30 maggio 2012

la soluzione per il Bologna Pride 2012

Dalle voci che si rincorrevano fin da ieri sull'annullamento del Gaypride di sabato 9 giugno a Bologna a causa del terremoto e soprattutto per un, a mio parere, malpensato rispetto nei confronti dei morti, oggi si è invece arrivati ad una soluzione che mi vede d'accordo.
La parata si farà senza i carri, la musica la faranno le bande presenti e il corteo si trasformerà in una macchina di solidarietà. Senza dubbio sono, per ora, solo parole ma che nel leggerle mi hanno fatto molto piacere. Una ragione in più per esserci.
Il resto sul sito del Bologna Pride 2012.

29 maggio 2012

lo psicodramma delle ore 9

Le reazioni di alcuni a volte mi fanno venire il dubbio se esista per me un'appartenenza ad una differente specie.

Stamattina della scossa delle ore 9 ho sentito solo il boato, come un camion che passa, ma non l'ondulazione; stavo entrando in bagno per rinfrescarmi un po'. Una volta uscito ho notato una certa agitazione. Qualche collega era fermo al portone, altri che scendendo dai piani alti un po' turbati che mi dicevano della scossa. Come la volta scorsa ad inizio anno, non ho sentito niente, o meglio ho fatto mente locale dopo che quel rumore di camion era in realtà il boato del sisma.
Dopo qualche minuto è arrivata la mia collega che abita fuori città. Aveva sentito della scossa alla radio.
ODDIO È SUCCESSO UN MACELLO!!! A GENOVA! A LA SPEZIA! A PISA!! Lacrime agli occhi a contorno del tutto.
Io avevo già iniziato a curiosare su internet ma di Liguria e Toscana proprio non avevo trovato nulla. L'Ingv non dava ancora nessun dato. Il sito dell'Ansa era giù. L'Usgs americano, dopo aver tribolato non poco per trovare una pagina interna che fosse utile, ha dato finalmente l'avviso, magnitudo 5.8. In quel momento anche l'Ingv: magnitudo locale 5.8. Curiosa coincidenza dei dati. Mi sono spostato sulle homepage dei giornali. Sul corriere e su repubblica si accennava ad una magnitudo 5.9. E iniziavano a pubblicare i primi brevi stralci di notizie.
D'un tratto è arrivata la responsabile annunciando la scala Richter da 5.9!!! Chiaramente il fatto che l'Ingv e l'Usgs avessero pubblicato una magnitudo da 5.8 è stato da subito catalogato dai suoi pochi e malfunzionanti neuroni quale disturbo al verbo che stava portando.
Andando poco dopo nella stanza della mia collega ancora scossa, ho riportato che sul corriere stavano parlando di Bologna dove alcuni negozi erano stati evacuati.
ODDIOO, I NEGOZI EVACUATIII!!
Sì, appunto. Quindi le persone hanno avuto tutto il tempo di uscire.
Ah!!!
Seppur destata da quell'attimo di consapevolezza è passato nel suo sguardo anche un lampo di disprezzo.
Pochi minuti ancora e la responsabile disquisiva, con malcelato fastidio, sull'inutilità in queste situazioni degli eroi, che anzi sono controproducenti perché danno un esempio sbagliato mentre conta solo la fuga.
Quella mezz'oretta è stata, come corollario della storia, da molti passata ai cellulari, ovviamente coi segnali molto deboli.

Interno ufficio. Alcuni sentono la scossa, altri no. Alcuni cercano di informarsi, altri no. Alcuni, proprio perché non c'è motivo di preoccupazione diretta cercano di ragionare, altri proprio perché non c'è motivo di preoccupazione diretta necessitano di sragionare.
La mia vera preoccupazione è a questo punto un'altra: semmai arrivasse un vero terremoto a Livorno quando sarò in ufficio, dovrò guardarmi dalla mobilia, dai soffitti e dai muri oppure dal più pericoloso isterismo già dimostrato dai miei colleghi?

25 maggio 2012

buon towel day

Per pochi minuti arrivo in tempo.
Buon towel day dunque. E la foto no, non l'ho fatta e non ne ho intenzione, anche perché senza dimostro di essere più cialtrone.

20 maggio 2012

i soliti calcoli della magnitudo italiana

Terremoto in Emilia Romagna di oggi.
Cerco di essere sintetico. Per frasi più approfondite e, forse, più sconnesse, rimando in fondo al post.

USGS, il servizio geologico statunitense, pubblica il dato della scossa principale alle ore 2:03:52 (UTC): Magnitudo 6.0.
INGV, istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, pubblica il dato della scossa principale alle ore 2:03:52 (UTC): Magnitudo 5.9.
Il terremoto dunque è lo stesso. Eppure le misurazioni della magnitudo sono differenti.
A leggere bene nelle due pagine linkate i due istituti parlano di due cose in realtà differenti: l'Usgs non dà indicazioni particolari, il simbolo usato è M = magnitudo, mentre l'Ingv usa Ml = magnitudo locale.
La magnitudo locale è la conosciuta, almeno di nome, scala Richter.
La magnitudo usata dall'Usgs è quella chiamata brevemente magnitudo momento, o per intero magnitudo del momento sismico.
La seconda è un deciso perfezionamento della prima. L'Usgs pubblica sul suo sito anche la policy che utilizza per la scala. Hanno introdotto questo documento di riferimento 10 anni fa, anche se utilizzano le misurazioni in magnitudo momento da molti più anni.

Pensavo di averne già scritto qui sul blog delle differenze tra le due magnitudo e che qui in Italia usiamo la vecchia misurazione, in riferimento soprattutto al terremoto de L'Aquila dell'aprile 2009, ma non ho trovato nulla. Forse me lo sarò sognato.
La questione potrebbe sembrare di lana caprina per chiunque non sia un sismologo ma in realtà c'è un elemento di notevole interesse.
Anche per il terremo de L'Aquila l'Ingv parlò di magnitudo locale 5.9. Mentre l'USGS parlò di magnitudo 6.3. La differenza allora fu decisamente molto più ampia del terremoto odierno.
In Italia, seppure in questo periodo ci stia pensando il governo Monti a togliere tutto, i danni per le calamità naturali sono pagati dallo Stato. Ma a certe condizioni: per i terremoti infatti è proprio la magnitudo 6.0 a fare da spartiacque tra il risarcimento completo e quello parziale.
Indovinate di quale tipo di magnitudo parla la legge italiana?

08 maggio 2012

i peti vengono dal culo

Così si è espresso ieri il nipotino neanche 3enne alla nonna, parlando con un tono malizioso che stride in bocca ad un bimbo. Glielo ha detto il fratellino più grande, quella teppa.

Questa frase di mio nipote mi è venuta in mente dopo aver letto l'articolo pubblicato oggi su Current Biology dal titolo "Could methane produced by sauropod dinosaurs have helped drive Mesozoic climate warmth?" che tradotto fa più o meno un "Può il metano prodotto dai sauropodi aver causato il riscaldamento climatico del Mesozoico?", che detta così potrebbe essere catalogata tra le cose di scarso interesse, ma riportata in altro modo, come ho letto, effettivamente richiama una certa dose di attenzione "Riscaldamento climatico nella preistoria, per gli scienziati fu causato dalla flatulenza dei dinosauri".
Ad una veloce lettura dell'articolo sono seguite le mie grasse risate. Poi, nella ricerca di fonti attendibili per cercare di comprendere come smontarlo, mi sono invece imbattuto in elementi che mi hanno più portato a pensare che i tre estensori non abbiano del tutto sbagliato metodo di analisi.
Dapprima mi son chiesto chi fossero i tre ricercatori. Verificato che di geologia ne dovrebbero sapere, la cosa infatti non è così scontata visto che in tanti si mettono a parlare di paleontologia avendo back- (e pure front-) -ground del tutto distanti, ho cercato di verificarne le fonti. A mio parere la fonte più importante tra quelle citate nell'articolo è lo studio pubblicato due anni fa su Historical Biology intitolato Giants on the landscape: modelling the abundance of megaherbivorous dinosaurs of the Morrison Formation. Un pippone pieno zeppo di numeri e parole, eppure redatto con un costrutto comprensibile ai più: capire quale modello di distribuzione avevano, con riferimenti alle loro dimensioni, i dinosauri erbivori in quella che sarebbe diventata l'attuale America settentrionale.
Nel pippone linkato, per il quale lo so che non smetterete mai di ringraziarmi, stanno forse alcuni punti deboli che potrebbero inficiare il successivo studio sulle 'flatulenze dei dinosauri'.
Infatti la Morrison formation, e meno male che c'è pure la pagina italiana su wikipedia, risale al tardo Giurassico, un periodo troppo precoce per sostenere il non detto della ricerca: l'estinzione dei dinosauri. Trasformando in battuta quanto voglio dire, significherebbe che almeno dalla deposizione della Morrison formation fino all'estinzione dei dinosauri alla fine del Cretaceo i grandi sauropodi avrebbero scorreggiato per 90 milioni di anni di fila, producendo una quantità di metano insostenibile per il clima di qualsiasi pianeta. A me pare esagerato, sicuramente anche in alcune delle loro culture si svilupparono per così dire delle morali puritane che trasformarono la sana pratica evacuativa in stigma sociale.
Altro punto probabilmente debole è rappresentato dalle correlazioni tra densità delle popolazioni dei sauropodi nel tardo Giurassico e quelle degli erbivori attuali africani. Se la Morrison formation nel Nord America dà indicazioni che il clima fosse lì all'epoca paragonabile alle praterie e savane africane odierne, non c'è però nessun accenno, o almeno io non lo ho trovato, sulla vegetazione o ancora meglio sull'apporto calorico delle due vegetazioni. Quindi danno per scontato che le due vegetazioni portassero simili apporti calorici agli animali erbivori.
Vero? Potrebbe esserlo davvero, non fosse che nel record della vita sulla Terra registriamo nel Cretaceo la diffusione rapida delle angiosperme, un cambiamento nel mondo vegetale forse senza precedenti. Da qui mi viene il dubbio che le stime sulle densità delle popolazioni siano risultate essere troppo generose. Insomma, sarebbe il caso di rivedere il numero di scurreggioni coinvolto.
Il tempo, e altre ricerche, ci diranno come considerare l'ipotesi di cui ho scritto.

Nel dare quel titolo al post paleso il mio subdolo tentativo per farvi leggere un po' di paleontologia, ché altrimenti manco sapreste cos'è, perché purtroppo solo boiate come il mio titolo, o come il film Jurassic Park, vi attraggono, non le argomentazioni scientifiche.
Ed ora che siete stati raggirati, buona continuazione di serata.

06 maggio 2012

la storia dei Quattro Coronati

In una giornata, quella di sabato 28 aprile, in cui il mio cicerone romano mi ha -come è uso fare durante le mie puntate nella capitale- scorrazzato per chiese (tanto a Roma ce ne è un fottio, non siamo ancora arrivati a metà, pur sembrando dei novelli woitilacci che se le faranno tutte queste chiese) sempre piene di festanti (?!) ospiti di matrimoni appena finiti di celebrare o con la sposa in arrivo a bordo di una bianchina, ecco che sorprendentemente ne abbiamo trovata una priva di sposi e annessi invitati.
Casualmente arrivati in via Capo d'Africa, dalle parti del Colosseo, l'attenzione viene catturata dal bastione posto in fondo alla strada. Chissà cos'è, chissà se ci si può entrare. Fatta una salitina niente male per sgranchirsi le giunture, eccoci davanti a questa specie di fortezza. Uno, due chiostri, la chiesa bellina e con la classica frescura che ti aspetti.
Volendo il mio consiglio, la chiesa si presta bene a celebrarvi matrimoni. Sarà la mia natura di bastian contrari ma nel giorno in cui tutte le altre erano occupate ecco che solo per questa vi darei il mio consiglio. Qui alcune foto del vostro SF.

Ed ora, per la serie "le allegre vite dei santi", una breve illustrazione di chi siano e cosa abbiano fatto questi santi quattro coronati. Sinforiano, Claudio, Nicostrato e Castorio erano degli scalpellini cristiani vissuti ai tempi di Diocleziano. Quest'ultimo, antipatico fino al midollo, se ne andò a comprare del marmo per i suoi palazzi (anche allora non ci si fidava degli architetti) in Pannonia, che oggi chiamiamo Ungheria, Austria, Croazia, Slovenia (poi dice uno non si deve rifare al passato... un'unica regione al posto di quattro), e incontrando questi scalpellini ordinò loro, nel senso di dare una commessa di lavoro, di scolpire un'effigie del dio Esculapio.
I quattro, affatto commossi dalla richiesta e per nulla avvolti dall'aurea mistica dell'esculapio (qui alle mie latitudini il suo richiamo ha precisi connotati pregni di positività), ricorsero alla classica scusa de "la nostra religione non ci permette di ...", per cui vennero dapprima flagellati per convincerli con le buone ad abiurare il cristianesimo. In seguito venne ordinata, stavolta nel senso di imporre, la loro morte tramite inserimento in casse di piombo e conseguente getto delle stesse in un fiume.
A margine, pure un altro -tale Simpliciano- fu condannato a morte perché cercò di recuperarne le salme. Tutti e cinque sono diventati protettori dei muratori, ma solo ai primi quattro è stata intitolata la basilica che ho visitato. E questo non fu affatto sportivo.

01 maggio 2012

salvaiciclisti - la manifestazione del 28 aprile

La bella iniziativa del gruppo #salvaiciclisti ha potuto godere di una bellissima giornata e di una bella folla che ha fatto contorno a quello che era e sarà in futuro il fatto principale: finalmente in Italia si inizia a parlare di una diversa mobilità urbana, pensata per i ciclisti ed i pedoni.
Tanta gente, tante biciclette, tanto spirito giovanile. Per un bel post rimando volentieri a quello di Marmaz che raccontare lo sa fare meglio di me.
È stata una meravigliosa passeggiata in mezzo a tanta bella gente. Perché sì m'è toccato camminare, gli amici che mi ritrovo a Roma non hanno bici funzionanti da prestare. Vai a sapere cosa ci fanno, io la mia Bianchi sciagattata insisto ad usarla nonostante ogni tot perda qualche pezzo. Però ci sono, rispondono alle mie email di esortazione e mi ci accompagnano pure.
Sia chiaro, ci sono state pure cose che non hanno funzionato. Il sistema di amplificazione è stato ampiamente sottodimensionato. Non sentivo bene pure quando ci eravamo avvicinati.
E ancora altro. Me lo faceva notare il cicerone de noantri, dove noantri siamo i cialtroni foresti, e il cicerone è quello che ha l'inflessione della parlata leggermente tendente alla lingua di Trilussa. Diceva infatti, mentre ci avvicinavamo lentamente al cuore della folla, che più che una manifestazione sulla mobilità si stava trasformando in una manifestazione nazionale dell'immobilità. Tutti fermi tutti bloccati e incastrati.
Bell'ossimoro, ho pensato, qui si dà il là alla lobby automobilistica, prenderanno a spunto questo ingorgo di ruote e manubri per dimostrare che negli ingorghi di auto si sta più larghi.
Eppure in quel marasma ho visto gente che riusciva a spostare lievemente la bici senza farla mai urtare contro qualcuno o qualcosa. Io avrei portato via caviglie polpacci stinchi con ruota anteriore, pedali e pure ruota posteriore. E se non credete che sia possibile è perché non mi avete mai visto quando, anni fa che potevamo mettere le bici nell'androne di casa, con tutte le attenzioni del caso andavo immancabilmente a strusciare in più punti e a diverse altezze il portone di casa, sverniciandone un po' per volta il legno.
Molte belle persone. Intendendo che andare in bici fa bene, ti fa diventare più bello. Mi dicono che il livello delle ragazze era decisamente alto, non so, mi fido. Fidatevi di me quando dico che sicuramente lo era quello degli uomini, madonna se lo era. Un po' di foto della giornata.