30 novembre 2007

se 10' di versi valgono una vita

Ieri ho passato in compagnia di un'allegra combriccola una lieta serata; causa del tutto il 33° compleanno di C. la ragazza del mio migliore amico.
L'amica C. rappresenta un caso più unico che raro per me: è l'unica persona alla quale riesco a trovare, ormai da ben 8 compleanni -più quello di laurea-, il regalo più azzeccato e gradito tra tutti quelli che riceve. Al limite, se proprio non vogliamo fidarci delle sensazioni a pelle, posso dire che con me simula sentimenti di felicità e gratitudine per il regalo ricevuto in modo nettamente migliore rispetto a quelli rivolti agli altri. E io apprezzo i festeggiamenti ad ogni scarto di pacchetto, e se fosse la seconda ipotesi quella vera, apprezzerei lo stesso per via dello sforzo profuso.
Ieri però era anche la serata di Benigni, ed io ambivo a seguirla in buona parte. Causa chiacchiericcio continuo tutta la prima metà dello spettacolo la ho praticamente persa. Il chiacchiericcio in alcuni momenti tendeva a livelli troppo alti di decibel per poter anche solo sentire una parola ogni tanto.
Essendo seduto vicino alla festeggiata arrivava saltuariamente qualche stilettata del tipo 'ora Andrea non mi vuole più bene perché io non gli faccio vedere Benigni'. Basterebbe che tu ti chetassi. Ma niente, toni amichevoli, supplichevoli o minacciosi non son serviti a nulla. Il bla bla bla è continuato imperterrito su qualsiasi argomento, dalla fogliolina di carciofo troppo dura trovata in mezzo all'ottimo sformato, al fatto che P., dopo oltre un decennio di conoscenza con C., si è vista costretta a ripetere per l'ennesima volta che no, lei non mangia il mascarpone.
Scusate, ci sarebbe Benigni... magari quando reciterà tutto il canto di fila, un sobrio comportamento... forse... Bla bla bla... ah, no ecco, tante volte dei dubbi si insinuassero, capito tutto.
Alla fine mi sposto più vicino al televisore. E poi, quando Benigni sta per iniziare a recitare il canto condivido insieme all'amico F. la sua sedia, a 40 cm dallo schermo.
Finalmente lo sento. Un'emozione sentire quella recita, e sebbene le aspettative fossero alte, ho vissuto uno dei momenti in cui viene naturale pensare che sì, questa è arte all'ennesima potenza. Vedevo Benigni commuoversi e mi commuovevo con lui, per dire. Con l'orecchio sentivo vagamente cenni alle problematiche esistenziali di professori alle prime armi, ché si voleva che proprio loro seguissero? ma sono riuscito ad isolarmi lo stesso.
Sul finire della serata l'ormai 33enne è tornata alla carica facendo una battuta sul fatto che non fossi riuscito a vedere se non poco del V dell'Inferno. Al ché la risposta secca e precisa è stata:
sai C., valgono più 10 minuti di versi recitati in quella maniera che non 33 anni di chiacchiere. E con questo ti ho fatto gli auguri.
Aspetta fino al mio prossimo compleanno, ha detto. Così poi si vendicherà. Ma non sa, ahi lei, che io mi scorderò di invitarla, ché qui la vigliaccheria è di casa quando ci si deve assumere le responsabilità di quanto detto. Auguri di nuovo.

28 novembre 2007

cuttate vostra madre

Dopo aver finalmente ricevuto, festante e gioioso, il pacco contenente tra l'altro il cd rimasterizzato di UABRS (per i non U2ers, Under A Blood Red Sky) scopro che la canzone The Electric Co., un portento in quell'album live, è stata tagliata. In modo poi talmente arbitrario e maldestro che se ne accorgerebbe chiunque.
18 secondi di taglio! Per quale motivo poi? l'album nel suo complesso è talmente breve che non sono di certo questioni di spazio a rendere necessario nessun artificio.
Ma che pensavano quelli della Island, che qui non ci si accorgesse di una cosa del genere? Qui c'è gente che ha acquistato la cassetta nel 1984, l'ha ben conservata e ogni tanto se l'ascolta pure ora.
Robe da incazzatura.

26 novembre 2007

pensieri e vane suppliche

Ieri mattina i miei genitori hanno avuto un incidente d'auto. Mi ha chiamato alle 9 mia madre direttamente dall'ambulanza che la stava portando al pronto soccorso di Lucca. Ma per fortuna non è stato nulla di grave, solo una botta al ginocchio e una compressione allo sterno causata dalla cintura di sicurezza, mentre per mio padre solo un grande senso di sconforto per l'accaduto.
Della macchina in questi giorni si saprà quanto verrà, e se converrà, ripararla.
Mentre aspettavo mio cognato che passasse da casa mia per andare a prenderli a Lucca mi sono passati davanti tutti quei timori che da un po' di tempo mi si presentano davanti. Timori riguardanti il loro futuro e, egoisticamente, anche il mio. La cosa che più spaventa è lo scoprirsi non pronti all'arrivo di una notizia che si vorrebbe sempre rimandare. Rientra nella natura delle cose eppure non mi piace dovermi abituare a convivere con questi pensieri.
Teso a pensare ad altro per non fasciarmi troppo la testa, mi trovo invece a chiedere loro -con pensieri di supplica in certi momenti- più tempo. Quasi che fossero loro a non volerlo concedere.

24 novembre 2007

pomeriggi a casa SF

Cercare la felicità con maniere che la testa approva non significa che anche la pancia ne sia a sua volta convinta. Quando la pancia è ritrosa a seguire la testa però la si può ingannare...
Nei pomeriggi uggiosi a casa SF si può vedere all'opera, se si è fortunati, un ingannatore di sensi e di pance. Sembra che saltuariamente ci riesca davvero.

23 novembre 2007

lo Sbådigliø dell'uomo moderno

Tutto in questo post de Lostranierodielea.
E se avete difficoltà a capire cosa c'è scritto nel titolo, sappiate che non c'è nessun sbågliø, è solo che ci sono da visualizzare alcuni caratteri che hanno poco a che fare con le nostre sole 21 lettere. Ma forse sarà tutto leggibile.
Ståvølt
å cårø #6 la a l'ho fatta col ° sopra (e per esagerare pure la o con la / dentro), felicità.

22 novembre 2007

21 novembre 2007

altre opinioni in merito?

Mi è arrivata una email da parte di un ristorante fiorentino (guarda caso stamattina ero lì in città...) con la richiesta di autorizzazione per l'uso di una mia foto pubblicata sull'account che ho su Flickr.
Prima di cliccare sul link per vedere di quale foto si trattasse ho pensato che ne desiderassero una a tema culinario ed ero già lì a gongolare. E invece no, mi chiedevano di utilizzare una foto dei miei nipoti da mettere su un loro cartellone pubblicitario di ridotte dimensioni da porre fuori dal loro ingresso.
Al di là della licenza d'uso Creative Commons che metto a tutte le foto che pubblico, e che esplicita in modo chiaro che è Non-Commercial, sono rimasto sorpreso dalla richiesta in sé. Mi sono accorto solo poco fa che anche le foto dei miei nipoti sono accessibili a tutti. Insomma, non ci avevo pensato a dare loro una maggiore tutela.
Pur ringraziando -la richiesta è stata fatta in maniera garbata- ho rifiutato qualsiasi autorizzazione all'uso e però sono subito andato a modificare le impostazioni di quelle foto. Ora sono visibili solo ad una parte dei miei contatti.
Altre opinioni in merito?

19 novembre 2007

estúdio breder blog: equation bookshelf

Per una volta mi pregio di essere tra i primi (e siete pregati di non svegliarmi dal mio torpore catatonico se invece risulto tra gli ultimi). Grazie al tumblr della Divina Mae* (no, dico!) arrivo al mio scaffale per definizione -in tutti i sensi-.

estúdio breder blog: equation bookshelf

E per favore non venitemi a parlare di Billy, Tofta, Inreda, Leksvik, Besta (col ° sulla a).
Semmai un giorno mi decidessi a fare il salotto, visto che quello che ho non è oggettivamente definibile come tale, quello ci voglio.

18 novembre 2007

il comune senso del pudore

Vengo a conoscenza che in occasione di una delle solite, e qui sempre apprezzata, iniziative cioccolatiere che stanno prendendo vita nello stivale da pochi anni -nell'occasione il cioccoshow di Bologna- si è verificato un episodio sconcertante.
Ad uno stand che promuoveva cioccolato artigianale è stata inflitta una multa e dato l'ordine tassativo di rimuovere alcuni prodotti dagli scaffali. La causa è stata la forma di questi prodotti: falli della grandezza di 13 cm denominati appositamente Rocco. Il motivo: la difesa dei bambini. L'azione è stata predisposta dall'assessore al commercio Maria Cristina Santandrea per il tramite di due vigili urbani.
La notizia in sé mi dà da pensare, ma anche il contorno non è da meno. Altri prodotti dalle forme inequivocabili, ma di dimensioni più ridotte -sigh-, sono rimasti al loro posto. Inoltre la manifestazione non era alla prima giornata, né alla prima edizione. Né è l'unica alla quale la ditta ha partecipato. Numerose, tante occasioni che sono state evidentemente considerate con spirito simile a quello che erano le intenzioni di chi promuoveva il chocorock.
Non è dato a sapere dall'articolo linkato se l'iniziativa dell'assessore sia stata stimolata da apposito esposto/denuncia di qualche cittadino scandalizzato o se sia stata direttamente decisa nelle stanze comunali.
Ma comunque rimane l'ennesimo episodio che vede un politico riempirsi la bocca con la parola bambini.
Ecco, a loro avrà dato fastidio che sia stato attaccato quel certo senso di pudore, a me invece è il fatto che non abbiano nessun pudore, di ben altra specie e senza esserne né chiamati a farlo né capaci, di insegnarci cosa è bene e cosa è male.
E che restino i bambini a riempirsela la bocca: di cioccolato.

17 novembre 2007

tornare a leggere

Ho ripreso a leggere da qualche giorno. Sintomo che forse la buriana del cambiamento di lavoro sta passando.
Stasera ho finito La statua di sale, di Gore Vidal. Chissà perché mi aspettavo fosse migliore. Sono arrivato anche a chiedermi la ragione per cui lo comprai ma forse la ho solo dimenticata. Il libro è scritto bene e se ne considero il periodo storico -anni '40- in cui è stato scritto e pubblicato certo acquista ancor più valore. Eppure non è stato coinvolgente. Non con me almeno.

15 novembre 2007

contentini

Poi dice che uno non li deve amare quelli di aNobii: pure deeply sorry ti vengono a dire quando gli si crasha il sito. Se anche dopo una inaccessibilità continuata per 8 ore il cliente si sente entusiasta per le scuse profuse, vuol dire che il prodotto incontra sempre un certo favore. O no?

14 novembre 2007

(mi) dopo

Stamani, mentre finivo di fare la colazione e stavo prendendo la confezione delle compresse prescritte dal dottore, mi sono accorto che sulla scatolina blu c'è un bel marchio rosso.
Oh quella, come ho fatto a non accorgermene ieri? Incuriosito guardo: DOPING.
Mi dopo: serve un avvocato!
Poi verifico un calo improvviso nelle sindromi psicotiche che le compresse dovevano invece far aumentare e mi rendo conto che no, con un avvocato non ci farei nulla. Quantomeno non alla procura antidoping.

13 novembre 2007

nuovi lavori again

Da qualche giorno pare che di contabilità inizi a capirci qualcosa. Finalmente. Non ho ancora un sufficiente grado di sicurezza ma almeno il programma di contabilità ho iniziato a gestirlo in autonomia.
Dal vecchio lavoro nel frattempo si sono scatenati. Sono già due mattine che sono dovuto tornare laggiù. E delle cose arretrate che avevo fatto io a poco a poco è venuto fuori che volevano mi occupassi pure di cose non fatte da me. Roba da vergognarsi.
Tutto questo per dire che sto passando dei giorni molto confusi e di estremo nervosismo. Perché non riesco, se non dopo essere arrivato allo sfinimento, ad affrontare certe situazioni. A volte basta mezza frase per far retrocedere alcune richieste, altre volte non basterebbe recitare un poema.
Siccome io non ho tempo, caro Andrea guarda te di star dietro a questa cosa. Il leit motiv è riassumibile così. La mia difficoltà sta nel non saper gestire le vampate d'ira che mi salgono alla testa. In pratica non riescono a venire fuori, con urla o cose simili, ma neanche con parole dirette, chiare e concise. E così accumulo. Alla fine arrivo a casa, stanco e non riesco a rilassarmi affatto.
Poi capitano mattine come oggi, dove oltre a fare il dovuto faccio anche qualcosa in più e, con mia somma meraviglia riesco, prima ancora di far mente locale, con una pacatezza che pareva professionalità allo stato puro e invece era incoscienza, a motivare certe situazioni e rendermi disponibile per alcune cose -in rispetto agli accordi- e ricordare con semplicità che se delle altre non me ne ero mai occupato di certo non avrei potuto occuparmene adesso. Conquistato un sì che va bene così, sono fuggito a pranzo, hai visto mai che ci ripensassero.
Ora però, che avrei risolto le forti tensioni di questi giorni, non riesco a rilassarmi lo stesso. Mi sento ovviamente stanco, ma manca quel senso di soddisfazione che ripaga degli sforzi fatti. O forse, sapendo che in realtà questo lavoro fatto presso il vecchio ufficio si concluderà la prossima settimana, la mia mente -che la sa un po' più lunga di quello che io creda- mi ha già dato appuntamento tra 8 giorni. A me basterebbe addormentarmi sereno.

lo psicotico che è in me

Insomma, ieri sera alla fine mi son deciso e sono andato dal dottore. In 5 minuti ero già fuori con la mia bella ricettina in mano, peccato che le farmacie fossero già chiuse. Cortisone mi ha detto che mi prescriveva.
Stamani appena esco di casa passo in farmacia e noto che la farmacista guarda la ricetta e poi guarda me. E prima di darmi la scatolina con le compresse fa vedere la ricetta alla sua capa, che poi mi guarda anche lei.
Lì per lì non c'ho fatto caso. Ma mentre pedalavo mi son chiesto cosa mi avesse mai prescritto il mio medico.
Con calma stasera mi son messo lì a leggere il foglietto illustrativo. Ché tanto non mi spavento, ma mi piace tanto fare scena. Però di una cosa sono restato perplesso: dopo due letture non ho ancora trovato il benché minimo riferimento al cortisone, ai cortisonici, o compagnia bella.
Boh. Comunque sappiate che mi sto curando, a caso tra queste, per artrite (di diversi tipi), lupus, dermatomiosite (??), periartrite, cardite reumatica (??), asma, dermatiti, sarcoidosi, anemia emolitica. Assicuro che quello che mi ha detto il dottore non c'è; ma tanto non è mica così bravo a fare diagnosi. E' più affidabile come prescrittore di farmaci.
Mi sono già ingoiato una compressa da 25 mg (dose oversize per intenderci). In compenso rischio di aggravare le mie tubercolosi, ulcera, psicosi, herpes.
Ma io prima o poi vi inviterò lo stesso e, se non verrete per qualche causa inspiegabile (le cavallette a dicembre con 0° fuori, cose così), sappiate che verrò io...

11 novembre 2007

la serie dei comodini

Dall'idea originale, quanto la scoperta dell'acqua calda, di Frattaglia ecco a voi la mia partecipazione alla fantastica serie de 'i comodini'.
Per botte di cultura che stenderebbero chicchessia. Partecipate.

pizzini svelatori

Tu guarda che strano scoprire, così avanti nell'età, che nemmeno tanto velatamente sono un mafioso. Li rispettavo tutti e non li conoscevo nemmeno. Certo, la postilla sul parto non è di certo per me. Ma il resto? Giusto qualche volta mi sono presentato di mia spontanea iniziativa, però mica è sicuro che fossero degli amici nostri. Mi sorge solo il dubbio se continuare col rispetto, stavolta consapevole, del decalogo o rinunciarci. Temo però che un abito in cemento mi smagrirebbe troppo.

10 novembre 2007

più nerd nel mondo di SF

Da quando, quest'estate, hanno aggiornato il sito di specialstat -il mio contatore di fiducia- si sono verificati dei cambiamenti interessanti. Non solo mi è sparito senza aver fatto nulla il contatore sul mio blog, il codice è lì buono al suo posto ma il contatore no (boh), non solo da un giorno all'altro mi sono aumentati i contatti (circa un migliaio in più suddivisi sui mesi precedenti), non solo il contatore non ha funzionato per 10 giorni a cavallo tra agosto e settembre (sempre senza aver fatto nulla) ma da quando tutto pare tornato alla normalità -con l'eccezione del counter diventato invisibile- ho verificato che tra i miei lettori sono aumentati a dismisura gli utilizzatori di piattaforme Mac e Linux. Fino ad agosto si viaggiava a percentuali misere intorno al 5% per i primi e 3% per i secondi, ora siamo da svariate settimane all'8% per i primi e al 17% per i secondi.
Dal momento che questo blog, se possibile, è peggiorato come ambiente per nerd alla ricerca di novità -manco lo è mai stato in effetti- mi chiedo se con il progressivo ingresso sul mercato di Vista sempre più gente non sia stata invogliata a rivolgersi altrove.

07 novembre 2007

sì, mi è confacente

Oh via, ma c'era proprio bisogno? Soddisfazioni ne avete avute, riprove lo stesso.
Ovvio che è stata la mia grandissima modestia che non ha saputo resistere.





You Are an Excellent Cook



You're a top cook, but you weren't born that way. It's taken a lot of practice, a lot of experimenting, and a lot of learning.

It's likely that you have what it takes to be a top chef, should you have the desire...



Via Typesetter (chi altri?).

06 novembre 2007

noi vi amiamo

Anche se arrivo in forte ritardo mi dispiaceva non salutare Enzo Biagi qui sul blog. Per farlo scelgo l'intervista a Roberto Benigni, quella de Il Fatto del 10 maggio 2001, che poi scatenò a distanza di circa un anno l'editto bulgaro. Peccato non sia completa, e che non abbia trovato il video sul sito Rai -o meglio il link lo ho trovato ma il video non mi si apre comunque-. Ma sul sito Rai almeno c'è la trascrizione del testo dell'ultima parte, quella assente nel video di Youtube; il noi vi amiamo finale può semplicemente coronare una trasmissione come quella ed una carriera.
La scelta parrà strana visto che il protagonista sembra sia Benigni, ma basta ascoltare bene le poche e mirate domande di Enzo Biagi per capire il suo modo di porsi e il suo modo di essere.
Come solo quel tipo di persone sanno fare, era lui che ti salutava anche quando doveva star lì a ricevere i saluti, e ti ringraziava quando lo avresti dovuto fare tu.


03 novembre 2007

ora ne mancano 3 e mezzo

Mi pareva tempo fa di aver letto in giro per la blogsfera che il video era sparito dai siti Rai, e invece è lì negli archivi. Parlo di quando, 8 gennaio 2006, Ualter Ueltroni disse chiaro e tondo che finito l'eventuale secondo mandato come sindaco di Roma non avrebbe ricoperto altri incarichi.
Per ora, benpensanti che siete, resta di parola. Comunque parlava di cinque anni dopo l'intervista di Fazio. Gliene rimangono 3 e mezzo. Gnaa farà?

02 novembre 2007

regalie

Qualche giorno fa chiesi a mia madre se al mercatino del venerdì (che poi tanto ino non è, viste le centinaia di bancarelle) mi cercava delle pantofole nuove.
Oggi a pranzo mi sento fare: aspetti s. Andrea o le vuoi ora? Qui si è tanto atei quanto attaccati al patrono del paese di mia madre, e dal momento che da sempre per il 30 novembre arriva un regalo, scusate la profonda coerenza ma si festeggia anche il mio omonimo santo. Le pantofole vanno anche bene... insomma... non sarebbero proprio come le desideravo ma almeno la suola non è in un pezzo unico. Che si vuole, star lì a guardare in bocca a caval donato? Stasera sono passato a prenderle.
A quel punto ho fatto cenno che per natale (contraddizioni all'ennesima potenza), se proprio ci tengono, un bel portafoglio e un portachiavi bello grande servirebbero come il pane. No dico, al nuovo lavoro mi hanno dato un chiavistello da 12 cm, dove lo metto?

01 novembre 2007

canzone del mese - ottobre 2007

In ottobre ho visto due concerti tanto diversi tra loro quanto belli e per me arricchenti in termini di emozioni, The Police e The Ring Around Quartet. Avevo pensato di mettere quale canzone del mese una So Lonely o, dopo domenica scorsa, una Mignonne, allons voir si la rose però ho capito che nel scegliere una al posto dell'altra avrei fatto un torto o a Gordon Matthew o a Umberto. E, visto che è stato un mese di stravolgimento per me, avrei fatto un torto anche a me stesso.
Per cui scelgo una canzone del tutto diversa. Almeno quattro o cinque volte ho avviato l'ascolto del cd in modalità random ed è stata selezionata sempre quale prima canzone. Insomma, tra titolo e randomizzazione reiterata non poteva che essere scelta lei: The Queen (e con questo fanno tre gruppi col The davanti ;-P), Keep Yourself Alive.