20 maggio 2012

i soliti calcoli della magnitudo italiana

Terremoto in Emilia Romagna di oggi.
Cerco di essere sintetico. Per frasi più approfondite e, forse, più sconnesse, rimando in fondo al post.

USGS, il servizio geologico statunitense, pubblica il dato della scossa principale alle ore 2:03:52 (UTC): Magnitudo 6.0.
INGV, istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, pubblica il dato della scossa principale alle ore 2:03:52 (UTC): Magnitudo 5.9.
Il terremoto dunque è lo stesso. Eppure le misurazioni della magnitudo sono differenti.
A leggere bene nelle due pagine linkate i due istituti parlano di due cose in realtà differenti: l'Usgs non dà indicazioni particolari, il simbolo usato è M = magnitudo, mentre l'Ingv usa Ml = magnitudo locale.
La magnitudo locale è la conosciuta, almeno di nome, scala Richter.
La magnitudo usata dall'Usgs è quella chiamata brevemente magnitudo momento, o per intero magnitudo del momento sismico.
La seconda è un deciso perfezionamento della prima. L'Usgs pubblica sul suo sito anche la policy che utilizza per la scala. Hanno introdotto questo documento di riferimento 10 anni fa, anche se utilizzano le misurazioni in magnitudo momento da molti più anni.

Pensavo di averne già scritto qui sul blog delle differenze tra le due magnitudo e che qui in Italia usiamo la vecchia misurazione, in riferimento soprattutto al terremoto de L'Aquila dell'aprile 2009, ma non ho trovato nulla. Forse me lo sarò sognato.
La questione potrebbe sembrare di lana caprina per chiunque non sia un sismologo ma in realtà c'è un elemento di notevole interesse.
Anche per il terremo de L'Aquila l'Ingv parlò di magnitudo locale 5.9. Mentre l'USGS parlò di magnitudo 6.3. La differenza allora fu decisamente molto più ampia del terremoto odierno.
In Italia, seppure in questo periodo ci stia pensando il governo Monti a togliere tutto, i danni per le calamità naturali sono pagati dallo Stato. Ma a certe condizioni: per i terremoti infatti è proprio la magnitudo 6.0 a fare da spartiacque tra il risarcimento completo e quello parziale.
Indovinate di quale tipo di magnitudo parla la legge italiana?

4 commenti:

Inve ha detto...

Non è più un problema. Pare abbiano tolto l'assistenza pubblica per i danni da calamità naturali. Se vuoi ti fai l'assicurazione altrimenti...

SacherFire ha detto...

Inve, l'accenno che ho scritto su Monti era proprio per quello. Per ora però non ci dovrebbero essere ancora i regolamenti attuativi per cui i danni del terremoto odierno sarebbero stati pagati per intero, se utilizzassimo anche qui la scala che usano nel resto del mondo.

Anonimo ha detto...

E' già tanto se in Italia non si utilizza ancora la scala Mercalli: da bambino mi ero imparato al definizione di tutti i gradi.

Principe Kamar ha detto...

Visto la "celere" ricostruzione dell'Aquila con le strade lastricate d'oro, forse è un bene che non ci siano indennizzi. Certo è che i media italiani hanno quasi completamente ignorato il fatto. :(