13 maggio 2011

il bravo contribuente si vede dalla scelta dell'8 e del 5 per mille

E anche questo anno il mio dovere di bravo cittadino ma soprattutto di bravo contribuente l'ho fatto.
Per fare il bravo contribuente non intendo il pagare le tasse. Io sono un lavoratore dipendente, non godo pertanto della possibilità di evaderle. Intendo dire quindi che le poche scelte che posso fare cogli euro di tasse che pago cerco di farle sempre ponderandole bene.
Per cui la scelta dell'8 per mille è ricaduta come da anni a questa parte sulla Chiesa Valdese. Che con la sua scelta di impiego dei fondi per tutta una serie di progetti, anche la ricerca scientifica sulle cellule staminali, controllati e controllabili, ma non un solo euro per le attività del proprio culto, ha ed avrà ancora la mia firma convinta.
Inoltre la scelta del 5 per mille è ricaduta sull'Accademia della Crusca. Una scelta come al solito dovuta al contrappasso: è meglio che gli ignoranti, in questo caso della lingua italiana, finanzino chi rappresenta l'eccellenza, piuttosto che l'eccellenza finanzi l'ignoranza. Che qui in fatto di filosofeggiamenti si è imparato da Catalano.

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