14 gennaio 2013

sempre più buona

Per oggi, 11esimo compleanno del nipote maggiore, avevo fatto, come mia consuetudine, una sacher. Stimolato da una mezza idea che mi frullava in testa da un paio di mesi, alla prima sacher preparata ho apportato un paio di varianti. Quella di provare nuovi ingredienti, inteso come qualità e alternarne le combinazioni, è una cosa che ho fatto da sempre. Quella invece di provare un parte della preparazione con una tecnica differente no, quasi mai.
La variante tecnica ha surclassato ogni mia più rosea aspettativa. Sempre più buona.

12 gennaio 2013

questo weekend

Due problematiche esistenziali attanagliano queste lande in questo weekend.
Come resistere alla insistenze della sorella? Ella, la sorella, sa che ho contrattato col suo di lei figlio maggiore una sacher e una crostata all'arancia per il compleanno, ma non le basta e vuole almeno un'altra sacher. E io no, ché ho già stipulato il contratto col nipote. Quello sguardo da 'è già tanto se ti ho fatto completare la frase' ha concluso il confronto. Riuscirò ad impormi? Semmai più che la determinazione a resisterle potrà vincere la mia pigrizia che nei fine settimana diventa incommensurabile. Non una cosa di cui andare fieri.

Stanotte, per il secondo sabato sera consecutivo, la partita dei playoff NFL dei Packers sarà trasmessa in diretta alle 2:30. Possibile che non abbiano altro orario? Va bene che domani è domenica ma dovermi sorbire un'altra intera nottata per una partita dello sport più frequentemente interrotto dalla pubblicità che esista e poi alzarmi alle 13 e farmi direttamente una bistecca per colazione, beh veramente non lo vorrei ripetere. Che poi, a pensarci bene tra tutte le squadre rimaste in corsa, i 49ers e i Packers sono le mie due preferite, a parte i derelitti Browns di cui sono fan in tutto e per tutto, per cui da stanotte toccherà restare solo con una. Son già spossato a quest'ora. Altra cosa di cui non andare fieri.

09 gennaio 2013

berlusclone, c'hai rotto ir cazzo

Sarà la sovraesposizione mediatica del sottodimensionato, o forse la mia è solo una fine analisi politica e sociale dell'Italia di oggi, certo che chi più di tutti ha tarpato le ali al futuro della nostra società negli ultimi diciannove anni ancorandola ad una subcultura da quattro soldi si merita di finire come una macchietta, spernacchiato a più non posso.

06 gennaio 2013

se è l'agnosticismo ad avere dogmi

Come da tradizione sperimentata da molto tempo e da molte parti, chi ha dovuto fissare in dogmi alcuni punti essenziali del proprio credo si sente minacciato dagli inesistenti dogmi altrui.
Così la frase del giorno del papa "i vescovi siano miti e coraggiosi di fronte ai dogmi intolleranti dell'agnosticismo" riassume lo sport largamente praticato dell'attaccare facendosi vittime, e utilizza la fantasiosa disonestà di mescolare il concetto di dogma con quello di realtà. Si manca casualmente di riflettere sul fatto che chi ha fissato le proprie convinzioni in alcuni rigidi schemi, per definizione immutabili e indiscutibili, si muove nell'affanno sempre più grande a preparare la nuova vecchia religione di domani.
Il bue che dà del cornuto all'asino è uno dei segni che quella di oggi non basta più. Non c'è nulla che si voglia salvare, l'esperienza dei credenti è messa lì, quasi come un totem, a disposizione solo per parlarne e non per viverla e farla maturare; quasi che il negozio vuoto fosse colpa della potenziale clientela e non delle incapacità del negoziante che ha fatto scappare i clienti.
Forse una cosa la salvano: la storia della ben poco religiosa istituzione chiamata chiesa. Tornerà utile, come lo è da secoli. Quella che, a seconda della bisogna, ti ricorda di aver detto tutto e anche il suo contrario.
A margine: la timidezza di alcune testate nel riportare, o addirittura nel tacere l'unica notizia degna di questo nome, la dice lunga su come ormai non si voglia e non si sappia più carpire il punto essenziale. Tutto si è ridotto, manco fossimo su twitter.