17 aprile 2009

nottate

La scorsa notte, il fatto che ne scriva a quest'ora poco prima di andarmi a coricare nuovamente ne è un'esorcizzazione, non è stata affatto piacevole.
Il muro proprio dietro alla testata del mio letto confina con il palazzo adiacente e, ancor più precisamente, con la camera da letto di una signora anziana che ogni tanto parla con la sua bruttissima voce roca. La signora sta male, credo addirittura sia invalida, e qui non si è così cattivi per fare nessun tipo di augurio (anche se ovviamente il pensiero ricorre); però quando inizia a parlare, a lamentarsi, a volte ad urlare quando sono a letto non passo bei momenti. In genere si scatena la mattina presto; a volte invece è la badante che, stronza, arriva troppo presto, e allora è lei che urla -per farsi sentire meglio- rendendo inutile il far suonare la sveglia.
La scorsa notte invece no. La signora ha iniziato a lamentarsi alle 2 sfasando i bioritmi murali ormai consolidati da tempo. Alle 3, forse per adeguarsi alla situazione nottambula, invece è stata la mia radiosveglia a svegliarsi, nel senso che si è accesa da sola e non c'è stato verso di spegnerla, se non col distacco definitivo della corrente. Anche l'abbassamento totale del volume non bastava, il rumore di interferenze radio continuava. Credo di aver chiuso occhio verso le 5. Non che ci siano state grandi differenze sul mio grado di rincoglionimento durante la giornata, certo è che un po' di stanchezza alla lunga si è accumulata.
Ora però mi è subentrato il timore di ripetere l'esperienza. La radiosveglia almeno è stata terminata. Per il resto non so: cambio camera? Cambio casa? Cambio vicina di palazzo? Le faccio cambiare la badante?

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