Tutta questa vostra propaganda a favore dell'omosessualita' e', come il femminismo, un'arma di genocidio usata dai nemici della nostra civilta', lobby ebraica in primis, per sterminare i nostri popoli inducendone la denatalita'.
Tutto e' iniziato col falso mito della "emancipazione", vera e propria istigazione all'odio contro il sesso maschile. Istigazione che prosegue tutt'oggi con la diffusione, tramite rappresentazioni pubblicitarie, cinematografiche e televisive, di un'immaginario femminile aggressivo (vedi anche i molti film e telefilm con protagoniste femminili che sovvertono i ruoli naturali, donne che mettono al tappeto uomini grandi e grossi) che da un lato induce nelle donne sovrastima di se stesse; dall'altro, al contrario, induce negli uomini sfiducia e complessi. Col risultato che le ragazze occidentali di oggi inseguono il mito della donna manager o della poliziotta e la natalita' e' in calo, mentre i nemici dell'occidente prolificano.
La propaganda omosessuale di oggi e' il proseguimento di questa campagna di genocidio: induce a credere che sia normale, o addirittura bello!, vivere la sessualita' in modo infecondo, con persone del proprio sesso. Da notare che la "scienza" ha "cambiato parere" sull'omosessualita', non riconoscendola piu' come malattia, soltanto in quei paesi occidentali sottoposti al dominio delle lobby ebraiche e antioccidentali, mentre cio' non e' accaduto in Russia, ne' in Cina, ne' in India e ...sorpresa... neanche in Israele!
L'omosessualita' e' una malattia che puo' essere curata: vi sono medici che, lottando contro persecuzioni infami, fanno ricerca e ottengono risultati incoraggianti (oltre il 60% degli omosessuali sottoposti a terapie di conversione sessuale riesce ad edificare una eterosessualita' funzionante). Naturalmente la medicina di regime si rifiuta di riconoscere e divulgare questi risultati, preoccupata dal fatto di veder spuntata una delle sue armi di sterminio piu' potenti!
2 commenti:
Tutta questa vostra propaganda a favore dell'omosessualita' e', come il femminismo, un'arma di genocidio usata dai nemici della nostra civilta', lobby ebraica in primis, per sterminare i nostri popoli inducendone la denatalita'.
Tutto e' iniziato col falso mito della "emancipazione", vera e propria istigazione all'odio contro il sesso maschile. Istigazione che prosegue tutt'oggi con la diffusione, tramite rappresentazioni pubblicitarie, cinematografiche e televisive, di un'immaginario femminile aggressivo (vedi anche i molti film e telefilm con protagoniste femminili che sovvertono i ruoli naturali, donne che mettono al tappeto uomini grandi e grossi) che da un lato induce nelle donne sovrastima di se stesse; dall'altro, al contrario, induce negli uomini sfiducia e complessi. Col risultato che le ragazze occidentali di oggi inseguono il mito della donna manager o della poliziotta e la natalita' e' in calo, mentre i nemici dell'occidente prolificano.
La propaganda omosessuale di oggi e' il proseguimento di questa campagna di genocidio: induce a credere che sia normale, o addirittura bello!, vivere la sessualita' in modo infecondo, con persone del proprio sesso. Da notare che la "scienza" ha "cambiato parere" sull'omosessualita', non riconoscendola piu' come malattia, soltanto in quei paesi occidentali sottoposti al dominio delle lobby ebraiche e antioccidentali, mentre cio' non e' accaduto in Russia, ne' in Cina, ne' in India e ...sorpresa... neanche in Israele!
L'omosessualita' e' una malattia che puo' essere curata: vi sono medici che, lottando contro persecuzioni infami, fanno ricerca e ottengono risultati incoraggianti (oltre il 60% degli omosessuali sottoposti a terapie di conversione sessuale riesce ad edificare una eterosessualita' funzionante). Naturalmente la medicina di regime si rifiuta di riconoscere e divulgare questi risultati, preoccupata dal fatto di veder spuntata una delle sue armi di sterminio piu' potenti!
Marco Giorgi
Se volete approfondire il tema del genocidio perpetrato per mezzo della propaganda femminista e omosessuale potete consultare questo sito:
http://www.ccsg.it/Appendic.htm
Marco Giorgi
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