Il verificarsi di alcuni precisi accadimenti, della stessa natura di quello che sto per scrivere, ci dovrebbe dimostrare, a noi stessi prima che agli altri, che saltuariamente ciascuno di noi è un coglione. Non in modo assoluto e continuativo, ma certi eventi dovrebbero insegnarci che è meglio cambiare strada.
Avere per le mani uno Stradivari non è cosa da tutti i giorni. Uno si aspetta di esserne emozionato solo alla vista, figuriamoci all'ascolto per non dire al tatto.
Anche l'inciampare non è cosa da tutti i giorni. E l'inciampare con uno Stradivari in mano è certamente molto raro per non dire unico.
Qualora tutte queste ipotesi si verificassero in successione la coglionaggine non sarebbe ancora del tutto dimostrata. Sì, perché uno avrebbe ancora una possibilità: cercare di evitare di cadere col proprio corpo sopra il violino. Seppur difficile da farsi, essere consci di avere tra le mani un tesoro così prezioso dovrebbe indurre nei pochi istanti disponibili ad agire in modo tale da pensare al suo salvataggio, per quanto improbabile possa essere. Ma si vede non era destino.
Le cose però, se possibile, sono peggiorate quando dall'Italia gliene è stato recapitato un altro. Piuttosto doveva essergli recapitata la seguente dichiarazione, magari racchiusa nello scrigno di una custodia: coglione! col cazzo che te ne diamo un altro!
All'estero è più facile per i coglioni essere aiutati a trovare la propria strada (di ritorno). Stavolta però pare che sia il mondo ad essersi italianizzato.
Avere per le mani uno Stradivari non è cosa da tutti i giorni. Uno si aspetta di esserne emozionato solo alla vista, figuriamoci all'ascolto per non dire al tatto.
Anche l'inciampare non è cosa da tutti i giorni. E l'inciampare con uno Stradivari in mano è certamente molto raro per non dire unico.
Qualora tutte queste ipotesi si verificassero in successione la coglionaggine non sarebbe ancora del tutto dimostrata. Sì, perché uno avrebbe ancora una possibilità: cercare di evitare di cadere col proprio corpo sopra il violino. Seppur difficile da farsi, essere consci di avere tra le mani un tesoro così prezioso dovrebbe indurre nei pochi istanti disponibili ad agire in modo tale da pensare al suo salvataggio, per quanto improbabile possa essere. Ma si vede non era destino.
Le cose però, se possibile, sono peggiorate quando dall'Italia gliene è stato recapitato un altro. Piuttosto doveva essergli recapitata la seguente dichiarazione, magari racchiusa nello scrigno di una custodia: coglione! col cazzo che te ne diamo un altro!
All'estero è più facile per i coglioni essere aiutati a trovare la propria strada (di ritorno). Stavolta però pare che sia il mondo ad essersi italianizzato.
4 commenti:
Beh, sappi che David Garrett, il famoso violinista possiede anche un Guadagnini che è altrettanto raro ed ha un valore simile allo Stradivari da lui rotto. Quindi può ancora far di meglio.
Ma avete visto le foto di questo violinista? C'è da chiedersi come gli sia finito in mano, lo stradivari.
Madonna santa, penso che se io avessi fatto una scena del genere poi avrei chiesto a Scottie di incenerirmi col laser dell'Enterprise. Oppure avresi schiacciato la capsula sotto al molare per la sublimazione immediata.
Ah, lo sai che il mi' babbo ha scritto la sceneggiatura del film su Stradivari?
Pax, come si suol dire: il ragazzo si impegna ma può far di meglio!!
Paolo, cerca su youtube i video con la chiave Garrett Stradivari. Io mi son visto un filmato della televisione tedesca. Ha sceso le scale, ripide, di quello studio tv come se avesse in mano uno zaino. Visto quello ho capito come sia stato possibile il fracasso.
AdF, i faser son sempre la migliore soluzione. Der tu babbo non lo sapevo. Manco sapevo del film su Stradivari, per dirla tutta ;-)
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