Contrariato, anzi di più, incazzato dall'aver dovuto fare la spesa di sabato mattina presto, mi sono messo alla ricerca di un motivo per controbilanciare e quindi rasserenare il fine settimana. E lo ho trovato.
E' che ho dovuto cedere al ricatto dei sachergenitori. Ché da due settimane hanno da fare sia il sabato sia la domenica, andando a zonzo con la macchina. E io come faccio a fare la spesa? Se stamani non uscivo di casa alle 8,30 sarebbe saltata anche stavolta. Mi sarei messo a rosicchiare i tavoli.
Non è l'alzarsi presto di sabato che mi dà fastidio ma è la gente che pare non abbia niente da fare se non andare alla coop a fare la spesa. Alle 8,50 coi carrelli si poteva ancora girare, ma solo in alcuni corridoi. Alle 9,30 ero già a casa e invece di essere soddisfatto e contento nel pensare come mio solito a quanto di buono mi sia comprato, di cosa fare con quel formaggio, di quando gusterò quella bistecca (a quasi ogni prodotto acquistato dedico un pensiero), sono restato lì con la mia incazzatura e con la pretesa che le cose se ne andassero per conto proprio in frigo o nella credenza. E non si muovevano, le stronze.
Sicché ecco la cosa buona e giusta promessa nel titolo.
Da una recente sentenza della Corte Costituzionale, no non Quella sentenza, sembra che sia stata posta la parola definitiva sull'Iva applicata sulla TIA, la tariffa di igiene ambientale. La natura tributaria della tariffa è tale da dover essere considerata fuori campo Iva, per cui l'aliquota del 10% che dal 2006 viene pagata è stata riscossa dai comuni, aziende municipalizzate, gestori delle riscossioni, ecc., in modo indebito. Da qui la possibilità di fare richiesta di rimborso.
Potendo andare, per queste cose, indietro di 10 anni ecco che si può chiedere anche il rimborso dell'Iva pagata sulla TARSU, tassa di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, che è stata in vigore fino a tutto il 2005 per poi essere sostituita dalla TIA.
Il modulo di richiesta è qui scaricabile. Da precisare che sui bollettini TARSU, almeno quelli che ricevetti io, non compare la specifica dell'importo di Iva. In questo caso non può essere compilata per intero la tabella di pag. 3; il consiglio è quello di fare comunque la richiesta seppure senza la specifica degli importi.
Altro consiglio è quello di notare, almeno qui a Livorno è così, che mentre la TARSU veniva chiesta direttamente dal Comune, la TIA invece è richiesta dall'azienda municipalizzata, per cui dovrò fare due richieste separate.
I tempi sono presto detti. Entro 90 giorni dal ricevimento della raccomandata dovrà arrivare la risposta. Se fosse negativa o se non arrivasse ci sono 60 giorni di tempo per ricorrere alla Commissione tributaria provinciale, che non potrà non accogliere la richiesta di rimborso salvo banali errori formali, es. se il modulo non viene firmato.
Ecco, coi soldi che riceverete potrete, ovviamente con le giuste e cortesi insistenze dovute dal caso, invitarmi ed offrirmi qualcosa.
Checché se ne possa dire, e per quanto sia pedante, questo blog ogni tanto è di una utilità estrema, ammettetelo!
E' che ho dovuto cedere al ricatto dei sachergenitori. Ché da due settimane hanno da fare sia il sabato sia la domenica, andando a zonzo con la macchina. E io come faccio a fare la spesa? Se stamani non uscivo di casa alle 8,30 sarebbe saltata anche stavolta. Mi sarei messo a rosicchiare i tavoli.
Non è l'alzarsi presto di sabato che mi dà fastidio ma è la gente che pare non abbia niente da fare se non andare alla coop a fare la spesa. Alle 8,50 coi carrelli si poteva ancora girare, ma solo in alcuni corridoi. Alle 9,30 ero già a casa e invece di essere soddisfatto e contento nel pensare come mio solito a quanto di buono mi sia comprato, di cosa fare con quel formaggio, di quando gusterò quella bistecca (a quasi ogni prodotto acquistato dedico un pensiero), sono restato lì con la mia incazzatura e con la pretesa che le cose se ne andassero per conto proprio in frigo o nella credenza. E non si muovevano, le stronze.
Sicché ecco la cosa buona e giusta promessa nel titolo.
Da una recente sentenza della Corte Costituzionale, no non Quella sentenza, sembra che sia stata posta la parola definitiva sull'Iva applicata sulla TIA, la tariffa di igiene ambientale. La natura tributaria della tariffa è tale da dover essere considerata fuori campo Iva, per cui l'aliquota del 10% che dal 2006 viene pagata è stata riscossa dai comuni, aziende municipalizzate, gestori delle riscossioni, ecc., in modo indebito. Da qui la possibilità di fare richiesta di rimborso.
Potendo andare, per queste cose, indietro di 10 anni ecco che si può chiedere anche il rimborso dell'Iva pagata sulla TARSU, tassa di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, che è stata in vigore fino a tutto il 2005 per poi essere sostituita dalla TIA.
Il modulo di richiesta è qui scaricabile. Da precisare che sui bollettini TARSU, almeno quelli che ricevetti io, non compare la specifica dell'importo di Iva. In questo caso non può essere compilata per intero la tabella di pag. 3; il consiglio è quello di fare comunque la richiesta seppure senza la specifica degli importi.
Altro consiglio è quello di notare, almeno qui a Livorno è così, che mentre la TARSU veniva chiesta direttamente dal Comune, la TIA invece è richiesta dall'azienda municipalizzata, per cui dovrò fare due richieste separate.
I tempi sono presto detti. Entro 90 giorni dal ricevimento della raccomandata dovrà arrivare la risposta. Se fosse negativa o se non arrivasse ci sono 60 giorni di tempo per ricorrere alla Commissione tributaria provinciale, che non potrà non accogliere la richiesta di rimborso salvo banali errori formali, es. se il modulo non viene firmato.
Ecco, coi soldi che riceverete potrete, ovviamente con le giuste e cortesi insistenze dovute dal caso, invitarmi ed offrirmi qualcosa.
Checché se ne possa dire, e per quanto sia pedante, questo blog ogni tanto è di una utilità estrema, ammettetelo!
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