31 gennaio 2006

tecnologia nuova e pazienza atavica

Ci sono innovazioni tecnologiche che vengono fatte passare per progresso umano. Il limite della tecnologia è però nella sua piena accessibilità, intesa anche come comprensione. Quest'ultima infatti richiede in alcuni casi l'infinita pazienza e compassione del budda dormiente.
Da oggi avrei la linea adsl attivata. Il modem è di quelli che "ti si installano ancor prima che stiocchi il cavo usb nella porta", così c'è scritto. Io, modesto, che non pretendo tanto e dico a voce alta che non importa, ma lui, il subdolo modem, che ripete che no, lui si installa prima di vedere la porta usb. E infatti eccolo lì che si installa seduta stante, o quasi. Tutto bene, tutto ok. L'innovazione tecnologica (perché qui è considerata ancora tale, cari i miei lettori di 10 anni avanti ma che tanto non è che capiate molto lo stesso - oh, io con qualcuno me la devo prendere! ;-P) a questo punto pretende solo di collegare manualmente (ma si potrebbe ovviare anche a questo con tutti i cazzabubboli uaiarless che ci sono in giro) un cavetto telefonico. Et voilà. Dice di cliccare lì per connettersi, e io ci clicco. ... ... ... ... ... ... ... ... embè? ... ... ... ... ... errore 651... ... eh? ... errore 651 t'ho detto!... ... ... e che mi rappresenta, che mi significa? ... ... ... fai questo, controlla quello, riprova... ... ... ... embè? ... ... ... ... errore 651.
Il tutto da ripetersi per una decina di volte perché poi un qualche cosa da fare, da modificare, da provare si trova, mica siamo senza idee. Però, se uno proprio vuole essere pignolo, alla fine va a vedere che risultati ottiene e ... ... ... ... errore 651. Sta numerologia legata in un qualche modo al subdolo modem mi sta venendo un po' a noia.
L'amico ing. ha pensato bene di esprimere il concetto dell'arrangiarsi in modo chiaro. Ma in fin dei conti anch'io applico filosofie orientali buddisteggianti in questi casi: se il problema si può risolvere perché arrabbiarsi, se il problema non si può risolvere perché arrabbiarsi. Sì, però non vorrei fare beneficienza a società di tlc.

29 gennaio 2006

intitolazioni

Cronache locali, che più locali non si può. Il comune di Fauglia, in provincia di Pisa(m...), ha finito di costruire la nuova scuola elementare e in questi giorni l'ha inaugurata.

Fauglia è, per capirci, il primo comune della Toscana rossa ma che più rossa non si può (quindi escludendo lucchesia, Elba e pochissime altre eccezioni) che passò una decina di anni fa al centro destra e il cui sindaco di allora si guadagnò i personali complimenti del berlusca perché Fauglia confina con Collesalvetti (provincia di Livorno) che a sua volta confina col comune di Livorno: non so se comprendete a pieno il ragionamento per avvalorare la “conquista”. Forse è per questo che ben pochi altri comuni hanno fatto il ribaltone, troppo lunga la catena dei comuni limitrofi per arrivare fino a Livorno.

Fatto sta che, andando ad inaugurare la nuova scuola elementare è sorta la questione dell'intitolazione. I tempi, ormai maturi, hanno portato la giunta comunale a scegliere il nome di scuola elementare “Giovanni Paolo II”. La decisione non è stata ben accolta ed inoltre non è stata presa all'unanimità, ma subito il sindaco si è profuso in spiegazioni che il nuovo nome non deve essere preso come un'interferenza nelle scelte didattiche ribadendo la laicità della scuola, bla bla bla. Fin qui Sacher ha seguito il Tg locale senza tanti sussulti, ben sdravaccato sul divano.

A fine servizio un rapido accenno ad un'altra intitolazione. La nuova scuola infatti ha una collocazione che ha permesso di aggiungere una nuova strada alla toponomastica comunale. Il nuovo nome è Largo Josemaria Escrivà de Balaguer che, per chi non lo sapesse, fu il fondatore della piissima opera dell'opus dei (leggi cattointegralisti che di più non si può) e che ebbe il più rapido processo di canonizzazione di qualsiasi santo di santa-romana-chiesa® (non tanto per la santità ma per la raccolta di soldi, quella veramente miracolosa). Scuola “Giovanni Paolo II” in Largo Escrivà.

Sbàm!!! Sacher, che improvvisamente si rese conto di quanto ascoltato e visto, rovinò giù dal divano e proferì qualche bestemmia, così a mo' di buon auspicio.

se la mucca fa mu perché il merlo non fa me

29, 30 e 31 gennaio: i giorni della merla. Che tradizione indica come i più freddi dell'anno. E che puntualmente mi fanno tornare in mente la canzone di Elio e le Storie Tese.

Qui non si è ancora visto nulla di quello che è successo e sta succedendo in molte zone, anche nella stessa Toscana. Insomma, neanche il ghiaccio si è visto, figuriamoci la neve. Sicuro che gli 0° non sono stati raggiunti per poco ma per avere il grande freddo, altra tradizione stavolta locale, la perturbazione deve venire dalla Corsica. E allora si può avere anche, una massimo due volte in un decennio, un'incantata Snowing Livorno.

27 gennaio 2006

qual è il vostro?

Ci sono oggi sulla blogsfera molti post dedicati alla giornata della memoria. Sarebbero tutti da citare. L'immagine che Kiti ha messo sul suo post però mi ha colpito più di tutti. La valenza dell'immagine è incredibile: vedere, nonostante sapessi, il mio triangolino fa emergere i timori e le paure che, anche se in circostanze diverse e migliori di quella, animano la mia memoria.
Chissà se ognuno di noi nel vedere questa immagine riconosce il proprio triangolino e, se non c'è, riesce a pensare che a questi se ne sarebbero senz'altro aggiunti degli altri. Un triangolino per ciascuna diversità.
È molto difficile far sorgere certe consapevolezze in chi non riesce a fermarsi neanche un istante davanti a questa immagine o a quelle tre pubblicate da John. O a quelle che ricordino gli altri due tentativi di genocidio perpetrati nel corso del '900: quello degli Armeni ad opera dei turchi negli anni '10 e quello in Cambogia operato da pol pot negli anni '70. Ma sono sempre tentativi da apprezzare. È questo uno dei punti di forza della memoria: costringere gli altri a scegliere se prendere coscienza o se preferire di girarsi dall'altra parte, facendogli acquisire, com'è ironica la sorte con gli indifferenti, un altro ricordo. E noi lì, puntuali per obbligarli di nuovo a scegliere.

26 gennaio 2006

torno a preoccuparmi

You Are Lightning
Beautiful yet dangerous
People will stop and watch you when you appear
Even though you're capable of random violence

You are best known for: your power

Your dominant state: performing


24 gennaio 2006

finalmente un quiz veritiero



You fit in with:
Atheism


Your ideals mostly resemble those of an Atheist. You have very little faith and you are very focused on intellectual endeavors. You value objective proof over intuition or subjective thoughts. You enjoy talking about ideas and tend to have a lot of in depth conversations with people.

80% scientific.
60% reason-oriented.

http://www.quizgalaxy.com/result_images/bg-map.jpg
Take'>http://www.quizgalaxy.com/quiz.php?id=47">Take this quiz at QuizGalaxy.com

Via Laragazzablu.

21 gennaio 2006

da lì nacque la mia partecipazione

Sono 85 anni. Come oggi, 21 gennaio, se ne andarono dal Teatro Goldoni verso un altro posto: il Teatro San Marco. Lasciarono i socialisti e diventarono comunisti, i comunisti d'Italia.
C'è una certa dose di nostalgia, provo una certa dose di nostalgia. Ma non per quello che successe allora, l'unica cosa che in realtà mi interessa di quel 1921 è che erano qui a Livorno e posso, volendo, rivivere fisicamente i luoghi di allora, almeno in parte viste le devastazioni della guerra.
La nostalgia è invece rivolta alla fine degli anni '70 - inizi '80, quando si poteva toccare con mano il senso di partecipazione alla vita pubblica, e non solo in occasione delle tornate elettorali e referendarie.
La partecipazione era un vero e proprio modo di vivere che si imparava fin da piccoli grazie alle proprie famiglie. Il senso di appartenenza, sia per il partito ma soprattutto per una società, anche se per decenni questa aveva cercato di isolare con molti mezzi, di allontanare un terzo dei cittadini italiani dalla condivisione, perché no, anche del potere pubblico. Quel senso di appartenenza, di responsabilità così forte che ci è stato insegnato proprio da quei dirigenti politici e dai loro successori, ecco di cosa provo la nostalgia. Una stagione ormai passata ma che ha condizionato fortemente la vita di troppe persone per non essere ancora una volta ricordata con un grazie.

20 gennaio 2006

cantiamo tutti in coro...

...loackerchebontà, loackerchebontà!
Mi è entrata in testa e non se ne va. Credo sia un meccanismo di difesa contro le avversità. Ho acceso il nb e... si si, sto proprio per dire quello: "gentile utente, windows non può essere caricato perché il file blabla/config/system non esiste o è danneggiato". Ripristino del sistema, con relativa perdita di dati, stavolta irrisoria per fortuna. Una buona mezz'ora per capire perché non faceva il numero per connettersi e poi tre orette per cercare di scaricare aggiornamenti vari che serviranno ma poi mica tanto.
Il problema però non è affatto questo, ormai c'ho la scorza dura. Il problema è che quando ti entrano in testa queste canzoncine, prima o poi fai mente locale su quello che dicono e, in questo caso, ti viene una voglia matta dei wafers. Cazzo, non li ho in casa!!!

18 gennaio 2006

le vette più alte

"In quanto presidente del consiglio, io non mento per definizione". Oggi alla radio. Sentito dal sottoscritto. Incredibile ma l'avevo cancellato dalla mente, o forse è assolutamente spiegabile come il più classico dei meccanismi di difesa. Meno male l'ho letto da Macubu.

il colmo per un ing-free

Ho sempre lavorato per ing. Che fossero presidenti, che fossero amministratori delegati, ci sono sempre stati ing nel mio lavoro. Da qui è sorta la mia atavica ritrosia nei loro confronti e l'idea del blog ing-free.
Da poche settimane non lavoro più per un ing e la cosa mi rende perplesso; in fin dei conti me ne sono lamentato fino a infastidirmi da solo ma, perché c'è sempre un ma, come prima impressione del nuovo corso societario ho sensazioni di rimpianto per chi non c'è più. Quasi quasi vado a piangere sulla sua spalla (che è larga tra l'altro... ma forse non interessa tranne che a me ;-P).

16 gennaio 2006

guardatevillo #10 - La finestra di fronte

Domani sera, martedì 17 gennaio, alle ore 21 su RaiUno sarà trasmesso il film di F. Ozpetek La finestra di fronte. Sebbene nel mondo femminile e in quello gaio si preferisca di gran lunga tale Raoul Bova qui, senza incertezze, si opta per Filippo Nigro... senza se e senza ma! I like Filippo. Se potete guardatevillo, perché al di là delle battute è veramente un bel film.

15 gennaio 2006

che non ho mica capito che test è


You scored as English. You should be an English major! Your passion lies in writing and expressing yourself creatively, and you hate it when you are inhibited from doing so. Pursue that interest of yours!

Chemistry


75%

English


75%

Engineering


67%

Philosophy


67%

Sociology


67%

Theater


58%

Linguistics


58%

Biology


58%

Mathematics


50%

Journalism


50%

Psychology


50%

Anthropology


42%

Dance


42%

Art


42%

What is your Perfect Major? (PLEASE RATE ME!!<3)
created with QuizFarm.com


Via Panda. E cmq è dimostrato che il test non vale una cippa: al terzo posto Engineering!!! No, dico, a me Engineering!!! Li cito.

siate sinceri...

... quando mi avete incontrato avete provato un certo senso di nausea, vero?

14 gennaio 2006

siamo a 4

Reduce dalla festa di compleanno di Gabriele, mi chiedo: ma quando ero piccolo mi divertivo così tanto come è successo a lui e agli altri bambini?
Impazziti di gioia, regali da scartare, da provare subito, con quel pizzico di gelosia (che però per un bambino è più importante di qualsiasi cosa in quei momenti) misto a generosità. Il puzzle coi cartoni animati (mamma, fallo te!). E poi il gioco dei sassi magici, la preparazione delle penne per giocare agli indiani, dentro e fuori dalla tenda a fare gli indiani appunto. Il dolce con le candeline, le altre cose da mangiare e da bere (unico quarto d'ora di calma relativa).
Tanti auguri a teeee
tanti auguri a teeee
tanti auguri Gabriele
tanti auguri a te.

il libro di HP #6

Giusto per dire che ho appena finito HP. Mi inserisco nella lista di quelli che attendono di poterne parlare e, chiaramente, che esortano i ritardatari a finire il libro. Sono stordito.

13 gennaio 2006

il nipote Ga

Ore 19,30, ieri sera. Squillo di telefono.
Vocina: ...eh... pecché io, e ci sono tanti bambini...
Sacher: ????
Vocina: ...sì, e poi voglio fare la festa... mi fai la torta di cioccolato?
Sacher: :)
Vocina: pecché faccio quattro anni io, e poi... per sabato!
Sacher: ah no per venerdì o domenica?
Vocina: ma noooo! sabato. pecché è il mio compleanno!
Sacher: (emoticon a piacere)

10 gennaio 2006

setlist di link

Ho fatto una accurata ricerca tra le liste dei link sui blog, che a mia volta ho linkato. La maggior parte di noi utilizza l'ordinamento alfabetico ma, siccome non tutti linkano tutti, ci sono delle differenze sulle posizioni che occupiamo. La ricerca aveva un semplice ed egoistico scopo di vedere la posizione del mio link.
Ebbene, su tutti la mia preferenza va al blog di Michy. Notare la mia posizione: tra Ila e U2.com. Un U2er potrebbe chiedere di meglio?
Concludendo: una bacio alla Ila :-*, un bacio (anzi 4) agli U2 :-****, e un bacio :-* e un grazie alla Michy. Attenzione però: l'accettazione, cara Michy, comporta l'impegno a non spostarmi da quella posizione, neanche per rispettare l'ordine alfabetico.

vademecum di comportamenti


Da circa un'ora campeggia dietro la mia scrivania, ingrandita al formato A3. Non che serva a molto, viste le espressioni colorite che qui in ufficio usiamo abitualmente, ma alcune indicazioni possono risultare utili.

09 gennaio 2006

comunicare una bocciatura

Giusto per rendersi conto che possiamo, in altre maniere rispetto alla classica informazione (che oramai è ingessata, anche nel nostro immaginario), comunicare certe notizie. Basta che qualcuno un giorno abbia voglia di dedicarsi ad una ricerca e faccia i dovuti riferimenti delle fonti. Fino a quando anche da noi internet non diventi un po' come nella Cina odierna.
By JimMomo.

giudizi di parte

Anche se troppo presto per emettere opinioni insindacabili ;-P (non sono neanche a metà), per ora una cosa del 6° libro di Erri Potti mi è garbata molto: la parola d'ordine per entrare nel dormitorio di grifondoro.

08 gennaio 2006

guardatevillo #9 - Philadelphia

Domani sera, lunedì 9, alle ore 23 su ReteQuattro danno Philadelphia. Un gran bel film, non c'è che dire, peccato vada a finire tardi. C'è Tom da giovane, se potete guardatevillo.

07 gennaio 2006

5 mie strane abitudini

Prendo il testimone da Lele. Ecco 5 mie abitudini strane, o supposte tali.
1. quando mi lavo i denti mi piego in avanti col busto, anche se spesso mi viene mal di schiena.
2. quando preparo un dolce, ma soprattutto la Sacher, non voglio nessuno tra i piedi, piuttosto smetto di fare l'impasto.
3. nonostante mi piaccia la gente ben vestita, non do nessuna importanza a quello che indosso (perché sono uno straccione, o perché qualsiasi straccio mi sta bene? non mi sono mai dato una risposta definitiva).
4. almeno la metà dei ragazzi (gay/bsx/etero/quellochesono) che ho conosciuto mi sono piaciuti in qualche modo, ma mi sono dichiarato esplicitamente solo 2 volte in vita mia (però erano speciali).
5. per la strada, se sento chiamare il mio nome o riconosco con sicurezza la voce o non mi giro affatto (con tutti gli Andrea che ci sono... proprio me cercano?).

Passo il testimone a qualcuno che conosco e che forse non è ancora stato coinvolto: Claudio, Silvia, Inve, GiuseppeG, Mae*. Io ogni tanto cedo e faccio anche queste cose, voi pure mi raccomando ;-P.

05 gennaio 2006

calendari e ponti

Il ritorno al lavoro, da martedì 3, è da considerarsi forzato. Forzato per semplici motivi: non avevo più ferie e permessi (motivo pratico), solamente il rischio di un licenziamento ha fatto scattare in me la molla a venire in ufficio (motivo economico e soprattutto professionale). In questi tre giorni sono stato qui da solo con la mia fantastica vista sull'inceneritore (ops, ora si chiamano termovalorizzatori), ho fatto sì un po' di cose, ma ho maturato piano piano dentro di me uno stato mentale di inedia che oggi pomeriggio sta toccando vette assolute. Ma per fortuna, anche in situazioni come questa, riesco a trovare delle soluzioni: col fatto che domani è festa ho ben 3 giorni per riposarmi da queste fatiche mentali!
Lo stato di inedia però mi salvaguardia dall'avere reazioni scomposte al fatto che, calendario alla mano, fino a pasqua non ci sarà un ponte che sia uno. Come tutti gli anni è vero, ma quest'anno pasqua cade il 16 aprile, addirittura dopo il mio compleanno.
Toh, ho trovato un giorno di festa non segnato sul calendario. Magari ci attacco un bel ponte.

04 gennaio 2006

Braille

Sarà bellina la homepage di Google stamattina? :)

02 gennaio 2006

guardatevillo #8 - In & Out

Domani sera, martedì 3 gennaio, alle ore 21 su RaiDue danno In & Out. Chi non lo ha visto lo veda, chi non piace lo piaccia. E comunque Kevin Kline era carino.

2005 music balance

Troppo difficile segnarsi tutta la musica che ascolto nel corso di un mese, come ho fatto a novembre. Mi limiterò quindi a indicare la canzone del mese, a seconda delle sensazioni che proverò di volta in volta. A dicembre, senza dubbio, è stata Miss Sarajevo. Nella versione monaciana con tanto di acuto di Brugno, la ciliegina sulla torta di un capolavoro di venti disgraziati che fanno: "disci che fiumeee, trova via de mareee, e come fiumeee...".
E qui tutte le canzoni del mese, eccetto gennaio perché proprio non mi ricordo che ascoltavo:

Febbraio: Vertigo
Marzo: Lift me up (Moby)
Aprile: Bad
Maggio: MLK
Giugno: City of blinding lights
Luglio: Zooropa/The Fly/Miss Sarajevo (concerto a Roma)
Agosto: Celebration (Kool & The Gang)
Settembre: Pictures of you (The Cure)
Ottobre: Lost in music (Sister Sledge)
Novembre: Untitled (The Cure)
Dicembre: Miss Sarajevo (Monaciano remix)


E visto che siamo in tempi di bilanci annuali, il titolo di canzone dell'anno va a MLK. Perché è l'unica canzone che è riuscita a confortarmi a maggio per la perdita di Rosa.
Se gli U2 potevano essere ancora più importanti per me, quest'anno ci sono riusciti. Sempre amore, come il primo giorno.

01 gennaio 2006

enjoy 2006

Molti anni fa si trascorreva il capodanno a Bologna da mia zia. Con tutta la mia famiglia, per due, tre giorni, andavo lì a festeggiare. Da questa serie di capodanni bolognesi ho appreso una tradizione che ancora oggi rispetto.

La mattina di capodanno io, mio padre, mio zio e mio cugino andavamo a visitare una loro vecchia parente. E lei era tutta contenta di ricevere gli auguri da ben quattro uomini. A volte ci riceveva un po’ corrucciata perché, questa è la tradizione che appresi, appena desta apriva le imposte della propria camera da letto, e la prima persona che aveva visto passare in strada era stata una donna. Segno infausto per l’intera annata. Quando invece vedeva un uomo era tutta contenta, e coi quattro che immancabilmente la visitavano, lo diventava ancora di più.

Non ho mai rinunciato a guardare dalla finestra da allora. La maggior parte delle volte ho visto uomini. Quest’anno una donna. Come sono andate le annate passate? Normali direi.

Tutto questo per dire che non so come sarà il 2006, ma certamente passerò di qui per scrivere, piccole o grandi che siano, cavolate. Per il mio e, spero, vostro divertimento. Enjoy 2006.