18 luglio 2010

la rivolta delle calzature

Io sono un pantofolaio, mentre non sono un fraticello con sandali. Fatto sta che ieri l'altro sera, per uscire di casa, ho indossato l'unico paio di sandali che possedevo. Erano anni che stavano lì fermi nella scarpiera. Cosa da non fare mai con le calzature.
Tempo cinque minuti e le suole hanno iniziato letteralmente a sbriciolarsi. Non so se esista un tarlo da suola, ma ad osservare bene quella polvere di sughero pareva proprio un lavoro certosino da tarlo.
Insomma, son rimasto senza sandali. Meno male che mi hanno prestato subito un paio di simil birkenstock.
Per l'altro tipo di calzature, le pantofole, il problema seppur diverso pare stia portando allo stesso risultato, il disfacimento dell'interno delle stesse. Prima alla destra poi alla sinistra si sono leggermente crepate le suole di gomma facendo uscire un plantare morbido in velcro. Oggi da quella destra è fuori uscito pure il pezzo di tacco, in velcro rigido.
Insomma, ma cosa ho nei miei piedi e/o nel mio modo di camminare che mi fa distruggere quello che mi metto ai piedi?

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Se ti può consolare, mi è successo di molto peggio (e ho rischiato la vita). Alcuni anni fa, dopo diversi anni che non andavo in montagna, decisi di andare (DA SOLO) a fare la salita del Pisanello (non lontanissimo da te). Dopo 2 ore di cammino per arrivare alla base del monte, inizia a staccarsi la suola di gomma di uno scarpone: ad ogni passo, si spalancava tipo bocca ingorda. Provo a salire lo stesso, ma dopo 15-20 minuti di difficile cammino, si stacca del tutto. A quel punto mi tocca scendere, con numerosi scivoloni. Mancava circa mezzora alla macchina, quando si stacca anche l'altra: oramai pattinavo e il fondo schiena era ko per le numerose cadute.

SacherFire ha detto...

Eroe o incosciente? Roba da torta comunque ;-P