Vado, di nuovo, a fare la spesa presto. Anzi, stavolta ancora più presto, cerco di arrivare all'apertura ma non ci riesco, entro nel parcheggio della coop alle 8,40. Prendo il carrello e mi avvio all'entrata. Si apre la porta scorrevole e ne esce una coppia col carrello pieno.
Come quei fantastici lampi che ti sorprendono da lontano e ti fanno porre domande sulla natura e sui suoi affascinanti risvolti mi chiedo: com'è possibile che in 10 minuti abbiano fatto la spesa di tutta quella roba?
Lo sbiadito cartello attaccato alla porta scorrevole, imboccata centinaia di volte, svela l'arcano: la coop apre alle 8 e non alle 8,30 come avevo da sempre pensato.
Mesto e contrito entro, consapevole della fine del fascino e del fatto che dalla prossima volta se vorrò evitare file mattutine dovrò alzarmi ancora prima.
Come quei fantastici lampi che ti sorprendono da lontano e ti fanno porre domande sulla natura e sui suoi affascinanti risvolti mi chiedo: com'è possibile che in 10 minuti abbiano fatto la spesa di tutta quella roba?
Lo sbiadito cartello attaccato alla porta scorrevole, imboccata centinaia di volte, svela l'arcano: la coop apre alle 8 e non alle 8,30 come avevo da sempre pensato.
Mesto e contrito entro, consapevole della fine del fascino e del fatto che dalla prossima volta se vorrò evitare file mattutine dovrò alzarmi ancora prima.
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