17 novembre 2009

la vendita dell'acqua

O la vendita dell'anima.
Un qualunque esperto di geopolitica dice che in un futuro molto prossimo non sarà più il petrolio motivo di guerre ma bensì l'acqua.
Cosa viene proposto in Italia? La cessione, obbligatoria, della gestione pubblica dell'acqua ai privati. Il tutto condito dalla presa di giro costituita dall'aver presentato questa "riforma" dentro un decreto, quindi con carattere di urgenza, ma prevedente al tempo stesso circa due anni per andare a regime.
Così domani, mercoledì 18, giusto per non perdere nemmeno quei pochi giorni in cui poteva essere discusso qualcosa alla Camera, ci sarà la fiducia al governo. E gli sarà data anche dalla Lega, perché anche se hanno un'idea contraria a questa soluzione, vuoi mettere che in due anni non si possa cambiare qualcosa?
Ecco, è l'idea di inserire qualsiasi cosa in qualsiasi atto e trovare qualsiasi motivazione per votare che rende ancor di più degno del titolo di ridicolo qualsiasi appartenente alla classe dei nominati della maggioranza in Parlamento.
Roba che manca solo l'aria e poi avranno venduto tutto il vendibile e anche di più. Magari ci stanno già pensando, e lo inseriranno in atto che andrà a regolare la vendita dei palloncini gonfiabili.
Spero solo scoppino tutti.

2 commenti:

Numero 6 ha detto...

L'acqua è già ragione di conflitto. Quello Arabo israeiliano, e anche la questione dell'indipendenza curda.

stellalpina ha detto...

Si anche in Argentina è stata venduta la concessione dell'acqua che lì abbonda alla nestle che la vende negli Stati uniti.
anche l'Argentina dopo Menem non ha altro da vendere.
Chissà cosa restera a noi DOPO