Uno dei temi preferiti in generale verso la fine dell'anno è l'oroscopo per l'anno nuovo.
La cosa nella nostra società è da sempre, per quello che è stata la mia esperienza, trasversale. Non ci sono nette differenze di interesse tra categorie di reddito, fasce di scolarità, né perfino, tanto siamo in Italia e comunque si va a parare sempre anche lì, in elettorati di destra o di sinistra.
Io mal sopporto conversazioni su questo tema e vorrei, da integralista quale sono, che mi fosse risparmiato qualsiasi riferimento al segno zodiacale, alle congiunzioni astrali, all'ascendente. Ecco, chiedere questo sembra quasi di voler mancare di rispetto. Come se da una parte si pretenda di esercitare un diritto di dire quello che ci pare e dall'altra che quest'altrui diritto si debba trasformare in un dovere all'ascolto.
Per cui di Saturno, che poi a me sta pure simpatico coi suoi anellini, che sembra agisca per il male dell'umanità quando in congiunzione col tuo segno ma pure con quello del budello di tu mà, non me ne frega proprio nulla.
Se vengo stimolato adeguatamente alla fine sbotto. È un mero festival dell'ignoranza umana. E di rimando, l'ignorante per gli altri lo divento io per non aver avuto tatto.
Vorrei tanto che l'argomento fosse obbligatoriamente presente nei colloqui di lavoro, e che le strutture venissero selezionate anche con un tale discrimine: da una parte persone potenzialmente intelligenti, dall'altra quelle che "guardi che le selezioni per il pubblico del grande fratello sono nel palazzo di fronte".
La cosa nella nostra società è da sempre, per quello che è stata la mia esperienza, trasversale. Non ci sono nette differenze di interesse tra categorie di reddito, fasce di scolarità, né perfino, tanto siamo in Italia e comunque si va a parare sempre anche lì, in elettorati di destra o di sinistra.
Io mal sopporto conversazioni su questo tema e vorrei, da integralista quale sono, che mi fosse risparmiato qualsiasi riferimento al segno zodiacale, alle congiunzioni astrali, all'ascendente. Ecco, chiedere questo sembra quasi di voler mancare di rispetto. Come se da una parte si pretenda di esercitare un diritto di dire quello che ci pare e dall'altra che quest'altrui diritto si debba trasformare in un dovere all'ascolto.
Per cui di Saturno, che poi a me sta pure simpatico coi suoi anellini, che sembra agisca per il male dell'umanità quando in congiunzione col tuo segno ma pure con quello del budello di tu mà, non me ne frega proprio nulla.
Se vengo stimolato adeguatamente alla fine sbotto. È un mero festival dell'ignoranza umana. E di rimando, l'ignorante per gli altri lo divento io per non aver avuto tatto.
Vorrei tanto che l'argomento fosse obbligatoriamente presente nei colloqui di lavoro, e che le strutture venissero selezionate anche con un tale discrimine: da una parte persone potenzialmente intelligenti, dall'altra quelle che "guardi che le selezioni per il pubblico del grande fratello sono nel palazzo di fronte".
4 commenti:
Andrea, ma di che segno sei? l'ascendente? secondo me sei una bilancia ascendente acquario, con Giove in settima casa... auguri, livornaccio!
Grazie degli auguri :)
Claudio: sono nato in aprile, l'ascendente so solo che esiste e non ho voglia di googlare per trovarne non solo la definizione ma neanche l'eventuale calcolo (!? sigh!!), e non ho nessuna settima casa, basta e avanza l'unica, né tanto meno ho mai ospitato un tale di nome Giove. Credo di aver affrontato tutto. Che fatica!
Il gay che vuole cercare marito (o anche solo una simpatica compagnia, un amico di viaggi, ecc...) si abitui al fatto che, comunque, gli verrà chiesto di che segno è e di che ascendente è.
Potrà essere il (papabile e possibile) marito/compagno/amico di cui sopra o, nella remotissima ipotesi che non sia, certamente qualche amico del suddetto, subito pronto a dare consigli non richiesti per la stabilità della coppia, a fare l'oroscopo, il tema natale e altre piacevolezze.
Pertanto, si dedichi tutto il tempo necessario all'esercizio di stile consistente nel mettersi di fronte allo specchio e dire, con naturalezza, spontaneità ma senza un trasporto eccessivo le proprie generalità zodiacali. Non si chiede di mentire, solo di non lasciar trasparire nulla della propria irritazione che, anzi, dovrà andare stemperandosi in una dolce malinconia.
Si ripeta l'esercizio più volte al giorno, per più giorni (senza nessuno spirito di patata tipo "sono barbabietola ascendente coleottero" o "sono agnostico ascendente menefreghista", cose anzi decisamente da evitare) e ci si rassereni e ci si metta l'anima in pace.
Alcuni di noi, ormai eccelsi nella capacità di declamare il proprio segno zodiacale, ascendenti, effemeridi, costellazioni, congiunzioni e lanimadelimortacciloro, trovano la cosa non tanto gradevole in sé, ma quanto potenzialmente utile a capire qualcosa di chi si ha di fronte.
Paolo, anch'io come tutti desidero capire qualcosa di chi mi sta di fronte. E chi mi si presenta così dice molto di sé. A me quel molto basta e avanza.
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