06 settembre 2011

scioperato

Sono reduce dalla manifestazione della CGIL. Ho raggiunto il Comune a corteo ultimato e sinceramente speravo in un numero maggiore di partecipanti. Non so, è solo la mia impressione, forse al sindacato saranno soddisfatti comunque.
Mi sto leggendo online un po' di commenti sul senso di fare uno sciopero oggi, nel 2011. Alcuni presentano aspetti interessanti, altri semplicemente fanno cadere le braccia.
Privilegio, contro i precari, inutilità.
Mi sembra che ci siano già dei sindacati che non usino più lo strumento dello sciopero centellinando le motivazioni di cui sopra a seconda della convenienza. Si vede che chi critica lo sciopero odierno, o anche semplicemente lo strumento in sé, è più vicino ad altre sigle che non alla CGIL.
Molto spesso si perde la vista sulla motivazione principale dello sciopero: la manovra economica del governo.
Non riconosco alla CGIL un ruolo guida assoluto, le riconosco invece di rappresentarmi anche stavolta, fosse solo per il motivo che è l'unica realtà organizzata che cerca di reagire.
La possibilità che introdurrebbe la manovra di licenziare in deroga all'art. 18 con l'accordo dei sindacati ha prodotto reazioni negative anche nelle altre sigle, vedi ad es. le dichiarazioni di Bonanni. Ma sono proprio loro che nel tempo si sono dimostrate disponibili a sacrificare parte dei lavoratori per un supposto salvataggio degli altri.
Ecco, è proprio questo ineluttabile destino a cercare la soluzione delle crisi altrove invece che guardare verso le cause che le hanno generate e soprattutto questo essere disposti a fare i nomi di chi non lavorerà più e quelli di chi resterà al lavoro che non tollero.
Fino ad allora sarò ben disposto a rinunciare allo stipendio per uno sciopero indetto dalla CGIL.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Condivido in pieno il tuo punto di vista, anche se credo che ormai lo strumento dello sciopero non sortisca più gli effetti che poteva avere una ventina di anni fa. La gente ormai è stanca e se si volesse davvero cambiare lo stato delle cose ci vorrebbe una rivoluzione.

SacherFire ha detto...

Alex, grazie per il commento. Credo che lo strumento dello sciopero così come è da sempre stato utilizzato in Italia abbia sortito effetti minori rispetto ad altri paesi.
Da tempo ormai leggo di rivoluzione.
Da tempo leggo di gente stanca.
Però da tempo attendo che tutta questa gente stanca, insoddisfatta, alzi il proprio culo per fare -almeno- una giornata di sciopero. Nulla, si vede che è più produttivo star lì a parlare che non a partecipare all'unica iniziativa che viene organizzata.