29 agosto 2005

mi riprendo lo scettro

Mi spiace caro Portmeirion ma sono di nuovo io il più spammato di tutti. Non qui sul blog stavolta ma su una delle mie emails. Ho stabilito il nuovo record
409 email di spam!
Esigo di essere festeggiato... insomma fatemi la festa, in un senso o nell'altro è lo stesso, che in entrambi i casi finisco di patire.

28 agosto 2005

musiche

Ci sono possibili spiegazioni al fatto che sarà quasi un paio di settimane che ascolto ininterrottamente musica dei Kool & The Gang? Ieri l'altro sono riuscito ad intervallarla con le Sister Sledge, così tanto per variare tipo di musica. Quasi quasi mi sparo anche un best of di Gloria Gaynor e sono a posto.
Da provare l'effetto durante le, poche, faccende casalinghe. Raddopiano le energie e la voglia di fare.

27 agosto 2005

Here we go!!!

Eccoci, oggi comincia il campionato. A Livorno. Altra stagione di tifo, patimenti sicuri, soddisfazioni incerte. Ma tanto è lo stesso: la passione che c'è qui è difficile da descrivere. Tanto che i tifosi più accaniti sono le donne; sì, proprio quelle che di calcio non capiscono niente... ma non toccargli la squadra che, loro sì, ti sbranano. E poi ci sono anche gay tifosi, razza rara ma non qui, il tifo è vissuto come un rapporto, travagliato, d'amore e perciò eccomi qui. Anche se sono al corrente che non sia, la curva ma non solo, un ambiente 'friendly', tutt'altro: troppo machismo in questa città.
Differente era (all'epoca delle due squadre in serie A) il basket: più passionale, più coinvolgente. Più educativo: insegna anche la sconfitta. Che bello che era... Ma sono anni questi in cui il calcio ci ha dato enormi soddisfazioni. Proprio a tutti. La passione si è spostata verso lo stadio e io ho seguito il flusso delle emozioni. Sono amaranto, non c'è niente da fare.

25 agosto 2005

segnalazione

Domani su Rai Uno alle ore 21 danno il film "Pane e tulipani". Se potete, guardatevillo.

la prima droga

Grazie Annina (commenti a questo post), non mi ricordavo più il nome: Coccoina. La mia prima droga. Penso che a livello di assuefazione sia da mettere insieme alle barrette Kinder. L'età dei consumatori le accomuna entrambe.
P.S. a me bastarono queste due per giocarmi il cervello.

24 agosto 2005

effetti collaterali

Non ci potevo credere!!! Ma qualcuno gli avrà detto che poi non potranno trombare?

ultimi giorni di ferie

Ho fatto le famose polpette allo zenzero... non male anche se la prossima volta ne metterò un po' di più.
Altra cosa, essendo tornato un caldo che si sbombola, me ne vado al mare a fare il bagno. Il tutto alla facciaccia vostra. Smack!!

23 agosto 2005

distribuzione commerciale?

Ma vi pare possibile che per trovare una banale confezione di Vinavil debba girare in lungo e in largo per la città tra negozi e Upim varie per poi arrivare alla distante (non dal lavoro, ma sono ancora in ferie) Ipercoop? Ma possibile che sia tutto un abbigliamento in saldo perenne e poco altro? E perché se uno desidera una colla vinilica deve invece accontentarsi di colla in stick? Mò mi faccio una cultura degli acquisti online e poi non muovo più un passo.
Restando nel discorso distribuzione ho trovato l'Amarula, ma solo su un sito inglese che non consegna nell'Europa continentale. Peccato perché volevo fare qualche regalino qui e là; cerco di affinare le mie ricerche e magari verso la fine dell'anno per davvero vi allieto (toh, magari durante un sacher time).

22 agosto 2005

L'ho trovato!!!

Quello che può capitare in un normale lunedì di agosto, a passeggio per la città rinfrescata dalle recenti piogge, ha dell’incredibile. Entro nella mia libreria preferita e, curiosando qui e là, trovo l’oggetto dei miei desideri passati e presenti: “La struttura della teoria dell’evoluzione” di S. J. Gould. Una vera e propria bibbia per chi si diletta, e non solo, in paleontologia, pubblicata in Italia due anni fa e da subito introvabile non per le vendite strepitose ma per la ritrosia delle librerie a ordinare questi 1,9 kg di tomo dal prezzo esorbitante. Io l’avevo ordinato ma rimase inascoltato il mio appello accorato.

E ora mi trovo qui davanti con questo libro da 1.682 pagine, bibliografia esclusa, contento e intimorito allo stesso tempo: capirò tutto quello che c’è scritto? Difficilmente, non sono mai stato un ferrato evoluzionista, ma non importa perché un libro può dare emozioni lo stesso. Al di là del prezzo, il suo valore è molto più alto.

accarezzatemi la guancia

Dopo aver visto i telegiornali ieri sera, con l’ingresso da ‘Cleopatra’ fatto dal senatore lucchese al mitingciellino, sono andato a leggermi, anche grazie al più che tempestivo post di Gil, cosa aveva detto la, ahi noi, seconda carica dello Stato. Do atto all’Elfo che i suoi post, scarni o addirittura privi di commenti, sono maledettamente efficaci con i semplici link agli articoli perché ognuno, leggendo la stessa cosa, si faccia la propria idea. Bè, io spesso non resisto e devo farci dei ragionamenti che poi facilmente con una frase a commento possono essere fatti cadere come castelli di carte, perché comunque non sono mai esaustivo e spesso neanche chiaro. Vediamo se ci riesco anche stavolta.

Mi aveva colpito nel servizio del tg, negli articoli di giornale non viene riportato, la sommatoria che fa dei credenti coi laici (quelli buoni, secondo lui) per superare la crisi morale che attraversiamo con questa bella santa alleanza. Ho sempre pensato che se proprio le due parole non hanno dei significati identici, poco ci manca. Intendo credente come chi professa una fede religiosa e laico come chi non appartiene al clero. Il dubbio che mi assale è se tra i laici possa essere considerato anche un ateo o no: nel senso letterale sì, ma la parola laico non è utilizzata per compiere una distinzione all’interno dei credenti? Io almeno la intendo così. Questione di lana caprina se non fosse da sottolineare come pera limiti a queste due categorie l’universo (cristiano) e stranamente dimentichi, nel contesto ciellino, di parlare anche degli atei ai quali lui appartiene. Un ateo non si definisce mai laico, ma solo ateo. Si vede che nel suo filosofeggiare se ne è dimenticato.

Mi ha colpito come sul relativismo faccia da serio concorrente a ratzi, con l’aggravante che se ratzi in fin dei conti occupa una carica di parte, pera occupa una carica pubblica che dovrebbe essere sopra le parti, anche e soprattutto su temi come questi. La questione si sposta per me a quali temi possa ora affrontare il clero se quelli a loro cari sono affrontati in modo così incisivo da pera.

Per ratzi e la giornata gmg, che poi è stata una 4 giorni… (nomi a vanvera), non posso invece che auspicare una reale applicazione di quanto detto sulla religione fai da te. Nel dire questo confermo la definizione datami di eSTEMIsta, ma almeno si tratterebbe di far comparire, e di far essere, la religione per quello che è, con tutte le sue sfaccettature e, soprattutto, farla essere la stessa cosa per tutti. Compresi i berlusca divorziati che si beano di ricevere comunque le comunioni, i casini che fanno da paladini del cattolicesimo e lasciano mogli e figli per una di 20 anni di meno, gli altri paladini che applicano, loro sì, la religione fai da te quando più gli pare (vedi i bossi et alii con le conclamate schizofrenie tra papi e chiese ladrone e mancate origini cristiane). Ma davvero si avverasse quanto dice ratzi! Quasi quasi avrei da guadagnarci anch’io (quindi pure per me è valso il richiamo contro il fai da te): non trombando rientro mio malgrado tra i poveri fratelli omosessuali degni di rispetto proprio in quanto non trombanti. No scusate, cazzo dico: ora vado contro la mia natura (aspettate a ridere, sciocchi) di fedele innamorato sognatore e entro in una dark room fino a quando non ne ho collezionati almeno una decina. Ne uscirò sfiancato ma 'relativisticamente' libero.

21 agosto 2005

chi glielo dice a Bill?

Ho installato Firefox. Per ora nulla di ché, intendo sia in positivo che in negativo. Sarà che non utilizzo se non le funzioni più comuni per cui differenze epocali non ne noto. E ho anche installato Sage che, dietro utile suggerimento, fa da feed reader e mi permette di leggere i blogs. A Sage penso mi ci abituerò con un po’ più di tempo, anche se lo ho settato con semplicità. Una differenza è che in questa maniera non so se ci sono nei blog nuovi commenti il ché, nei fantastici casi di commenti scemi (la maggior parte ;-P), significa di dover comunque selezionare i singoli post per vedere anche i commenti. O c’è la possibilità di settare Sage in modo da vedere anche quando c’è solo un nuovo commento e non un nuovo post? Se non fosse possibile, ci sarebbero feed reader che fanno questo?

In definitiva penso che potrei anche mantenere queste novità e non tornare da Bill. In genere i cambiamenti sono stimolati dalla ricerca di un qualcosa di diverso e/o di migliore. Essendo i miei livelli di conoscenza informatica troppo limitati per apprezzare a pieno alcune, se non tutte, modifiche ritengo però che un motore sufficiente a spingermi al cambiamento sia il poter salutare Bill. Che fo, nielo dio?

20 agosto 2005

i consigli cioccolatieri #4 - degustazioni

In lieve contrasto con quanto scritto la scorsa settimana, ho provato per voi, ma non solo ;-P, alcune cioccolate. Riporto dei banali pareri e consigli sulle seguenti, a seconda dei gusti, delizie:
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Xoco, fondente 60% con nocciole italiane. In realtà è una granella di nocciole e, a mio parere, ne risente il gusto perdendo in buona parte l’aroma della tostatura. È un prodotto del commercio equo e solidale quindi si trova quasi esclusivamente nelle botteghe del circuito;
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Xoco, fondente 60% al tè verde Earl Grey. Notevole l’aroma del bergamotto. Da riproporre, magari quale glassa alla Sacher. Sì, ha incontrato la mia approvazione;
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Lindt, fondente 49% Citron Intense, édition limitèe. Pessima combinazione anzi, una delle peggiori che abbia mai assaggiato. Sembra quasi che sia limone con cioccolata e non viceversa; troppo intenso il gusto, al limite del nauseabondo. E sì che le combinazioni cacao – agrumi hanno sempre dato degli ottimi risultati;
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Lindt, bianco Fraîcheur de fraise, édition limitèe. In realtà oltre alle fragole contiene anche un po’ di rabarbaro. Ebbene sì, commisi l’errore di non accorgermi al momento dell’acquisto che era cioccolata bianca. Comunque la prova l’ho fatta, mica potevo buttarla via. E devo dire che è fra le migliori cioccolate bianche mai assaggiate; ciò significa però che la consiglio agli amanti del genere, difficilmente ne acquisterò un’altra;
- Quetzal, fondente 50% alla cannella. Carina, anche se molto semplice, la confezione in carta da pacchi e spago colorato. Il nome deriva dalla cooperativa siciliana, di Modica, che importa i prodotti del commercio equo e che richiama il nome dell’uccello sacro agli Aztechi e ai Maya (i padri dei maestri cioccolatieri odierni). La barretta di cioccolato è compatta, dalla forma molto simile a quella delle barre di cioccolato dell’esercito. Il profumo è intenso e molto promettente; all’assaggio però si avverte che lo zucchero è cristallizzato, non amalgamato al cacao. Noto che negli ingredienti c’è solo la pasta di cacao e non anche il burro di cacao: possa dipendere da questo? Insomma, si sarà già capito, non mi è piaciuto molto;
- Quetzal, fondente 50% alla vaniglia. Confermato l’effetto zucchero di canna cristallizzato; l’aroma di vaniglia non è particolarmente intenso. Penso che sul Quetzal farò un bel rigo sopra, anche se ne esistono svariati gusti tutti aromatizzati, a meno di incredibili risultati coi pastrocchi che inventerò per utilizzare questi 2 etti scarsi di cioccolato che dovrò riciclare.
L’abbuffata ha contribuito a rendere più leggero il mio stato depressivo, e comunque a livello fisico non ho ancora registrato forti effetti collaterali… lo dico sempre, la cioccolata se è di buona qualità non dà che piacere.

19 agosto 2005

avvisi a... e consigli da...

Carissimissimi lettori del mio blog sappiate che ogni tanto il mio caro nb mi saluta per qualche secondo / minuto e che nei medesimi istanti, se connesso o con un file in via di lavorazione perdo un bel po' di roba. Potrei aggiungere i saltuari ma snervanti problemi di connessione, di cui sono stati testimoni i partecipanti al Sacher Time, ma non vorrei affliggervi troppo. Questa sera mi è successo di nuovo, avevo appena finito di connettermi e scaricare la posta che il nb ha pensato bene di spegnersi; ho fatto solo a tempo ad accorgermi che c'erano nuove email ma, dopo il riavvio, non sono state nè recuperate dal sistema nè scaricate nuovamente. Quindi, tolta la quintalata quotidiana di spam che mi arriva, se qualcuno dalle ore 20-20,15, ora in cui avevo controllato la posta, mi ha inviato qualcosa per favore me la rimandi.
Chiedo inoltre di partecipare al seguente sondaggio rivolto agli utilizzatori della Volpe di Fuoco che ho scaricato ma non ancora installato:
1. meglio Firefox o IE;
2. differenze sostanziali (rispondete mettendovi nei panni di un utilizzatore medio, anche minimo);
3. difetti di Firefox (ne avrà, spero).
Benvenuti anche consigli su feed reader (es. conviene Sage che è con Firefox o un programma ex novo?) e, visto che ci siamo, anche su sostituti di OE, anche se per ora il cambiamento di browser potrebbe decisamente bastare.... e poi ho pensato che un BadFire e un SacherFire non può non avere ed usare un programma che ha Fire nel suo nome, vi pare? (ma perché non l'hanno chiamato FoxFire? sarebbe stato perfetto!)

18 agosto 2005

chi mi tolse le ragnatele

Ma questa moda da dove viene? Da John che lo ha scritto per primo, da Kiti che ha risposto per prima, da me che perseguito? mai e poi mai avrei pensato di farlo, ma mi sono presi i 5 minuti ;-P.
Il titolo del post è indicativo. Ora vediamo di asteriscare i nomi (brava Kiti, buon suggerimento) e fare questo rapporto degli ex. Evito di farlo annuale, qui non si batte chiodo da novembre... due conti rapidi e si capisce tutto.
F*, sposato da quel dì, spero infelicemente ma mi giunse voce che aveva pure figliato (poveri bimbi);
M*, boh;
S*, mai più rivisto;
S**, anche per te spero in una brutta finaccia e cmq stai bene dove stai, cioè boh;
N*, so da fonte certa, cioè lui in persona, che trombeggia a destra e a manca... ché non ha ancora trovato dentro di sè la voglia di accasarsi. Ma quando mai?
F**, cioè colui che mi spezzò il cuore o, per farla meno lacrimevole, colui che ha alzato le mie aspettative... se ne sta alla ricerca di quello giusto (si usa dire Mr. Right) ché io ne avevo troppi di pregi, e nel frattempo tromba anche lui che è una bellezza.
Fine. E meno male, sennò poi mi prende il magone.

17 agosto 2005

the definitive desktop's background



Forse ho trovato lo sfondo giusto. Una giusta dose di teatralità, spettralità, malinconia.
Un sogno riprodotto in una foto.

15 agosto 2005

c'è da andare a prendere il ponce

Considerando che qualcuno è riuscito a scrivere un post di sole 26 parole, in cui era però presente per ben 13 volte la parola Sacher (in aggiunta a 11 virgole ed 1 punto), cercherò di sostituire l'aulico nome con S*, faccio prima.
L'arrivo dei S* ospiti è coinciso per le due coppie, trovatesi 'casualmente' a pochi metri da casa mia... sarà per via delle mappe corredate dai punti rossi? neanche coi bimbi... però devo dire che da bravi sono arrivati senza lanciare s.o.s. disperati. L'ultimo dei S* ospiti invece è giunto attraverso i quartieri sud per vie alternative nonostante fosse dotato anche lui di punti rossi... è stato 'telefonato', ma non era preoccupato, aveva fatto un incontro con un autobus della linea n° 6 (darà spiegazioni l'
interessato).
Del S* pranzo daranno delucidazioni i S* ospiti, ché in fin dei conti era in loro onore. Segnalo però l'arista fornita dai S* ospiti
pistoiesi, utilizzata come antipasto gustoso.
Faceva un discreto caldo e la cosa ha condizionato non poco nonostante lo spalancamento di tutti i pertugi esistenti. Forse ha condizionato anche il romano che non aveva letto gli ultimi aggiornamenti del post di venerdì e che quindi è stato preso un po' in giro: "cazzo ho fatto 300 km allora?" è stato il suo grido.

S* ospiti gentili, simpatici, loquaci, ben disposti a qualunque variazione del S* programma che in realtà è stato inventato lì per lì, tranne forse il mare. Insomma, ospiti da segnalare e da invitare nuovamente. Una SECca non aveva il costume ma non è servito visto l’orario di fine pranzo, ma anche per la successiva partenza, e quindi non adatto per problemi di digestione. Rapida, vista la quantità delle stoviglie, rigovernatura. L’ospite numerato insisteva poi con la visita della città che gli era nota quanto l’Honduras Britannico. E quindi via in una passeggiata post pranzo. Il cicerone inizia però a comportarsi da tale solo davanti ad una foto esposta in una vetrina ritraente PROTTI che, lasciando il campo per l’ultima volta, dà la fascia di capitano a LUCARELLI con accanto un plaudente Cannavaro, capitano della Nazionale nonché giocatore di una squadra con colori sociali neri e bianchi. Da questo episodio parte a ritroso la storia di Livorno raccontata dal cicerone dei S* ospiti. Tappe fondamentali via della madonna, la Fortezza Nuova (lezza come non mai) con viste panoramiche verso piazza della Repubblica e la Torre del Marzocco, dispersa in mezzo al porto industriale, il quartiere di Venezia i cui scorci pare siano piaciuti, la vista della Fortezza Vecchia, il palazzo dei Portuali, i 4 Mori, e un lento ritorno a casa per una cena iniziata verso le 21,45. Successiva uscita di mezzanotte per un’altra passeggiata sulla Terrazza Mascagni, con decisione presa dall’ospite blu che quello sarà il luogo del prossimo raduno (maddeché?), dove spirava un discreto vento tendente al libeccio. Mi viene in mente che potremmo andare a prendere un ponce (da cui il titolo del post) ma l’ora e soprattutto la calda giornata non agevolano lo spostamento per una bevanda scalda budella. Spostamento verso le baracchine per prendere qualcosa da bere con annessa ridicola quanto assurda gara con una macchina dei vigili che ci precedeva regolarmente per costringere le baracchine stesse alla chiusura (erano le 1,30 e io ricordavo la chiusura per le 2, mah). Si vince finalmente la gara e poi tutti a nanna.
L’indomani la sveglia è stata scaglionata, con episodio finale di chiamata da parte dell’ospite pratese fatta all’ospite numerato che pareva non dare segni di sorta da quella camera. Colazione a base di S*, ovviamente, e successiva uscita per andare al mare nelle ore migliori per prendere… una migliore scottatura. La scelta del posto cade sulla più comoda spiaggia dei 3 ponti, al posto di una più lontana anche se più bella ma sprovvista di doccia scogliera di Calafuria. Il mare, per via della mareggiata della notte, faceva schifo avendo in sospensione di tutto, ma quello sarebbe stato un problema anche sugli scogli. Il bagno ovviamente si è fatto, non sia mai. Ritorno per pranzare al solito ad un’ora indecente dove, dopo un S* ragù, ho tentato di rovinare l’appetito dei S* ospiti facendo affogare nella birra delle bistecchine di maiale trasformandole in potenziale stufato; pare non ci sia riuscito. Qui ci sono stati i primi rifiuti alle offerte della S* quale dessert, tranne del romano che ne ha, giustamente, approfittato. Finita l’ennesima rigovernatura, effettuata completamente dai bravissimi ospiti (è per questo in definitiva che li inviterò nuovamente), saluti all’ospite più lontano davanti alla sua panda parcheggiata a ben… 2 metri dal portone di casa (cose dell’altro mondo) e nuova escursione verso il mare con la restante coppia di ospiti. Aribagnetto, altro tentativo di scottatura sotto un discreto vento, ma pare che anche il pratese (è tutto detto quindi) sia riuscito a resistere alle ustioni peggiori (cazzo, crema di protezione 20!!! Neanche con la fiamma ossidrica ci si creano delle zone arrossate). Ritorno a casa e saluto agli ultimi S* ospiti.
Pare che ogni tanto durante questo S* Time abbia proferito frasi che rimarranno agli atti; ho già visto qualcosa scritto ma declino comunque qualsiasi responsabilità visto che difficilmente sono conscio di quello che dico. Citando Bono che il 22 maggio 1992 disse “See you next year”, saluto con “See you next Sacher Time”.

12 agosto 2005

stupida cronologia

È in forno.
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aggiornamento delle 21.06
Si sta raffreddando.
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aggiornamento delle 22.31
Farcitura completata.
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aggiornamento delle 23.29
Apposta la glassa. Ora è a riposare, questo significa che si sta facendo più buona.
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aggiornamento delle 23.41
Ehm... ecco.... io.... nel volerle trovare una collocazione più adeguata, la stavo spostando quando sono inciampato... ehm... si, le sono caduto sopra. Mi spiace, mi spiace tanto. Per fortuna che a quest'ora sarete in pochi a leggere. Ah, comunque era venuta veramente buona. Ci si rifarà con la nutella.

11 agosto 2005

i consigli cioccolatieri #3 - la nutella

Stranamente, secondo la mia opinione, gli amanti del cioccolato si dividono in due fazioni separate quando viene chiesto loro di esprimersi sulla nutella. Quelli che la denigrano e quelli che la esaltano.
La 'crema' rappresenta per me uno dei più classici oggetti del desiderio. Da bramare, da gustare, da centellinare o far finta di farlo, tanto poi non riesco a pormi un freno e continuo oltre il dovuto.
La nutella è una delle invenzioni culinarie più azzeccate di sempre, armonizza il gusto della nocciola e del cacao in maniera perfetta trovando un equilibrio tra i due sapori, insieme alla giusta dose di zucchero. Rigorosamente da assaggiare spalmata sul pane.
Quella notte Pietro Ferrero, chissà perché i geni fanno le loro scoperte sempre di notte, era veramente ispirato, e il panetto di giandujot, passando per la supercrema, antenati della nutella, furono una grande invenzione. E i suoi eredi, che hanno perfezionato la ricetta, non sono stati da meno.
Lascio le mie emozioni suscitate dalla nutella alle seguenti parole che mi rappresentano fedelmente: ‘la nutella mi rilassa, mi distende, mi coccola. La sua morbidezza è la mia culla. L’assaporo con gioia e continuo a mangiarne finché non mi sciolgo’.
Dice la storia che è dal 1964 che la nutella è stata immessa sul mercato. Che fortuna essere nati nell’era nutella.

10 agosto 2005

paradossi esistenziali

Non mi pare di averlo mai detto, qui sul blog sicuramente. La cioccolata, o meglio il cacao e i suoi derivati mi fanno, eufemisticamente, un po' male. E allora perché scegliere un nick come il mio, per esorcizzare il triste destino? No, il contrario: ne ho fatto una questione di priorità e ho detto a me stesso che tra la rinuncia e un metabolismo migliore da una parte e le scorpacciate (ogni tanto lo sono veramente) e i simpatici effetti collaterali dall'altra sceglievo l'esistenza migliore quindi la seconda che ho detto ;-PPP.
Eh sì che riesco a ingurgitare di tutto, ma proprio il kakahuatl il mio corpo non lo tollera se non in piccole dosi e preferibilmente senza l'aggiunta dei famigerati grassi vegetali che amplificano le conseguenze nefaste.
Non deriva la mia scelta da un mero calcolo ma dalla possibilità di arricchire con la poesia e l'amore anche la mia dieta, oltre che la mia vita. Dolcezze per tutti :-***.

09 agosto 2005

Le Regine / The Queens

Oh si, è definitivo, è sicuro, è matematico: chi per primi apprezzano le belle idee sono anche coloro dai quali devi diffidare, altro che farci affidamento.
Uno organizza un sacher time qualunque e qualcuno si permette di tirare fuori, a distanza di giorni, che dico, di settimane, un viaggetto in Spagna da fare.
Dietro incoraggiamento tuffico la decisione di continuare è stata presa, quindi questo Sort of HomeSweetHomecoming sarà fatto senza gli esseri gracidanti che, da oggi, potranno essere dichiarati Sòle da chi vuole, garantisce SacherFire. O anche regine dei pacchi che, nella versione internazionale, diventerebbe Queens of packages ;-P.

06 agosto 2005

il secondo sole

Restituitemi la famiglia, ridatemi me stesso, ridatemi la razza umana” [un hibakusha]

Forse queste parole sono state pronunciate come un urlo. Forse sono state pronunciate come una supplica. Sono 60 anni che riecheggiano, spero nel scriverle di prolungarne la memoria ancora.
Ci sono occasioni in cui può valere la pena fermarsi a pensare anche solo un po’, nonostante il tanto atteso primo giorno di ferie. Questi sono i momenti in cui mi piacerebbe credere nell’aldilà, non per me ma per aiutare Sadako a finire le sue ultime 10 gru.

03 agosto 2005

appuntamenti mancati

L'amica C si è messa in testa da un po' di tempo di trovarmi il fidanzato. Dapprima in via discreta poi, col passare del tempo, in modo sempre più sfacciato. Da quando è iniziata questa manfrina è sempre aleggiato quale obiettivo principe un nome: 'Serge' (forse Sergio ma non è scontato e poi fa più... da richiamo ;-P). Serge fa il parrucchiere insieme ad un suo caro amico (etero). Ne consegue che ogni tanto viene pronunciata la frase: "Andrea, quando ti vai a tagliare i capelli?". Per un paio di volte sono riuscito a svicolare andando, con l'apposita macchinetta, a farmeli tagliare dal babbo il quale sarebbe anche quasi bravo nonostante la velocità bradipesca, ma che se non c'è una bella luce tende a dimenticare qualche ciuffetto qui e là. Dopo la castratina tocca poi prendermi qualche insulto per essere sfuggito al mio destino.
Poco fa invece, colto al solito alla sprovvista, ho avallato una sorridente richiesta di andare a fare... le comari dal parrucchiere insieme alla suddetta amica (?). Data prescelta la fine di agosto, prima del rientro al lavoro. "Io vado dal mio amico e te Andrea, nella poltrona accanto, da Serge". Chissà che mi è passato per la mente: ok! ho detto.
L'incredula amica C subito telefona, risponde proprio Serge che però dice che... per quel periodo lui è in ferie. Tutto è caduto come un castello di carte... o se si preferisce tutto si è sciolto come neve al sole (d'agosto poi).
O magari sono salvo. Non so. Solo che questi slanci per far "soccombere" gli altri alla nostra enorme bontà mi ricordano tanto l'episodio nei Promessi Sposi ('zzo, che coincidenza) di Donna Prassede che, nel tentativo benevolo di far dimenticare Renzo a Lucia, praticamente le usava una discreta violenza psicologica.
O sono io che voglio stare sul piedistallo, in attesa che crolli?

02 agosto 2005

mattine lavorative

Stamani è venuto a trovarci presso la sede della mia società, in visita di cortesia invitato dal nostro presidente, il sindaco. Appartenendo alla plebe che a volte si bea di certe cose, riporto sul blog questo episodio. Il tutto si è risolto con una improvvisa apparizione alla porta dell'ufficio dove lavoro (stanza n° 20), una semplice presentazione da parte del pres. "Andrea ti presento il sindaco", e successiva stretta di mano con reciproca aripresentazione. Impressione, come dice Bono su "Bono on Bono" (ormai lo posso citare ;-PP), è che dal vivo i politici hanno uno sguardo da persone che non sanno cosa ci stanno a fare lì. Confermo questa cosa anche per il mio sindaco, precisando comunque che lo scorso anno sono stato un suo convinto elettore e, più passa il tempo, più trovo conferme nel mio voto.
Ora poi mi ha anche stretto la mano.... confermo, plebaglia, nient'altro che beante plebaglia ;-).