Un pensiero improvviso stamani, quasi visionario: e mettere una croce sopra il crocifisso?
Un simbolo religioso, esposto in luoghi come la scuola pubblica o i tribunali, difeso con argomentazioni da tradizione culturale, con l'aggravante che tali argomentazioni sono portate avanti da chi non solo è carente nel proprio quotidiano di testimonianza cristiana ma lo è pure di cultura e di rispetto, cosa c'entra insomma con tutti quelli che frequentano quei luoghi pubblici?
Ieri ho assistito al tg2 a ridicoli tentativi di far vedere che tutto il mondo è cristiano: il modello della bandiera europea preso da un simbolo mariano a dodici stelle. Son sicuro che se invece delle stelle fossero stati asterischi ci sarebbe stato un qualche altro santo a cui richiamare l'origine cristiana del simbolo.
E poi ancora il ragionamento fatto da un altro giornalista della stessa testata su chissà cosa direbbero all'Unione Europea se fosse proibita l'esposizione della bandiera UE. Non mi risulta che nei luoghi deputati al culto cristiano siano presenti bandiere dell'Unione Europea.
Chi come loro corre perché mandato a contrastare un nemico senza però sapere chi sono e cosa sono i nemici ma neanche gli amici cade ben presto nel ridicolo: l'Unione Europea e la sua bandiera sono una cosa (27 paesi, ecc.), la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, e il Consiglio d'Europa, sono tutt'altra cosa (47 paesi, ecc.). Magari imparare anche solo ai limiti della sufficienza l'ABC delle istituzioni europee potrebbe servire.
Ma su tutto, il culmine del ridicolo si raggiunge con la croce quale baluardo della laicità. Se sta bene ai cristiani che il crocifisso sia tutto e il suo contrario buon per loro. Quando si oltrepassano i limiti della decenza però no, non ci sto: lasciare che tali argomenti accechino la propria mente è un passo troppo arduo da far compiere a tante persone.
Desistere sarebbe più saggio ma credo che si lasceranno seppellire dalla stupidità.
Un simbolo religioso, esposto in luoghi come la scuola pubblica o i tribunali, difeso con argomentazioni da tradizione culturale, con l'aggravante che tali argomentazioni sono portate avanti da chi non solo è carente nel proprio quotidiano di testimonianza cristiana ma lo è pure di cultura e di rispetto, cosa c'entra insomma con tutti quelli che frequentano quei luoghi pubblici?
Ieri ho assistito al tg2 a ridicoli tentativi di far vedere che tutto il mondo è cristiano: il modello della bandiera europea preso da un simbolo mariano a dodici stelle. Son sicuro che se invece delle stelle fossero stati asterischi ci sarebbe stato un qualche altro santo a cui richiamare l'origine cristiana del simbolo.
E poi ancora il ragionamento fatto da un altro giornalista della stessa testata su chissà cosa direbbero all'Unione Europea se fosse proibita l'esposizione della bandiera UE. Non mi risulta che nei luoghi deputati al culto cristiano siano presenti bandiere dell'Unione Europea.
Chi come loro corre perché mandato a contrastare un nemico senza però sapere chi sono e cosa sono i nemici ma neanche gli amici cade ben presto nel ridicolo: l'Unione Europea e la sua bandiera sono una cosa (27 paesi, ecc.), la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, e il Consiglio d'Europa, sono tutt'altra cosa (47 paesi, ecc.). Magari imparare anche solo ai limiti della sufficienza l'ABC delle istituzioni europee potrebbe servire.
Ma su tutto, il culmine del ridicolo si raggiunge con la croce quale baluardo della laicità. Se sta bene ai cristiani che il crocifisso sia tutto e il suo contrario buon per loro. Quando si oltrepassano i limiti della decenza però no, non ci sto: lasciare che tali argomenti accechino la propria mente è un passo troppo arduo da far compiere a tante persone.
Desistere sarebbe più saggio ma credo che si lasceranno seppellire dalla stupidità.
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