28 luglio 2011

in quei 600 metri

Nel tragitto in bici dall'ufficio a casa, o viceversa, passo per circa 600 metri in zona pedonale o accessibile solo ai mezzi pubblici.
Mediamente impiego a percorrerli un paio di minuti -che io pedalo quasi sempre a velocità di crociera, e poi, signora mia, mica vorremo dimenticarci di quelle pendenze dello 0,00001%-.
Ebbene, sempre mediamente, durante quel tratto conteggio almeno una dozzina di infrazioni della strada compiute da auto private o da moto e motorini. E conto solo quelle infrazioni sanzionabili con anche il sequestro del mezzo.
Conscio del fatto che quello che osservo al passaggio in centro è solo una goccia di quello che succede, se solo volessero rimpinguare le povere casse del comune, i nostri amministratori dovrebbero far piazzare in quei 600 metri di pieno centro qualche vigile urbano che stia, non è scontato per cui lo scrivo, attento al traffico.
Inoltre con le stesse azioni sanzionatorie aiuterebbero a diminuire l'incidenza di auto e moto sulle strade cittadine. E magari aiuterebbero involontariamente l'azienda del trasporto pubblico che sta navigando in bruttissime acque.
Insomma, non dico la panacea di tanti mali, ma quasi.
Livorno però è altro.

1 commento:

Principe Kamar ha detto...

Ma il casco lo porti per andare in bici? :p