Troppo riduttivo pensare a La Strada, libro di Cormac McCarthy che ho appena finito di leggere, come a un racconto spaventoso. C'è più delle atmosfere tetre e dell'uomo ridotto ad una miserabile esistenza.
L'ho intuito oggi mentre stavo per finirne la lettura. Una strada che conduce un uomo alla sua fine, tanto fuggita quanto agognata, e che dà per il tramite di un rapporto quasi simbiotico col figlio un cinereo (pare un controsenso ma non lo è) senso di speranza ad una tragedia totalizzante.
Durante la lettura mi è sovente venuto in mente il sospetto che questa descrizione del mondo sarebbe perfetta ma solo per quello occidentale. Chissà quali scenari potrebbero aprirsi se su quella strada collocassimo non uno sconosciuto, non una persona a noi cara ma un'intera società.
Tante immagini che si susseguono, una più spaventosa dell'altra, che catturano la mente. Che ti affamano di speranza. Cenere, solo cenere.
L'ho intuito oggi mentre stavo per finirne la lettura. Una strada che conduce un uomo alla sua fine, tanto fuggita quanto agognata, e che dà per il tramite di un rapporto quasi simbiotico col figlio un cinereo (pare un controsenso ma non lo è) senso di speranza ad una tragedia totalizzante.
Durante la lettura mi è sovente venuto in mente il sospetto che questa descrizione del mondo sarebbe perfetta ma solo per quello occidentale. Chissà quali scenari potrebbero aprirsi se su quella strada collocassimo non uno sconosciuto, non una persona a noi cara ma un'intera società.
Tante immagini che si susseguono, una più spaventosa dell'altra, che catturano la mente. Che ti affamano di speranza. Cenere, solo cenere.
1 commento:
Ok.
Ok.
(cit.)
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