29 novembre 2009

i fumi di Saturnia

Magari uno, che si era pure lamentato per venire costretto a rinunciare a dormire un po' il sabato mattina, ad averlo saputo prima che si sarebbe partiti con 2 ore di ritardo sarebbe andato a farsi la spesa per la settimana. Ad averlo saputo magari uno avrebbe pensato a risolvere qualche problema, che ne so, le questioni energetiche o la classica pace nel mondo: un paio d'ore sarebbero bastate, no? E invece stupidamente in attesa fino alle 11,30.
Le terme di Saturnia stanno in culo al mondo. Non è possibile metterci così tanto. Eppure ne è valsa la pena. Per l'acqua e pure per i festeggiamenti del compleanno anzi, compleanni, a cui ero stato invitato.
Pensavo, scioccamente, che saremmo andati alle Terme, invece siamo andati alle terme. Quelle lungo la strada, ti immergi nelle piscine dopo una piccola cascata o nel tratto di fiume immediatamente sovrastante dove ci sono delle piccole vasche. Pensavo il puzzo di zolfo fosse più intenso. In realtà ti impregni le narici all'inizio. Ora, ad esempio, sento che la mia pelle emana ancora qualche zaffata. Ma il tutto è tollerabile. E poi l'acqua è calda e ci si sta una favola. Col contrasto di temperatura con l'aria si crea poi tutta una serie di vapori. Si sta un po' peggio quando si viene su.
Al ritorno dal bagno, nella magione rurale trovata per lo scopo, erano le 18. Il classico languorino subito trasformato in una fame atavica che ha pervaso l'intera comitiva per ore. Il primo break lo ho registrato dopo il dolce delle festeggiate, ben dopo la mezzanotte. In pratica una merenda, trasformata in happy hour, trasformata in spiluccamento continuo con vari momenti decisivi: la fase delle pere alle ore 21,30, la fase della nutella alle ore 22, la fase della spaghettata alle ore 22,30. Quelli del bagno di mezzanotte sono tornati all'1,30 per la giusta ripresa del caminetto: vuoi non farti una braciolina alla brace?
Ma questo rientra pur sempre nelle esagerazioni previste. La cosa che mi ha sconvolto è stato il fumo. Ho respirato più fumo passivo -da fumo, chiaro- in questa giornata che in tutto il resto della mia vita. Per rendere l'idea, manco quando frequentavo la curva nord c'era così tanto fumo. Lì almeno, ad un certo punto, la partita iniziava. Ero stato avvertito che ce ne sarebbe stato un po'. Ma tra quell'un po' e la quantità industriale vista, e respirata, c'era differenza. Pure oggi, con più rilassamento, c'è da crederci, c'è stata una notevole reprise.
L'unica perplessità della gita è proprio questa. Tutti a dire che bei posti ma poi nessuno che è andato oltre al fiume. L'unica eccezione io, il che è tutto dire, che stamani ho fatto, con lo spirito da temerario che mi contraddistingue, un po' di viottoli di campagna e scattato qualche foto che non ho ancora controllato. Sì, io lo posso dire che bei posti.

2 commenti:

Paolo ha detto...

"la mia palle emana"

esattamente che parte del corpo emana cosa?

Ok no, meglio rimanere nel dubbio del lapsus freudiano :D

SacherFire ha detto...

Paolo: ho da sempre un'alta opinione di voi SacherLettori che siete intelligenti, perspicaci, che mi capite anche se scrivo male, ecc... Fa che non la cambi!
Correggo il refuso. Per il lapsus freudiano vedi un po' se spiegarne gli anfratti più reconditi o meno.