26 febbraio 2008

se la palatalizzazione è ok

Era molto tempo che volevo andare a controllare, per poi scriverne anche qualche riga qui sul blog. Stasera ci son capitato quasi per caso e mi son detto: forza, andiamo a cercare conferme che, come ricordo, la parola famigliare è errata.
Il dubbio mi venne quando, curiosando su aNobii.com notai che il libro di Natalia Ginzburg, Lessico famigliare, conteneva quella forma che a me fu insegnato fin dalle elementari essere sbagliata. Però il fatto che fosse presente addirittura in un titolo di un libro famoso mi colpì; e da lì nacque la curiosità.
Sul DeMauro famigliare è considerata una variante di familiare. Ma non potevo certo accontentarmi. Ecco quindi che corro a curiosare sul sito dei miei accademici preferiti. Non potevo restarne ovviamente deluso: nella sezione delle faq ecco esserci una spiegazione.
Capito? Le forme contenenti il gl, cioè quelle palatalizzate (provate a scrivere quest'ultimo vocabolo, noterete che il correttore ortografico lo accetta: una parola nuova imparata), sono da accettare. Pur, contentino per quelli come me, avendo quelle non palatalizzate un'origine più dotta.
E allora chi si contenta gode. Io, che già mi vedevo proferire offese indirizzate contro l'altrui ignoranza, scopro di usare le forme dotte. Chi l'avrebbe mai detto? La mia intelligenza no davvero.

24 febbraio 2008

erbaccia nel minestrone

Se c'è lei non vi votiamo

Si può fare di un partito un minestrone con tante verdure, ma certe erbacce sono indigeste a prescindere. Via Bioetiche.

21 febbraio 2008

offresi buono libri

Caro lettore, gentile lettrice,
ti metto a conoscenza che sono in possesso di un buono acquisto del valori di 5 € da utilizzare per ordini su ibs.it di almeno 50 € da effettuarsi entro il 29 febbraio. Il buono è cumulabile con altre promozioni in corso.
Avendo acquistato il 7° libro di Harry Potter online su ibs.it mi ritrovai in mano questo buono. Ma in tutta sincerità in questo periodo non ho voglia di spendere 50 € in libri quando in casa ne ho a decine ancora intonsi.
Per cui, per chi sia interessato, lo invito a farsi avanti. Usate la mail per favore. L'assegnazione del buono, qualora ci fossero almeno due richiedenti, non avverrà secondo nessun criterio prestabilito. Non è una gara a chi arriva primo e non sarà assegnato ai soliti raccomandati. Siate magari spiritosi nei vostri messaggi. Insomma, stupitemi. Fisso, per comodità, il termine a domenica prossima.
Poi, chi si vedrà rispondere alla propria email con scritto anche il codice del buono, che almeno mandi un grazie e si prepari, nel caso in futuro dovessimo incontrarci, ad offrirmi un caffè. Sì lo so, stavolta sono proprio esoso.

20 febbraio 2008

due punti: SF




You Are a Colon



You are very orderly and fact driven.

You aren't concerned much with theories or dreams... only what's true or untrue.



You are brilliant and incredibly learned. Anything you know is well researched.

You like to make lists and sort through things step by step. You aren't subject to whim or emotions.



Your friends see you as a constant source of knowledge and advice.

(But they are a little sick of you being right all of the time!)



You excel in: Leadership positions



You get along best with: The Semi-Colon



Che poi lo ho imparato solo adesso che Colon vuol dire due punti. Mica avevate pensato alla parte di intestino, vero? Beh io, ad essere onesto, sì; ma mi sono ripreso subito dopo.
Quizzillo by Panda (ché se il suo di lei quizzerpusher è mau, lei lo è di me).

19 febbraio 2008

esser definiti liberal offende o dà prestigio?



Come volevasi dimostrare finisco sempre da quella parte. Il solito quizzillo, via Panda.

16 febbraio 2008

300 anni tra i maestri, pochi istanti con un coglione

Il verificarsi di alcuni precisi accadimenti, della stessa natura di quello che sto per scrivere, ci dovrebbe dimostrare, a noi stessi prima che agli altri, che saltuariamente ciascuno di noi è un coglione. Non in modo assoluto e continuativo, ma certi eventi dovrebbero insegnarci che è meglio cambiare strada.
Avere per le mani uno Stradivari non è cosa da tutti i giorni. Uno si aspetta di esserne emozionato solo alla vista, figuriamoci all'ascolto per non dire al tatto.
Anche l'inciampare non è cosa da tutti i giorni. E l'inciampare con uno Stradivari in mano è certamente molto raro per non dire unico.
Qualora tutte queste ipotesi si verificassero in successione la coglionaggine non sarebbe ancora del tutto dimostrata. Sì, perché uno avrebbe ancora una possibilità: cercare di evitare di cadere col proprio corpo sopra il violino. Seppur difficile da farsi, essere consci di avere tra le mani un tesoro così prezioso dovrebbe indurre nei pochi istanti disponibili ad agire in modo tale da pensare al suo salvataggio, per quanto improbabile possa essere. Ma si vede non era destino.
Le cose però, se possibile, sono peggiorate quando dall'Italia gliene è stato recapitato un altro. Piuttosto doveva essergli recapitata la seguente dichiarazione, magari racchiusa nello scrigno di una custodia: coglione! col cazzo che te ne diamo un altro!
All'estero è più facile per i coglioni essere aiutati a trovare la propria strada (di ritorno). Stavolta però pare che sia il mondo ad essersi italianizzato.

space cowboys

Bello il sito segnalato da Darwin. C'è in homepage, o sulla pagina dedicata, l'attuale percorso del satellite spia americano che sta per precipitare, col suo bel carico di combustibile di idrazina, sostanza leggermente tossica, sulla Terra.
Basta fare un refresh della pagina ogni tanto, anche un solo minuto può bastare, per cogliere lo spostamento.
Ad oggi le zone maggiormente interessate dall'impatto sarebbero Cina, Sudest asiatico ed Australia. Se non erro proprio in Australia, tra la fine degli anni '80 e l'inizio degli anni '90, un uomo si suicidò per i timori di vedersi piombare in testa un satellite, credo fosse russo, che anche allora stava precipitando.
Comunque sia stavolta proveranno ad abbatterlo. Questi novelli cowboys dello spazio avranno già pensato a siti o zone adeguate per farlo? Non so, un Ok Corrall dovrebbe andar bene, no?

14 febbraio 2008

comunicazione sociale

Inve ha ripristinato i feed. Boia deh, era 'na vita che non gli fungevano.

realtà o sogno, questioni di longitudine

Non possedendo, fortunatamente, un mio personale tumblr segnalo questo post di Querelle(s) dove è riportato il testo e i video dell'intervento al parlamento spagnolo, precisamente alla nostra corrispondente Camera dei Deputati, dell'onorevole Carmen Montón Giménez del PSOE, il partito socialista spagnolo, il 30 giugno 2005 in occasione del dibattito precedente al voto per togliere, dalla legge che estendeva il matrimonio alle coppie omosessuali, il veto imposto dal Senato.
Da segnalare che a chiamare a fare l'intervento conclusivo fu chiamata una deputata di 29 anni. Che non gliele mandò a dire.
In alcuni passaggi è semplicemente toccante. In altri invece dà una profonda tristezza perché viene naturale fare i paragoni con le capacità di dibattito su questi temi dei politici italiani. Ma in fin dei conti non possiamo essere così esigenti da arrivare a chiedere a ultrasessantenni di presentare le cose così come stanno. Tocca mandarli davvero a casa per manifesta incapacità a rappresentare la nostra società.
Gustatevi la lettura e/o la visione.

12 febbraio 2008

Darwin Day 2008

Ve lo scrissi già nove giorni fa, quindi arrivate ad oggi, 12 febbraio 2008 - cioè 199° anniversario della nascita di Charles Robert Darwin, già informati e pieni di entusiastica partecipazione.
Oggi è il Darwin Day, giornata dedicata al valore della ricerca scientifica e del pensiero razionale. Varie iniziative sparse per l'Italia, generalmente organizzate dall'Uaar ma non solo.

Tra quelle organizzate dall'Uaar segnalo e consiglio vivamente:
i begli incontri di Bergamo (ore 21, Sala del Mutuo Soccorso, via Zambonate, 33) e Bologna (ore 17,30 alla Libreria Feltrinelli, Piazza Galvani 1/h) sui temi del DNA ed evoluzione;
a Cagliari, sabato 16, ore 17,30 alla Sala Eleonora d'Arborea, via Lanusei, 19/A, Evoluti per caso? Finalismo e casualità nell'evoluzione biologica (che titolo ragazzi!!!);
a Chiaravalle (AN), Evoluzione: solo una teoria? alle ore 17,30 al Centro di Libera Iniziativa, via Giordano Bruno, 3;
a Milano, mercoledì 20, il primo dei tre incontri previsti dalle ore 18, quello su Evoluzionismo e creazionismo, pare riserbare non poche soddisfazioni; alla Libreria Claudiana, via Francesco Sforza, 12/A.

Con differenti organizzazioni segnalo e consiglio vivamente, vedi anche il portale dell'evoluzione Pikaia:
a Castelbuono (PA), Prove di dialogo tra scienza e fede; due giorni di dialogo -venerdì 15 e sabato 16- alla Sala delle Capriate - Badia, via Roma
ancora a Milano, a cura del Museo di Storia Naturale, venerdì 15 pare interessante Il doppio delitto di Charles Darwin; alle ore 14,30 Aula Magna del Museo di Storia Naturale,
a Bergamo, l'evoluzione nei vegetali, alle ore 18 alla Sala Viscontea dell'Orto Botanico in Piazza Cittadella;
a Ferrara, Chi ha paura dell'evoluzione? un testo teatrale che sarà rappresentato alle ore 21 alla Sala Estense in Piazza Municipale;
a Genova, venerdì 15, incontro su Siamo ancora darwinisti? alle ore 17 al Museo Civico di Storia Naturale G. Doria, via Brigata Liguria, 9.

Per conto mio staserà andrò alla presentazione del libro Benvenuti nell'Antropocene. Forza, che c'è sempre da imparare! E se ogni tanto, pigro come sono, mi do una smossa, significa che potete farlo anche voi.
Se del caso, riferirò qualcosa. E lo stesso fate voi, ché io mi diverto se recensirete qualcosa.

10 febbraio 2008

parassitismo di dubbia natura

Che poi dice che Fini così finì.
Beh sì, è vero. Lo abbiamo pensato tutti. Soprattutto ricordandoci che fino a qualche annetto fa lo consideravamo, almeno i più di noi, un politico accorto della parte avversaria.
Che abbia fatto invece i calcoli giusti, oltre a quelli opportunistici di vedersi aumentare i posti in Parlamento invece che vederli sparire? Sì perché dopo, si ritroverà con un lavoro -grande partito di destra appartenente al partito popolare europeo- in buona parte già fatto. Come dopo cosa? Dopo la dipartita del nano. Che manchi così poco?
Al di là della supposta buona notizia, non vorrei che l'unico errore commesso sia quello di aver considerato il suo parassitismo come facoltativo e non, a forza di non fare politica, obbligato.

08 febbraio 2008

ultime volontà (?)

Dialogo tra il sottoscritto e il SacherBabbo, oggi dopo pranzo.
SB: quando sarò in punto di morte, ma proprio lì lì per morire eh, allora iscrivetemi al partito del berlusca.
SF: e perché?
SB: così quando morirò, morirà uno di loro.
SF: (rido, penso, rispondo) sì eh, non penserai mica che per iscriverti possano bastare 10 euro.
SB: ah no eh. Allora no.
SF: (rifletto, parlo) a meno ché non interessiamo direttamente il berlusca, lo facciamo commuovere che c'è un comunista che in punto di morte si sta pentendo, e l'iscrizione te la offre direttamente lui.
SB: ecco, bravo, sì son d'accordo.
SF: sì eh? e magari la tessera corre a portartela bondi in persona!
SB: No! No! Allora come non detto.

07 febbraio 2008

tornaconto e tornasole

Difficilmente c'è stata nella storia italiana una parte della classe politica così prona alla chiesa cattolica da non dover nemmeno temere un seppur banale rimbrotto per le scellerate condotte di vita, sia pubblica che privata, nonostante queste contraddicano vangeli e morale cattolica. Anzi mi correggo: solo i vangeli. La morale cattolica ammette, senza tante ironie, il tornaconto.
Per questo credo che una delle cartine tornasole della campagna elettorale, che funzionerà soprattutto quando arriverà il momento in cui non potranno più essere resi pubblici -tranne che ai soliti raccomandati- i sondaggi, sarà il misurare l'andamento della Casa delle Libertà (o come vorranno chiamarsi) con la quantità e qualità degli interventi della Chiesa.
Tanto più questi ultimi saranno pressanti tanto la partita sarà da giocare. Forse vivo immerso nell'ovatta ma mi pare che il tutto inizi come da programma: è qualche giorno che non sento interventi diretti o comunque degni di nota da parte delle gerarchie cattoliche.

corse solitarie

Ieri vidi una foto su l'Unità che, volutamente, affiancava la delegazione di FI al termine del colloquio con Marini con la delegazione del PD. Sulla sinistra comparivano Schifani, Bondi, Vito, Berlusconi e Tremonti, sulla parte destra della foto c'erano Franceschini, Veltroni e Finocchiaro.
L'effetto che dava, come poi confermato nelle intenzioni dal titolo, era quello di voler far notare il vecchiume da una parte e i giovani dall'altra. Seppur di parte, l'iniziativa del giornale dava uno spaccato veritiero. La sensazione che dava la foto era proprio quella.
Per la prima volta da molto tempo, ho finalmente trovato una decisione nel PD che condivido. La corsa solitaria la trovo quantomeno un'idea coerente derivante dalla recente esperienza di governo. Che sia ancora da definire il quadro dei rapporti con la sinistra è del tutto vero; già ci sono distinguo, ipotesi di desistenze al Senato, ecc., ma trovare conferme tra qualche settimana a questa intenzione non potrà che vedermi d'accordo; e dico questo indipendentemente da quello che sarà il mio voto. E' e, sarà se davvero avverrà, un elemento di estrema chiarezza. Nasconderà i suoi tatticismi, servirà a fare qualche repulisti in parte della dirigenza, ma perché voler far vedere unità d'intenti e di programma, che attualmente non sarebbero credibili al proprio elettorato, quando non ci sono?
Il PD considera imperativo il rifinanziamento delle missioni all'estero? E' bene che chieda, e che di conseguenza agisca nelle scelte delle alleanze, il rispetto a questa condizione. E come per questa questione anche per le alte.
Mae* ci chiede giustamente che cosa ce ne facciamo della percentualina dura e pura. La risposta in realtà è semplice: ognuno farà la sua opposizione. Io credo che la decisione della corsa in solitario dipenda dall'aver considerato come impossibile, a così breve distanza dalla caduta del governo Prodi, una vittoria elettorale, indipendentemente dall'esistenza o no della coalizione di centrosinistra.
Per quanto mi riguarda non ho ancora deciso, forse come tanti, troppi a sinistra, per chi votare. La scelta di spostarmi sulla sinistra arcobaleno non è così automatica. Non posso far finta che lì di rinnovamento (ipotesi di candidatura premier a Bertinotti) non se ne parla. E che loro si presenteranno, con poche eccezioni, nelle stesse forme e persone di FI, come la foto accennata all'inizio del post. 10-15 anni e sempre gli stessi ai vertici. Ma un'altra cosa mi rende sospettoso nei loro confronti: non dimentico che in autunno, ad accordo fatto tra governo e parti sociali diversi loro esponenti lo vollero mettere in discussione, e non si chetarono neanche al termine dei referendum fatto tra i lavoratori. Cosa e chi stavano rappresentando?
Alla fine deciderò, nello spettro che parte dal PD e che va verso sinistra, soprattutto in base alle liste di candidati. Attualmente so solo che non voterò scheda bianca, per il semplice motivo che 2 anni fa ne 'sparì' circa 1 milione rispetto alle previsioni, e l'unico partito che oltrepassò le più rosee previsioni fu, tu guarda le coincidenze, quello dello psiconano (e Pisanu, allora min. dell'interno, che contro ogni tradizione, si recò dal suo capo a scrutinio in corso). Piuttosto la classica fetta di salame nella scheda, per dire.

06 febbraio 2008

sull'origine e sul fine della vita

Prendo spunto da un articolo: circa 8 anni fa fu scoperto ad 1 km di profondità nell'oceano Atlantico centrale un campo idrotermale cioè una zona di risalita di sorgenti idrotermali, provenienti dalla crosta oceanica, che generano, in tempi lunghi ma non geologici, i cosiddetti camini neri. Nulla di particolare, questi campi sono abbastanza frequenti sui fondali oceanici; se non che questo qui ha una caratteristica singolare: in quell'ambiente gli idrocarburi si formano ad un ritmo mai visto prima. E la cosa non deve far pensare al petrolio o a cose simili, ma all'origine della vita; per essere più esatti, ad una ipotesi endogena terrestre.
Osservare per la prima volta un ambiente marino (la vita sulla Terra è iniziata, e per circa 3 miliardi di anni c'è anche rimasta confinata, nel mare) che possa avere quelle caratteristiche finora ipotizzate apre scenari molto eccitanti.
Ancora non si sa se la vita, intesa proprio come prime molecole organiche, idrocarburi ma anche aminoacidi, si sia formata sulla Terra o possa aver visto un'origine 'cosmica' e poi esser giunta sul nostro pianeta per il tramite ad es. di una cometa. Figurarsi quindi se un ambiente mai osservato prima sulla Terra con siffatte caratteristiche non possa essere considerato, almeno in prima ipotesi, quale originario della vita.
Ma vorrei far notare anche un altro scenario, vera ragione di questo post. Assumiamo per un momento che questa ipotesi sia vera; che siano trovate tutte le prove che portino a dimostrare che sì, la vita sulla Terra si è formata in questo modo, in un ambiente del tutto simile.
La grande questione che divide scienza e fede è se considerare il tutto avente un'origine casuale o divina, di un'assenza o di una presenza di un disegno e, di conseguenza, di un fine.
Tutto il resto che apparentemente le divide, per dirla con linguaggio da blogger, è fuffa.
Tornando ai campi idrotermali, argomento del contendere non è né sarà, nel caso questa ipotesi prenderà piede, se la vita si è formata lì grazie all'ambiente molto favorevole agli idrocarburi, ma se questa ipotesi faceva oppure no parte di un disegno più generale. Qui sta l'essenza dello scontro di pensieri diversi.
Ad esclusione dell'origine della vita, finora spiegata solo dalla fede ma non dalla scienza, la storia della vita sulla Terra ha come argomento del contendere la sola questione derivante dal suo fine. E non, come si è portati in genere a credere, dal percorso fatto. Questo percorso, l'evoluzione delle specie, è accettato anche dalla fede che da tempo ha abbandonato la visione fissista derivante da Aristotele.
Attualmente si sta assistendo ad una riformulazione di quanto già detto nel recente passato da parte della fede e dei suoi rappresentanti avente più caratteristiche di difesa che non di nuove interpretazioni alla luce delle nuove scoperte. Quasi che, avendo esauriti gli argomenti, si stia tentando di negare quanto invece è stato accettato (intendiamoci, accettato sì ma perché, purtroppo, incontrovertibile). Ecco che le posizioni che piano piano stanno prendendo piede sotto il papato di Benedetto XVI sono ante Pio XII.
L'incontrovertibilità dell'evoluzione implicherebbe
infatti l'accettazione della casualità; la storia evolutiva insegna che non può esistere niente tranne il caso che favorisce alcune forme al posto di altre (se volete, per farvi un'idea e soddisfare qualche curiosità andate a scoprire qualcosa sulle faune di Ediacara e su quelle delle argilliti di Burgess). Un disegno 'evolutivo' che avesse regolato fin dall'inizio la vita sulla Terra non potrebbe cioè aver previsto un'enormità di sprechi di progetti di vita per arrivare finalmente al nostro dominio (e rendere semplice storia da ripassare i domini precedenti e storia inesistente quelli futuri).
Ma accettare che la vita sia indirizzata dal caso negherebbe un qualsiasi fine alla vita stessa.
Al di là della scelta che ciascuno si può porre davanti, trovare questi argomenti stimolanti per un arricchimento reciproco o infastidenti o addirittura blasfemi rispettivamente danno o negano una possibilità di reciproco riconoscimento per una pacifica convivenza.

05 febbraio 2008

UNTIL THE END OF THE WORLD

Una delle cose che da sempre apprezzo di più negli U2 è la loro fede e il modo col quale la cantano. Un modo che non mi ha mai infastidito ma, anzi, arricchito. Al di là del mio convinto ateismo.

Comprai Achtung Baby! a fine novembre 1991; fu il mio secondo CD in assoluto e il primo che acquistai io. Sapevo solo della bellissima canzone, oggetto di questo post, che faceva anche da colonna sonora all'omonimo film di Wim Wenders. Che l'uscita del film fu posticipata dietro esplicita richiesta degli U2 per poter completare l'album. E che mi prese uno spavento quando misi su il CD, credevo che tutte quelle distorsioni nel suono dipendessero dal mio impianto, allora nuovissimo, che stava avviandosi alla discarica. Ma era solo Zoo Station. E poi vennero tutte le altre. Credo che prima di prendere in mano i testi lo abbia ascoltato almeno una decina di volte. Until the end of the world non solo confermò le attese ma rimase per moltissimo tempo la mia preferita.


Haven't seen you in quite a while
I was down the hold, just passing time
Last time we met was a low-lit room
We were as close together as bride and groom
We ate the food, we drank the wine
Everybody having a good time
Except you
You were talking about the end of the world

Un dialogo tra Gesù e Giuda, quale porzione indispensabile di quel viaggio introspettivo dell'animo umano che è stato Achtung Baby!


I took the money, I spiked your drink
You miss too much these days if you stop to think
You led me on with those innocent eyes
And you know I love the element of surprise
In the garden I was playing the tart
I kissed your lips and broke your heart
You, you were acting like it was the end of the world


Un dialogo dove solo apparentemente si capisce chi è la voce narrante e chi la persona a cui fa riferimento. Questa confusione di ruoli è molto marcata nei live dove spesso Bono si sente Giuda, e altrettanto spesso di sente Gesù; e allora varia il testo e finisce la prima strofa con I was talking about the end of the world e la seconda con I was acting like it was the end of the world.


In my dream I was drowning my sorrows
But my sorrows, they learned to swim
Surrounding me, going down on me
Spilling over the brim
In waves of regret, waves of joy
I reached out for the one I tried to destroy
You, you said you'd wait until the end of the world

Non so se esistano versi migliori per descrivere il senso di colpa. Enfatizzato come non mai dall'ultima frase, questa sì sempre uguale al testo originale. Perché se il traditore cerca la sua vittima, questa lo accoglierà solo alla fine. Lasciando a chi crede una spiazzante sensazione.

03 febbraio 2008

evolvere tutti

Non essendo questo un blog de curtura viene da sé che le saltuarie indicazioni di eventi di Cultura (si nota la C maiuscola, sì?) devono richiamare in voi, miei amati lettori, quella curiosità mista a voglia di partecipazione che è caratteristica delle persone intelligenti. Sì, perché se ogni tanto mi do di questi slanci, voi come minimo avete a seguirmi. Di cosa sto parlando? Ecco detto:
il 12 febbraio, anniversario della nascita, è il Charles Darwin Day. Occasione per eventi di divulgazione scientifica, principalmente connessi con l'evoluzione delle specie, e generalmente di difesa della ricerca scientifica.
Il programma delle iniziative, che sono solo in parte collegate tra loro, si estende su più giorni. Il portale dell'evoluzione Pikaia, che segnalo anche come sito da inserire tra i vostri preferiti se avete giusto quel minimo di curiosità per i temi lì trattati (eventualmente confidate, nel caso alcuni concetti vi risultino ostici, nel qui presente blogger che quantomeno tenterà di sforzarsi a fornirvi delucidazioni per una migliore comprensione), dà i programmi delle varie iniziative del Darwin Day sparse per tutta Italia.
Fortunati i milanesi che avranno un calendario, esteso per 6 giornate, molto ricco. Anche i ferraresi, le cui amministrazioni pubbliche si rivelano essere molto lungimiranti, ne hanno uno quasi altrettanto invidiabile. Per le altre città sono stati stilati alcuni calendari che si possono trovare nella pagina del portale dedicata al Darwin Day. Alcune di esse hanno un link apposito, la maggior parte invece ha il link al programma pubblicato alla data del 1 febbraio. Per quanto mi riguarda tenterò di accontentarmi con una semplice, ma spero fruttuosa, presentazione di un libro.
Occasioni, semplici occasioni per comprendere un po' di più la storia della vita sul nostro pianeta. Sfruttiamole al meglio.