02 marzo 2013

essere verza

Uno dei concetti basilari della mia filosofia di vita è il fare la spesa in momenti di scarsa affluenza al supermercato. I pensieri rivolti al cibo, o in generale a quello che devo comprare, sono costruttivi in quanto riesco a pianificare per bene, con rari errori, trovando anche alcune sorprese nascoste tra gli scaffali.
Ma quando devo andare il sabato mattina, 'perché ci s'ha da fare e l'auto si prende noi', la spesa diventa una tragedia. Stamani sono stato dentro la coop solo per mezz'ora, combinando poco o niente visto che poi alla fine me ne sono venuto via con una spesa, nelle intenzioni doveva essere settimanale, di soli 40 euro, avviandomi alla cassa veloce per l'unico motivo di aver completato il giro. Dopo aver sparato il salvatempo sul codice del conto finale ho guardato il display e solo lì mi sono accorto della pochezza delle cose prese. Dubbi mi son venuti su cosa stessi pensando quando percorrevo i corridoi guardando sugli scaffali. Ma l'unica sensazione costante che sentivo ancora in quel momento finale era il senso di disturbo causato da tutta quella gente.
Insomma, io che ci faccio col cavolo verza se poi non ho preso il macinato per farci gli involtini che avevo in mente?

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