Come volevasi dimostrare, anche se con un ritardo maggiore a quello che avevo preventivato, tramite il mio account su feisbuc (maledetta quella volta che non ho dato retta alla mia misantropia decidendo comunque di lasciarlo in vita) alla fine arrivarono a me. Si tratta del gruppo di persone che più volentieri potrei rivedere dopo tanto tempo, cioè gli amici dell'università.
Eppure ha preso il sopravvento l'analisi negativa della situazione: in fin dei conti sono 10, 12, 15 anni che non ci vediamo né sentiamo. Voglio dire: ci sarà un motivo per cui avevamo perso i contatti, no? La cosa che ora mi suona fastidiosa non è tanto l'essere stato ricontattato ma sono i toni che stanno usando, si sono scatenati proprio oggi, nelle email circolari. Come se non fosse trascorso neanche un mese. Come quando all'inizio di agosto ci salutavamo e ci rincontravamo dopo le vacanze. Cazzo, a 40 anni e più raccontarsi in compagnia una realtà che non c'è più ce ne vuole.
Io non ho mai pensato di impostare rapporti in questa maniera. Proprio non mi ci ritrovo. E sono più inquieto del solito nel leggere della imminente rimpatriata: l'amico F non potrà essermi affatto di supporto visto che è l'unico -e che unico- del gruppo al quale sono rimasto vicino; sarà invece colui che, nel caso gli esprimessi i miei dubbi sulla partecipazione, dapprima mi irriderà e che poi mi verrà a prendere di peso a casa. E a me le imposizioni non mi stanno bene, e bla bla, eddio di su, eddio di giù. Oh, dovevo sfogarmi.
Eppure ha preso il sopravvento l'analisi negativa della situazione: in fin dei conti sono 10, 12, 15 anni che non ci vediamo né sentiamo. Voglio dire: ci sarà un motivo per cui avevamo perso i contatti, no? La cosa che ora mi suona fastidiosa non è tanto l'essere stato ricontattato ma sono i toni che stanno usando, si sono scatenati proprio oggi, nelle email circolari. Come se non fosse trascorso neanche un mese. Come quando all'inizio di agosto ci salutavamo e ci rincontravamo dopo le vacanze. Cazzo, a 40 anni e più raccontarsi in compagnia una realtà che non c'è più ce ne vuole.
Io non ho mai pensato di impostare rapporti in questa maniera. Proprio non mi ci ritrovo. E sono più inquieto del solito nel leggere della imminente rimpatriata: l'amico F non potrà essermi affatto di supporto visto che è l'unico -e che unico- del gruppo al quale sono rimasto vicino; sarà invece colui che, nel caso gli esprimessi i miei dubbi sulla partecipazione, dapprima mi irriderà e che poi mi verrà a prendere di peso a casa. E a me le imposizioni non mi stanno bene, e bla bla, eddio di su, eddio di giù. Oh, dovevo sfogarmi.
5 commenti:
...capito una fava... vai o non vai?
Non mi si metta ansia per favore! ;-P
Non è ancora stata decisa la data, sai c'è gente che addirittura ha famiglia (o forse famiglie) con prole, qualcuno è distante, qualcun altro all'estero. Insomma posso ancora confidare che le mie nevrosi vincano ma per intervenute impossibilità altrui :D
Ora che ti sei sfogato, stai meglio? ;)
Parola di misantropo: ma vale la pena sforzarsi per fare un "Come eravamo" tutto sorrisi e convenevoli e nessuno che dice veramente quello che si è adesso? Non le sopporto più queste cose. Ma io sono un orso scontroso ed è meglio che mi taccia.
Forse sì, ora sto meglio ;-) ma tanto poi prevedo di ritornare sul discorso quando verrà fissata una data. O meglio, una data c'è già, il 21 marzo prossimo (sì, 21/3) ma temo che qualcuno non si accontenti e che cercherà comunque di organizzare qualcosa prima. E se ci mandassi un mio ologramma? ;-)
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