Se vi sembra possa definirsi quale non artificiale l'alimentazione tramite sondino nasogastrico, Malvino riporta le istruzioni per l'uso.
"Per applicare un sondino nasogastrico occorrono un sondino in materiale plastico (meglio se silicone), della pomata lubrificante che abbia tra i componenti dell’anestetico locale, una vaschetta di plastica, una siringa con catetere da 50 ml ed un’altra senza catetere, un bicchiere d’acqua, del cerotto e delle garze, un telino sterile, un fonendoscopio e dei guanti.
Prima di applicarlo bisogna valutare quale delle due narici sia quella che offra maggiore facilità di inserimento, riconoscendo eventuali patologie (ipertrofia dei turbinati, deviazioni del setto, ecc.), e calcolando la porzione del tratto del sondino da inserire per evitare che il capo peschi nell’esofago, se troppo corto, o faccia anse nello stomaco, se troppo lungo.
Lubrificato il sondino con la pomata, lo si infila nella narice prescelta spingendolo con delicatezza e ruotandolo sul suo asse maggiore fino ad arrivare al rinofaringe. Qui bisogna far estendere il capo di circa 45° per far scivolare la punta del sondino lungo l'ipofaringe e verso l’esofago, evitando di infilare la laringe e la trachea o di provocare danni all’epiglottide e alle corde vocali, ma soprattutto per evitare che il cibo vada a finire nei polmoni provocando da semplici polmoniti e letali asfissie. Per consentire un migliore scivolamento del sondino, si fa bere dell’acqua al paziente (se è in grado di deglutire, sennò si accetta l’eventualità di qualche piccolo sanguinamento da abrasione).
Nel corso dell’inserimento si provvede ad aspirare a più riprese il materiale (muco, saliva e sangue, per lo più) che possono venirsi ad accumulare lungo il tragitto del sondino. A complicare l’operazione, di sovente, subentra il riflesso della tosse (rammentiamo che tale riflesso può essere presente anche in soggetti con gravissime ed estese lesioni corticali): in questi casi conviene soprassedere rimandando ad altro tentativo con premedicazione adeguata.
Una volta infilato il sondino, si valuta col fonendoscopio la presenza di quei rumori che ne attestino il corretto posizionamento nello stomaco, e se ne fissa col cerotto l’estremo che emerge dalla narice, provvedendo ad una aspirazione dei succhi gastrici di cui l’inserimento del corpo estraneo abbia eventualmente stimolato la produzione.
Quindi, si chiude il foro esterno del sondino con un tappetto - a piacere, giallo, rosso o verde - in attesa di applicarvi l'ugello della pompa che somministrerà il cibo. Anche quando correttamente inserito, il sondino nasogastrico ha tendenza ad ostruirsi e deve essere sostituito con una certa frequenza."
4 commenti:
Perchè questa illuminante spiegazione non è mai stata proposta in tv? Non serve un neurochirurgo di fama internazionale, basta un medico qualsiasi, eppure nessuno si è preso la briga di invitarlo e fargli dire queste semplici parole.
Poi uno può anche dire che pescare a strascico tra il naso e l'esofago di una persona è una cosa normalissima e per nulla artificiale, ma almeno, in questo modo, le persone formano una propria opinione sulla base di FATTI.
Quando sono incline a pensare bene, suppongo che le cose facili (tipo fornire spiegazioni illuminanti e ottenibili con minimo sforzo)semplicemente non vengano in mente. Quando divento sospettosa, penso che in realtà avere gente che si forma un'opinione propria sulla base di fatti non interessa a nessuno, anzi. In entrambi i casi, non siamo messi bene...
Io penso che si faccia prima un inserimento di qualche ago (di quelli grandi) per prelievi di midollo che non questo "naturale" inserimento nasogastrico...
Su, forza, vi invito a scriverne qualcosa anche da voi. Volendo tra un paio di settimane al massimo la legge sul testamento (sigh!) biologico sarà votata. Un ottimo momento per divulgare anche la sola e semplice propria parola.
Piano piano c'è da prepararci, ricorso alla Corte Costituzionale o Referendum abrogativo che sia.
Sò con certezza che faranno una legge orribile.
Spero che mi prenda un colpo e rimanga li stecchita
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