi di quelli che confutavano le loro attese finali.
In futuro, sentendo argomentare sul QI e su qualcuno di questi studiosi, basterà fare riferimento a questo libro per avere una visione più completa di quello che stiamo leggendo o ascoltando e, soprattutto, per avere una base che fornisca dei dubbi a delle argomentazioni che vengono sempre presentate sottoforma di verità.
Si pensi, a titolo di puro esempio, che mentre Binet cercava un metodo puramente pratico, attraverso dei test, per evidenziare delle lacune di apprendimento nei giovani scolari francesi in modo da predisporre dei programmi di recupero da rivolgere loro - ben consapevole dei rischi che una lettura disattenta, o artificiosa, dei suoi studi poteva alimentare la voglia di selezione sociale e razziale che c'era all'epoca- ecco che negli Stati Uniti Terman introduceva il test Stanford-Binet dandogli metodo e finalità del tutto slegate dall'opera originaria per conseguire proprio le paure di Binet stesso.


Alcuni personaggi predarwiniani:
Luis Agassiz, teorico della poligenesi (razze umane come specie separate)
Samuel George Morton, empirista della poligenesi.
Gli altri postdarwiniani:
Francis Galton, quantificazione e misurabilità di qualsiasi cosa
Paul Broca, craniometria
Cesare Lombroso, antropologia criminale
Alfred Binet, la nascita del QI
Henry Herbert Goddard, l'intelligenza come gene mendeliano
Lewis Madison Terman, il QI innato
Robert Mearns Yerkes, l'army mental test
Cyril Lodowic Burt, correlazione, causa e analisi fattoriale
Charles Edward Spearman, padre del fattore g: l'intelligenza generale
Louis Leon Thurstone, i vettori della mente quali fattori sostitutivi al fattore g
Arthur Jensen, rinascita della g di Spearman
Richard J. Herrnestein e Charles Murray, autori di The Bell Curve, una delle più grandi boiate mai scritte. Hanno a mio parere la grave colpa di aver pubblicato il loro lavoro negli anni '90, decenni dopo l'opera di qualsiasi altro studioso qui citato, e ben 13 anni dopo la prima edizione di Intelligenza e Pregiudizio. Unico rammarico: la pagina su wikipedia non riporta, tra le fonti critiche, il libro di Gould quando questo, nella sua ultima edizione, ha risposto dedicando un capitolo allo smascheramento delle falsi novità portate in The Bell Curve.

27 dicembre 2008

No Line On The Horizon

Il nuovo acronimo da imparare: NLOTH.
Nessuna linea all'orizzonte.
Line è anche fila. Nessuna fila all'orizzonte. Un augurio postale?
Line è anche verso. Nessun verso all'orizzonte. Che sia strumentale?
Horizon è anche il limite delle umane possibilità. C'è un mondo da continuare a scoprire, allora.

contorni sfocati

Un anno che va è sempre un modo di dirsi di guardare al futuro. Ho sempre visto così questo cambio di calendario.
Qualcosa però è mutato. Ho definitivamente compreso che le mie capacità mnemoniche, che negli anni passati erano praticamente fantasmagoriche nella conservazione dei minimi dettagli, se ne sono andate. Forse è coinciso col non fare più il lavoro di rendicontatore, o forse non ci combina niente. E poi la vista è peggiorata, in tutti i sensi, e nel guardare avanti colgo solo sfumature.
Faranno anche parte della natura queste cose ma facendo una sintesi direi che mi sento ancor più sfocato, in difficoltà già nel trovare i miei contorni. E chissà quanto mi perdo del resto.

26 dicembre 2008

che bontà

Ieri al sussurro rivoltomi "ora ti distruggo" ho fatto subito, da bravo vigliacco, un appello al fatto che a natale siamo tutti più buoni: ha funzionato... tre minuti di pace li ho conquistati.
Poi no, fine della tregua.
Son fatto così: scateno istinti incontrollabili. Non solo nel nipote grande, ma ora pure in quello piccolo.
Avevo fatto di regalo un bel bruchino, e mi aspettavo che ripetesse con la sua vocina, una volta imparato il nome, 'Uco, Buco, Biuco, Bluco o qualcosa del genere. E invece non lo ha degnato manco di uno sguardo ed è rimasto nelle sue mani una frazione di secondo giusto perché quello grande, che gli aveva scartato il pacchetto, glielo aveva porto. I pentolini invece hanno fatto conquista assoluta. Avremo un altro cuoco in casa. Meglio così.
Dei gormiti meglio non parlarne. Non ho ancora capito la loro funzione, oltre alla distruzione totale. Però siamo riusciti a montare il plastico raffigurante il loro mondo già prima di pranzo: consolatorio che di certi mondi si riesca a capire tutto in circa mezz'ora. Degli ultimi montaggi poi sono stato nominato sul campo progettista ufficiale, nel senso che dovevo muovermi a sistemare, visto che con l'abbandono della sorella dalle opere di costruzione, ero rimasto l'unico: sempre saputo di poter contare sulla mia immensa capacità di adattamento. Per premio qualche pedata e qualche cazzotto, così, per simpatia. Sempre saputo di poter recitare la parte di quello che spiana la strada al proprio aguzzino.
I tortellini con la panna erano favolosi.

18 dicembre 2008

IPSFI

Il sacherBabbo: quale libro posso regalare a mamma per natale?
Il Povero Sacher (Figlio Ingenuo): libro? io per il suo compleanno (che cade pochi giorni dopo natale) pensavo all'ultimo della Littizzetto (anche se, è vero, è edito dal nano... bla bla bla)
sacherBabbo: perfetto, ottima idea! Bravo.
IPSFI: ... ... ehm ... ... ma ... ... ecco ... ... veramente ... ...
sacherBabbo: no davvero, grazie.
IPSFI: ... ehh ... ... prego. [Cade in un mutismo rassegnato, schiacciato dal sipario.]

17 dicembre 2008

ministro di altro stato

Questioni di indirizzi? Roba da galera invece.
E poi buttare via la chiave.

15 dicembre 2008

è il meccanismo che mi frega

A proposito di imbranamenti.
Avere bisogno di prendere un semplice e banale cucchiaio colmo, ma anche no, di sciroppo per la tosse e non essere nemmeno in grado di svitare il tappo. Più e più volte. Lo sciroppo è ancora lì, e io sono totalmente costernato da me stesso.
Recentemente anche la bottiglia di ammoniaca non mi si apriva. E la scorsa primavera era il tappo della centogradi ad essersi leggermente incastrato. Per quelle volte mi era venuto in soccorso l'amico F, ma per lo sciroppo come fo? F è venuto ieri, mica lo posso far tornare apposta.
Tutti e tre i casi hanno un elemento determinante in comune: il tappo che prima premi e poi giri. A me è il meccanismo che mi frega.
[potrei aprire una sezione apposita del blog, temo però che sarei costretto ad aggiornarlo con una altissima frequenza].

formazioni

Ieri a cena:
Amica C: conosco perfettamente la formazione della Juventus di fine anni '80.
Io e Amico F (il di lei compagno) pensiamo stica!!!
Amica C: c'era Platini, Boniek, Cabrini, Conti, ...
Amico F: Conti? mica Bruno?
Amica C: certo, e chi sennò! Poi c'era Bergomi...

Le mie risate non erano comparabili alla perplessità dell'Amico F che, povero, poi con lei ci doveva tornare a casa.

14 dicembre 2008

foglio di giornale

Sentirsi come un foglio di giornale. In parte letto, in parte sfogliato, poi appallottolato; a volte in balia del vento, a volte intriso di pioggia. Sempre troppo sottile per resistere e in costante attesa di un cassonetto differenziato per sperare in una riemissione nel ciclo.

13 dicembre 2008

dubbi aml-etici

Due conti per spiegare meglio la situazione.
Credito residuo del cellulare: 19 € (fra un po' dovrò fare la ricarica)
Offerta Wind: 10 € ogni 50 € di spesa per ricariche (solo online)
Credito del cellulare: 79 €
Giornate Telethon: 10 € tramite sms
Nuovo credito del cellulare: 69 € (cioè i 19 iniziali + i 50 spesi)
Alla fine dei conti la donazione a Telethon me la ha pagata Wind.
E' etico affermare che ho fatto una donazione?

come funghi

Spuntano come funghi. Sia i guaritori, ma anche queste iniziative per ridicolizzarli. Scegliamo, finché ce ne sarà la possibilità.


10 dicembre 2008

io sciopero

Ho deciso che venerdì 12 aderirò allo sciopero generale indetto dalla CGIL.
Le motivazioni del sindacato le riassume Epifani nel video presente sulla homepage del sindacato. Qui le modalità dei vari settori.
Per quanto mi riguarda aggiungo che questa mia adesione è solo un semplice gesto a sostegno dell'unica voce che faccia e proponga qualcosa per i precari. Non che abbia ricette toccasana, ma la CGIL è l'unica parte sociale che da molto tempo a questa parte riesce ad avere la mia fiducia. E pazienza se in questi giorni dello sciopero non viene fatto cenno; e pazienza se venerdì ci saranno tantissime persone a manifestare che poi saranno ignorate dai mezzi di comunicazione.
Alla fine il concetto di cosa è notizia non può sempre e solo rimanere confinato ad una scelta di altri. Notizia per me sarà quello che mi interessa e che condiziona i miei comportamenti. Sia coi miei ridicoli tentativi di convincere qualcun altro in ufficio a farlo, io unico col contratto in scadenza, sia andando alla manifestazione. Comunque io ci sarò.

09 dicembre 2008

roba da torta (in faccia)

Insomma, lì per lì ieri sera - e stanotte, vista l'ora in cui è finito - ero pure contento. Nessun battage pubblicitario lo aveva preceduto però avere la possibilità di vedere Brokeback Mountain alla televisione in seconda-quasi-terza serata non era poco.
Alla fine un dubbio effettivamente mi aveva pervaso e cioè un banale "tutto qui? dov'è tutto questo scandalo, suppongo nella storia narrata non certo nelle immagini".
E invece pare proprio che sia stato censurato, casualmente nelle scene di sesso omo. Per dire, quel mezzo rapporto etero è rimasto.
Cosa lo hanno comprato a fare, dico io. Proprio per far vedere solo quello che desiderano? A questo punto è una speranza, fosse solo sciatteria censoria sarebbe decisamente peggio.
Sembra che ci ripensino. Io intanto il bottone del film non lo tolgo dal blog e lo lascio lì al suo posto, quasi in fondo alla colonna destra.

08 dicembre 2008

slow book

Preso da una giusta dose di curiosità mista a dovere di testimonianza culturale (eh?!?!) stamattina sono andato in visita alla nuova stramega libreria aperta l'altro ieri qui a Livorno.
Il concetto di stramega in realtà è alquanto relativo: stramega lo è per Livorno, non di certo per altre città. Comunque sia, è più grande della mia Gaia Scienza e quindi la mia scala di giudizio ha dovuto allargare gli orizzonti.
Come già mi successe nella sede fiorentina della Edison anche qui ho avvertito un misto di confusione. Non tanto per la gente che c'era, ma proprio per non capire, se non dopo svariato tempo, come fossero disposti i libri. La suddivisione in sezioni e, al loro interno, la disposizione dei libri non è affatto immediata. E questa è una delle cose che più mi infastidiscono, perché non mi consentono di vagare con calma tra un libro e l'altro. Mi pongo nervosamente la domanda se lo scaffale che ho davanti possa contenere qualcosa di interessante ma non capendo neanche quali siano i confini della sezione che sto visitando che altra risposta posso darmi se non un triste no, passiamo ad altro?
Ma soprattutto una cosa mi disturba nell'intimo: la disposizione dei libri per ordine alfabetico della casa editrice e non degli autori. Io, che è già tanto possa ricordarmi l'autore del libro che sto cercando, devo pure ricordarmi la casa editrice? Preso dal nervosismo di prima non riesco nemmeno a concentrarmi sul pizzino che mi scrivo a casa. Alla fine rinuncio a tirarlo fuori dalla tasca per l'ennesima volta.
Nel marasma nevrotico causato dai loro layout ho però trovato, in una sottosezione della narrativa italiana, uno dei libri che erano nella mia lista dei desideri, e che rientravano nei must visto che conosco l'autrice, U2er come e più di me, quindi per definizione bella e brava persona. Forse ho trovato il suo perché in quella zona i libri erano in ordine alfabetico per autore.
Per riacquistare un po' di pace interiore avevo pensato di passare dalla Gaia Scienza, ma la busta con tanto di pubblicità che mi avevano dato alla cassa mi ha fatto desistere: altra cosa che mi disturba è quella di entrare in un negozio con una busta della concorrenza. Arrivato a casa ho guardato meglio: c'è scritto libreria Edison, Firenze!!
Mega inaugurazione con tanto di Nada quale guest star (!!! sì, Nada!), 2.000 metri quadri di esposizione (grande è grande, ma il risorante/bar ne porta via molta di quella superficie), 50.000 titoli in vendita (probabile solita boutade de Il Tirreno, lì sugli scaffali ce ne saranno stati un decimo e pure disposti in modo tale da colmare qualche vuoto) e non hai manco uno straccio di busta personalizzata?! Ma per favore!

07 dicembre 2008

grazia

Nel rigovernare per l'ennesima volta uno dei miei piatti, quello con più sbeccature, mi è presa l'irrefrenabile voglia di romperlo. L'ho battuto contro l'acquaio prima colpendolo ai bordi, poi anche al centro; l'ho colpito in un verso e anche nell'altro.
Non solo non si è rotto ma non si è creata nemmeno un'altra sbeccatura.
L'ho graziato. Per ora.

05 dicembre 2008

900 volte SF - The white flag

E' bello tornare a casa. Che per essa si intendano le nostre quattro mura, si intenda una località a noi cara, o una nazione non ha poi tutta questa importanza.
Ogni tanto provo questa sensazione di pace al mio ritorno a casa, soprattutto al termine di giornate intense e confuse.
A volte penso che sia una sorta di resa. Necessaria e taumaturgica. Identificabile con nessun colore, o forse con un unico colore, il bianco.

Oggi ho saputo che tra poche settimane la coppia roman-pratese si trasferirà. Casa nuova. Casa loro. Che siano speciali i tuoi Homecoming, TUF Sister.
A sort of homecoming, U2.



And you know it's time to go
Through the sleet and driving snow
Across the fields of mourning to
A light that's in the distance

And you hunger for the time
Time to heal, 'desire' time
And your earth moves beneath
Your own dream landscape.

On borderland we run.
I'll be there, I'll be there tonight
A high-road, a high-road out from here.

The city walls are all come down
The dust a smoke screen all around
See faces ploughed like fields that once
Gave no resistance.
And we live by the side of the road
On the side of a hill as the valleys explode
Dislocated, suffocated
The land grows weary of its own.

O com-away, o com-away
o-com, o com-away, I say I
O com-away, o com-away
o-com, o com-away, I say I

Oh, oh, on borderland we run
And still we run
We run and don't look back
I'll be there, I'll be there
Tonight, tonight
I'll be there tonight, I believe
I'll be there so high
I'll be there tonight, tonight.

Oh com-away, I say, o com-away, I say I.

The wind will crack in wintertime
This bomb-blast lightning waltz.
No spoken words, just a scream
Tonight we'll build a bridge
Across the sea and land
See the sky, the burning rain
She will die and live again tonight

And your heart beats so slow
Through the rain and fallen snow
Across the fields of mourning
To a light that's in the distance
Oh, don't sorrow, no don't weep
For tonight at last I am coming home
I am coming home

01 dicembre 2008

che siccome che

Che siccome che ci sono i neri, che per carità nei loro confronti si deve evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione, non vorremo mica condannare chi li condanna, vi pare?
Che siccome che ci sono le donne, che per carità nei loro confronti si deve evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione, non vorremo mica condannare chi li condanna, vi pare?
Che siccome che ci sono i disabili, che per carità nei loro confronti si deve evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione, non vorremo mica condannare chi li condanna, vi pare?
Che siccome che ci sono ...[ad libitum]

Che siccome che noi testimoniamo l'amore di Dio per gli uomini, mica vorrete dargli tregua a quei froci di merda, vi pare?

canzone del mese - novembre 2008

Untitled 8, dall'album ( ) dei Sigur Rós. Enjoy (mp3).
Qui sotto il video. Le immagini sono pessime e l'audio ancor di più (migliora un po' dal 2° minuto) ma è stato ripreso al concerto di quest'estate a Firenze, dove c'ero anch'io.