26 febbraio 2008

se la palatalizzazione è ok

Era molto tempo che volevo andare a controllare, per poi scriverne anche qualche riga qui sul blog. Stasera ci son capitato quasi per caso e mi son detto: forza, andiamo a cercare conferme che, come ricordo, la parola famigliare è errata.
Il dubbio mi venne quando, curiosando su aNobii.com notai che il libro di Natalia Ginzburg, Lessico famigliare, conteneva quella forma che a me fu insegnato fin dalle elementari essere sbagliata. Però il fatto che fosse presente addirittura in un titolo di un libro famoso mi colpì; e da lì nacque la curiosità.
Sul DeMauro famigliare è considerata una variante di familiare. Ma non potevo certo accontentarmi. Ecco quindi che corro a curiosare sul sito dei miei accademici preferiti. Non potevo restarne ovviamente deluso: nella sezione delle faq ecco esserci una spiegazione.
Capito? Le forme contenenti il gl, cioè quelle palatalizzate (provate a scrivere quest'ultimo vocabolo, noterete che il correttore ortografico lo accetta: una parola nuova imparata), sono da accettare. Pur, contentino per quelli come me, avendo quelle non palatalizzate un'origine più dotta.
E allora chi si contenta gode. Io, che già mi vedevo proferire offese indirizzate contro l'altrui ignoranza, scopro di usare le forme dotte. Chi l'avrebbe mai detto? La mia intelligenza no davvero.

4 commenti:

Numero 6 ha detto...

La questione su cosa è giusto o sbagliato in Italia non è elementare.
Molti paesi hanno un istituto di standardizzazione della lingua, noi no.
Siccome l'italiano è una somma pesata di dialetti, di cui quello di maggior peso è il fiorentino, non è raro che ci siano grafie diverse, tutte valide.

Nel caso in questione preferisco familiare, che ha un suono meno gravoso.

Anonimo ha detto...

Io mi sono sempre attenuto a questa regola: "famigliare" se intende proprio della famiglia (mio fratello è un mio famigliare), "familiare" se intende dire *come* se fosse uno della famiglia (un volto familiare).

SacherFire ha detto...

Suscita curiosità vedere come ciascuno di noi intende suoni e lievi differenze nelle parole.
A me, per es., ha colpito molto il fatto che il familiare, che avevo sempre inteso essere la forma corretta, sia la forma dotta.

Anonimo ha detto...

io evito sempre certe parole perchè non so se le scriverò esattamente e ti ringrazio perchè non sapevo del sito dell'accademia della crusca
john