Sabato scorso, preso da un impulso irrefrenabile, ho acquistato la confezione per i soci coop di uva bianca. Nulla di strano se non per la quantità: 2,5 kg. In genere una quantità del genere di frutta la consumo in un mese. Ma il ritrovarmi improvvisamente davanti alla cassettina mi ha fatto venire in mente una cosa del paese dei miei nonni materni.Tra settembre e ottobre infatti era normale trovare la mattina presto nei giardini del paese un chiosco che, gratuitamente, distribuiva pigne di uva bianca e bicchieri di succo d'uva appena spremuto per fare la cosiddetta trauben küre, la cura dell'uva.
Col mio solito spirito anarchico ecco che però ho già cambiato qualche cosa: nella più blanda delle küre con l'uva si dovrebbe iniziare la giornata, io invece ce la finisco. Mai stato un ortodosso.
Dopo due giorni non ne posso più di acini, però mi è sempre garbato il nome tedesco. Quindi sì, quello che ho appena sottinteso ora lo esplicito: la faccio perché ha un nome carino. Mai stato del tutto giusto di testa.
Col mio solito spirito anarchico ecco che però ho già cambiato qualche cosa: nella più blanda delle küre con l'uva si dovrebbe iniziare la giornata, io invece ce la finisco. Mai stato un ortodosso.
Dopo due giorni non ne posso più di acini, però mi è sempre garbato il nome tedesco. Quindi sì, quello che ho appena sottinteso ora lo esplicito: la faccio perché ha un nome carino. Mai stato del tutto giusto di testa.
2 commenti:
Ma tu esperto pasticcere perchè non ci fai un dolce ? ( ndr io dolci zero ma leggendo tante riviste di cucina di stei tempi spopolano i dolci con l'uva!)
l'ho comprata anch'io, ma noi siamo in due e l'abbiamo finita in tre giorni...:)
AmicaN
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