24 agosto 2013

cinque giorni in Umbria

Impressioni.
Gente buona, in un certo qual modo umile, e cordiale, che saluta.
Automobilisti che, almeno nei centri piccoli, in prossimità delle strisce pedonali rallentano a prescindere, e stanno buoni e tranquilli se i pedoni impiegano tanto ad attraversare.
Nonostante abbia visitato posti turistici, condividono col resto di buona parte dell'Italia l'abitudine a chiudere gli esercizi commerciali (soprattutto bar e pasticcerie) per ferie in agosto. Ma con tutti quei turisti, scegliere un periodo morto nel corso dell'anno per farle?
Unica programmazione del viaggio, quella di visitare le pasticcerie recensite dalla guida dei pasticceri del Gambero Rosso.
Pasticceria Merendoni a Foligno. Menzionavano le millefoglie e i cornetti alla crema. Un ambiente così sgaruppato che non gli daresti due lire. Pochi istanti dopo essere entrato ecco che hanno portato le millefoglie appena fatte. Me ne hanno offerta una. La bontà.
Pasticceria Sandri a Perugia, tra l'altro locale storico. Chiuso per ferie.
Bar Lo Scrigno dei Golosi ad Assisi, altro luogo anonimo. Non recensito dalla guida ma più prosaicamente dalla sachersorella. Effettivamente aveva ragione: i migliori bomboloni alla crema che abbia mai mangiato.
Il minimetro di Perugià è una ganzata, e di domenica è vuoto.
Posti veramente belli, nell'ordine Spello, Spoleto, Assisi, Perugia, perfino il centro di Foligno mi è garbato.
Assisi se la potrebbe contendere con Spello, solo che le mandrie di turisti che ci sono, io tra loro, ne deturpano la bellezza. S. Francesco da solo vale quanto un migliaio di belle chiese messe insieme, ma tutta quella gente ti fa venire il mal di mare. Meno male l'audioguida era decente e riusciva ad isolarmi un po' dalla baraonda.
Le brezze termiche davano ovunque refrigerio anche nei giorni di gran caldo. Evviva le città e i paesi in cima ai colli.
Le mie gambe e la mia schiena potrebbero avere qualcosa da ridire sull'ultima frase viste le gran camminate in su e in giù, ma bastava trovare, e erano numerosi, dei punti di ristoro sotto gli alberi per ricaricarsi in poco tempo.
A Spello potrei trasferirmici. E c'erano pure case in vendita.



2 commenti:

Anonimo ha detto...

Vengo con te a vivere a Spello!
Perché dici: perfino il centro di Foligno mi è piaciuto, come se fosse notoriamente un cesso di posto?
Vicino a Foligno c'è Bevagna: altro posto dove trasferirsi.

SacherFire ha detto...

Ok va bene, però mettiamo subito le cose in chiaro: la magione deve essere, magari una villetta, suddivisa in un paio di appartamenti, si litiga solo all'assemblea di condominio :D
Occorre un giardino, al limite questo potrebbe essere condiviso, qualche metro quadro per l'orto, qualche millimetro quadro per le tue rose, insomma: equità :P
Il tutto in zona ventilata.
Se ti stanno bene i presupposti organizziamoci per fare dei sopralluoghi.

Mi avevano sconsigliato Foligno. Tolto il centro non è che avessero torto.

Bevagna dici? Ma è dall'altra parte della valle umbra, non c'è il treno, io sarei tagliato fuori.