31 dicembre 2008

canzone del mese - dicembre 2008

Se per restare bambini basta così poco, perché non farlo. Io, oltre ai piedi nelle pozzanghere, qualche scherzo lo dovrei fare senz'altro, con l'unico limite di provocare solo sorrisi.
La musica poi è solo piena di anima.
Hoppìpolla, Sigur Rós.




28 dicembre 2008

come ci si dà ragione tra razzisti

Ho terminato, dopo tantissimo tempo dall'inizio, il libro Intelligenza e pregiudizio, di Stephen Jay Gould. Il tempo di lettura è stato influenzato in realtà dal penultimo capitolo del libro, il 6°, dedicato principalmente all'analisi fattoriale, di certo non tra le mie passioni più grandi e, soprattutto, tra gli argomenti più compresi. Per cui il libro, quasi terminato, è rimasto per più di un anno sul comodino in attesa che mi ritornasse la voglia.
Nel corso della storia, si è andata formando l'idea che l'intelligenza potesse essere un qualcosa di oggettivamente misurabile. Nel libro vengono date informazioni, dimostrazioni, confutazioni a tutti gli aspetti e studi che hanno nel corso di oltre un secolo, a cavallo tra '800 e '900, portato numerose menti a perdersi nei meandri dei loro, ma non solo, razzismi. In pratica con quest'opera Gould toglie quella parvenza, di cui si volevano ammantare, di scientificità ai genitori del Quoziente d'Intelligenza, misura ultima di una serie di abilità, in realtà solo in parte misurabili, in parte no, e comunque non correlabili tra loro.
Non si tratta solo di speculazioni intellettuali, con i loro studi alcune delle persone che segnalo in fondo al post, hanno gettato le basi ai programmi di sterilizzazione di massa avvenuti negli anni '20 negli Stati Uniti; hanno dato adito alle più becere selezioni degli immigrati, italiani compresi, che raggiungevano Ellis Island già ad inizio '900; hanno dato fiato alle politiche segregazioniste; hanno piegato non solo la storia umana ma anche la biologia ai loro istinti spianando la strada al determinismo biologico e all'innatismo del QI a seconda dei gruppi sociali o razze di appartenenza.
Non tutti coloro che elenco sono in realtà dei teorici del razzismo, assolutamente no. Il fatto è che quasi tutte queste persone, alcune delle vere e proprie personalità, hanno ciascuna con una parte della propria opera alimentato i loro pregiudizi e quelli dei loro successori. In alcuni casi giungendo a leggere solo i dati per loro utili e a disinteressarsi di quelli che confutavano le loro attese finali.
In futuro, sentendo argomentare sul QI e su qualcuno di questi studiosi, basterà fare riferimento a questo libro per avere una visione più completa di quello che stiamo leggendo o ascoltando e, soprattutto, per avere una base che fornisca dei dubbi a delle argomentazioni che vengono sempre presentate sottoforma di verità.
Si pensi, a titolo di puro esempio, che mentre Binet cercava un metodo puramente pratico, attraverso dei test, per evidenziare delle lacune di apprendimento nei giovani scolari francesi in modo da predisporre dei programmi di recupero da rivolgere loro - ben consapevole dei rischi che una lettura disattenta, o artificiosa, dei suoi studi poteva alimentare la voglia di selezione sociale e razziale che c'era all'epoca- ecco che negli Stati Uniti Terman introduceva il test Stanford-Binet dandogli metodo e finalità del tutto slegate dall'opera originaria per conseguire proprio le paure di Binet stesso.


Alcuni personaggi predarwiniani:
Luis Agassiz, teorico della poligenesi (razze umane come specie separate)
Samuel George Morton, empirista della poligenesi.
Gli altri postdarwiniani:
Francis Galton, quantificazione e misurabilità di qualsiasi cosa
Paul Broca, craniometria
Cesare Lombroso, antropologia criminale
Alfred Binet, la nascita del QI
Henry Herbert Goddard, l'intelligenza come gene mendeliano
Lewis Madison Terman, il QI innato
Robert Mearns Yerkes, l'army mental test
Cyril Lodowic Burt, correlazione, causa e analisi fattoriale
Charles Edward Spearman, padre del fattore g: l'intelligenza generale
Louis Leon Thurstone, i vettori della mente quali fattori sostitutivi al fattore g
Arthur Jensen, rinascita della g di Spearman
Richard J. Herrnestein e Charles Murray, autori di The Bell Curve, una delle più grandi boiate mai scritte. Hanno a mio parere la grave colpa di aver pubblicato il loro lavoro negli anni '90, decenni dopo l'opera di qualsiasi altro studioso qui citato, e ben 13 anni dopo la prima edizione di Intelligenza e Pregiudizio. Unico rammarico: la pagina su wikipedia non riporta, tra le fonti critiche, il libro di Gould quando questo, nella sua ultima edizione, ha risposto dedicando un capitolo allo smascheramento delle falsi novità portate in The Bell Curve.

27 dicembre 2008

No Line On The Horizon

Il nuovo acronimo da imparare: NLOTH.
Nessuna linea all'orizzonte.
Line è anche fila. Nessuna fila all'orizzonte. Un augurio postale?
Line è anche verso. Nessun verso all'orizzonte. Che sia strumentale?
Horizon è anche il limite delle umane possibilità. C'è un mondo da continuare a scoprire, allora.

contorni sfocati

Un anno che va è sempre un modo di dirsi di guardare al futuro. Ho sempre visto così questo cambio di calendario.
Qualcosa però è mutato. Ho definitivamente compreso che le mie capacità mnemoniche, che negli anni passati erano praticamente fantasmagoriche nella conservazione dei minimi dettagli, se ne sono andate. Forse è coinciso col non fare più il lavoro di rendicontatore, o forse non ci combina niente. E poi la vista è peggiorata, in tutti i sensi, e nel guardare avanti colgo solo sfumature.
Faranno anche parte della natura queste cose ma facendo una sintesi direi che mi sento ancor più sfocato, in difficoltà già nel trovare i miei contorni. E chissà quanto mi perdo del resto.

26 dicembre 2008

che bontà

Ieri al sussurro rivoltomi "ora ti distruggo" ho fatto subito, da bravo vigliacco, un appello al fatto che a natale siamo tutti più buoni: ha funzionato... tre minuti di pace li ho conquistati.
Poi no, fine della tregua.
Son fatto così: scateno istinti incontrollabili. Non solo nel nipote grande, ma ora pure in quello piccolo.
Avevo fatto di regalo un bel bruchino, e mi aspettavo che ripetesse con la sua vocina, una volta imparato il nome, 'Uco, Buco, Biuco, Bluco o qualcosa del genere. E invece non lo ha degnato manco di uno sguardo ed è rimasto nelle sue mani una frazione di secondo giusto perché quello grande, che gli aveva scartato il pacchetto, glielo aveva porto. I pentolini invece hanno fatto conquista assoluta. Avremo un altro cuoco in casa. Meglio così.
Dei gormiti meglio non parlarne. Non ho ancora capito la loro funzione, oltre alla distruzione totale. Però siamo riusciti a montare il plastico raffigurante il loro mondo già prima di pranzo: consolatorio che di certi mondi si riesca a capire tutto in circa mezz'ora. Degli ultimi montaggi poi sono stato nominato sul campo progettista ufficiale, nel senso che dovevo muovermi a sistemare, visto che con l'abbandono della sorella dalle opere di costruzione, ero rimasto l'unico: sempre saputo di poter contare sulla mia immensa capacità di adattamento. Per premio qualche pedata e qualche cazzotto, così, per simpatia. Sempre saputo di poter recitare la parte di quello che spiana la strada al proprio aguzzino.
I tortellini con la panna erano favolosi.

18 dicembre 2008

IPSFI

Il sacherBabbo: quale libro posso regalare a mamma per natale?
Il Povero Sacher (Figlio Ingenuo): libro? io per il suo compleanno (che cade pochi giorni dopo natale) pensavo all'ultimo della Littizzetto (anche se, è vero, è edito dal nano... bla bla bla)
sacherBabbo: perfetto, ottima idea! Bravo.
IPSFI: ... ... ehm ... ... ma ... ... ecco ... ... veramente ... ...
sacherBabbo: no davvero, grazie.
IPSFI: ... ehh ... ... prego. [Cade in un mutismo rassegnato, schiacciato dal sipario.]

17 dicembre 2008

ministro di altro stato

Questioni di indirizzi? Roba da galera invece.
E poi buttare via la chiave.

15 dicembre 2008

è il meccanismo che mi frega

A proposito di imbranamenti.
Avere bisogno di prendere un semplice e banale cucchiaio colmo, ma anche no, di sciroppo per la tosse e non essere nemmeno in grado di svitare il tappo. Più e più volte. Lo sciroppo è ancora lì, e io sono totalmente costernato da me stesso.
Recentemente anche la bottiglia di ammoniaca non mi si apriva. E la scorsa primavera era il tappo della centogradi ad essersi leggermente incastrato. Per quelle volte mi era venuto in soccorso l'amico F, ma per lo sciroppo come fo? F è venuto ieri, mica lo posso far tornare apposta.
Tutti e tre i casi hanno un elemento determinante in comune: il tappo che prima premi e poi giri. A me è il meccanismo che mi frega.
[potrei aprire una sezione apposita del blog, temo però che sarei costretto ad aggiornarlo con una altissima frequenza].

formazioni

Ieri a cena:
Amica C: conosco perfettamente la formazione della Juventus di fine anni '80.
Io e Amico F (il di lei compagno) pensiamo stica!!!
Amica C: c'era Platini, Boniek, Cabrini, Conti, ...
Amico F: Conti? mica Bruno?
Amica C: certo, e chi sennò! Poi c'era Bergomi...

Le mie risate non erano comparabili alla perplessità dell'Amico F che, povero, poi con lei ci doveva tornare a casa.

14 dicembre 2008

foglio di giornale

Sentirsi come un foglio di giornale. In parte letto, in parte sfogliato, poi appallottolato; a volte in balia del vento, a volte intriso di pioggia. Sempre troppo sottile per resistere e in costante attesa di un cassonetto differenziato per sperare in una riemissione nel ciclo.

13 dicembre 2008

dubbi aml-etici

Due conti per spiegare meglio la situazione.
Credito residuo del cellulare: 19 € (fra un po' dovrò fare la ricarica)
Offerta Wind: 10 € ogni 50 € di spesa per ricariche (solo online)
Credito del cellulare: 79 €
Giornate Telethon: 10 € tramite sms
Nuovo credito del cellulare: 69 € (cioè i 19 iniziali + i 50 spesi)
Alla fine dei conti la donazione a Telethon me la ha pagata Wind.
E' etico affermare che ho fatto una donazione?

come funghi

Spuntano come funghi. Sia i guaritori, ma anche queste iniziative per ridicolizzarli. Scegliamo, finché ce ne sarà la possibilità.


10 dicembre 2008

io sciopero

Ho deciso che venerdì 12 aderirò allo sciopero generale indetto dalla CGIL.
Le motivazioni del sindacato le riassume Epifani nel video presente sulla homepage del sindacato. Qui le modalità dei vari settori.
Per quanto mi riguarda aggiungo che questa mia adesione è solo un semplice gesto a sostegno dell'unica voce che faccia e proponga qualcosa per i precari. Non che abbia ricette toccasana, ma la CGIL è l'unica parte sociale che da molto tempo a questa parte riesce ad avere la mia fiducia. E pazienza se in questi giorni dello sciopero non viene fatto cenno; e pazienza se venerdì ci saranno tantissime persone a manifestare che poi saranno ignorate dai mezzi di comunicazione.
Alla fine il concetto di cosa è notizia non può sempre e solo rimanere confinato ad una scelta di altri. Notizia per me sarà quello che mi interessa e che condiziona i miei comportamenti. Sia coi miei ridicoli tentativi di convincere qualcun altro in ufficio a farlo, io unico col contratto in scadenza, sia andando alla manifestazione. Comunque io ci sarò.

09 dicembre 2008

roba da torta (in faccia)

Insomma, lì per lì ieri sera - e stanotte, vista l'ora in cui è finito - ero pure contento. Nessun battage pubblicitario lo aveva preceduto però avere la possibilità di vedere Brokeback Mountain alla televisione in seconda-quasi-terza serata non era poco.
Alla fine un dubbio effettivamente mi aveva pervaso e cioè un banale "tutto qui? dov'è tutto questo scandalo, suppongo nella storia narrata non certo nelle immagini".
E invece pare proprio che sia stato censurato, casualmente nelle scene di sesso omo. Per dire, quel mezzo rapporto etero è rimasto.
Cosa lo hanno comprato a fare, dico io. Proprio per far vedere solo quello che desiderano? A questo punto è una speranza, fosse solo sciatteria censoria sarebbe decisamente peggio.
Sembra che ci ripensino. Io intanto il bottone del film non lo tolgo dal blog e lo lascio lì al suo posto, quasi in fondo alla colonna destra.

08 dicembre 2008

slow book

Preso da una giusta dose di curiosità mista a dovere di testimonianza culturale (eh?!?!) stamattina sono andato in visita alla nuova stramega libreria aperta l'altro ieri qui a Livorno.
Il concetto di stramega in realtà è alquanto relativo: stramega lo è per Livorno, non di certo per altre città. Comunque sia, è più grande della mia Gaia Scienza e quindi la mia scala di giudizio ha dovuto allargare gli orizzonti.
Come già mi successe nella sede fiorentina della Edison anche qui ho avvertito un misto di confusione. Non tanto per la gente che c'era, ma proprio per non capire, se non dopo svariato tempo, come fossero disposti i libri. La suddivisione in sezioni e, al loro interno, la disposizione dei libri non è affatto immediata. E questa è una delle cose che più mi infastidiscono, perché non mi consentono di vagare con calma tra un libro e l'altro. Mi pongo nervosamente la domanda se lo scaffale che ho davanti possa contenere qualcosa di interessante ma non capendo neanche quali siano i confini della sezione che sto visitando che altra risposta posso darmi se non un triste no, passiamo ad altro?
Ma soprattutto una cosa mi disturba nell'intimo: la disposizione dei libri per ordine alfabetico della casa editrice e non degli autori. Io, che è già tanto possa ricordarmi l'autore del libro che sto cercando, devo pure ricordarmi la casa editrice? Preso dal nervosismo di prima non riesco nemmeno a concentrarmi sul pizzino che mi scrivo a casa. Alla fine rinuncio a tirarlo fuori dalla tasca per l'ennesima volta.
Nel marasma nevrotico causato dai loro layout ho però trovato, in una sottosezione della narrativa italiana, uno dei libri che erano nella mia lista dei desideri, e che rientravano nei must visto che conosco l'autrice, U2er come e più di me, quindi per definizione bella e brava persona. Forse ho trovato il suo perché in quella zona i libri erano in ordine alfabetico per autore.
Per riacquistare un po' di pace interiore avevo pensato di passare dalla Gaia Scienza, ma la busta con tanto di pubblicità che mi avevano dato alla cassa mi ha fatto desistere: altra cosa che mi disturba è quella di entrare in un negozio con una busta della concorrenza. Arrivato a casa ho guardato meglio: c'è scritto libreria Edison, Firenze!!
Mega inaugurazione con tanto di Nada quale guest star (!!! sì, Nada!), 2.000 metri quadri di esposizione (grande è grande, ma il risorante/bar ne porta via molta di quella superficie), 50.000 titoli in vendita (probabile solita boutade de Il Tirreno, lì sugli scaffali ce ne saranno stati un decimo e pure disposti in modo tale da colmare qualche vuoto) e non hai manco uno straccio di busta personalizzata?! Ma per favore!

07 dicembre 2008

grazia

Nel rigovernare per l'ennesima volta uno dei miei piatti, quello con più sbeccature, mi è presa l'irrefrenabile voglia di romperlo. L'ho battuto contro l'acquaio prima colpendolo ai bordi, poi anche al centro; l'ho colpito in un verso e anche nell'altro.
Non solo non si è rotto ma non si è creata nemmeno un'altra sbeccatura.
L'ho graziato. Per ora.

05 dicembre 2008

900 volte SF - The white flag

E' bello tornare a casa. Che per essa si intendano le nostre quattro mura, si intenda una località a noi cara, o una nazione non ha poi tutta questa importanza.
Ogni tanto provo questa sensazione di pace al mio ritorno a casa, soprattutto al termine di giornate intense e confuse.
A volte penso che sia una sorta di resa. Necessaria e taumaturgica. Identificabile con nessun colore, o forse con un unico colore, il bianco.

Oggi ho saputo che tra poche settimane la coppia roman-pratese si trasferirà. Casa nuova. Casa loro. Che siano speciali i tuoi Homecoming, TUF Sister.
A sort of homecoming, U2.



And you know it's time to go
Through the sleet and driving snow
Across the fields of mourning to
A light that's in the distance

And you hunger for the time
Time to heal, 'desire' time
And your earth moves beneath
Your own dream landscape.

On borderland we run.
I'll be there, I'll be there tonight
A high-road, a high-road out from here.

The city walls are all come down
The dust a smoke screen all around
See faces ploughed like fields that once
Gave no resistance.
And we live by the side of the road
On the side of a hill as the valleys explode
Dislocated, suffocated
The land grows weary of its own.

O com-away, o com-away
o-com, o com-away, I say I
O com-away, o com-away
o-com, o com-away, I say I

Oh, oh, on borderland we run
And still we run
We run and don't look back
I'll be there, I'll be there
Tonight, tonight
I'll be there tonight, I believe
I'll be there so high
I'll be there tonight, tonight.

Oh com-away, I say, o com-away, I say I.

The wind will crack in wintertime
This bomb-blast lightning waltz.
No spoken words, just a scream
Tonight we'll build a bridge
Across the sea and land
See the sky, the burning rain
She will die and live again tonight

And your heart beats so slow
Through the rain and fallen snow
Across the fields of mourning
To a light that's in the distance
Oh, don't sorrow, no don't weep
For tonight at last I am coming home
I am coming home

01 dicembre 2008

che siccome che

Che siccome che ci sono i neri, che per carità nei loro confronti si deve evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione, non vorremo mica condannare chi li condanna, vi pare?
Che siccome che ci sono le donne, che per carità nei loro confronti si deve evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione, non vorremo mica condannare chi li condanna, vi pare?
Che siccome che ci sono i disabili, che per carità nei loro confronti si deve evitare ogni marchio di ingiusta discriminazione, non vorremo mica condannare chi li condanna, vi pare?
Che siccome che ci sono ...[ad libitum]

Che siccome che noi testimoniamo l'amore di Dio per gli uomini, mica vorrete dargli tregua a quei froci di merda, vi pare?

canzone del mese - novembre 2008

Untitled 8, dall'album ( ) dei Sigur Rós. Enjoy (mp3).
Qui sotto il video. Le immagini sono pessime e l'audio ancor di più (migliora un po' dal 2° minuto) ma è stato ripreso al concerto di quest'estate a Firenze, dove c'ero anch'io.


29 novembre 2008

dov'era il fascino della divisa?

Per la prima volta in vita mia, dopo ben 21 anni e mezzo dall'aver preso la patente, sono stato fermato ad un posto di blocco. Tornavo dalla spesa, era una pattuglia di carabinieri qui vicino casa. Per dire, manco sapevo dove fosse la carta di circolazione, che però quello che mi parlava ha chiamato ancora libretto. Finora mai, nelle innumerevoli volte che ho incontrato dei posti di blocco, mi ero visto agitare contro la paletta.
Mentre uno sulla macchina verificava la patente collegandosi a chissà quale banca dati l'altro si è fatto un giro intorno alla macchina. Chissà che spettacolo devono essere state per lui le borse della spesa.
Sembra tutto a posto. 5 minuti per verificare i documenti. Non erano neanche carini. Sì, proprio 5 minuti persi.

bontà e cattiveria

Oggi, andando a fare la spesa, all'ingresso della coop c'era la raccolta per il banco alimentare. Come ogni anni ho preso il sacchettino per mettervi dentro qualcosa.
Tempo fa presi informazioni sull'iniziativa. Come mi aspettavo trovai conferme che dietro all'iniziativa ci fossero preti e compagnia.
Rinunciare a comprare qualcosa o fare una spesa più intelligente? Scelsi per la seconda, e da allora continuo: omogeneizzati e comunque alimentari per neonati.
Si riduce, se non a zero quantomeno all'osso, il rischio di vedere delle suore mangiare dai barattolini.

23 novembre 2008

e mettersi un Picasso in casa?

Esprimere un parere non è facile, mica si è critici d'arte qui. Certo che la mostra su Picasso non lascia indifferenti. Sia per i pregi che per i difetti.
Spazi angusti e conseguente layout delle opere discutibile; visitatori vocianti, guide per i gruppi organizzati ignoranti (in fatto di educazione). Spazi museali italiani siti in posti incredibili mancanti dei più elementari metodi comunicativi odierni (leggi, sito internet). Bastano queste poche righe per le critiche, sennò il post diventa un lamento.
Le opere di Picasso non lasciano indifferente. O ti piacciono oppure no, se sei come me abituato a ragionare di pancia per queste cose. Scopo dell'artista raggiunto, quindi.
Curioso che poi in contesti del genere uno si lasci andare ad argomentazioni semiserie. Io ad esempio, dalle infantili uscite su: "questo lo vedrei bene a casa mia", "queste piccole formelle starebbero bene in bagno, me le compri Paolo?", a ridicole considerazioni su opere immodestamente ritenute incompiute nonostante l'audioguida dicesse cose completamente differenti.
Ci sono due opere, entrambe con lo stesso titolo "Due donne che leggono" che non possono dare adito ad equivoci: "Due amanti che leggono". Qui l'audioguida tradisce alla grande.
Mi era venuto in mente di proporvi un piccolo sondaggio. 3 delle opere esposte mi hanno particolarmente colpito. Avrei voluto proporvi la scelta di quale delle 3 vedevate meglio per la parete bianca del mio salotto. Il fatto è che dopo due ore di ricerca sulla rete non ho trovato immagini della terza. Non solo, ma mi sono accorto che tante altre opere non si trovano. Pure sui siti di vendita di poster.
Quindi il sondaggio lo proporrò se qualcuno mi aiuta a trovare la terza immagine: Busto di donna
(Parigi, 15 gennaio 1938) olio su tela cm 46 x 38 Smithsonian Institution, Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington DC. O almeno credo sia questa, altrimenti è quest'altro quadro: Busto di donna su sfondo marrone e bianco (Parigi, 1928) olio e cartoncino su tela cm 55 x 46 Collezione Fundación Almine y Bernard Ruiz-Picasso para el Arte. E' che ora non ricordo più quale mi piacesse di più.
Gli altri due ve li propongo qui:
1. Arlecchino, 1917

2. Arlecchino musicista, 1924

Poi siamo andati da Valentino, trattoria in via Cavour. A Roma si mangia sempre bene. Se le porzioni dei primi fossero state un po' abbondanti non avremmo certo fatto complimenti. Il caffè del papa (oibò) e poi via da Giorgio. C'era pure il cambio della guardia, che faceva tanto Londra. Una concentrazione tra il pubblico di bei ragazzi -tutti militari- che ha reso la giornata ancora più splendida. Secondo l'accompagnatore una buona metà erano della famiglia, secondo me invece i più erano molto compresi di sé stessi. Una ragione per Paolo per continuare ad affermare le sue teorie, una ragione per me per dire che un etero vanesio è e resta solo un etero vanesio (al massimo diventa solo più stronzo). Le batterie del catorcio di macchina digitale mi salutano subito dopo piazza del Quirinale. Sono imbelvito.
In attesa di essere raggiunti dagli amichetti impegnati fino a poco prima al Romecamp2008, scelgo casualmente, ma anche no, un luogo deputato all'occasione: la scenica scalinata del Campidoglio. Buzzurri tentativi di deviare su un agio-e-qualcosa di mostra su Pavarotti (seppur gratuita) saranno sulla scalinata stessa ignorati; due passi e pizza bianca, o meglio un altro dei modi strani di parlare in quella che dovrebbe essere una delle capitali del mondo: schiacciata, si chiama schiacciata.

21 novembre 2008

vamos adelante, Pablo


Che ne dite, era un po' confuso, no? A prima vista a me pare di sì. Poi magari domani mi ricredo.
L'utilità di questo post è pari alla sua lunghezza; ma in realtà era per mettere in chiaro una cosa: sarò a Roma non per il Romecamp, ma proprio per andare da Picasso.
Mi sa che il nome Pablo faccia da complemento essenziale alle personalità non proprio normali. Dovrò chiedere ai miei della scelta del nome Andrea anziché Paolo.

20 novembre 2008

Europeana

Riuscirà il progetto dell'Unione Europea chiamato Europeana a raggiungere gli scopi che si prefigge? Mica da poco il lavoro da fare. Finora chi lo ha tentato ha esaurito le forze e la volontà nonché, credo, i soldi; ma qui c'è di mezzo la cultura di un intero continente, l'Europa.
Ecco, c'è di mezzo la migliore idea di Europa che noi stessi possiamo dare. Forza!

16 novembre 2008

mal-something

Mi sono accorto, nel tentativo di masterizzare un cd dopo un po' che non lo facevo, che il masterizzatore si è catafottuto.
Dice il saggio: MALIDETTO'RTEGAMED'EVA!

wiki-madness

Dopo averci dormito su una notte non sono ancora del tutto convinto di aver fatto la cosa giusta. E' un aspetto del mio carattere che ben conosco e col quale convivo quasi serenamente, o forse è solo rassegnazione; e cioè che ogni tanto devo per forza fare qualcosa di impulsivo, appena l'idea di un qualcosa mi sfiora non posso resistere e debbo realizzarla il prima possibile.
L'unico elemento che può farmi retrocedere dalle mie intenzioni è l'accorgermi di poter fare del male a qualcuno, anche solo indirettamente.
Forse è un estremo bisogno immediato di senso di soddisfazione ad essere la molla dell'impulsività. Non l'ho ancora ben capito. Magari è dovuto ad un accumularsi di insoddisfazioni, frustrazioni e chi più ne ha più ne metta che colleziono durante le mie giornate, quelle in cui respiro solamente e il vivere è invece da tutt'altra parte.
Allora per dare un senso al mondo, anche se proveniente da un banale appartamento in zona semicentrale di Livorno, ecco che basta una fioca lampadina che si accende e il tutto riacquista un vago sentore di senso compiuto.
Di che parlo? Nulla di che, ieri sera ho solo fatto una donazione a Wikipedia, anzi a Wikimedia Foundation; con un ultimo barlume di lucidità mi son detto che pur non essendo un wikipediano sono però un discreto usufruitore dell'enciclopedia libera. Detto fatto.
Un senso a queste giornate è stato dato, un briciolo di soddisfazione è stato raggiunto, solo che la parte destra della mia testa è ancora sotto micidiali effetti nevralgici. Sì lo so, non c'entra un cazzo, eppure giuro che per un attimo lo avevo pensato che potesse servire anche quale antinevralgico. Abbattetemi per favore.

13 novembre 2008

17 anni per rispettare una volontà

Curiosa la vita a volte. Un ateo come me che si sente di augurare un "riposa in pace" ad Eluana Englaro.
Pensare che col rispetto delle sue volontà e del principio di autodeterminazione, dopo un limbo durato troppi anni, finalmente andrà a compiersi il suo destino mi dà sollievo. Non sono contento, non sono felice, solo mi sento sollevato per lei.
Ridicole certe posizioni che parlano di omicidio, eutanasia. Che vogliono far passare per il tramite delle leggi di un paese una morale religiosa che neanche tutti i credenti cattolici vorrebbero seguire. Ennesimo esempio di tracotanza.
Mi permetto di invitare i sacher-lettori a scrivere anche solo poche righe sulle proprie opinioni su questo caso. Che ognuno dica la sua. Altrimenti qualcun altro si arrogherà il diritto per parlare in vostra vece.
Finalmente ad Eluana Englaro è stata riconosciuta la sua volontà. 17 anni solo per la sua volontà.

10 novembre 2008

non in mio nome

Ce ne sono state tante di iniziative come questa in passato. Il discorso è che alla fine gliene ho fatte passare troppe. E anche se ora il riferimento è alla piccolezza dimostrata dal premier nel definire Obama abbronzato, questa vale anche per tante di quelle occasioni mancate. Not speaking in my name.
Via Stoney.

Mama Africa

Sempre dove c'era bisogno. E' possibile incarnare l'anima di un continente intero, Miriam Makeba era giusto questo.

08 novembre 2008

motivazioni

Può servire, per invogliarti ad aprire 'sto cavolo di account su FacciaLibro, farti sapere che ora ce l'ha pure la Lailly?

stature a vanvera

Arrivo da buon ultimo. La statura intesa in senso stretto e la statura, intesa in senso lato, intellettuale, da statista, morale, e chi più ne ha più ne metta, di chi parla di abbronzatissimo è solo un briciolo più alta del livello del suolo sul quale poggiano i suoi rialzi.
E chi non capisce la battuta, stupido! (ché i copyright sulle patenti da imbecilli e da coglioni le ha sempre l'uomo-a-vanvera).

02 novembre 2008

canzone del mese - ottobre 2008

Una canzone di una potenza e grandiosità incredibili. Ma in realtà è solo una canzone sincera. The Cure, Plainsong.

30 ottobre 2008

l'ignoranza è la vostra maggioranza

E' una folla inimmaginabile, ha detto stamani al telefonino da Roma il figlio di un nostro dirigente che era andato con la sua scuola a manifestare e che ci informava live. Una discreta differenza dall'informazione ufficiale, in primis la rai; discreta anche se non eccessiva: quando a pranzo ho visto pure il tg1 devo dire che pensavo lo sciopero ne uscisse dipinto peggio. Volendo, nel suo piccolo un indice del successo della manifestazione.
Quel coso lì che fa da ministro dell'interno al milione di partecipanti ha tolto di default uno zero (ché tanto lo 0 non vale nulla, dice glielo hanno insegnato a scuola, appunto) ma vabbé d'altronde fa il suo mestiere di pompiere. Si è dimenticato di quelli che non erano a Roma, e sì che lui e la sua cricca padana hanno da sempre tenuto a distinguersi; avrà perso la bussola, vai a sapere.
Tagli di riforma o riforma di tagli che si voglia, questi qui, con quella maggioranza con la quale vinsero le elezioni ad aprile poi, stanno invece formando un'intera generazione e forse anche più di una. Peccato in modo del tutto contrario ai loro desideri. Consiglierei di far tornare questa classe politica a scuola. Già riformata o no. La più grande beffa.
Io ho semplicemente visto tanta bella gente, giovani e meno giovani. E ne sono felice.

Forse verranno rovinati come disse qualche giorno fa l'emerito, o forse è meglio rimandare anche lui a scuola, ad imparare per davvero cos'è la democrazia, lui che con una frase mi ha fatto ricordare cos'era l'Italia democristiana.
p.s. titolo del post preso da uno slogan usato oggi a Roma.

28 ottobre 2008

sempre le solite ghigne

Non so voi, ma io nei nuovi (nemmeno tanto) meandri internettiani mi ritrovo a linkare sempre le solite ghigne. Però, siccome quelle che conosco non le ho ancora trovate tutte, datevi da fare a farvi pure questi account. Non dico anche quello di FacciaLibro ma almeno quello del NutriAmico.
Sia chiaro, io l'account su Facebook lo ho fatto per esclusivi motivi ludici. Quindi linkiamoci pure ma poi ognuno ai suoi giochini.
Sia chiaro (un'altra volta), ho aperto da due o tre settimane quello su Friendfeed ma non ho ancora capito il perché. Tante volte vi sentiste in vena, spiegatemelo per favore.

19 ottobre 2008

il tempo per dire una cosa sensata

Sul televideo rai alle ore 21.00 di stasera c'è una ultim'ora di gaspacho gasparri sul fatto che Fabio Fazio sia un megafono del centrosinistra. La ragione starebbe nel fatto che stava ospitando Veltroni.
Curioso che Veltroni fosse arrivato da soli 4 minuti e ci sarebbe rimasto fino alle 21.17. A quale ora gaspacho avrà rilasciato quella dichiarazione? Se solo avesse aspettato le ore 21.06 avrebbe potuto sentire che domenica prossima ci sarà come ospite Fini.

15 ottobre 2008

Blog Action Day 2008

L'iniziativa quest'anno è rivolta a stimolare i blogger sul tema della povertà. Visto in che paese vivo l'idea iniziale che mi era venuta era quella di parlare della povertà di spirito che esiste in Italia. Ma in fin dei conti la povertà più profonda è sempre là, nella maggioranza dei paesi che ci sono su questo pianeta.
Il mio contributo lo limito ad un singolo e utile link, che anni fa mi venne segnalato da Inve. Questo sito sempre più aggiornato permette, anche con una scarsa conoscenza degli indici statistici, di rapportare secondo svariati parametri l'andamento nel tempo delle differenze tra tutti i paesi censiti. Cercando correlazioni tra gli indici economici e quelli demografici ad esempio è immediato rendersi conto, con la semplice visione degli spostamenti delle posizioni dei paesi, di quali differenze ci siano in gioco nel mondo moderno, e di come queste stiano aumentando ancora di più col passare del tempo.

08 ottobre 2008

trauben

Sabato scorso, preso da un impulso irrefrenabile, ho acquistato la confezione per i soci coop di uva bianca. Nulla di strano se non per la quantità: 2,5 kg. In genere una quantità del genere di frutta la consumo in un mese. Ma il ritrovarmi improvvisamente davanti alla cassettina mi ha fatto venire in mente una cosa del paese dei miei nonni materni.Tra settembre e ottobre infatti era normale trovare la mattina presto nei giardini del paese un chiosco che, gratuitamente, distribuiva pigne di uva bianca e bicchieri di succo d'uva appena spremuto per fare la cosiddetta trauben küre, la cura dell'uva.
Col mio solito spirito anarchico ecco che però ho già cambiato qualche cosa: nella più blanda delle küre con l'uva si dovrebbe iniziare la giornata, io invece ce la finisco. Mai stato un ortodosso.
Dopo due giorni non ne posso più di acini, però mi è sempre garbato il nome tedesco. Quindi sì, quello che ho appena sottinteso ora lo esplicito: la faccio perché ha un nome carino. Mai stato del tutto giusto di testa.

indovina chi viene a pranzo

Ma ve lo avevo detto che la pasionaria della blogsfera è venuta qui nelle lande marine ed è venuta a trovarmi? No? bene ve lo dico ora. Sembra che ci accomuni un insolito destino lavorativo: non riusciamo a vedere la luce. Ma questo è un altro discorso.
Piuttosto, qui ci sono alcune foto (però che c'entra la maremma non lo so! ;-P), qui delle altre sul solito magna magna. Però ecco, io che mi ero messo tutto in ghingheri, che sembravo uno strafigo della madonna, ecco a me non ha fatto mezza foto. Si vede si è voluta lo spettacolo tutto per sé.

04 ottobre 2008

pure in Ecuador

Vabbè che votavano per molto di più, certo che però ora pure in Ecuador c'è il riconoscimento delle unioni civili, gay inclusi.
Un prossimo futuro wiki: [l'Italia è una penisola baciata dal sole e bagnata dal mar Mediterraneo. Bella gente vi ha nei secoli abitato, molti geni dell'arte, della scienza, della cultura, molte persone semplici; tutte insieme hanno contribuito al miglioramento del patrimonio culturale mondiale. Da tempo immemore però hanno perso qualsiasi capacità di organizzazione sociale o istituzionale che possa fare, come un tempo, da modello per gli altri popoli. Peccato, persone brave e simpatiche se prese a piccole dosi ma socialmente deleterie quando si ritrovano in gran numero...]

perditempo

Arrivare di mattina presto alla Coop e, in mezzo all'orda di affamati che devono in pochi minuti riempire volumi inenarrabili con la spesa quasi fosse scoppiata una guerra, trovare che il sistema del salvatempo non funziona non è cosa bella.
Per la prima volta credo da 5 anni ho fatto una fantastica coda alla cassa. Mentre mettevo la spesa sul nastro tutto il sistema è tornato alla normalità, ovviamente.

03 ottobre 2008

canzone del mese - settembre 2008

Melodia da silenziosi e intensi sguardi. Il suo ascolto è paragonabile al ritorno, dopo una giornata di libeccio, nel quieto tepore di casa propria.
Dall'album ( ) - sì è proprio una parentesi - Sigur Rós, Untiled 1 (chiamata anche Vaka, dal nome della figlia del batterista Orri).

02 ottobre 2008

disonorare l'originalità

Neanche una virgola fuori posto, un punto e virgola sbarazzino, un punto esclamativo delicato. Non dico di rivoluzionare il proprio pensiero, ci mancherebbe, ma almeno un sinonimo, una punteggiatura differente. Niente, tutto esattamente come già scritto ben 96 giorni fa. La coerenza non manca, e nemmeno la stupidità.
Perché se mi scrive questo e, a margine, quest'altro, per capire meglio il contesto e quindi eventualmente dare una risposta adeguata o meno ho semplicemente googlato e trovato questo e, a margine, quest'altro.
E la soddisfazione di avere avuto un vero attacco a questo blog è andata a farsi fottere, oserei dire in modo assolutamente infecondo.

29 settembre 2008

aperitivi

Il mio happy hour quotidiano consiste in un vasetto di yogurt. Sì, lo so da me che non è definibile come tale, ma questo fa parte del mio essere oltre ... (riempire i puntini a piacere).
Stasera una interessante variante: ho fatto casualmente cascare nel vasetto di yogurt alla pesca mezza confezione di questi cosi.
Una decisione affatto avventata ma bensì ben ponderata per un traguardo notevole.

28 settembre 2008

sentirla da loro è un'altra cosa

Che non fosse un'idea originale si sapeva, ma sentirsela dire direttamente certo che fa un effetto... ma pensare alla propria salute no eh, proprio alla nostra vogliono attentare?

22 settembre 2008

senza parole

Certo che arrivare in ufficio alla mattina, andare sul retro del palazzo, che poi è la facciata vista mare, aprire la finestra del corridoio per esaudire il desiderio del direttore che vuole che tutto il palazzo si "apra al mondo" e scoprire che in porto è ormeggiata lei, lascia senza parole.
E la sera, quando faccio il giro di 4 piani per chiudere qualsiasi imposta rimasta aperta, vedersi le solite meraviglie moderne salpare per altri porti mediterranei, lascia senza parole lo stesso.

21 settembre 2008

giornata SLA

Oggi è la giornata nazionale di lotta alla Sclerosi Laterale Amiotrofica.
Via John.

18 settembre 2008

servizio pacchi

Sia al lavoro che a casa si è scaricato l'aggiornamento al Service Pack 3 di Xp. Non mi ricordo dove ma poco tempo fa sentii che o non conveniva installarlo, in termini di novità apportate, oppure era meglio evitarlo del tutto.
Lo installo oppure no? Chiedo conferme, smentite, consigli.

17 settembre 2008

flickreggiando

Andando a zonzo per Flickr mi imbatto in questa foto di Cadavrexquis fatta nel suo recente viaggio in Inghilterra. Qui, essendo incapace di dare alla vita un senso più ampio, se leggo che uno va a Londra mi aspetto sempre e solo foto londinesi. Invece toh, ecco l'escursioncina fuori porta in quel di Bath, non proprio a due passi.
Però la variazione al tema, dopo il doveroso indispettimento, mi porta alla mente che due anni fa certi posti li ho visitati anch'io. Ma proprio gli stessi posti.
Ora io non sono una persona egoista, certo è che fare la stessa foto con oltre due anni di anticipo penso che qualche diritto d'autore dovrebbe spettarmi. Invece quale risposta al mio j'accuse (copione!!) mi è arrivato un bel giudizio sulle mie capacità artistiche (ohibò), forse perché si ritiene che una foto scattata con una nikon e5900 sia migliore di una fatta col catorcio hp e317, tzè.
Su una cosa però non c'è gara: la cialtronaggine dell'ipotetico platano picchiatore. Dall'insegna, attraversando la strada, si arriva nei giardini che stanno nel mezzo di The Circle. Cadavrexquis non ci ha fatto foto, noi sì.

15 settembre 2008

porca figura

Oggi per la prima volta in vita mia sono andato al lavoro indossando una cravatta.
Ho raccolto consensi entusiastici, ma d'altronde quando la classe c'è...
Giusto per essere perfezionisti, mancherebbe un'adeguata cintura. In realtà ce l'ho ma stamani ho verificato la mancanza di un foro alla giusta misura. Ora è fatto, quindi da domani la mia mise sarà completa.
Cercando di non dare troppo spettacolo non ho messo nessun link. Solo il selezionato pubblico di friends & family ha la possibilità di vedermi su Flickr. Pregasi evitare offese gratuite. Grazie.

13 settembre 2008

estendere i diritti

Pensavo che le cosiddette leggi ad personam fossero state pensate per quella persona. Se la loro perfetta applicazione si può avere infatti proprio per lui non era così scontato il passo successivo. E cioè che si arrivasse a scrivere la non facile estensione di quelli che, a questo punto, devono essere in tutto e per tutto dei diritti per privilegiati.
Sì perché tra poco mi prefiguro che in un testo di legge, per renderlo ancor più comprensibile, verrà introdotto un semplice articolo riportante nome e cognome di quelli per i quali la legge potrà essere applicata.
Di cosa sto vaneggiando? Ma di volare tra le pieghe del diritto.
Via noiseFromAmerika.

utilità anche non economica

Dice che ora prostituirsi sarà reato. E lo stesso sarà andare con le prostitute.
Sono andato subito alla ricerca se il disegno di legge presentato cambiasse la definizione di prostituzione. Nella relazione illustrativa però non ho trovato traccia. Viene introdotto il reato che, per essere tale, deve comunque avvenire in luoghi pubblici.
Solo quando si parla di minori viene accennato un qualcosa: "Chi compie atti sessuali con minori in cambio di denaro o qualunque tipo di utilità, anche non economica, anche solo promessi, è punito con la reclusione [...]".
Ecco, è quella utilità anche non economica che mi colpisce.
Dunque anche uno scambio tra favori sessuali da una parte e un ministero della pari opportunità dall'altra potrebbe rientrarci? Resterebbe solo il dubbio su chi si sia prostituito a chi.
Calma, è solo un disegno di legge. E c'è da giurarci che non sarà retroattivo.

07 settembre 2008

accessori

Ho appena visto la pubblicità della pejò 206, quella con l'etilometro di serie.
Ecco, io a chi se la comprerà e che sarà fermato con un tasso alcolico superiore al consentito darei l'aggravante della stupidità. Perciò subito in galera.

camei musichevoli

Chiedo ai lettori/lettrici (sì lo so che prima verrebbe il gentil sesso ma qui, come evidente, si hanno altre priorità) romani di aggiornarmi sulla loro esperienza di ieri sera all'Olimpico.
Insomma, fate coming out prima che qualcuno vi sputtani con un bell'outing.
Com'è stato da Madonna? Vi siete divertiti? Risposte alla ànch'io sarebbero qui accolte benissimo.
Ho già avuto una risposta: lui infatti si è portato il lanciafiamme anche se, forse per motivi di privacy, ha messo il discorso al condizionale.
Quello che più mi interessava sapere però era in quale settore è stato costretto ad andare er pupo de noantri. Perché qui ci si ricorda benissimo di un discorso fatto due anni fa (eh, quando la memoria viene in soccorso...) in mezzo al niente, tra Ascot e Windsor, davanti ad un buonissimo sunday roast, sulla sua partecipazione al concerto di miss Ciccone. Ché come tutti lo schifava, non contemplando però l'eventualità che non fosse qualcuno dei suoi amichetti gay a chiedergli di andarci ma, udite udite, una ragazza che con tono implorante e con palpebre languide alla dai-forse-poi-compicciamo-qualcosa lo costringesse a comprarle i biglietti. Ricordi? Era qualcosa del tipo: "tesoro, mi piacerebbe tanto andare al concerto di Madonna, e soprattutto di andarci con te". Quale mente può arrivare non solo a pensare ma anche ad affermare una cosa del genere se non la mia?
Insomma, da dove eravate si vedeva bene? E poi eri vicino al mainstreamer? Sfruttate l'occasione, che qui nessuno si permetterà di criticarvi. Express yourself.

06 settembre 2008

sci rocco

Sono tre giorni che c'è lo scirocco. Sono tre giorni che odio il mondo; bé via, qualcosa e qualcuno lo salvo, ma non basta.
Sono andato da mio padre a farmi tagliare i capelli. Talmente avevo caldo che non riusciva a tagliarmeli da quanto mi si bagnavano per via del sudore. Abbiamo anche interrotto e ho preso il phon, rigorosamente con aria fredda, e cercando di asciugarli.
Oggi ho deciso finalmente di svuotare il congelatore per scongelarlo. Col caldo che fa ora dovrebbe essere un'operazione quasi istantanea o almeno confido che stanotte non sarò svegliato dai crolli di pezzi di ghiaccio dalle sue pareti. Sì, perché la scorsa volta che lo scongelai, quando pensavo che fosse pronto, lo pulii e, nel mentre lo stavo per riattaccare alla corrente ecco che si staccò un pezzo di ghiaccio da dietro una parete; manco mi ero accorto che il ghiaccio si fosse formato in quel posto.
Ora che sono più esperto metto a disposizione di un più rapido e completo scongelamento questa intollerabile tre giorni di scirocco.
E' l'unica utilità che intravedo. Per dire, ieri al lavoro ho avuto certezza di quello che sospettavo dal rientro dopo le ferie, e cioè che la capa ha modificato, oramai ufficialmente, il suo orario. Se finora almeno un'ora al giorno e tutto il venerdì pomeriggio mi era risparmiata la sua presenza, ora invece abbiamo gli orari coincidenti perfettamente. Cosa c'entra con quanto detto prima? Sono convinto che sia stato lo scirocco ad influenzarla.
Io lo odio lo scirocco.

31 agosto 2008

canzone del mese - agosto 2008

Vorrei dondolarmi su un'altalena, in riva al mare.
Með suð í eyrum - Sigur Rós.
(canzone n° 6 della tracklist).

30 agosto 2008

scandire bene le parole

Credo che la mia strada sia uno dei ritrovi preferiti della Livorno by night. In quei 50 metri è facile che si concentrino nottetempo delle persone. La cosa singolare è il motivo di queste riunioni: le discussioni a voce alta. Pare infatti che almeno tre o quattro volte a settimana si fermino coppie, passino amici, si telefonino amanti, tutti quanti accomunati dal parlare ad alta voce.
Discussioni, litigate, scambi reciproci di epiteti, è tutta una collezione di belle parole che allietano le nottate estive.
Stanotte è successo per ben due volte. All'1 si sono soffermati per buoni 20 minuti una coppia litigante e almeno due amici che cercavano di farli ragionare prendendoli a turno separatamente e poi cercando di farli riappacificare ma invano. Alle 4,30 invece un ragazzo litigava a voce alta al cellulare.
Dei primi ho compreso che lui aveva detto a lei di non guardare più un ragazzo. Siccome lo ha fatto lo stesso si è incazzato e lei, di conseguenza, se ne è risentita. Probabile che ci fosse dell'altro, è che ogni tanto abbassavano improvvisamente la voce.
Del secondo ad un certo punto mi è parsa che fosse una litigata col suo ragazzo; ma vista l'ora forse ero troppo assonnato per essere sicuro di avere sentito bene (o per invitarlo a salire e cercare di consolarlo).
Insomma, alla fine rimane l'amaro in bocca. Almeno avessero usato la cortesia di parlare a voce alta sì ma scandendo bene le parole. Uno verrà anche tenuto sveglio ma certe discussioni signora mia valgono ben più di molti spettacoli.

29 agosto 2008

piccole visioni

Ieri e oggi sono andato in visita ai nuovi uffici. Ho visto cose che voi umani...
Ho visto tutti gli scatoloni messi nel centro delle stanze che da lunedì dovranno essere aperti e sistemati negli armadi e negli scaffali.
Ho visto gli addetti delle pulizie non riuscire a finire una stanza che già subito dovevano andare a ripulire quella fatta precedentemente.
Ho visto una sede disposta su tre piani quasi del tutto pavimentati a parquet.
Ho visto la mia postazione di lavoro, con pedana in legno che la prossima settimana sarà ricoperta anch'essa di parquet.
Ho visto uffici, uffici e ancora uffici, in numero nettamente superiore dei dipendenti e dirigenti che ci andranno a lavorare. E alcuni di loro starà insieme in qualche stanza.
Ho visto una sede con tre bagni per piano.
Ho visto una mansarda, bassa al punto giusto per battere la testa dappertutto, con abbaini regolabili col telecomando e con chiusura pluviosensibile.
Ho visto una piccola chiostra semibuia, a fianco della mia postazione, unico punto luce diretto della mia stanza e per la quale sono stato ribattezzato Hitchcock (da La finestra sul cortile).
Ho visto una terrazza, grande più del mio appartamento, avente vista mare.
Ho visto al piano mansarda una terrazza a tasca dalla quale si gode di una vista invidiabile.
Ho visto i ragazzi della ditta di impianti elettrici montare gli ultimi punti luce e che facevano a gara ad essere uno più bello dell'altro.
Ho visto più termostati in quella sede che in tutte le case che abbia mai visitato in vita mia.
Poi sono tornato a casa. E mi sono ricordato che lì ci starò a lavorare fino alla fine dell'anno, poi si vedrà. Meglio non abituarcisi troppo.

28 agosto 2008

allo vs omeo

Uno pensa di saperne abbastanza su certe cose, non si sente arrivato ma una certa competenza se la riconosce. Tipo, io sono ferrato sui mal di testa. Una cosa che ho imparato nel tempo è che se ho mal di testa allora significa che sto male.
Allargando il discorso pensavo che questo automatismo valesse anche per la febbre, che a me però non viene così spesso.
In questi ultimi giorni ho imparato invece che non sempre l'avere la febbre significa stare male ma addirittura può voler dire il contrario. O così è quanto disse Ugualiamori che, arrivato fresco quasi come una rosa all'ora di pranzo l'altro giorno, si trasformò nel volgere di poche ore in un catorcio febbricitante.
Capisco che 38° e spiccioli non siano condizioni da testamento, certo è che uno si prodiga lo stesso per far stare al meglio l'ospite in catalessi. Se uno poi ti dice che è perché sta bene, lì per lì pensi che la febbre gli sia salita ancor di più, ai limiti del delirio. Eppure per il resto pareva ragionare bene.
Poi succede che ti prenda un mal di testa. Non concomitante colla partenza dell'ospite ma addirittura dal giorno precedente.
Non mi riconoscevo così influenzabile. Non è affatto una gran cosa, e l'esserlo addirittura con una connotazione masochistica è decisamente esagerato. Ma adottando, per mera speculazione, la logica dell'ospite potrei dire che è perché sono stato bene.

se tocca occuparsi di rane


Se sia arte non so, ma che venga impedita la sua presenza in una mostra perché dà fastidio (molto probabilmente la reazione che voleva scatenare il suo autore) al papa no, non mi sta bene.
Via Malvino.

22 agosto 2008

morire più volte

Morire più volte è possibile. Basta essere italiano, gay, convivente. Non che questi tre requisiti siano sempre necessari, ma già questa semplice combinazione può garantire almeno una seconda morte. Quella sociale che, nel caso di Domenico Riso, è probabilmente arrivata anche prima di quella fisica se solo un cugino ha presentato le cose per come stavano, quelle pochissime volte (Tg5 di ieri sera) che è stata fatta trapelare la notizia. Perché quando si è tutti tesi a celebrare il dolore, ché siamo tutti una grande famiglia e ci dobbiamo volere bene, e poi vengono alla luce certi sospetti, no caro Domenico, questo non si fa. Meglio rimuovere questa parte.
Di sicuro è stata rimossa del tutto la sua famiglia. E' rimasto solo un uomo che abitava a Parigi e che andava alle Canarie per un po' di vacanze. Di quell'altro uomo e del suo bambino che importa, sono solo due degli altri 151 morti.

18 agosto 2008

il pellegrino che è in me

Non c'è che dire: le capacità di intervenire su un qualsiasi argomento da parte della chiesa sono quasi (sono pur sempre uomini, ogni ricordiamoglielo) infinite.
Non ultima la chicca che ho ascoltato ieri e che ritrovo, grazie a Malvino, a questo link. Bello il discorso finale sul viaggio. Io una compagnia di viaggio del genere spero di non averla mai.
Ma la fregatura è che queste cose valgono pure se viaggi da solo. Nei miei tragitti in bici, per dire fra un po' vado al mare, rischio di evocare anch'io alcune (tutte no via, un po' di clemenza!) delle massime espresse dal teologo. D'altronde è il suo mestiere cercare dio in ogni dove. Pure nel vento che mi sarà sicuramente contrario e nelle buche che sarò costretto a prendere per evitare di essere messo sotto da qualche irrispettoso del decalogo (punti 1, 3, 6, 8) di sicuro influenzato dal male.
Ma che io, nel mio disastrato pellegrinaggio ciclistico, stia lì a invocare i santi mi ci vedo poco: da queste parti c'è maggiore dimestichezza con la madonna.

17 agosto 2008

al mare, al mare

Dopo 9 giorni esatti sono tornato al mare. Giusto per cercare di scottarmi nuovamente, visto che il colore che avevo preso se ne era già andato via. Forse ci riuscirò, magari aspetto stanotte per scoprirlo definitivamente.
Il fatto importante è che nel pieno delle mie paturnie pseudo depressive riesco a volte a uscirmene di casa, a prendermi la bici, a pedalare fino al mare e a fare mente locale solo allora del fatto che sono in costume sull'asciugamano. Quasi che fossi stato in trance per circa mezz'ora.
Lì viene il bello, perché alla perplessità di ritrovarmi letteralmente in faccia il nemico numero uno della depressione, il sole, fa da contrafforte la mia pigrizia: io vorrei scapparmene subito a casa, ma il solo pensiero di rifarmi la strada a ritroso mi mette fatica.
Ecco, possibile avere un motore di vitalità come il mio?

15 agosto 2008

ferragosto, mondo mio non ti conosco

Il dolcefarniente ferragostano dura da queste parti ormai da decenni. Da quando oltre un decennio fa iniziò la allora neo tradizionale strage di gavettonate/secchiate/risse sulle spiagge decisi che era evento che non mi si confaceva.
A volte ho dormito ben dopo l'ora di pranzo. A volte mi sono alzato normalmente ma solo per avviare un cazzeggio più lungo.
Per dire, oggi ho talmente cazzeggiato da essermi ricordato ben dopo le ore 15 di non aver ancora pranzato.
Nel cazzeggio pomeridiano una novità: su aNobii mi si invita a partecipare al gruppo cristiani. Non avevano proprio altro da fare neanche loro che venirmi a rompere?

11 agosto 2008

renew flickr now!

Accedendo da un paio di giorni su Flickr mi viene ricordato che il mio account pro sta per scadere. Rinnovi ora?
E' che il dubbio mi pervade. In fin dei conti avere un account pro per le mie foto sarebbe come possedere una macchina sportiva: tanto so guidare male tanto faccio banali fotografie.
Da una parte non dimentico la storia dello scorso anno sulla censura preventiva che veniva (viene?) fatta sugli account creati in quattro paesi, tra cui la Germania, però poi penso che ci avrò caricato sopra quasi un migliaio di foto, comprese quelle che poi ho cancellato, e ritornare a sole 200 mi dispiacerebbe alquanto.
Alla fine mi deciderò a rinnovare il giorno prima della scadenza o il giorno stesso ma ecco, l'idea di mandarli a quel paese mi è venuta per un po', che si sappia.

10 agosto 2008

Purple Paschi

Dialoghi via email:
Allora si viene sabato, ti si porta pure una guest star.
E chi è?
Prima di dirlo attendiamo la conferma della sua presenza.
I giorni passano, l'impazienza aumenta, i messaggi si moltiplicano, le risposte evasive pure, le offese gratuite ancor di più. Insomma, almeno si può sapere se è uno strafigo?!
No, non lo è.
Ecco, te pareva.

La serata iniziava benissimo. Gli ospiti avrebbero portato loro tutto il mangiare, no dico. Ma io sinceramente a lei non avevo pensato. Mai avrei potuto immaginare che la Divina Mae* venisse a casa mia. Nel giorno della disquisizione sui paschi, per giunta. Sì perché spesso sarò anche rincotto ma che i famosi paschi si riferissero a qualcosa relativo alla pastorizia, un ultimo barlume di memoria me lo ripeteva. Addirittura rendite dei pascoli demaniali maremmani, pensa un po'.

09 agosto 2008

pillole a 5 cerchi

Bello spettacolo, poche emozioni. Beijing avrà detto qualcosa in più a chi era allo stadio, ma da casa il commento resta duplice. Poi al solito si è messa la rai a fare le sue pubblicità del cazzo.
Curioso che il logorroico fatto persona, Bragagna, una volta tanto si sia fatto gradire dal qui presente. Passava l'Islanda, e oltre che menzionare Bjork ha insistito, ché lo stavano interrompendo (no, dico!), fino a quando non è riuscito a menzionare pure i Sigur Rós. Ecchebravo!!!
E poi a me quando sfila l'Italia mi garba sempre: riusciamo sempre a vincere la medaglia d'oro dello sbraco. Gli inservienti fino ad allora avevano richiamato tutti quelli che oltrepassavano la linea bianca, e comunque sempre poche persone, con noi hanno alzato bandiara bianca: mezza delegazione italiana era oltre gli spazi previsti. Chebelli!!!

07 agosto 2008

domani forse mi commuovo

Da queste parti, casa mia, storicamente il giorno di apertura delle Olimpiadi è un giorno dedicato alla cerimonia di apertura. Nel senso che quel giorno esiste solo la cerimonia. Basta. Punto.
In attesa di domani, oggi pomeriggio e stasera mi sono fatto un ripasso guardandomi le videocassette che avevo registrato.
Una commozione continua.
L'unica cosa che potrebbe rovinarmi domani la giornata è, me lo ero scordato ma rivedere la cerimonia di Atene 2004 me lo ha fatto ricordare, la pubblicità mandata in onda durante la svolgimento dell'apertura. Una bestemmia. Che proferirò sconvolgendo la terra tante volte la rai, non più mamma, si arrischiasse a ripeterla.
Nei preparativi hanno già iniziato a sparare qualche chicca: stasera ho sentito dire che la fiaccola olimpica mai aveva percorso così tanti chilometri. Vero, peccato fosse doveroso ricordare anche che mai come questa volta il suo cammino è stato interrotto, in qualche parte del mondo pure definitivamente. Mo' vedremo.

06 agosto 2008

codice internet

Al solito girovagando sulla rete, che navigare forse stufa dopo un po', mi sono imbattuto nel Codice Internet.
Carina l'idea. Dà da pensare il fatto che se a Milano e dintorni avvertano queste esigenze divulgative chissà cosa uno dovrebbe ideare se vivesse nella piccole e medie città italiane. O forse è proprio questo che permette, tra l'altro, internet e cioè di conoscere realtà non vivendole necessariamente se non in rari casi.
Comunque l'allargamento di una buona cosa non può che vedermi a favore. Metto il badge qui affianco.

03 agosto 2008

canzone del mese - luglio 2008

Per la prima volta metto un album intero. D'altronde i Sigur Rós l'11 luglio hanno dato a Firenze un gran bel concerto. Pochi giorni dopo mi sono comprato il loro nuovo album. Gran bell'album.
Non c'è bisogno che ve lo compriate anche voi, basta l'ascoltiate in streaming. Dove? Ma sul loro sito, ovvio: Með suð í eyrum við spilum endalaust.

02 agosto 2008

(other's) life is beautiful

Curiose coincidenze quelle che fanno del mio corpo un campo di battaglia al momento in cui arriva un weekend di riposo.
Il fatto è che stavolta il riposo non durerà un weekend, ma un mese intero. Ed ho iniziato con un intero pomeriggio a letto devastato dal mal di testa. Insomma, oggi sono stato in piedi solo 5 ore.
Se continuo così potrò cambiare lavoro fornendo una competenza rara: collaudatore di materassi.

29 luglio 2008

se confindustria si occupa di altre cose

Sondaggio de Il Sole 24 Ore sul matrimonio gay.
Votate, votate, votate.
Via Panda, che lo ha visto da Elfobruno, che glielo ha chiesto Anellidifumo. Fine della catena; o almeno credo. Voi allungatela dall'altra parte.

27 luglio 2008

i consigli cioccolatieri #15

Ritorna l'amatissima rubrica de I Consigli Cioccolatieri. La speranza è sempre quella di avere un grande apprezzamento, visto anche che per tenere questa rubrica mi rovino la salute per voi. Ma si può?! ;-)
Cioccolato Xoco fondente 60% all'Assenzio: volevo provare l'ebrezza di stonarmi con l'assenzio, ma in realtà ce ne è talmente poco che non si sente. Il cioccolato è buono e la confezione quadrata da 70 gr. ne fa un classico cioccolato da viaggio, il ché per me è questione decisiva. Questo gusto dovrebbe, come scritto sulla confezione, liberare la mente. Mah.
Cioccolato Xoco fondente 60% alla Bacca Goji: anch'esso in comoda confezione quadrata da 70 gr. La tibetana bacca Goji, di cui ho imparato l'esistenza quando vidi la tavoletta per la prima volta, sembra faccia ritrovare l'equilibrio. Se io ho ritrovato il mio non lo so, però la prova gusto è stata pure migliore della tavoletta precedente. Entrambi sono prodotti del commercio equo e solidale, ma per loro non ho trovato un apposito link: pare infatti che siano fuori produzione e commercializzazione; spero solo per questioni estive.
Toblerone fondente 50% con torrone (?) al miele e mandorle (e nocciole): un classico che non era mai stato recensito, anche perché non compro mai questa marca molto mainstream e ben poco indie. Semplicemente mi è stata regalata. Il cioccolato fondente al 50% non regge il confronto, come era lecito attendersi, coi cioccolati di media qualità ma con percentuali di cacao maggiori. L'effetto torrone, presente sulla parte inferiore, è stato accentuato dal caldo e devo dire che la cosa non mi è affatto dispiaciuta perché ha reso il cioccolato più gustoso.
Toblerone al latte con torrone (?) al miele, mandorle, nocciole e uvetta: probabilmente non è ancora commercializzato in Italia, il regalo infatti mi è giunto proprio da Zermatt, a meno che non sia già presente in qualche autogrill che, salvo eccezioni, sono luoghi a me sconosciuti. Qui l'industria cioccolatiera dà un qualcosa in più. Infatti il mix di ingredienti riesce a conservare i sapori perché il cioccolato al latte li lega assieme invece che coprirli. Anche qui è da segnalare che la superficie inferiore a torrone, il punto di domanda è d'obbligo perché il termine è usato un po' a sproposito, sia comunque buona.

25 luglio 2008

4 mesi per fare confusione

Se il mio contratto di lavoro finisse oggi non avrei speranze di vederlo rinnovato.
Constato sempre più ogni giorno l'incapacità di arginare la capa nelle sue maldestre (eufemismo) o sibilline interpretazioni delle direttive che le vengono date e che puntualmente gira a me. In più dovrei fare altre cose che mi sono affidate direttamente, ma che sarebbero possibili senza tutte quelle interruzioni a cui sono sottoposto.
Non mi sto ammazzando di lavoro, è la grande disorganizzazione a rendere insostenibile il tutto. Ho come il presentimento che per affrancarmi da questa situazione dovrei, come non si sa, trasformarmi in un organizzatore del lavoro altrui, inclusi quelli che mi stanno sopra di 3 o 4 livelli contrattuali.
Vedremo, ma non sono per niente fiducioso.

23 luglio 2008

estendere i diritti

Pare quasi da non crederci, ma da ieri in Italia c'è stata un'estensione dei diritti.
Non si tratta delle solite e becere richieste di riconoscimento pubblico delle coppie di fatto ma dell'aver introdotto nel nostro sistema giuridico, grazie all'approvazione parlamentare, un'estensione del principio di uguaglianza.
Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge, ma da ieri sera quattro cittadini lo sono ancor di più.
Viste le grandi libertà di cui già godiamo, un plauso a chi ha avuto questa acuta idea. Nella patria del diritto la cultura giuridica si estende sempre più. Chissà cos'altro.

21 luglio 2008

restare sulla soglia

Ci sono occasioni in cui vedo passare ragazzi, uomini o più in generale persone interessanti e con le quali mi sento fin da subito in sintonia, benché consapevole di avere ben poco in comune perché la conoscenza è, nel migliore dei casi, molto limitata.
Eppure il desiderio di andare oltre si insinua dentro e difficilmente svanisce.
Ci sono alcune di queste occasioni in cui mi pare di restare sulla soglia di una stanza. Sostando mi accorgo che dentro c'è qualcuno e prima con un rapido saluto, poi con qualche scambio di battute ecco che raggiungo uno stato di benessere incredibile.
A volte è come se fossi io quello fermo nella stanza, mentre gli altri passano.
Non che ci sia poi tutta questa differenza. Il comune denominatore è che chiunque si soffermi sulla soglia lo faccia solo per poco tempo.
Alcune di quelle volte lasciano un sorriso ed un po' di malinconia. Altre lasciano una sensazione di vuoto che solo il tempo riesce a colmare.
Che sia paura di entrare, o paura di invitare ad entrare, accade sempre che si passi oltre.
Quasi che fosse nel mio destino quello di godere di pochi istanti e di pochi sguardi. E però non essere né sulla soglia o non vedervi nessuno è sempre triste.

20 luglio 2008

spazio ai vivi

Nell'impossibilità di regolare la vita quotidiana delle persone causa assenza di autentico ascolto da parte dei loro stessi credenti, ecco che c'è chi cerca di dare norme, morali ma non solo, sui due momenti limite: la nascita e la morte.
Norme per cose molto differenti e distanti tra loro ma che hanno un elemento in comune importante: togliere l'autodeterminazione alle persone. Nel caso della nascita è rivolto alle donne, mentre tutti ne sono coinvolti per la morte.
Ci sono in giro per internet commenti molto belli sulla vicenda di Eluana Englaro, di quelli che fanno pensare e pure crescere. Qui non leggerete un ampliamento di questi testi ma solo la mia opinione per l'evento che prima o poi mi toccherà.
Non voglio che mi si faccia nulla di terapeutico se non avrò la possibilità di decidere per me stesso; non voglio soprattutto che mi si attacchi a macchinari, sonde e cos'altro possa essere inventato di invasivo per il corpo per mantenere in essere uno stato dal quale non sarà possibile tornare indietro.
Nessuna morale, religiosa o altro che sia, può sostituirsi alla mia autodeterminazione. Chi parlerà al posto mio non starà esprimendo la mia morale, ma solo la propria, e comunque non può sostituirsi a me.
I miei familiari sono già a conoscenza di queste mie intenzioni. Scrivo questo post tante volte servisse, in assenza loro quindi e della loro difesa delle mie intenzioni. E non c'è da faticare a pensare come alcuni fanno, dopo un'annosa esperienza come quella di Eluana, che l'opinione possa essere cambiata: se mi andrà di farlo, se ne sentirò l'esigenza, basterà che scriva un altro post. Se non lo avrò fatto, l'opinione è e rimane questa.
Solo una persona potrebbe avere qualcosa da ridire. Gliene darei volentieri il permesso: il mio compagno. Quello però pubblicamente (e sottolineo il pubblicamente) e legittimamente riconosciuto. Hai visto mai possa servire per far tornare certe tematiche nell'agenda politica?
Altre disposizioni.
Donazione di tutto il donabile. Con la doverosa precisazione che qui si è omosessuali, e quindi chi farà il prelievo deve farlo con cognizione di causa, perché se il mio sangue per questa ragione non è, a seconda dei casi, a seconda degli ospedali, buono in tutta probabilità potrebbero non esserlo nemmeno i miei organi. Ad oggi che io sappia non soffro di nessuna patologia che potrebbe impedire qualsiasi donazione, ma ci sarebbe comunque da confrontarsi con la patologia di alcuni medici e/o burocrati.
Infine, cremazione. E, a Livorno è già possibile, dispersione delle ceneri in mare. Il motto della società della cremazione è spazio ai vivi. E' un motto di un'efficacia unica. E, caso strano, di una verità totalizzante. C'è chi si prepara il mausoleo quando è ancora in vita; brutta la società che celebra meglio i morti dei vivi.

19 luglio 2008

sono solo stampe

Ieri finalmente ho appeso alla parete il Kanagawa, o per meglio dire l'Hokusai, che avevo acquistato. C'era un'offerta su allposters.it e, avendo in casa una cornice della dimensione giusta, ne ho approfittato subito. Per l'occasione mi sono trasformato in corniciaio, visto che ho inserito un passpartout di carta color grigio topo tra la stampa e il bordo interno della cornice. Ovviamente il lavoro fa abbastanza piangere, ma per il momento ne sono contento. Non fosse che ora avrei a disposizione del materiale da appendere sulla parete bianca in salotto.
Nei giorni successivi all'acquisto non perdevo occasione per vantarmi di avere il mio Kanagawa. Kana-che? Ma sì dai, la prefettura giapponese nella quale c'è il Monte Fuji, rappresentato nelle opere di Katsushika Hokusai. Hoku-che? 'sta roba qui, va bene?!

18 luglio 2008

inscatola(mente)

Da lunedì scorso in ufficio siamo in piena fase trasloco.
Le fasi preliminari hanno riguardato solo alcune indicazioni elargite a mo' di gentile concessione a noi poveracci dell'amministrazione e segreteria. C'è chi però ha preso troppo sul serio la cosa e con settimane d'anticipo ha iniziato ad inscatolare tutto l'inscatolabile. Sto parlando della capa.
Le cape possiedono logiche afferenti ad un universo avente una dimensione pari ad i (il famoso numero immaginario). Per cui, siccome la nostra documentazione ed attrezzatura verrà portata via al più presto tra 10 giorni, da 10 giorni ha già messo nelle scatole la stragrande maggioranza dei faldoni. Morale nella sua stanza ci si cammina con difficoltà.
Da oggi poi sono inscatolati alcuni faldoni di documenti datati 2008. Ho iniziato a berciare quando volevo mettere a posto dei documenti bancari e ho trovato il vuoto nell'armadio.
Nei miei cassetti poi giacciono a prendere polvere decine e decine di fatture che sono state già emesse; peccato siano relative a servizi datati agosto e quindi non si possono ancora spedire: è per avvantaggiarsi, Andrea!
La consolazione è che nella nuova sede pare che ognuno vada per conto proprio. Lei sarà un po' più per conto proprio rispetto a tutti gli altri (= isolamento).
Io e la collega che è in stanza con me non abbiamo ancora iniziato a mettere via una penna (anche perché regolarmente ne perdiamo 4 o 5 al giorno, ma questo è un altro discorso). La nostra speranza è che la capa, terminata la frenesia di inscatolare tutti i suoi documenti o inizi a farlo coi nostri oppure, opzione preferibile, si inscatoli la mente. Non le resta che quella. Per una volta darei pure una mano a mettere lo scotch da pacchi, e nella giusta quantità.

13 luglio 2008

la breve storia di Cip, Ciop & la piccola Cippa

Cip & Ciop si ritrovano alla testa del binario 2 (e quattro quinti) della stazione di SMN.
Si salutano contenti, sono passati due mesi e mezzo dall'ultima volta che si videro. Imboccano il sottopassaggio per recarsi dall'altra parte della piazza. Là sotto Ciop noterà ben due negozi di CD stupendosi ancora della loro esistenza. Cip gli segnala allora che nell'altra ala della galleria ce ne è un'altra ancora. Ciop, uomo di mondo, se ne stupisce ancor di più. Forse pensa di essere arrivato nel paese dei balocchi, o forse prende questa curiosità come indicativa dell'arretratezza del suo paese. Non è dato a sapersi.
Cip & Ciop continuano a camminare. Ora li troviamo che attraversano un ponte sul fiume d'argento (opacizzato da qualcosa ma non è poi così importante). La calura incombe nonostante si avvicini la sera e ciò preoccupa tanto Cip.
Dall'altra parte del fiume si parla proprio delle parti che stanno al di là dei fiumi. C'è sempre qualcosa di differente oltre i ponti di una città. E infatti loro stanno attraversando zone irriconoscibili.
Cip & Ciop arrivano già un po' stanchini alla Grande Porta che fa sentire più a casa Cip per via del nome, dove hanno appuntamento con la piccola Cippa. Appena arrivano nella piazza intravedono Cippa alla guida della sua macchinina. Sta cercando sicuramente un parcheggio. La rivedranno dopo oltre mezz'ora, reduce da una girata nella parte oltre il fiume d'argento (ma anche no) e pure lungo il fiume stesso.
Quando la piccola Cippa arriva alle loro spalle avevano da poco aperto il Grande Cancello. Si incamminano quindi tutti e tre e varcano la soglia tenendo ben stretto in mano il loro pass, anche detto biglietto. Ma il cerbero del Grande Cancello non li considera affatto. Essi proseguono. Dopo 100 metri vengono però bloccati da delle altissime barriere guardate da dei truci cani da guardia che dicono loro che solo dalle ore 20 sarà possibile andare oltre.
Ciop a quel punto decide di tornare sui suoi passi e di avvicinarsi alle fonti dell'abbeveraggio e ai panieri degli affamati. Cippa lo segue complice. Cip invece apre lo zaino e, dopo aver rovistato per bene, tira fuori due toasts (o toastes -come cazzo si dice/scrive?!) per divorarli seduta stante. Tra le considerazioni di Ciop da ricordare il fatto che si accorge di essere il più piccolo! Cip e la piccola Cippa si perplimono in silenzio, non volendo far capire al "piccolo" Ciop quanto lo detestino.
Le ore 20 li colgono già sulla via della digestione, passano in un battibaleno le guardie truci, che strappano loro un pezzo del pass che avevano in mano, e si avviano verso il Grande Castello di Tubi. Da che parte andare? Per la piccola porta argentata chiamata Dispari o per la piccola porta argentata chiamata Pari? Cip prende l'iniziativa scegliendo, stupefacendosi di sé stesso per la prontezza, la prima e iniziando a scalare l'erta salita. Lo spettacolo che si apre davanti a loro alla fine della fatica è fantastico: tanto rosso, tanto blu e, sullo sfondo, tanto nero con dei palloni grandi bianchi appesi per aria. Sarà sotto quei bellissimi palloni che vedranno lo spettacolo dei folletti, degli elfi, e delle fate; queste ultime, le amine così sembra si chiamino, interesserebbero molto Ciop. Ma sia Cip che la piccola Cippa vogliono di più i primi.
Nell'attesa alcune guardie cattive vestite di rosso dicono, ai compagni di visita dei nostri, che non si può fumare. Cip, che non vuole mai far mancare il suo appoggio a Ciop lo informa subitaneamente. Ciop però tende a confondersi, tanto che chiede se la guardia rossa fosse carina. La piccola Cippa e Cip lo assicurano in tal senso senza neanche pensarci.
Poi venne lo spettacolo magico. E a Cip gli piacque moltissimo. Alla fine chiederà timoroso a Ciop se avesse apprezzato anche lui che essendo un frequentatore assiduo di spettacoli, anche quelli per mentecatti o anche quelli dove le guardie, non si sa se rosse o no, ti mettono le mani addosso (ma per rassicurare, dicono), la sua opinione incute un certo rispetto. Cip non capirà una cippa, e questo non è un gioco di parole, della risposta di Ciop.
Tutti contenti prendono la via del ritorno, oltrepassano il Grande Cancello con molta difficoltà per via della sosta selvaggia pedonale di molti astanti, e imboccano il Grande Viale. Dopo pochi metri ecco la macchinina della piccola Cippa. Ma come, pensa Cip, hai impiegato mezz'ora di tempo per fare solo questi pochi metri? La piccola Cippa si spertica in spiegazioni topografiche che, da lì a poco, faranno capire sia a Cip che a Ciop il perché di tante parole.
Infatti è stata una stranissima coincidenza astrale a far giungere in orario davanti al Grande Cancello la piccola Cippa, la quale dimostra di non sapere quali strade percorre. Il ritorno infatti sarà una piccola odissea. Non si spaventi il lettore, i nostri tre piccoli eroi, nonostante fossero consapevoli dei continui salti di uscita dalle rotatorie della piccola Cippa, non erano affatto preoccupati. Infatti trascorsero il tempo parlando di varie cose, tra le quali da menzionare il discorso su Paolo il Ragazzo del Vino e della sua lotta contro Babilonia o, ma questa è solo un'invenzione di Cip che notoriamente non coglie poi molto delle cose della vita, della sua lotta contro il Grande Chewingum. Ciop informa che, Babilonia o Grande Chewingum che sia, esso ritornerà nei prossimi giorni.
Qui la storia di Cip, Ciop e della piccola Cippa si deve interrompere. Ma voi potete continuarla, scrivendone o commentandone in questa foto della piccola Cippa.

12 luglio 2008

colori della musica

In una intervista ormai non più recente Prince parlava dei musicisti che lo avevano influenzato. Tra questi metteva Joni Mitchell dalla quale aveva imparato il colore della musica. Basta recuperare quella intervista per capire meglio, o ancor di più basta ascoltare direttamente Joni Mitchell, cosa intendesse.
Non è stata la prima volta che qualche artista mi ha fatto scorgere il significato di questa espressione. Uno fu ad esempio, ben 15 anni fa, Peter Gabriel. Ieri sono stati i Sigur Rós. Entrambi questi concerti si sono svolti a Firenze che, a questo punto di diritto, viene elevata al rango di città del colore della musica.
Come molti ma non tutti i gruppi musicali, i Sigur Rós hanno una duplice anima. Una che si rivela nei loro lavori in studio, più intimi, più sognanti, e un'altra nei concerti live. Essendo stata la prima volta che li vedevo live non ho molti elementi per affermare questo se non riconoscere la loro capacità di dare un significato alla parola colore.
Un gruppo abituato ai concerti live e che conserva una capacità a dare quelle sfumature decisive per rendere un brano un percorso per sognatori.
I miei colori non sono arcobaleni bellissimi, solo semplici desaturazioni mirate: scegliere quali è come decidere quale dolce prepararsi. Un po' per gli altri, un po' per me stesso.
E per chi c'era un semplice augurio:
"bjartar vonir rætast
er við göngum bæinn

brosum og hlæjum glaðir..."