Ricordo il mio primo pride, certo che ce ne volle per decidermi, almeno 5 mesi buoni di ripensamenti continui; e che fatica, che paura dire in casa che andavo... e che lungo fu il viaggio in treno.... e quali timori quando giunsi a Roma.... e che stranezza che mi pervase a trovarmi lì in mezzo a tantissime persone... e che stanchezza, che mal di piedi dopo tutti quei km.... e come mi sentii leggero quando mi avviai verso casa.... e come ascoltai le mie sensazioni, quasi per la prima come sentii la mia persona farsi luce da chissà dove era celata... e che soddisfazione quando arrivai a casa. Tutto bene? mi chiesero i miei. Si, tutto bene.
Quel gran pisano del mio amico omonimo, vero Andre?, che se ne sta lassù tra i lumbard per 9 mesi all'anno, (pisano e tra i lumbard, 2-0 per la sfortuna) non si è ancora deciso se venire al pride del 4 giugno a Milano. Ora, che devo fare per convincerlo? Intanto mi sa che lo costringerò a visitare questo mio blog, e magari anche a fargli scrivere un commento a questo post... basta non scriva che si vergogna, sennò sa benissimo che da bravo livornese scateno una libecciata:-). E poi che diamine, in fin dei conti è una passeggiata, non ti cambia la vita ma te la può migliorare ^___^.
Altra tattica potrebbe, vista la sua passione cinematografica, fare una citazione di Grand Hotel, la commedia fine anni '60-inizi '70 con Walter Matthau, si insomma quella dove si deve sposare sua figlia ma lei si rinchiude in bagno per ore. Il tutto si risolve quando arriva il futuro marito, che bussa e dice: cara? e datti una mossa!!!
It's up to you, Andre. Bacio
2 commenti:
Digli di non fare tanto la primadonna, ce ne saranno già abbastanza, sabato prossimo ;-)
Ma il motivo della sua ritrosia? ?__?
non lo è, altrimenti col cavolo che lo consideravo ;-)
aspetto la sua visita al blog e anche un suo commento. sai, per ora lo ho solo invitato. da domani partono le minacce :-DD
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