07 febbraio 2008

corse solitarie

Ieri vidi una foto su l'Unità che, volutamente, affiancava la delegazione di FI al termine del colloquio con Marini con la delegazione del PD. Sulla sinistra comparivano Schifani, Bondi, Vito, Berlusconi e Tremonti, sulla parte destra della foto c'erano Franceschini, Veltroni e Finocchiaro.
L'effetto che dava, come poi confermato nelle intenzioni dal titolo, era quello di voler far notare il vecchiume da una parte e i giovani dall'altra. Seppur di parte, l'iniziativa del giornale dava uno spaccato veritiero. La sensazione che dava la foto era proprio quella.
Per la prima volta da molto tempo, ho finalmente trovato una decisione nel PD che condivido. La corsa solitaria la trovo quantomeno un'idea coerente derivante dalla recente esperienza di governo. Che sia ancora da definire il quadro dei rapporti con la sinistra è del tutto vero; già ci sono distinguo, ipotesi di desistenze al Senato, ecc., ma trovare conferme tra qualche settimana a questa intenzione non potrà che vedermi d'accordo; e dico questo indipendentemente da quello che sarà il mio voto. E' e, sarà se davvero avverrà, un elemento di estrema chiarezza. Nasconderà i suoi tatticismi, servirà a fare qualche repulisti in parte della dirigenza, ma perché voler far vedere unità d'intenti e di programma, che attualmente non sarebbero credibili al proprio elettorato, quando non ci sono?
Il PD considera imperativo il rifinanziamento delle missioni all'estero? E' bene che chieda, e che di conseguenza agisca nelle scelte delle alleanze, il rispetto a questa condizione. E come per questa questione anche per le alte.
Mae* ci chiede giustamente che cosa ce ne facciamo della percentualina dura e pura. La risposta in realtà è semplice: ognuno farà la sua opposizione. Io credo che la decisione della corsa in solitario dipenda dall'aver considerato come impossibile, a così breve distanza dalla caduta del governo Prodi, una vittoria elettorale, indipendentemente dall'esistenza o no della coalizione di centrosinistra.
Per quanto mi riguarda non ho ancora deciso, forse come tanti, troppi a sinistra, per chi votare. La scelta di spostarmi sulla sinistra arcobaleno non è così automatica. Non posso far finta che lì di rinnovamento (ipotesi di candidatura premier a Bertinotti) non se ne parla. E che loro si presenteranno, con poche eccezioni, nelle stesse forme e persone di FI, come la foto accennata all'inizio del post. 10-15 anni e sempre gli stessi ai vertici. Ma un'altra cosa mi rende sospettoso nei loro confronti: non dimentico che in autunno, ad accordo fatto tra governo e parti sociali diversi loro esponenti lo vollero mettere in discussione, e non si chetarono neanche al termine dei referendum fatto tra i lavoratori. Cosa e chi stavano rappresentando?
Alla fine deciderò, nello spettro che parte dal PD e che va verso sinistra, soprattutto in base alle liste di candidati. Attualmente so solo che non voterò scheda bianca, per il semplice motivo che 2 anni fa ne 'sparì' circa 1 milione rispetto alle previsioni, e l'unico partito che oltrepassò le più rosee previsioni fu, tu guarda le coincidenze, quello dello psiconano (e Pisanu, allora min. dell'interno, che contro ogni tradizione, si recò dal suo capo a scrutinio in corso). Piuttosto la classica fetta di salame nella scheda, per dire.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Scheda bianca mai, è il voto dei gonzi. La scheda la si annulla o la si vota. O non si va a votare. Non la si mette bianca, in modo che poi qualcuno la segni.

Io spererei che se il "Yes we can" dovesse fallire, poi diventasse un "And now fuck you off" per Veltroni e dirigenza PD. Utopia, eh?

mae* ha detto...

"io credo che la decisione della corsa in solitario dipenda dall'aver considerato come impossibile, a così breve distanza dalla caduta del governo Prodi, una vittoria elettorale, indipendentemente dall'esistenza o no della coalizione di centrosinistra."

è esattamente quel che penso io. ma mi fa incazzare. premesso che penso che si persa comunque, mi fa incazzare decidere di aver perso in partenza. Decidere di non gareggiare affatto. Mi ricorda l'imitazione che ne faceva guzzanti, quando faceva entrare la vecchietta a parare il rigore. E ancora mi fa incazzare.

SacherFire ha detto...

Forse Mae* c'è da vedere il lato positivo, e cioè che l'occasione è propizia proprio per chiarirsi le idee e per chiarirle anche a quelli che finora sono stati alleati, buoni o cattivi che siano stati.
Potenzialmente questa decisione ha qualcosa di buono; contiene in sé un seppur piccolo, misero se vogliamo, respiro: decisioni politiche che mettono le basi per un futuro prossimo (forse tra una, altrimenti tra due legislature) e non per un futuro immediato come fino ad adesso siamo stati abituati a vedere comportarsi e ragionare i nostri politici.