28 dicembre 2009

come mi piacerebbe dire sempre la verità

A cambiare il giorno in cui si fa la spesa si possono fare incontri. A questo giro era meglio evitare, non tanto per esserci incontrati dopo un bel po' di tempo, quanto per i triti discorsi di circostanza, e per le ipocrisie.

Ciao Andrea
Oh ciao bella
Come stai? Guarda qua (mostra la fede a 5 cm dai miei occhi)
(ma non dovevo risponderti alla classica domanda?)
Bla bla bla
Ah, sì? bla bla
...
...
Dai organizziamo una cena tra tutte noi.
(Va bene che sono gay ma tenderei a considerarmi un uomo, magari l'unico di questa combriccola ma pur sempre un uomo) quando, per anno nuovo?
Ma certo, dai!!
Uhm...
Che c'è?
È che ieri l'altro (quindi il 26 ché se lo facevo a natale tutti a dire che sono proprio cattivo) ho rivisto la rubrica del mio cellulare.
E allora?
Ecco, sei tra chi ho cancellato.
Ah ah ah ah.
Per cui non vedo come potrei avvisarti della cena.
Ah!

27 dicembre 2009

perchè scatenare il nuovo Boycott Nestlé

Anni fa ricorreva periodicamente, soprattutto nel mondo dell'associazionismo -prima che diventasse quasi sinonimo di anarcoinsurrezionalismo e simili -, il boicottaggio ai prodotti Nestlé. La multinazionale infatti aveva avuto in passato, anni '80 soprattutto, dei comportamenti talmente scorretti nei paesi in via di sviluppo da renderla odiosa ai più. Il comportamento maggiormente sotto accusa era la politica fatta in modo estremamente capillare per commercializzare il latte in polvere per neonati. In pratica venivano offerti alle puerpere campioni gratuiti in modo che iniziassero ad allattare il proprio bimbo col latte in polvere, dopodiché non c'era niente da fare, una volta svezzato avevi voglia a provare a dargli il latte materno. Il costo della confezione, al di fuori dei dispensari, delle missioni, dei pochi ospedali, era proibitivo. Col risultato che veniva allungato con più acqua del dovuto, coi conseguenti problemi di malnutrizione, malattie e maggiore mortalità infantile che ne conseguiva.
L'obiettivo del boicottaggio non era quello di far fallire la Nestlé ma solo quello di far registrare un calo nelle vendite. All'inizio degli anni '80 il primo boicottaggio internazionale arrivò, se non ricordo male, a diminuire le vendite del 2%. Bastò per far sì che il marchio tanto amato dai bimbi di tutto il mondo tornasse sui propri passi.
Siccome il lupo perde il pelo ma non il vizio dopo qualche anno fummo di nuovo punto e a capo.
Ora, io lo so che non riuscirei nemmeno volendolo con tutto me stesso ad organizzare l'ennesimo boicottaggio mondiale dei prodotti Nestlé. Nel mio piccolo saranno 20 anni che non compro più nulla, e se l'ho fatto è perché non ero troppo aggiornato sugli acquisti più recenti di altri marchi da parte della multinazionale.
Qualche volta è capitato, pure tuttora, che mi venisse regalato qualcosa. In genere riciclo o, incredibile a dirsi, gentilmente faccio notare che quando parlavo della Nestlé era a riguardo del boicottaggio, non per decantarne i prodotti. Al terzo sbaglio m'incazzo, perché alla fine è solo una mancanza di rispetto per le mie scelte e per le indicazioni che do.
Stavolta la confezione regalatami era più complessa, non era solo di prodotti Nestlé, c'erano più cose. Ma dentro c'erano anche questi qui:


Hello Kitty?!? Come si fa a resistere alla voglia di indire un nuovo boicottaggio mondiale alla Nestlé?

24 dicembre 2009

certa politica

È curioso notare come ci sia ancora qualcuno che faccia politica, e pure bene. Non solo per questioni di forma ma anche di sostanza visto il risultato conseguito oggi da Obama col voto definitivo del Senato americano. Curioso perché tocca andare con lo sguardo, e un pochino pure col cuore, a qualche migliaio di chilometri di distanza da qui. Proprio della serie: se non ho soddisfazioni in loco le vado a cercare altrove.
Altra curiosità è che ora iniziano le trattative tra Camera dei rappresentanti e Senato per l'unificazione dei due differenti testi approvati. Ecco, una cosa del genere la mia forma mentis non la comprende. Tutto ok comunque, il mondo vedo, fortuna sua, che va avanti lo stesso.

21 dicembre 2009

la neve degli altri

C'è chi ha la neve e chi no. C'è chi ne ha tanta e chi poca. C'è che rimane bloccato e chi riesce a trovare le strade pulite. C'è chi esce giusto per fare le foto e chi non ha un motivo per uscire perché fuori fa solo freddo.
A Livorno sono quasi 19 anni che non nevica. O almeno io ricordo l'ultima nevicata del febbraio 1991. Se poi ce ne è stata un'altra (due non è possibile) ora non mi sovviene.
L'altro giorno ero appena arrivato in ufficio dopo la pausa pranzo. Ha iniziato a fioccare ma è durata giusto il tempo della sorpresa. E comunque non attaccava.
Stamattina appena alzato ho guardato fuori ed ho visto un lieve strato di neve ma solo sui tettucci delle auto parcheggiate. Per strada nulla. Tempo un paio d'ore e non c'era più niente.
Tutti a far foto, guarda com'è bella la città innevata, guarda la campagna, guarda la montagna.
Ora io non vorrei star qui a lamentarmi che non ho la neve, sennò poi arriva qualcuno ad augurarmene qualche tonnellata tutta insieme, però mezza Italia ne ha e io no. E non lo trovo giusto.

il fascino della scienza

E anche di più.


20 dicembre 2009

ciao pride

La notizia è fresca fresca. I rumors che andavano avanti da molti mesi hanno trovato conferma: il gay pride nazionale del 2010 si terrà a Napoli.
Nulla di ché, ho sempre pensato che l'idea del pride itinerante avesse un suo giusto scopo, ma essendo ancora all'anno zero sul tema del riconoscimento dei diritti doveva essere data la priorità ai pride a Roma. Annosa questione.
Il fatto è che, decidendo per soluzioni itineranti, la sede qualche volta può essere distante, per cui nel 2010 il gay pride non mi vedrà tra i partecipanti per mere questioni di chilometraggio. Spero comunque sia una bella festa, almeno non si noterà la mia assenza.

19 dicembre 2009

copriletti

Poco fa ho dato un'occhiata al termometro che avevo messo fuori sul davanzale della camera: 1°.
Ho tolto la trapunta dal letto e messo il piumone.

14 dicembre 2009

ero migliore

Da svariato tempo l'avvelenamento del clima politico e sociale in Italia ha prodotto, a livello a me più comprensibile, e cioè nel mio piccolo mondo, un imbarbarimento del linguaggio e una insofferenza sempre più accesa nei confronti dell'altrui opinione.
Quando sono a pranzo dai miei vedo, e raggiungo pure io, vette di intolleranza della più bieca specie. Loro continuano con la tradizionale vista del Tg durante il pranzo. È un momento catartico in cui vengono concentrate le nostre ferocie.
-E veniamo all'energia nucleare; il ministro Sca...
Mavaffanculo!!!
-In merito alle recenti affermazioni sul fine vita del cardinal Bar...
Stronzo!! Potessi morì patendo!
Immaginando la consueta impaginazione di un Tg c'è poco da stare allegri. Qualunque sia il taglio giornalistico dato al servizio, forse neanche più ce ne accorgiamo, bastano quei pochi istanti per capire di chi si sta parlando per scattare in un'offesa gridata.
Gli unici momenti in cui questo meccanismo si inceppa sono quando ad uno di noi tre interessa più la notizia in sé che la persona, per cui vorrebbe il silenzio per meglio ascoltare ed, eventualmente, per meglio offendere ma solo alla fine. La confusione degli altri due genera discussioni tra di noi su chi ha più diritto, se l'offensore o l'ascoltatore. Le cose tornano in realtà sui giusti (sigh) binari, col servizio successivo, dove un qualsiasi
-mi vergogno di essere italiano, così ha detto al termine della lettura del verdetto di condanna...
trasforma l'intera famiglia in una abbaiante muta.
Quello che noto, soprattutto in me, è che non riesco a fare come dovrei mente locale sul fatto che prima o poi un percorso di ritorno verso atteggiamenti più civili dovrò intraprenderlo, che sia anche tra qualche anno. Più mi infilo nel tunnel più sarà poi difficile fare la strada a ritroso.
Alla fine quello di cui ho avuto più schifo fin da subito, e cioè il becerume quotidiano presentato in tutte le salse dalla sottocultura da nani e ballerine, ha preso il sopravvento anche nel mio piccolo quotidiano. Ed è proprio questo, per l'umano autoassolvimento delle proprie pecche, che non riesco a perdonare a chi ha contribuito in prima persona, quindi veramente tante ma proprio tante persone, a ridurre a teatrino con pessime rappresentazioni e pubblico annoiato questo paese.

13 dicembre 2009

da biafra a etiopia

Certi brevi dialoghi valgono più di ore di chiacchiere.
Amica C: oh, sono di nuovo ingrassata, uffa. Ma te come fai, sempre così ti vedo.
SF: ma se sono ingrassato e non di poco.
Amica C: sì, da Biafra a Etiopia.

12 dicembre 2009

lo dice pure il Boss

A BRIEF STATEMENT FROM BRUCE
Like many of you who live in New Jersey, I've been following the progress of the marriage-equality legislation currently being considered in Trenton. I've long believed in and have always spoken out for the rights of same sex couples and fully agree with Governor Corzine when he writes that, "The marriage-equality issue should be recognized for what it truly is -- a civil rights issue that must be approved to assure that every citizen is treated equally under the law." I couldn't agree more with that statement and urge those who support equal treatment for our gay and lesbian brothers and sisters to let their voices be heard now.

11 dicembre 2009

asocial network

Sono stato invitato, tramite feisbuc, all'evento rimpatriata vecchi geologi, previsto per l'anno nuovo.
Curioso che in quel gruppo di contatti siano tutti almeno di 4, 5 anni accademici dopo il mio se non di più. Non c'è nessuno del mio anno per dire. Sarei io il vecchio alla rimpatriata dei vecchi: curioso che siano gli altri a sentircisi, o quantomeno chi organizza.
Sarei già propenso all'ignorare la cosa, salvo venire obbligato dall'amico A, che comunque pure lui è un po' che non vedo né sento.
Per l'occasione mi è venuta in mente che forse dovrei inaugurare per la prima volta lo status di feisbuc con una banalità del tipo: se è da tanto tempo che non siamo più in contatto, una ragione ci sarà, vi pare?
La mia solita asocialità, espressa come meglio non si potrebbe sui social network. Non dovevo scegliermi SF quale nick ma CIT, contraddizione in termini.

suonerie del kaiser

Io vorrei sapere chi, nel mio condominio -eh sì che siamo in 6, mica 600- ha questa suoneria al cellulare o, ancora peggio, al telefono fisso. Tutte le sere tocca sentire più volte questo strazio:



Come minimo gli raddoppierei i millesimi condominiali, per dire.

10 dicembre 2009

Wikipedia supporter

Io intanto, anche per quest'anno, la mia convinta donazioncina l'ho fatta.

Wikipedia Affiliate Button

06 dicembre 2009

Ára Bátur

Un equilibrio tende a rompersi se non viene continuamente alimentato. L'ingrediente stavolta è la ricerca della serenità.

sono permessi i pop-hop?

Poco fa la sacherMamma ha chiamato per un bisogno. Ovvio che uno risponda per una cosa e poi venga coinvolto pure in altre.
A 70 anni suonati si diletta col pc, tanto c'è mio figlio.
Nominata recentemente direttrice di gara, bocce si sta parlando di bocce, si è trovata in difficoltà nello scaricare qualche regolamento nuovo dal sito della federazione ed oggi, durante un torneo, qualche collega le ha consigliato come fare.
Devo verificare, mi fa, che siano permessi i pop-hop.
?!?! Eh??
Sì, devo vedere se il mio pc ha o no i pop-hhhop (marcando sull'aspirazione).
Poi ho letto l'appunto che si era scritta: pop-op. Beh dai, ci siamo no? Peccato che l'H negli appunti non c'era.

04 dicembre 2009

chi viene?

Pubblico un post a quest'ora non per motivi di sonnambulismo acuto ma solo perché era, ormai felicemente terminata, la nottata dell'acquisto dei biglietti per i concerti degli U2 in Italia nel 2010.
Memore dell'esperienza epica di marzo scorso, fino alle 2,30 per venire buttato fuori continuamente dalla merda del sito di tichetuàn per poi giungere talmente sfatto alla meta da non avere molte soddisfazioni, questa volta devo dire è andata decisamente meglio.
Alle 0,52, dopo almeno 8 o 9 rientri nel sito, compreso un paio di volte durante il processo dell'acquisto (fantastica la sottile riga rossa con dentro scritto in nero carrello non valido, riprova più tardi) ho definito l'acquisto di 4 prati per l'Olimpico di Roma per l'8 ottobre (sì, otto ottobre duemiladieci), di cui 2 da assegnare.
In scioltezza e con ben poca ansia sono ritornato sul sito, ho scelto l'altra data e, senza essere stavolta buttato fuori, dopo qualche minuto di attesa ecco 2 prati per l'Olimpico di Torino per il 6 agosto.
Insomma, chi viene di voi sacherlettori? Proponetevi già da ora, così ne sarò fin da subito contento.

02 dicembre 2009

e dopo mille volte sempre lì

Mi sono recentemente comprato il dvd de Il Pranzo di Babette. L'ennesima visione stasera me la sono goduta in lingua originale, giusto per non scordarmi che qui di problemi ce ne sono sempre e a livelli alti. Nel danese misto a un po' di francese mi ci sono ovviamente perso.
Eppure, dopo mille volte e nonostante il danese, certe sottili atmosfere mi travolgono sempre e comunque.
E arrivato alla fine del pranzo, a circa 2 minuti dall'inizio del video, all'ascolto di quella musica mi ritrovo sempre lì, a piangere e a commuovermi.
Come se fossi presente, come se veramente si potesse, potessi, riuscire a raggiungere certi livelli. Beh sì, raramente ma è successo che fossi io a sorseggiare, stravolto dalla stanchezza ed ebbro seppur per pochi istanti di soddisfazione, quel bicchiere di vino.


01 dicembre 2009

roba da chiodi

No, proprio non andrei d'accordo col gatto.

canzone del mese - novembre 2009

Stavolta è solo la dolcezza della melodia ad avermi colpito, non anche la malinconia.
La canzone dura di più ma questa che linko è l'unica traccia che sono riuscito a trovare.
Sigur Ró
s, Hannes.


brechin' gnius

Di venerdì, entrambe le date. E pure la vendita online. Sarà il solito strazio, ma arriverà subito, questa settimana.

The Turin show will take place at the Stadio Olimpico on August 6th and the Rome show will be at the Olympic Stadium on October 8th. Tickets go on public sale this Friday, December 4th but a presale for U2.com subscribers opens tomorrow, Wednesday.

Che poi per diventare subscribers tocchi pure pagare va da sé, quindi non avendolo mai fatto non lo farò nemmeno per questa volta.

29 novembre 2009

i fumi di Saturnia

Magari uno, che si era pure lamentato per venire costretto a rinunciare a dormire un po' il sabato mattina, ad averlo saputo prima che si sarebbe partiti con 2 ore di ritardo sarebbe andato a farsi la spesa per la settimana. Ad averlo saputo magari uno avrebbe pensato a risolvere qualche problema, che ne so, le questioni energetiche o la classica pace nel mondo: un paio d'ore sarebbero bastate, no? E invece stupidamente in attesa fino alle 11,30.
Le terme di Saturnia stanno in culo al mondo. Non è possibile metterci così tanto. Eppure ne è valsa la pena. Per l'acqua e pure per i festeggiamenti del compleanno anzi, compleanni, a cui ero stato invitato.
Pensavo, scioccamente, che saremmo andati alle Terme, invece siamo andati alle terme. Quelle lungo la strada, ti immergi nelle piscine dopo una piccola cascata o nel tratto di fiume immediatamente sovrastante dove ci sono delle piccole vasche. Pensavo il puzzo di zolfo fosse più intenso. In realtà ti impregni le narici all'inizio. Ora, ad esempio, sento che la mia pelle emana ancora qualche zaffata. Ma il tutto è tollerabile. E poi l'acqua è calda e ci si sta una favola. Col contrasto di temperatura con l'aria si crea poi tutta una serie di vapori. Si sta un po' peggio quando si viene su.
Al ritorno dal bagno, nella magione rurale trovata per lo scopo, erano le 18. Il classico languorino subito trasformato in una fame atavica che ha pervaso l'intera comitiva per ore. Il primo break lo ho registrato dopo il dolce delle festeggiate, ben dopo la mezzanotte. In pratica una merenda, trasformata in happy hour, trasformata in spiluccamento continuo con vari momenti decisivi: la fase delle pere alle ore 21,30, la fase della nutella alle ore 22, la fase della spaghettata alle ore 22,30. Quelli del bagno di mezzanotte sono tornati all'1,30 per la giusta ripresa del caminetto: vuoi non farti una braciolina alla brace?
Ma questo rientra pur sempre nelle esagerazioni previste. La cosa che mi ha sconvolto è stato il fumo. Ho respirato più fumo passivo -da fumo, chiaro- in questa giornata che in tutto il resto della mia vita. Per rendere l'idea, manco quando frequentavo la curva nord c'era così tanto fumo. Lì almeno, ad un certo punto, la partita iniziava. Ero stato avvertito che ce ne sarebbe stato un po'. Ma tra quell'un po' e la quantità industriale vista, e respirata, c'era differenza. Pure oggi, con più rilassamento, c'è da crederci, c'è stata una notevole reprise.
L'unica perplessità della gita è proprio questa. Tutti a dire che bei posti ma poi nessuno che è andato oltre al fiume. L'unica eccezione io, il che è tutto dire, che stamani ho fatto, con lo spirito da temerario che mi contraddistingue, un po' di viottoli di campagna e scattato qualche foto che non ho ancora controllato. Sì, io lo posso dire che bei posti.

28 novembre 2009

help me if you can I'm driving down

All'incirca facevano così i Bitòls, no?
Me ne sto per andare, su una seicento bianca guidata da una neopatentata, giù in Maremma. Tempo di percorrenza previsto dall'amica C, sì proprio quella del novello, circa 3 ore. Ho voglia di restarmene a casa. Ecco, ma è possibile che una debba fare la festa di compleanno a Saturnia? Ci saranno posti più comodi, più vicini, più tutto insomma? E invece no, in un agriturismo che ci fornirà solo le stanze, senza lenzuoli, una sala comune e la legna.

Cosa fai Andrea per il 28?
Resterò in trepidante attesa del 29, il tuo compleanno!
Ah ah, sciocchino, dai cosa farai il 28?
?!?? boh
Bene, risposta giusta. Andiamo a Saturnia.

Poi l'altro giorno uno squillo: portati il costume. Ora rivolgersi a me, a fine novembre, con un portati il costume sinceramente, detto con tutto il cuore, mi dà un fastidio che non vi dico. Ma che c'entra: partiamo forse per i Caraibi? Io alle terme di Saturnia non ci voglio andare, che poi si puzza di zolfo.
Ovviamente, salvo imprevisti, ci sarà da divertirsi un mondo.
Ah dimenticavo: mi invitano con la formula all inclusive. Sì insomma, tutto spesato. È che così mi si toglie la possibilità di brontolare, ecco il perché di questo post. L'amica C non è una lettrice del blog.

24 novembre 2009

strazi novelli

Tre weekend fa, mentre facevo la spesa, capitai davanti allo stand del vino novello di cui era iniziato da un giorno il periodo di commercializzazione. Ci misi anche parecchio a decidermi su quale bottiglia puntare. Visto che non bevo mai vino se sono da solo pensai che avrei potuto far bella figura prendendomi un'unica bottiglia ma di medio alto livello, o supposto tale dal qui presente inesperto.
Dieci giorni fa all'amica C, ospite insieme al suo santo ragazzo, sapendo che gradisce molto il vino rosso e disdegna la birra pure davanti alla mia classica pizza, le offrii il novello.
Io il novello non lo bevo, fanne quello che vuoi ma a me no. La cortese risposta fece soprassedere sull'apertura della bottiglia.
Nei giorni scorsi ho deciso di fare uno strappo alla regola e di aprirmi il novello anche senza ospiti.
Ora, io ricordavo che qualche anno fa, quando iniziò la vendita del novello, questo mi piacque molto. Tanto era bello il ricordo tanto è stato schifoso l'assaggio ora. Son qui da giorni che centellino un mezzo bicchiere, tre quarti per esagerare, a pasto giusto per finire questo strazio.
Possibile che l'amica C avesse capito tutto dall'etichetta? Ma se non lo beve, come fa a conoscerlo? Ecco, son domande come queste che mi riempiono la testa quando pasteggio. E non riesco ancora a vedere il fondo della bottiglia.

22 novembre 2009

un passo avanti

Lentamente e a piccoli passi mi sto avvicinando al traguardo. Dopo la buddy icon definitiva, scovata e adottata ormai da più di 4 anni, ora la foto header "quasi" definitiva.
Il tema è sempre quello. Per queste cose do certezze.

21 novembre 2009

non sono un figlio dei fiori

Stamani sono andato alla ricerca di un regalo da fare per il compleanno dell'amica C. Mi sono fiondato al reparto teatro de La Gaia Scienza dove, oramai da ben 10 anni da quando cioè la conosco, le compro qualcosa di azzeccato, a sentire lei. Ma stavolta un po' per via di un tizio che si è immobilizzato davanti allo scaffale per ore un po' perché più il tempo passa più la fortuna di trovare qualcosa che la interessi diventa sempre più flebile non sono riuscito a decidermi. Nel mentre osservavo i titoli del piccolo scaffale mi è caduto lo sguardo su una copertina arancione: Copenaghen.
Scoprire che si tratta di un testo teatrale e non di un libro erroneamente fuori dallo scaffale dei viaggi, e che parla dell'incontro misterioso avvenuto nel 1941 tra Heisenberg e Bohr, e deciderne immediatamente l'acquisto per la curiosità che si è scatenata dentro di me sul chissà cosa si saranno detti è stato un tutt'uno.
Io non ho mai compreso certe mie dinamiche decisionali.
Appena uscito dalla libreria un incontro. Un ragazzo che non vedevo da tempo. Non casuale il fatto che sia stato lui a salutarmi per primo, non so perché ma mi accorgo sempre più che non riconosco gli altri per la strada. Mi ha tartassato di domande su come sto, su come mi va. Non mi piace essere tartassato, anche perché considerando un obbligo morale dare una risposta a ciascuna domanda mi venga posta, mi ritrovo a parlare di continuo senza che ci sia un reale confronto. Ma in realtà la cosa che non mi è piaciuta è un'altra: ho scoperto il livello di tristezza al quale sono arrivato. In questo ragazzo, quando lo conobbi anni fa, vidi una certa propensione a non esprimere mai troppi entusiasmi. Mentre io lo incuriosivo, o così mi pareva di fare, in quanto quelle volte che ci fermavamo a parlare riuscivo a trovare il modo, col mio sciocco entusiasmo per le piccole cose, per dargli qualche scrollata. Me ne accorgevo più dai suoi sguardi improvvisamente più vivi che non dalle sue parole. Stavolta invece mi è sembrato di essere sul suo stesso piano. E di certo non è lui ad essere cambiato.
Poco fa alla coop un'altra piccolezza. Fino a fine mese ci sono, in sostituzione delle buste di plastica, le nuove borse coop in offerta. Ce ne sono di diversi tipi, ma da tante settimane la serie che preferisco, quella delle stagioni, non riesco mai a trovarla disponibile. Ormai prossimi alla scadenza delle offerte ho iniziato a prenderne comunque qualcuna. Oggi è stato il turno di quelle arancioni con le margheritone, che fanno tanto figli dei fiori.
Robe da far perdere l'entusiasmo.

18 novembre 2009

questo non mi era stato insegnato

Eh sì che presi pure 30 e lode in Paleontologia dei Vertebrati ma questa teoria dell'estinzione mi è rimasta oscura fino ad oggi.


17 novembre 2009

la vendita dell'acqua

O la vendita dell'anima.
Un qualunque esperto di geopolitica dice che in un futuro molto prossimo non sarà più il petrolio motivo di guerre ma bensì l'acqua.
Cosa viene proposto in Italia? La cessione, obbligatoria, della gestione pubblica dell'acqua ai privati. Il tutto condito dalla presa di giro costituita dall'aver presentato questa "riforma" dentro un decreto, quindi con carattere di urgenza, ma prevedente al tempo stesso circa due anni per andare a regime.
Così domani, mercoledì 18, giusto per non perdere nemmeno quei pochi giorni in cui poteva essere discusso qualcosa alla Camera, ci sarà la fiducia al governo. E gli sarà data anche dalla Lega, perché anche se hanno un'idea contraria a questa soluzione, vuoi mettere che in due anni non si possa cambiare qualcosa?
Ecco, è l'idea di inserire qualsiasi cosa in qualsiasi atto e trovare qualsiasi motivazione per votare che rende ancor di più degno del titolo di ridicolo qualsiasi appartenente alla classe dei nominati della maggioranza in Parlamento.
Roba che manca solo l'aria e poi avranno venduto tutto il vendibile e anche di più. Magari ci stanno già pensando, e lo inseriranno in atto che andrà a regolare la vendita dei palloncini gonfiabili.
Spero solo scoppino tutti.

14 novembre 2009

biscomantra

Non devo comprare biscotti. Ne ho già abbastanza.
Non devo comprare biscotti. Non saprei dove metterli.
Non devo comprare biscotti.
Questo il mantra odierno andando verso la coop.
Giro il carrello per di qua, giro il carrello per di là, biscotti in offerta: ma sì un pacco ci può stare. Proseguo per corridoi: ma sì un bahlsen ci può stare. Continuo spingendo il carrello, ma cosa sono questi pacchi? Nuovi frollini coop, con la mela, col tè verde (che fa tanto antiossidante), col melograno: eh sì, li devo provare.
In tutto 5 pacchi.
E meno male che il mantra odierno non è stato sugli affettati di alta qualità, altrimenti sarei tornato a casa con una confezione di prosciutto crudo di maiale brado: 129,90 € al chilo.

aeroplanini

The Very Stronz Edition

Eh sì, è proprio lei, è arrivata oggi dopo ben 19 giorni dall'uscita ufficiale e dall'immediato ordine. E meno male che sul sito la davano con disponibilità immediata. Ormai è la seconda volta di fila che play.com mi dà i brividi con tempi di consegna così lunghi, dovrò ricordarmene in futuro.
Ora però posseggo il cofanetto della riedizione di The Unforgettable Fire. Ma non il semplice cd rimasterizzato, proprio la Deluxe, la Super, l'Exceptional, l'Extrabilliant version.
O in due parole la Stronz Edition, la sola e unica che uno povero imbecille come me doveva comprarsi. Con tanto di cd rimasterizzato, con un bonus cd, col dvd, col booklet e pure con le 5 stampe, che facevano prima a chiamarle cartoline. Il tutto in una veste del più classico dei viola di TUF. Che tutto preso dal colore ufficiale alla fine c'ho messo molto tempo per ricordarmi che non c'è Dortmund.

12 novembre 2009

idonee alterazioni

Mai saputo di essere negativo alla prova di Murphy, ho sempre creduto che il destino mi fosse stato avverso fin dalla nascita o quasi. E invece oggi, di ritorno dalla visita del medico del lavoro, scopro che questo Murphy è un altro, non quello della legge. E sono negativo pure alla prova di Giordano, che a me, a ben pensare, è da sempre stato simpatico, quello Bruno dico; e invece pure qui ce ne è un altro.
Certo che in medicina i nomi abbondano anzi, avanzano.
Alla fine il responso più interessante è stato al visiotest. Dopo 20 minuti di tortura l'esito: alterato. E questo causa una idoneità alla mansione specifica con limitazione.
Insomma, limitatamente idoneo. Quasi offensivo. O lo sono o non lo sono. Decidetevi, magari scomodate oltre che gli omonimi meno famosi di Murphy e di Giordano qualcun altro, che so un Volta. Non c'è un test di Volta da farmi fare? Se lo supero sono idoneo altrimenti ciao a tutti.
E invece no. Mi è toccato tornare al lavoro con questa bella limitazione. E il tutto perché la mia vista è peggiorata. Bella scoperta! E gli occhiali che ho non bastano più. A me invece in questi ultimi mesi un po' me ne ero scordato di averli, un po' ne ho sentito meno il bisogno.
Con la sensazione di aver subito un torto me ne sono tornato in ufficio scorrucciato. E la giornata già alle 10,30 era terminata. Oh!

06 novembre 2009

e metterci una croce sopra?

Un pensiero improvviso stamani, quasi visionario: e mettere una croce sopra il crocifisso?
Un simbolo religioso, esposto in luoghi come la scuola pubblica o i tribunali, difeso con argomentazioni da tradizione culturale, con l'aggravante che tali argomentazioni sono portate avanti da chi non solo è carente nel proprio quotidiano di testimonianza cristiana ma lo è pure di cultura e di rispetto, cosa c'entra insomma con tutti quelli che frequentano quei luoghi pubblici?
Ieri ho assistito al tg2 a ridicoli tentativi di far vedere che tutto il mondo è cristiano: il modello della bandiera europea preso da un simbolo mariano a dodici stelle. Son sicuro che se invece delle stelle fossero stati asterischi ci sarebbe stato un qualche altro santo a cui richiamare l'origine cristiana del simbolo.
E poi ancora il ragionamento fatto da un altro giornalista della stessa testata su chissà cosa direbbero all'Unione Europea se fosse proibita l'esposizione della bandiera UE. Non mi risulta che nei luoghi deputati al culto cristiano siano presenti bandiere dell'Unione Europea.
Chi come loro corre perché mandato a contrastare un nemico senza però sapere chi sono e cosa sono i nemici ma neanche gli amici cade ben presto nel ridicolo: l'Unione Europea e la sua bandiera sono una cosa (27 paesi, ecc.), la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, e il Consiglio d'Europa, sono tutt'altra cosa (47 paesi, ecc.). Magari imparare anche solo ai limiti della sufficienza l'ABC delle istituzioni europee potrebbe servire.
Ma su tutto, il culmine del ridicolo si raggiunge con la croce quale baluardo della laicità. Se sta bene ai cristiani che il crocifisso sia tutto e il suo contrario buon per loro. Quando si oltrepassano i limiti della decenza però no, non ci sto: lasciare che tali argomenti accechino la propria mente è un passo troppo arduo da far compiere a tante persone.
Desistere sarebbe più saggio ma credo che si lasceranno seppellire dalla stupidità.

04 novembre 2009

ragazzo feisbuc

Pochi minuti fa ho sfruttato per la prima volta il servizio Suggerimenti d'amicizia di feisbuc. Mi ha proposto Bono. Non ho saputo resistere.
Ora sono in attesa della sua risposta che, se arrivasse a breve, mi collocherebbe subito dopo Bill Clinton, sua più recente amicizia accettata. Oh!
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UPDATE, GRANDIOSO UPDATE!!!!

Oggi, 5 novembre 2009 alle ore 19,47 italiane Bono ha accettato la mia richiesta su feisbuc.
Cosa me ne farò non lo so, visto che su feisbuc ci vado di rado. Ora mi sento realizzato. Chi trova il nesso logico tra le due frasi precedenti è bravo.

03 novembre 2009

l'aquilone distorto

Sono stato recentemente invitato a trovarmi, dal tono pareva doveroso farlo in tempi brevi, un hobby a cui dedicare il mio tempo extralavorativo. Non so bene quale motivazione sottintendesse ma l'indicazione era precisa, non vaga, e parlava di aquiloni.
Ecco, ora sono qui da mezz'ora che sto navigando e cercando informazioni su un mondo a me sconosciuto. Ho già colmato una importante lacuna culturale, quella del rokkaku, per dire. Sapevo inoltre, avendoli visti di persona, che qui a Livorno ci sono alcuni aquilonisti ma per ora non sono riuscito a trovare nulla su internet, forse sarà una iniziativa del tutto spontanea o meglio estranea alla rete.
Quello che mi rende perplesso è stata la scelta dell'aquilone quale consiglio da dare a me. Come se già non volassi abbastanza. È l'unica attività che ho esercitato con costanza da decenni. Forse l'unica che abbia saputo tenermi a contatto col resto, dandomi quella valvola di sfogo che non ho trovato altrimenti. Mi piace molto l'idea del volo da qualunque parte provenga ma venire consigliato in questo senso mi spiazza, come se dovessi rimparare quello che ho fatto da sempre.
La lettura del consiglio ammetto essere una palese forzatura rispetto alle intenzioni di chi mi ha detto questo. Anzi, è proprio una distorsione del pensiero altrui. Eppure questi pensieri mi sono venuti davvero. Per cui continuo col delirio: sarà essere presuntuosi ritenere il consiglio superfluo perché già consapevole della competenza raggiunta?
Nel dubbio metto su Kite. Enjoy.


02 novembre 2009

I love this game

Sono sempre più dell'idea che una delle migliori scelte fatte ultimamente è stata quella di iscrivermi al canale youtube della NBA.
Mi sta rimettendo addosso quell'amore per la pallacanestro che pareva sopito da tanto tempo.

01 novembre 2009

canzone del mese - ottobre 2009

Come tradurre il verbo to slide? Con scivolare o con franare? La differenza non è insignificante, il dizionario dà la prima, però se frana si dice landslide la seconda non è una forzatura. Certo è che volendo si può tirare dritti, il concetto che si vuole esprimere si capisce lo stesso.
A mio avviso i Red Hot Chili Peppers riuscirono ad esprimerlo molto bene 10 anni fa. How long will I slide? Me lo chiedo spesso anch'io.
Da Californication, Otherside. Enjoy.


31 ottobre 2009

finora i pinguini li avevo solo ciucciati

Chissà chi e soprattutto per quale motivo verrete qui a leggere dopo aver visto il titolo.
Ho scaricato qualche giorno fa, sul vecchio nb, una delle versioni ultime -non ricordo bene quale- di linux anzi, di ubuntu.
Ora, al solito, mi servirebbe qualche buon consiglio, di quelli che si danno con qualche sospiro di compassione.
Perché prima mi faccio venire lo schiribizzo di scaricare questa cosa ganza, che magari pure io divento adepto del pinguino, poi dopo aver ripulito per bene l'HD per fare spazio mi sovviene il dubbio che magari un sistema operativo non si installa dentro windows come una normale applicazione, giusto? Partizione, non so perché ma subito dopo aver espresso il dubbio mi è venuta alla mente la parola partizione. È la parola magica che ci voleva? Ok, la conosco, ma è come se mi si venisse a dire spinterogeno. Conosco anche lui anzi, una volta lo vidi pure nel vano motore della vecchia 127 del mio babbo, ma dire come funzionasse sarebbe chiedere troppo. Ecco, per me vale lo stesso con la partizione.
E poi, ipoteticamente a ubuntu installato, devo mica reinstallare che ne so, il modem? O mi vede tutto ciò che era stato installato sotto il regno di windows xp?
Dopo di ché se qualcuno vorrà rispondere al posto mio del cosa me ne faccio del pinguino sul computer invece di comprarmene una comoda scatola alla coop e riporla nel congelatore per i momenti goderecci, gliene sarei grato.

risposte

Al Signor SacherFire
Egregio Signore, ho annotato, come da Lei richiesto, sul registro dei Battesimi, la sua dichiarazione di non voler essere più considerato aderente alla confessione religiosa denominata "Chiesa Cattolica Apostolica Romana" il giorno 26 novembre 2009.
Cordiali saluti.

Novembre? Sempre saputo che c'è qualcuno più avanti.

26 ottobre 2009

SF recensisce U2ube

Pure io mi metto a recensire, perché no. Lo fanno i cani, lo fanno i porci, lo faccio pure io.
E visto che sono competente su poche cose del mondo e della vita ne scelgo una di queste.
Il concerto del Rose Bowl di Pasadena di ieri notte, primo concerto live trasmesso in streaming, vale una ciofeca e mezza, giusto un po' sopra quelli del Vertigo tour del 2005 per intenderci, ma nulla di più.
Soprattutto Bono si vede che è stanco al penultimo concerto di un tour con neanche tantissime date. Sarà che non li ho mai visti in un concerto di fine tour ma mi ha colpito il modo in cui non stava sul palco.
Regia dell'evento deficitaria.
Scaletta discreta o forse anche qualcosa di più (in fin dei conti solo Stuck, In a little while e la versione tamarra di Crazy tonight sono al solito da censurare).
Pochi momenti che ricordo volentieri: Until, l'intro di One sul discorso di Desmond Tutu che finisce con la parola One appunto (nella leg europea a 'sto punto partiva Streets e non ho mai capito perché), lo snippet di Amazing grace quale intro di Streets (bello, decisamente bello), Ultraviolet e in parte Moment of surrender.
Vale manco la metà di quelli vissuti a Dublino a luglio. Ma chi non ha visto nulla di questo tour uno sguardo lo consiglio comunque. Enno pur sempre gli U2.


25 ottobre 2009

U2ube

Per il primo concerto trasmesso in streaming su U2ube, ops pardon, YouTube, si consiglia di puntare la sveglia verso le 4:20, 4:25 di stanotte (ché il ritorno dell'ora solare ha fregato anche me).


cari candidati

Caro Pierluigi, caro Dario, giusto per dirvi che alle ore 14 ho votato alle primarie ed ho votato Ignazio. Dal momento che nella vostra agenda non sono ancora comparse ai primissimi posti le questioni inerenti la laicità dello Stato e la difesa del diritto di cittadinanza -ché solo alcune semplici dichiarazioni a caldo non fanno una politica seria- ho pensato che l'unica cosa da farsi, prima di farvi cadere nel mio dimenticatoio, fosse quella di dar forza a chi almeno ha il coraggio di metterle addirittura al primo posto.
Mi rivolgo a voi perché tanto lo so che i risultati vi confermeranno esattamente nell'ordine in cui ho scritto i vostri nomi; la mia speranza è che l'8% di Ignazio diventi un qualcosa di più, così ci sarà una possibilità maggiore che qualcuno dei vostri staff si accorga che nella fetta di società alla quale dovreste naturalmente fare riferimento ci sono anche questioni di altra portata oltre a quelle da voi indicate.
Magari se da stasera vorrete prenderle in considerazione in modo serio e ragionato, l'Italia potrebbe diventare un posto leggermente migliore. Non dovrebbe essere difficile, visto come siamo messi. Eppure sento il bisogno di questa specifica, chissà perché.

23 ottobre 2009

acquisti culturali

È arrivato proprio oggi ed ho colmato in un istante una grave lacuna nella mia dvdteca dove primeggiavano solo due film, La mala educaciòn e Tutto su mia madre. Ora la collezione si è arricchita di ben altri 5 titoli.
Per un attimo mi è tornato alla mente quanto successe quattro o cinque anni fa e cioè che, durante la visione della videocassetta con sopra registrato Donne sull'orlo di una crisi di nervi e Labirinto di passioni, il nastro venne rovinato irrimediabilmente dal videoregistratore ormai troppo usurato per sopportare l'ennesima riproduzione.
Va bè, nel cofanetto manca il mio preferito L'indiscreto fascino del peccato. Ma per ora me ne farò una ragione. E intanto, meno male che c'è Pedro Almodovar.

20 ottobre 2009

mancanze

Oggi ho mancato di fare un discorso breve ed intenso allo stesso tempo al mio direttore.
Una semplice lezione di educazione.
Che sarà anche persona avente la mia stima ma con una banale battuta omofobica mi ha rovinato la giornata.
Oggi ho mancato una bella occasione per fare coming out con lui ma soprattutto per rispettarmi un po' di più.
E questo decisamente non va bene.

19 ottobre 2009

non c'è più religione

Spettabile Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti,
comunico di aver aderito all'iniziativa del 25 ottobre p.v. inviando, come da istruzioni apprese tramite il Vs. sito, l'apposita raccomandata AR alla parrocchia di battesimo.
Chiedo al contempo di essere conteggiato negli elenchi degli aderenti alla giornata nazionale dello sbattezzo 2009.
Distinti saluti.
SacherFire

18 ottobre 2009

wondering why

Vado, di nuovo, a fare la spesa presto. Anzi, stavolta ancora più presto, cerco di arrivare all'apertura ma non ci riesco, entro nel parcheggio della coop alle 8,40. Prendo il carrello e mi avvio all'entrata. Si apre la porta scorrevole e ne esce una coppia col carrello pieno.
Come quei fantastici lampi che ti sorprendono da lontano e ti fanno porre domande sulla natura e sui suoi affascinanti risvolti mi chiedo: com'è possibile che in 10 minuti abbiano fatto la spesa di tutta quella roba?
Lo sbiadito cartello attaccato alla porta scorrevole, imboccata centinaia di volte, svela l'arcano: la coop apre alle 8 e non alle 8,30 come avevo da sempre pensato.
Mesto e contrito entro, consapevole della fine del fascino e del fatto che dalla prossima volta se vorrò evitare file mattutine dovrò alzarmi ancora prima.

15 ottobre 2009

Blog Action Day 2009: Climate Change



Nell'aderire al Blog Action Day 2009, il cui tema quest'anno è il cambiamento climatico, riporto l'intervista fatta recentemente a Moby da Euronews e il breve spot in onda in questi giorni su Mtv, in previsione della conferenza sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite di dicembre a Copenhagen.



E qui, nel piccolo mondo, tocca solo sperare che qualcun altro prenda decisioni giuste anche per noi. Sperare in un impulso al dibattito sulle fonti rinnovabili da parte di chi ci governa è pura utopia, perché chi oggi definisce il nucleare energia a emissioni zero (come se le scorie fossero una questione già risolta prima di produrle e soprattutto a basso inquinamento) sarebbe meglio che stesse zitto. Tanto poi arriverà comunque in qualche redazione una velina con su scritto quanto è ben considerata l'Italia e che bei piani energetici che ha. Anzi, già possiamo essere sicuri che qualsiasi obiettivo sarà raggiunto a Copenhagen sarà stato grazie alle magnifiche mediazioni di cui è capace colui che si occuperà di democrazia e libertà.

12 ottobre 2009

cronache nevralgiche

Non credo sia rimasto un solo millimetro cubo della mia testa che non sia stato colpito da dolori nevralgici. Ormai sono più di cinque anni che mi porto dietro queste robe e ogni tanto scopro l'esistenza di gangli nervosi là dove nessuno aveva osato immaginarne uno.
Un bell'esempio ieri: che la zona tra le sopracciglia possa esserne colpita era da mo' che lo sapevo, ma anche all'altezza mediana del naso? No dico, sul naso la nevralgia? Per poco non me lo stacco. Poi si è acquietato il tutto e, tempo cinque minuti, ha ripreso sulle tempie con quei bei picchi continui di una volta, quelli che ti fanno prendere la testa tra le mani e cercare di portartela via a unghiate.
Ho fatto il conto: ieri nel corso delle 24 ore sono restato a letto per circa 15, neanche il mio record. Quel che mi preoccupa è che pure oggi al lavoro ha ripreso. In genere sono cose da fine settimana, che la routine lavorativa tende a far scemare.
Se continua così dovrò istituire l'etichetta de Le cronache nevralgiche, dove descrivere accuratamente tutte le tecniche di distacco dell'encefalo a mani nude. Mi sa che potrei avere un successo enorme.

11 ottobre 2009

1.100 volte SacherFire

1.100esimo post del blog. Al solito lo celebro con gli U2 cercando ove possibile di trovare un nesso col numero. Rifiutandomi di inserire l'11esima canzone dell'11 album (esclusi quindi i live, i best of, gli elp) perché ritengo le cavolate che scrivo qui sopra più importanti della Bomba e soprattutto di Yahweh sono andato alla ricerca di qualcosa di attinente e, per fortuna, di completamente diverso.
Grazie di passare ogni tanto da qui.


10 ottobre 2009

per farsi rimborsare la TIA tariffa di igiene ambientale

Contrariato, anzi di più, incazzato dall'aver dovuto fare la spesa di sabato mattina presto, mi sono messo alla ricerca di un motivo per controbilanciare e quindi rasserenare il fine settimana. E lo ho trovato.
E' che ho dovuto cedere al ricatto dei sachergenitori. Ché da due settimane hanno da fare sia il sabato sia la domenica, andando a zonzo con la macchina. E io come faccio a fare la spesa? Se stamani non uscivo di casa alle 8,30 sarebbe saltata anche stavolta. Mi sarei messo a rosicchiare i tavoli.
Non è l'alzarsi presto di sabato che mi dà fastidio ma è la gente che pare non abbia niente da fare se non andare alla coop a fare la spesa. Alle 8,50 coi carrelli si poteva ancora girare, ma solo in alcuni corridoi. Alle 9,30 ero già a casa e invece di essere soddisfatto e contento nel pensare come mio solito a quanto di buono mi sia comprato, di cosa fare con quel formaggio, di quando gusterò quella bistecca (a quasi ogni prodotto acquistato dedico un pensiero), sono restato lì con la mia incazzatura e con la pretesa che le cose se ne andassero per conto proprio in frigo o nella credenza. E non si muovevano, le stronze.
Sicché ecco la cosa buona e giusta promessa nel titolo.
Da una recente sentenza della Corte Costituzionale, no non Quella sentenza, sembra che sia stata posta la parola definitiva sull'Iva applicata sulla TIA, la tariffa di igiene ambientale. La natura tributaria della tariffa è tale da dover essere considerata fuori campo Iva, per cui l'aliquota del 10% che dal 2006 viene pagata è stata riscossa dai comuni, aziende municipalizzate, gestori delle riscossioni, ecc., in modo indebito. Da qui la possibilità di fare richiesta di rimborso.
Potendo andare, per queste cose, indietro di 10 anni ecco che si può chiedere anche il rimborso dell'Iva pagata sulla TARSU, tassa di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, che è stata in vigore fino a tutto il 2005 per poi essere sostituita dalla TIA.
Il modulo di richiesta è qui scaricabile. Da precisare che sui bollettini TARSU, almeno quelli che ricevetti io, non compare la specifica dell'importo di Iva. In questo caso non può essere compilata per intero la tabella di pag. 3; il consiglio è quello di fare comunque la richiesta seppure senza la specifica degli importi.
Altro consiglio è quello di notare, almeno qui a Livorno è così, che mentre la TARSU veniva chiesta direttamente dal Comune, la TIA invece è richiesta dall'azienda municipalizzata, per cui dovrò fare due richieste separate.
I tempi sono presto detti. Entro 90 giorni dal ricevimento della raccomandata dovrà arrivare la risposta. Se fosse negativa o se non arrivasse ci sono 60 giorni di tempo per ricorrere alla Commissione tributaria provinciale, che non potrà non accogliere la richiesta di rimborso salvo banali errori formali, es. se il modulo non viene firmato.
Ecco, coi soldi che riceverete potrete, ovviamente con le giuste e cortesi insistenze dovute dal caso, invitarmi ed offrirmi qualcosa.
Checché se ne possa dire, e per quanto sia pedante, questo blog ogni tanto è di una utilità estrema, ammettetelo!

09 ottobre 2009

nomine verdi

Da ieri, o ieri l'altro non ricordo bene ma d'altronde a me certe cose mi emozionano e quindi mi distraggo sugli elementi di contorno, sono stato nominato dal direttore quale nuovo green manager. Quando me l'ha detto avevo addirittura capito greed, e ancor prima di fare la traduzione della brutta parola, ché io avido non lo sono, mi erano venuti in mente i versi
you hurt yourself / you hurt your lover / then you discover / what you thought was freedom / is just greed
ed ho pensato da una parte ma che cosa mi sta dicendo questo, da quell'altra che in fin dei conti sono decisamente lesionato a leggere sempre il tutto coi versi di Bono. Poi, visti i suoi tentativi di fare il simpaticone, giusto per farmi scatenare in risposte ficcanti alla quali adora controbattere (sempre più convinto che se le prepari prima, ma poverino, anche se è il capo è pur sempre pisano), ho capito l'antifona: sì insomma, è la nuova fregatura di questa settimana. Esattamente Andrea, hai capito.
Ora io di risparmi ne capisco, nel senso che consumo talmente poco che potrei davvero trovare il modo di consigliare dei comportamenti virtuosi; che però, dopo un'intera giornata spesa a leggere i dettagli delle bollette della luce e a capire certe dinamiche nei consumi, da domani debba pure studiare l'efficienza dell'impianto di condizionamento - riscaldamento, e che inizi a ragionare chissà per quanto di kWh, kWp e di kK@§§# credo sia un po' troppo.
Ah, e per ora farò le pulci solo alla nostra sede, poi la cosa dovrò estenderla ad un complesso industriale con uffici, tra l'altro è quello dove lavoravo fino a due anni fa, dove gli astronomici consumi energetici dipendono decisamente dalla dispersione termica della struttura.
Non so che fine farò, magari verrò preso ed inserito a pezzettini quale componente aggiuntivo di pannelli fotovoltaici da installare sul tetto, comunque sempre meglio che star lì a contabilizzare cose che non comprendo.

07 ottobre 2009

è che non ne volevo parlare

Ma dè, come si fa davanti a tali frasi?



Non so chi sia questo Marco per cui inserisco il link di quanto ha scritto Andrew su FriendFeed (ennesimo covo di comunisti).
Sì, so che non cambia poi molto, fosse solo che in passato per tutti gli anni in cui era al governo ne avrà trascorsi sì e no uno e mezzo, massimo due, senza processi in corso; e so anche che ora questi diverranno più cattivi.
Però vedere che si può ancora contare sulle regole e su chi ne conferma la validità, anche ai più alti livelli, fa piacere.

03 ottobre 2009

multicolr search lab

Appena raggiunto dai referrer delle statistiche del mio account su Flickr, l'ho provato e ho iniziato a sorridere. E non ho ancora smesso di farlo.
Giocate anche voi a scegliere i 10 colori e guardare cosa succede. Bella conclusione di una settimana andata così, ma coi colori è meglio.

01 ottobre 2009

30 settembre 2009

canzone del mese - settembre 2009

Capita a volte che uno stato d'animo che si protrae da un po' di tempo sia spazzato via da un elemento di novità. La scorsa settimana andò così, e la ascoltai per la prima volta da, chissà forse addirittura, un paio d'anni.
Il buon umore può essere contagiato da qualche virus, e questo ha pure contagiato l'inizio della settimana lavorativa. Difficilmente ho trascorso due giorni e mezzo così piacevoli in ufficio. Poi, come è anche naturale, le cose finiscono e sono bastati 10 minuti al lavoro questo pomeriggio per azzerare tutto. Ma non me la sento di cambiare quello che avevo già deciso ieri.
Marisa Monte, Carlinhos Brown y Arnaldo Antunes se unieron para hacer esa maravilla llmada Tribalistas. No, non sono diventato tutto d'un botto poliglotta. Non so manco bene l'italiano. La frase proviene dalla descrizione della canzone sul sito. Il nome del virus è Ja sei namorar - Tribalistas.


29 settembre 2009

i consigli cioccolatieri #16

Torna la golosissima rubrica de I Consigli Cioccolatieri. Le temperature si sono abbassate di quel poco da permettere il ritorno delle degustazioni del sottoscritto (in realtà mai cessate del tutto, ma potrebbe suonare cafone sentir parlare di degustazioni leggendo di cioccolato colante sulle dita per le quali non resta che il destino di venir ciucciate a più non posso).
Ho assaggiato per voi questi 3 prodotti.
Chocoletti Lindt di cioccolato fondente al Frutto della passione e Arancio - Summer edition: la serie dei chocoletti mi era sconosciuta, solo durante una casuale spesa all'Ipercoop mi sono accorto di questa nuova (?) produzione Lindt. Pensavo addirittura fosse una tavoletta, invece per chocoletti si intendono i quadratini (di tavoletta di cioccolato) separati l'uno dagli altri. Alla collaudata accoppiata fondente - arancio qui si aggiunge nel ripieno anche il frutto della passione. Decisamente da provare; forse non può piacere ma qui il frutto della passione non copre gli altri sapori. Hanno sapientemente dosato gli ingredienti. Personalmente ho fatto anche la prova scioglimento dentro una tazzina di caffè: da provare pure così.
Chocoletti Lindt di cioccolato bianco alla Fragola e Rabarbaro - Summer edition: il link è lo stesso dei precedenti. Curioso che sul sito italiano non abbia trovato traccia della linea dei Chocoletti. La combinazione era potenzialmente a forte rischio nausea. Il ripieno invece cerca, per essere onesti riuscendovi solo in parte, di contrastare il gusto del cioccolato bianco. Decisamente consigliato per chi ama la fragola.
Butlers Organic Chocolate 70% Dark with Crispy Mint Pieces: presi questa tavoletta all'aeroporto di Dublino in attesa di ripartire per l'Italia a luglio. Buon cioccolato fondente, per essere un 70% potrebbe, credo, essere migliore. Ma la combinazione con la menta, qui in pezzettini, è sempre da gustarsi fino in fondo: l'effetto antidepressivo è al solito potente.

Di entrambi i tipi di Chocoletti Lindt posso anche riportare il successo avuto in ufficio. Dove tra golosi conclamati, golosi refrattari, stitici affamati e stitici inconcludenti il campionario di cavie può definirsi decisamente ampio. Entrambe le qualità hanno ricevuto il plauso da molte parti. Considerando che li ho offerti con l'invito "toh, prendi uno di questi così diventi più buona/o" non potevo che raccogliere consensi entusiastici. Tutta questa bontà mi ha addirittura fatto tornare la voglia di andare in ufficio da oggi conciato così (for friends only). Un altro dei miei innumerevoli successi sul lavoro.

27 settembre 2009

del mandarsi una email per postare

Volendo scrivere il classico post provocante reazioni alla "e a noi?" mi è or ora venuta alla mente che io non l'avevo mai fatta, intendo l'esperienza scritta nel titolo (che poi, l'oggetto della email dovrebbe essere scritta quale titolo del post sul blog, dico bene?). Giusto per rendere un po' più interessante il postare mentre sono ebbro di noia.
Per voi lettori no, non cambia niente. Ma tanto dell'autoreferenzialità del blog si era già capito: posto per me stesso, e qualche volta nemmeno per quello. Poi dice che uno desidera il suo pubblico attento e partecipe... No, scherzo. Venite, commentate, ma soprattutto siate utili nei momenti in cui i miei deliri prendono il sopravvento: riportatemi coi piedi per terra, grazie.

Ieri sera, nonostante stia in casa indossando ancora una divisa estiva, ho iniziato la tradizionale cena autunnale/invernale a base di tè. Una volta a settimana, quando fuori è buio e ho un po' di freddo (e punta voglia di farmi da cena), passo alla fase earl grey.
Si è finalmente risolta la questione ricarica Uìnd andata a puttane. Con due giorni di ritardo ho controllato online sul sito della carta di credito: non solo non c'è l'addebito (non c'era già prima) ma mi è stata pure restituita la piena disponibilità della carta (per quasi un mese invece era stata diminuita dell'importo della ricarica). La prossima ricarica via bancomat.

Ecco, questo è quanto. Ora son qui tutto fremente per vedere se con l'invio di questa email succederà qualcosa sul blog. In che condizioni che sono. Ah già, e le dimensioni dei caratteri? Che faccio, le aumento? Provo. Ripeto: in che condizioni.

26 settembre 2009

la conquista del primo blocco

Oggi mi sono accorto di una cosa accaduta forse già dall'inizio del mese.
Qui sul blog non ne parlai ma a giugno pubblicai su Flickr una mia foto, bruttina a dir la verità, che scimmiottava un utente resosi ridicolo palesando la sua omofobia nel rispondere ad un commento di Pietro con un qualcosa del tipo "uè uè, qui niente froci"; peraltro il berghembear de noantri oltre che a commentare inserì pure delle foto di questo utente tra le sue favorite. Reo due volte, roba insomma da rischiare il delinkaggio, pure da questo blog, per manifesta cialtroneria.
Dopo qualche ora dalla pubblicazione di quella mia foto mi arrivò una flickr mail con la quale l'omofobo mi chiedeva di rimuovere il suo numero utente al mio post (sì, scrisse proprio così invece che riferirsi alla didascalia della foto, roba da buttarlo fuori da qualsiasi social network). Scelsi di inserire il numero utente e non il suo nome perché non mi piacque l'idea di additare qualcuno, comunque tolsi il suo numero anche perché aveva già avuto una sorta di chiarimento con Pietro.
A distanza di qualche giorno tornai sul suo account. E, se ricordo bene, l'ho fatto pure durante le ferie in agosto. Così, per curiosità, per vedere l'omofobo in azione tutto preso a gratificarsi per i bei commenti alle sue foto. Entrambe le volte andai appositamente a vedere il suo profilo sapendo che all'epoca aveva bloccato Pietro. A me invece no, veniva ancora proposto di aggiungerlo come contatto.
Ebbene, mi sono accorto che ora sono bloccato pure io. E non mi capacito del perché. Se fossi stato bloccato a suo tempo, in qualità di sodale del bergamasco, avrei accettato il (suo) triste destino. Ma ora, a distanza di 3 mesi, quale altra ragione se non quella di essersi spaventato davanti alla mia foto da briao con 2 boccali di birra in mano pubblicata ad inizio settembre?
A parte la battuta, non mi viene fatto nemmeno l'onore della patente di frocio e questo, scusate, è del tutto sconfortante.

umorismi famigliari

C'è una malcelata vena di umorismo in quest'uomo.
Per un istante avevo pensato pure alla risposta: ma fatevela voi una famiglia, fateli voi questi benedetti bambini, e poi cercate di crescerli nell'armonia che tanto andate a raccontare agli altri.
Preso dal mio misero delirio mi ero perso l'indicazione dell'audience del discorso; pensavo si stesse rivolgendo ai numerosi politici italiani che, in genere, lo ascoltano assentendo anche ai suoi starnuti. Per poi fare tutt'altro una volta usciti, quasi che ascoltino il verbo per prendere le misure per fare il contrario.
No, mi sbagliavo: non erano politici italiani ma vescovi brasiliani. Altro tipo di famigli.

23 settembre 2009

Blog Action Day 2009

Finalmente è stato deciso il tema del Blog Action Day 2009, che cadrà il prossimo 15 ottobre: le variazioni climatiche.
Questo blog, come nei due anni precedenti, aderisce all'iniziativa per scrivere e pubblicare nel corso della giornata deputata un post sul tema prescelto.
Invito i sacherlettori a cliccare e a valutare se sia il caso di aderire.
Cliccatevillo e aderitevillo, insomma.


21 settembre 2009

per un risparmio ancora maggiore

Al rientro dalle ferie il nostro direttore disse che dovevamo cambiare la fornitura di bottiglie di acqua, unico benefits che abbiamo insieme ai caffè (e comunque questo è l'unico posto di lavoro dove sono stato a dare qualcosa in questi termini). Dalle bottiglie da mezzo litro a quelle da due litri. Motivo, per risparmiare. Seguì una pletora di critiche che avrebbe sepolto chiunque. Ma non lui.
Oggi per la prima volta sono state distribuite le bottiglie grandi. Per cui è arrivata finalmente l'occasione per fargli lo scherzo da tempo programmato.
Curioso che la mia collega E. stamani mi abbia chiesto, tutta timorosa, se ero certo di farglielo. Perché, Andrea, a seconda di come gli gira o ti va bene bene o ti va molto male.
Sono quasi due anni che sono lì e rimango tuttora meravigliato del timore, per non dire di peggio, che quest'uomo ha infuso a mezza struttura. Non so se dipenda dal fatto che rispetto ad altri con me c'è meno differenza d'età, ha solo quattro anni di più, ma è certo che nessuno abbia mai pensato di vederlo mai diversamente dal suo ruolo di direttore. E' certo burbero qualche volta, ma la mia meraviglia sta nel cogliere l'incapacità di molti nel non andare oltre per accorgersi che in fin dei conti c'è un uomo che ha, e anche ben sviluppata, una naturale voglia di scherzare.
Al solito divago.
Sfruttando l'occasione di un suo appuntamento fuori ufficio, ho preso una tanica da 10 litri, l'ho riempita e gliela ho messa sotto la scrivania con sopra un cartello: "per un risparmio ancora maggiore". Al suo ritorno, tempo 5 secondi e mi chiama al telefono (ma che, forse forse ha capito dove andare a chiedere spiegazioni?).
Almeno è potabile?
Ah ah ah ah ah.
Stronzo!!!
AH AH AH AH AH!
Si è messo a ridere anche lui e mi sa che è ancora lì a farlo.

19 settembre 2009

conti da far tornare

Rivista soci coop Nuovo Consumo: Tuta della Fila in offerta ai soci a € 25. Con 500 punti socio il prezzo scende a € 15.
Verifico che forse (hai visto mai i restringimenti dovuti ai primi lavaggi) la xxl è la taglia giusta per me e acquisto.
Scontrino, articoli acquistati: Tuta u. art. millban#0405 € 39,90.
Scontrino, sconti: Tuta fila con z. -€ 17,90. Op + Valore al socio -€ 8,00.
Scontrino, carta punti: premi -400 punti.

Pensiero da socio coop: 39,90 meno 17,90 fa 22,00. Ma non costava 15?
Punto d'ascolto soci: vede, sullo scontrino c'è lo sconto e le vengono pure scalati 400 punti per un controvalore di 8 €.
Pensiero da socio coop: sì, ma l'offerta parlava di 500 punti per un prezzo finale di 15 €. Qui ho utilizzato solo 400 punti per un prezzo finale di 14 €. Va bè, meglio così.

SF dialoga col proprio inconscio: alla fine l'offerta socio è stata ancor più conveniente. Ora, che ci fai con la tuta? Bè, semplice no? Semplice cosa? Ma non so... potrei... ecco... sì, insomma... Allora? Esempio fare sport? Eh? Ahahahah. No, dico magari qualcosina, mica da esagerare. Te sport? Ahahahahah. E' che dovrei fare qualcosa, la corsa fatta alla stazione di Bologna ad agosto che non riuscivo a raggiungere quella ragazza che correva (quasi camminava) davanti a me, quella sensazione che si stesse spaccando il torace una volta seduto, bè io non le ho dimenticate. Ah già, è vero; però una soluzione migliore c'è. Quale? Darsi una patta. Mhm, però con indosso la tuta. Ok, non ti impedirò di schiattare indossando una tuta. Oh grazie.

non voglio sentir volare una mosca

Stamani sono uscito per andare a comprare un po' di caffè e altre cose buone dal mondo.
Il fatto è che non mi ero accorto delle condizioni in cui ero. Solo quando ho riposto la bici nel parcheggio dei miei mi è venuto da guardare in basso. E in quei 200 metri scarsi che mi separavano da casa mia mi sono vergognato come un porco, anche per il pensiero di tutto quel tempo che ho trascorso in centro.
Di cosa sto parlando? Ma di questo classico esempio di stile alluvionale.
Non voglio sentire risate, schiamazzi o quant'altro!
Ah, per inciso: i calzini sono beige.

18 settembre 2009

l'enciclopedia priva di qualsivoglia contenuto

In una parola sola Nonciclopedia. Perché il vostro sapere enciclopedico possa essere messo in dubbio, perché dopo la Walk of Fame è giusto che entriate pure nella Walk of Shame. Perché è ora di smetterla di pensare che una lingua scritta necessiti di regole ortografiche (modestamente per questo hanno pensato anche allo slogan: Noncicloppedia, lenciclopedia l'ibbera dal'orttografia).
Insomma, sbirciatevillo.
Ah, la fonte dalla quale ho appreso dell'esistenza di cotanto pozzo di sapienza è proprio la sorella maggiore: Wikipedia.

17 settembre 2009

le tue galleries con la roba degli altri

Da qualche giorno ho notato una modifica aggiuntiva agli account su Flickr. Ora è possibile che ciascun utente abbia, oltre alle sue collections e ai suoi sets anche le galleries. Fatte però, quest'ultime, con le foto degli altri.
Scrivo coi termini inglesi perché mi rifiutai fin dal primo momento in cui fu disponibile la versione italiana di ragionare in termini di raccolte e preferite; i set dovrebbero diventare gli insiemi però sembra che a mr Flickr nessuno glielo abbia detto che set non è una parola italiana.
Tornando alle galleries in pratica, se capisco bene, sarebbero una sorta di set di foto altrui, non necessariamente anche tue favorites. E' che, con tutta onestà, di questa novità non ne sentivo l'esigenza; o meglio, non ne ho compreso finora l'utilità, se non il voler aumentare l'interazione tra utenti. Che poi uno se ne starebbe anche per i fatti suoi ogni tanto. E invece no, ecco che arriva un altro e che ti inserisce una tua foto nella sua gallery. Ragiono così, a cavolo, visto che nessuno ha osato farlo con le mie foto, da cui si comprende come su Flickr ci siano persone abbastanza consapevoli di cosa sia la fotografia.
Ovviamente sono curioso di vedere quanto resisterò prima di aprire, fondare, creare la mia prima gallery. Che a criticare sono bravo ma poi in fondo in fondo riesco, capita un minimo la novità, ad aderirvi senza troppi problemi.

16 settembre 2009

scrosci sui calzini bianchi

Stamani appena alzato ho capito che non sarebbe stato il caso di prendere la bici a causa della pioggia. Ho dunque preparato una busta con dentro le scarpe buone, un paio di calzini e pure un paio di pantaloni. Ho indossato invece quanto di più sgrauso avessi in casa, scarpe invernali da buttare e uno degli innumerevoli pai di calzini bianchi che ho.
Armato col mio sacco sulla spalla e preso l'ombrello ho affrontato, con lo sprezzo del pericolo che mi contraddistingue, marciapiedi pieni di buche e pozzanghere, strade come fiumi, grondaie rotte e grondanti.
Le acquate che prendo sono quasi sempre sulla strada per casa. In ufficio arrivo quasi sempre integro. E questo da tanti anni. Oggi invece ci sono arrivato bagnato fradicio. Diciamo che fino all'altezza delle mutande l'ombrello ha retto. Più giù no. Se ci fosse stato il vento forse avrei salvato il collo. A volte mi sento proprio fortunello.
Ho passato 10 minuti in bagno a cercare di ricompormi. I calzini bianchi che indossavo sono stati stinti dalle scarpe vecchie in un arcobaleno di colori che non avevo mai visto. Ho cercato pure di sciacquarli un po' ma i colori restavano. Li ho stesi in una saletta, insieme al resto, ma non c'è stato verso neanche di farli asciugare.
A volte mi torna alla mente un mio amico che mi brontolava perché portavo i calzini bianchi (corti, ovviamente), perché erano quelli che allontanavano tutti i possibili pretendenti (che comunque, da bravo astigmatico, io non mettevo mai a fuoco).
Oggi nella saletta non è entrato nessuno. Credo, senza ombra di dubbio, sia stato l'effetto calzino bianco. Si vede perdura pure col bagnato.

15 settembre 2009

SacherFire minaccia i SacherLettori

Cari SacherLettori, se verrò a sapere che qualcuno di voi stasera guarderà lo speciale dell'insetto pungente sulla consegna delle prime case ai terremotati d'Abruzzo il qui presente, dolce, buono, caro, e tutto quel che di bello si possa dire SF vi leva dar mondo! Vi sfò!
L'impeto distruttivo è dato dall'aver saputo che pure il giorno 29 settembre, compleanno del nano, ci sarà una seconda puntata della saga.
Resta inteso che chi seguirà anche quella occasione, lo disintegrerò con le mie manine.

13 settembre 2009

un'anima persa

Sono incerto se aderire alla 2a giornata nazionale dello sbattezzo fissata per il prossimo 25 ottobre oppure rimandare.
Le ragioni per farlo le avrei tutte, ora poi con l'iniziativa dell'UAAR partita lo scorso anno c'è la possibilità di fare un gesto non isolato in modo tale da poter far parlare e discutere. Al passo solitario do la stessa importanza ma il gesto collettivo ha in sé una forza in più: non poter essere sottaciuto dalla controparte.
La mia incertezza ha solo ed esclusivamente ragioni familiari. Insomma, sono stato esplicitamente invitato da mia madre a non farlo se non dopo la sua morte. Essendo stato battezzato nel suo paese su in Trentino le ragioni sono le più ovvie: non vuole che nessuno sappia che suo figlio ha fatto un gesto del genere. Non mi ha detto la classica frase chissà cosa diranno gli altri ma il senso c'era tutto. Povera la mi' mamma.
Se rinnovassi l'argomento in questo periodo mi verrebbe ricordato che a breve ci sarà il battesimo del terzo nipote. Per il 25 ottobre avrebbe giusti due mesi, forse sarà presto ma magari cercando un accordo con mia sorella potremmo far coincidere le date. Così il conto resterebbe pari: un'anima nuova di zecca ed un'anima persa.
Alla fine deciderò se farlo ora solo qualche giorno prima del 25 ottobre e alla mamma glielo dirò. Dopo averlo fatto ovvio, ché anch'io coltivo la mia bella dose di ipocrisia.

12 settembre 2009

Vestito di settembre

Trovandomi a modificare un po' di feed, a spostare qualcuno nella categoria dei blog defunti, insomma a fare un po' di pulizie nonostante non sia primavera, ho pure deciso di cambiare abito al blog. Devo solo riuscire a ritrovare la foto originaria del mio header e ritagliarla in modo tale da adattarla meglio a questo template. Per il resto può andare.
Voi che ne dite?

a buon rendere, dir

Nell'insieme dei rapporti coi colleghi e coi capi che si instaurano sul luogo di lavoro annovero dall'altro giorno una novità.
Sfruttando l'occasione di una mia richiesta fatta con tono simpaticamente scocciato di portare in ufficio le foto del suo viaggio a New York (una cosa del tipo "insomma, dovresti vergognarti: per il tuo compleanno non hai portato nemmeno un dolce, portaci almeno le foto del viaggio"), il mio direttore mi ha prontamente risposto che avrebbe gradito avere qualche mp3 uduico.
Sorpreso, ho però subito chiesto se gradisse una compilation da album o dei live. Sorpreso a sua volta, e attratto dall'idea, ha osato un "beh, certo un live non sarebbe mica male".
E' la prima volta che sul lavoro condivido tutto contento un po' di musica. Per l'occasione ho portato a far vedere le foto di Dublino, ché mica potevo collegarmi agli account su Flickr o su Picasa, del mio essere SF non hanno percezione alcuna, per loro fortuna. Le foto sono state sì gradite ma speravo di più.
Poi ho dato la pen al dir con sopra caricato un Losing control in Torino che, seppur di media qualità audio, fa sempre la sua figura, ed una compilation che avevo già caricato sulla pen per un mio amico. Le classiche miscellanee che faccio, roba da due o tre canzoni ad album, di quelle non troppo famose. Per dire, a rappresentare TUF ho scelto Wire, TJT Red Hill Mining Town, Pop Mofo, l'ultimo album NLOTH con Stand Up Comedy. Il mio amico per il quale avevo preparato la compilation mi ha detto che ho scelto delle canzoni a lui sconosciute veramente belle. A questo punto attendo il dir.
L'ho visto caricare gli mp3 sul suo lettore. Penso che me li abbia chiesti per avere un qualcosa di diverso da ascoltare mentre se ne va a correre. Alla fine mi ha restituito la pen ringraziandomi con un a buon rendere.
Mi perplimo: non so cosa ascolti. Al momento però non ha ancora portato le foto.

11 settembre 2009

let's sacher again

Certe volte sembra che me le chiami da solo.
Ieri mia madre mi chiede se per sabato le faccio una sacher. E' per un 30° anniversario di matrimonio, fa con sguardo teso al convincimento più assoluto.
Ora, ti pare che io stia lì a commuovermi? Tiro o non tiro fuori il peggio di me in questa occasione? Il pensiero va ad una delle indefinite, ed infinite, coppie di amici dei miei. Non mi importa chi siano, e nemmeno l'occasione, il no è a prescindere.
Stavolta però vengo sorpreso. Ma è per tua cugina L.
Toh, una delle mie preferite. Già a 30 anni di matrimonio? Me ne ricordo come fosse ieri di quel pranzo di nozze (io dei matrimoni ricordo immancabilmente la parte dove si sta con le gambe sotto ai tavoli). Potevi dirmelo prima che era per lei, cara mammina.
Ecco, ora è nel forno. E pensare che, pur non essendo stato nemmeno invitato, nel prendere gli ingredienti ho deciso che l'occasione valeva l'utilizzo della cioccolata di miglior resa anzi, l'ho pure terminata. Mi do del bravo e del buono da solo, vai.

09 settembre 2009

passato e futuro di piccole dimensioni

Mi viene da sorridere, in senso amaro ovviamente, a leggere quei passi dei resoconti sulla fiaccolata contro l'omofobia di ieri sera a Milano che riferiscono di chi chiedeva ai partecipanti se fosse una veglia per ricordare Mike Bongiorno.
Nel loro piccolo sono degli esempi di come qui in Italia ci siano veramente tante persone più tese al passato che al futuro. Disposte più a pensare ai morti e a come celebrarli che non a come far vivere bene chi è in vita e chi verrà.
Ieri, nel mentre sms-avo e chiamavo verso Milano, ho scoperto una cosa che mi ha sorpreso e non poco. A Livorno c'è, addirittura aperta da qualche mese, una sede dell'arcigay. Lì per lì ho pensato che a presentarsi quale arcigay Livorno su feisbuc fosse quel circolo che fu aperto a Piombino qualche anno fa. Invece no, da aprile c'è pure in città.
E questo, nel suo piccolo, lo vedo come una rappresentazione dei confini tra il mio passato e il mio futuro. Tra la mia atavica asocialità e la mia quasi infinita capacità di sperare nonostante tutto.
Ora non avrei più scuse per diventare socio. Tra l'altro è a 5 minuti di bicicletta da casa. Tanto chi mi conosce ha già capito: troverò le più ridicole scuse per saltare gli incontri settimanali. Ma d'altronde è vero, via Ferrigni è piena di buche, con la bici di sera rischierei di forare, di cadere, di picchiare la testa e diventare di botto migliore. Si vedrà.

06 settembre 2009

your boyfriend John calls from Croke Park

Cosa ti fa Bono dal minuto 1:30 in poi? A saperlo glielo lanciavo anch'io. Guardare per credere:


aggiornamenti da perdere

La ricarica al cellulare fatta lunedì scorso dal sito di uìnd non mi è stata accreditata. Non è che sono lì a ricaricare tutti i giorni, ne farò un paio all'anno anzi, giusto perché quando voglio so essere pignolo, era dal 13 dicembre che non regalavo loro soldi, per cui se lo faccio è solo per bisogno. Stavolta però c'era l'imperdibile offerta del 10% in regalo. Wow, pago 50 per avere 55. Un paio d'anni fa furono molto più generosi. Comunque, al mio solito divago, interrogato all'uopo il mio omonimo operatore del call centre ha fatto le sue verifiche, bla bla bla, no, a loro non risulta nulla. Se, per qualsiasi motivo, la ricarica non va a buon fine l'operazione la annullano dopo le 24 ore. Ultimo consiglio, senta quelli della carta di credito. Ci avevo già pensato comunque grazie.
Eh! Provateci voi a parlare con quelli della carta di credito. Il servizio clienti non ti fa parlare con nessun operatore, solo bei dischi registrati con opzioni standard. O chiamo il numero per lo smarrimento/furto della carta o continuo come sto facendo a monitorare l'estratto conto online, solo che per essere definitivamente certo devo attendere il giorno 25 (è così, non c'è spiegazione, solo fede; accontentatevi). E per ora di rifare una ricarica, con o senza bonus, non se ne parla. Il cellulare andrà avanti anche coi vapori del credito residuo.

Ho scritto, per la prima volta (unica eccezione proprio questo blog), una descrizione sul mio account di FriendFeed: scioccamente illuminista, dà alla vita un significato di non sense.
Se per caso questa descrizione non avesse senso, avrei almeno raggiunto lo scopo.

Ho acquistato una seconda cornice dorata. Il vetro è, visti i precedenti, incidentalmente tuttora integro. Entrando in [fase artistica mode on] ho da poco completato una delle due opere che dovrebbero andare sulla parete in salotto. Devo solo lasciare asciugare ancora un po' e poi assemblerò cornice, vetro e opera. Vigliaccamente non appenderò ancora nulla in attesa di decidere cosa fare con la cornice rimanente ma orfana del vetro. Magari stavolta la parete bianca si distrarrà e non manderà nessuna maledizione.

Continuando la [fase artistica mode on] ho messo su a lievitare la pasta per la pizza e nella casseruola, a fuoco lento, il ragù. Se faccio entrambe le cose è sintomo di salute mentale. Evviva.

05 settembre 2009

bevi che ti passa

Dopo la prima settimana di lavoro dal rientro delle ferie ecco che constato quello che già sospettavo: in ufficio, dato il caldo che viene solo in parte mitigato dal condizionatore -chè il locale dove sto io è alquanto sfortunato-, bevo molta acqua, da 1 a 2 litri di acqua al giorno; durante il mese di agosto, dovuto forse alla più estrema pigrizia, invece a casa avevo quasi costantemente la lingua secca e le classiche sensazioni da disidratato cronico.
Giovedì durante l'intera giornata, complice anche la Festa della Birra, credo di aver bevuto non meno di 4,5 litri di liquidi. A prima vista non mi sono neanche gonfiato, o meglio non lo sono di più di prima. In parte smaltiti per le consuete vie e in buona parte immagazzinati per questioni di mera sopravvivenza.
Per ora è l'unico elemento positivo che ho trovato nell'essere tornato al lavoro. Ma quando finirà il caldo e berrò di meno?

04 settembre 2009

in alto i Pokkali

Festa della birra a Marina di Carrara? Certo che sì, però durante la settimana, così evitiamo le folle del fine settimana.
Giorno deputato per consacrarsi alla Pefanda Pionta che fiene da Pafiera, ieri.
Arrivo un po' tardivo, oltre le 21,20, ma d'altronde se si lavora...
Entrando nella Fiera vedo un porchettaro. Entrando alla Festa solito sconforto: pienone di gente, e 3 file da fare: cassa, birra, mangiare. Noto che il menu è sempre quello: stinco, wurstel con crauti. No, allora opto solo per la birra e vado di porchetta.
Il piazzale è pieno di tavoli, apparentemente tutti occupati. Ma troviamo una porzione di tavolo libero con una certa facilità. La scelta del giorno feriale ha giovato. Ciascuno va a prendersi le proprie cose. Rientrando nel piazzale coi panini alla porchetta mi fermo allo stand della birra più vicino e prendo il boccalone da 1 litro. Ma arrivando al tavolo vedo che gli altri avevano preso una birra differente: è la weizen, mi dicono, si prende a quello stand là.
Uffa accidenti a me che me ne scordo sempre. 10 minuti alle 22, termine ultimo per avere la birra in boccali di vetro. Di corsa alla cassa e poi di corsa allo stand della weizen.
Il mio ritorno al tavolo non passa inosservato: ti vuoi fare del male con 2 litri di birra?
Il litro di chiara va giù in meno di mezz'ora. Al primo sorso di weizen avverto che sì, potrei farmi del male se non stessi attento. Rallento. Finita la porchetta mi viene offerto quel panaccio bavarese che avevano avanzato gli altri; panaccio che però è tornato utile.
Ein prosit, ein prosit, der Gemuetlichkeit... continua la bbb (banda bria'a bavarese). In alto i pokkale, yaaa!
A un certo punto dico all'amico F che sto sudando birra. Si mette a ridere ma forse era la verità. Un'ultima cosa: ora potete spaventarvi.

01 settembre 2009

al tappeto

Appena entrato dal portone stasera qualcosa ha attirato il mio sguardo verso il pavimento: un catalogo ichea. Quello nuovo. Era l'ultima copia e pensare che il mio vicino di casa non era ancora arrivato, me l'avrebbe presa lui altrimenti.
Formato più compatto rispetto agli ultimi, interpretato subito con un anche all'ichea c'è crisi. Tutti gli anni però la stessa sensazione. Sfoglio, sfoglio e sfoglio, sì bellino quello, madonna che brutto quest'altro, mi ritrovo dopo un po' a pensare con difficoltà a cosa vedrei bene fra tutta quella roba in casa mia. Non so mai decidermi, nulla che spicchi sul resto.
Quest'anno non ho notato novità sui nomi degli articoli. Nessuna serie Br
ügølæ ma al suo posto un tappeto Andrea. Ma dico io, ma come si fa a dare il mio nome ad un tappeto. Se proprio bisogna diamolo ad una tortiera e non per via del pasticcere pasticcione che è in me ma nel senso di chi è più torta di me.
Alla fine richiudo il catalogo, che comunque sarà per quasi un anno a portata di mano (quello dello scorso anno l'ho riposto a luglio), e mi ricordo solo in questo momento che io, unico gay d'Italia e forse del mondo, non sono mai entrato in un ichea.