30 marzo 2009

arrivare al nocciolo del nucleare

Difficile che mi soffermi per tutta la trasmissione, ogni tanto mi vengono le bolle dopo qualche minuto, ma la puntata di ieri di Report dedicata al nucleare è una di quelle cose che ti rimettono in pace col servizio pubblico televisivo.
Solito piacevole e ben fatto servizio giornalistico, per imparare qualcosa di più in un campo dove, volenti o nolenti, non ne sappiamo abbastanza. Dai rapporti inconsueti esistenti tra Aiea e Oms, al fatto che la Francia non produce affatto la maggior parte dell'energia che consuma col nucleare, ai piani di chiusura delle centrali esistenti in Germania, al testo dell'accordo stipulato tra il nano e Sarkozy un mese fa che non fissa almeno per ora, come riportato subito dai giornalisti, nessuna cessione di tecnologia nucleare finalizzata alla costruzione di reattori entro il 2020. Insomma, roba ce n'è, basta avere qualche minuto per leggere e/o per vedere il video.
Enjoy Report.

27 marzo 2009

here come the tickets

Mi sono arrivati oggi in contemporanea i due acquisti fatti il 13 marzo dei biglietti per il concerto del 7 luglio a Milano degli U2.
Ovvio che essendosi trattato di due acquisti separati le spese di spedizione le abbiano calcolate due volte. I due plichi poi sono arrivati curiosamente incollati, anche se per solo qualche centimetro di scotch.
Eh, non so fare più la brava massaia di un tempo, quella risparmiosa, oculata e che sapeva cogliere le occasioni.
Stavolta non offro aria fritta, i biglietti ce li ho davvero. Sono 3, due in un settore uno in un altro settore sempre del 2° anello verde. Se avete un benché minimo desiderio sappiate, per invogliarvi ancor di più, che non sareste nemmeno costretti a subire la compagnia del sottoscritto, vista la differente dislocazione. E in più, da che mondo è mondo, chiedo solo il prezzo di costo. Che volete di più, che ve li porti a casa? ;-)

26 marzo 2009

ipocrita facciata

Che il passaggio al Senato della legge (?) sul cosiddetto testamento biologico fosse scontato lo si sapeva. In certe occasioni, nelle settimane di dibattito che hanno preceduto il voto odierno, pareva che almeno alcune correzioni potessero passare. Invece la deriva cattolica in cui ci stanno obbligando a vivere ha prevalso. Basterebbe questo per capire che poi certi elenchi di candidature sono stati stilati coi consigli di qualcuno che sta al di fuori delle segreterie partitiche.
Non intervenendo dei cambiamenti alla Camera, avremo qualche novità tramutata in legge dello Stato:
- un restringimento del principio di autodeterminazione della persona,
- sarà dato il potere a decidere di intervenire nel corpo di una persona ma soprattutto della sua vita o della sua morte ai medici quando finora questo potere non era loro riconosciuto (chissà come sarà risolta la contraddizione tra il loro codice deontologico e la legge),
- la naturalità della nutrizione e dell'idratazione col sondino naso-gastrico è vera tanto quanto è alto il numero dei medici che hanno appoggiato la proposta del centrodestra, cioè pochi o nessuno (anche perché se ne fossero stati ascoltati in buon numero questi avrebbero potuto interferire le migliori morali con banali argomentazioni mediche - vedi anche le note),
- un contraddittorio diritto a disporre sul proprio fine vita che non vincola nessuno; il diritto svuotato, una nuova tipologia giuridica da far studiare alle future generazioni di giuristi.

Tranquilli, tutto filerà liscio. Negli ospedali la gente continuerà a morire, sì anche con distacchi non più consentiti, basterà che lo faccia nel più assoluto silenzio. Ché è lo scandalo il vero nemico di questa morale imposta.
Per me invece fa scandalo il fatto che è proprio chi si straccia le vesti per affermare la vita sia il primo a non seguire niente, proprio niente se non l'ipocrisia della facciata di questa morale.

Soluzioni per ora non ce ne sono. Almeno fino al passaggio alla Camera. Dopo, tra Corte Costituzionale e referendum le possibilità di riformare un'assurdità giuridica si faranno alte. E se referendum dovrà essere, sarà lì che ciascuno potrà fare la sua piccola parte, l'argomento in un paese sempre più anziano per non dire vecchio non sarà accantonato come nell'occasione del referendum sulla legge sulla procreazione assistita. Difficile che uno accetti di non morire come vogliono i sostenitori dell'alimentazione a tutti i costi. Difficile non poter contare sulle generazioni più giovani, che della vicenda di Eluana ne avevano un netto rifiuto. Ciascuno la sua piccola parte, dicevo. Nella cerchia di amicizie e conoscenze. Chissà che non nasca una stagione nuova di partecipazione. Ne avremmo bisogno, ne avrebbero timore.

24 marzo 2009

ciao AgBr

Il photoblog di riferimento chiude.
Qui non ci si capacita e si aspetterà un bel po' prima di spostarlo nella categoria dei blog defunti. Nel frattempo chi non lo avesse mai visitato vada a darci una sguardata, è tempo ben speso.

22 marzo 2009

in tempi di crisi c'è bisogno di eroi

Non volevo farlo da ormai qualche era geologica. Non so nemmeno cosa mi sia preso oggi, subito dopo pranzo.
E' che sono andato in cucina, ho preso una catinella, l'ho riempita di acqua calda, ci ho versato dentro un bel po' di ammoniaca e... ho iniziato a pulire il vetro del forno.
Ho ottenuto un risultato apprezzabile dopo circa un'ora!
Confidavo nelle forze chimiche in gioco, invece hanno giocato soprattutto le forze fisiche che, come noto, qui scarseggiano.
Scarseggia anche la capacità respiratoria, visto che fin dall'adolescenza le mie vie respiratorie decisero di farsi nemica l'ammoniac
a. Anche la mano sinistra, nonostante un bel guanto protettivo, ha deciso di testimoniare la sua opinione.
Ma d'altronde se non ci fossero state queste controindicazioni come potevo parlare di eroi?

(la mano blu dopo il lavaggio ammoniacale)

p.s. stasera metterò in funzione il forno per la consueta sacherpizza domenicale. Tante volte qualche bastarda gocciolina di ammoniaca fosse rimasta, vi ho voluto tanto bene, sappiatelo. (Così, giusto per far finire anche l'eroismo in melodramma).

18 marzo 2009

acronimo pazzesco

Ascoltare il passaggio "It's not a hill / It's a mountain / As you start out the climb / Listen for me, I'll be shouting / We're gonna make it all the way to the light" mi fa impazzire veramente.
Per il resto è una roba messa lì, un po' ciofeca un po' riempitivo dell'album. Di cosa scrivo? Ma di IGCIIDGCT.
Che poi sarebbe I'll go crazy if I don't go crazy tonight. Che razza di titolo! E stavolta la colpa è tutta del caro Bono, i credits del testo parlano chiaro. Ma con quell'inizio di ritornello, gliela passo va!

17 marzo 2009

Daniel e Danny

Ricordo ancora, a distanza di tempo, di aver assistito ad un confronto dai toni tutt'altro che amicali sul ruolo tenuto da tale Daniel Lanois nelle produzioni degli album degli U2.
Eravamo in quel di Swanage, tipica ridente cittadina dell'Hampshire (o era già Devon?) piena zeppa di babbione e babbioni inglesi.
Ma chi è Lanuà?
Ma viene dopo l'and
Insomma, toccò sentire bestemmie del genere.

Nel booklet di No Line On The Horizon compare un Lanois in molte le canzoni, sia come produttore ma anche come coautore della musica, e di un testo, anche se per la sola rivisitazione di White as snow; però questo di nome fa Danny, e non più Daniel. Che sia un altro?
Mi punge vaghezza che a breve il misero spettacolo si possa ripetere. Chissà dove stavolta.

15 marzo 2009

MAGNIFICENT

Una dichiarazione d'amore per i fans, till we die. E' così che la leggo, così che l'ascolto venendo librato nell'aria, così che la vivo.

Magnificent
Magnificent

I was born
I was born to be with you
In this space and time
After that and ever after
I haven't had a clue
Only to break rhyme
This foolishness can leave a heart
black and blue


Only love
Only love can leave such a mark
But only love
Only love can heal such a scar


I was born
I was born to sing for you
I didn't have a choice
but to lift you up
And sing whatever song
you wanted me to
I give you back my voice
From the womb my first cry
it was a joyful noise...


Only love
Only love can leave suche a mark
But only love
Only love can heal such a scar

Justified
Till we die
You and I
Will magnify


The Magnificent
Magnificent
Only love
Only love can leave such a mark
But only love
Only love unites our hearts


Justify
Till we die
You and I
Will magnify


The Magnificent

14 marzo 2009

canzone del mese - febbraio 2009

Col consueto immane ritardo scrivo il post sulla canzone del mese. Ormai è tradizione di ogni marzo inoltrato.
Anche se con un unico ascolto nel corso del mese di febbraio, cioè ancor prima che uscisse l'album, decisamente ha preso il sopravvento su qualsiasi mio altro ascolto.
Magnificent, dal nuovo album NLOTH degli U2. Discreto album, canzone grandiosa. Ora coi biglietti in mano non posso far altro che pensare che a luglio a Milano sarà un magnificent concert.

la crisi colpirà pesante

La produzione della sacherpizza è in pericolo. E, udite udite, per colpa addirittura della Coop. La causa è l'ingiustificato aumento di due degli ingredienti base.
Il lievito di birra è aumentato del 20%.
La birra Faxe, accompagnamento obbligato alla sacherpizza, del 6,8%.


A margine:
dall'introduzione dell'euro non si ricorda una variazione del prezzo del lievito. In termini assoluti si parla di un passaggio da 20 a 24 centesimi, per due cubetti; per fare una sacherpizza ne basta uno;
per la birra si parla di un aumento da 2,07 €/litro a 2,21 €/litro.
Sì, c'è grossa crisi. Ora potete infamarmi liberamente.

biglietti online by #1 stronz-site

Disclaimer: ora ho 3 biglietti di cui 2 sono a disposizione, anche dei gentili lettori sacheriani.

Come volevasi dimostrare la ricerca di un biglietto per un evento come un concerto degli U2 vale lo sbattimento già fin dai primissimi secondi di vendita online solo per il prato.
Ieri nel corso della giornata ci sono state, nel primo pomeriggio e la sera, almeno altre due finestre temporali nelle quali fare acquisti, oltre a quella fatidica di mezzanotte.
Alle 22 di ieri sera me ne stavo su ifmu2 (roba di usenet, i gggiovani lettori potrebbero capirne poco). C'erano dei post, aventi come orario le 21 circa, che parlavano di ripresa delle vendite. Capirai, mi son detto, a distanza di un'ora quel migliaio di altri biglietti messi in vendita saranno già andati via.
Comunque, l'irrazionale fan che è in me mi ha fatto andare lo stesso sul sito di biglietto1 (1 nel senso di #1 dei siti stronzi, visto anche che è noto per vendere prima i posti laterali e poi quelli centrali). C'erano in vendita tutto il terzo anello di S. Siro e 2 settori del secondo anello, tra cui quello dove avevo preso i miei due biglietti. Ho provato a vedere in quale settore mi avrebbe stavolta dato il biglietto. Alla terza fase, su cinque, della procedura di acquisto infatti viene indicato il settore, la fila e il posto. Nonostante quella finestra di vendita fosse stata aperta da più di un'ora, sono potuto rimanere nel sito a fare richieste di biglietti alternativamente nel settore verde e blu senza esserne mai buttato fuori.
All'inizio delle mie prove di acquisto davano biglietti della parte alta del 2° anello, ma già quelli ce li avevo, e anche se i settori erano più centrali rispetto al mio 240, ho desistito pensando che avrei fatto l'acquisto solo per la parte bassa del 2° anello.
Curioso che ad ogni nuova richiesta di biglietti che facevo, zona blu o verde che fosse, cambiava sempre il settore. Per una volta è anche comparsa disponibile la zona arancio. Ma i posti erano defilati. Dopo una quarantina di minuti ecco che hanno iniziato a rendere disponibili i posti nella parte bassa del 2° anello. Se ne poteva scegliere solo 1. Avevano da completare i settori. Dopo qualche prova me ne hanno proposto uno di mio gradimento e lo ho acquistato. Sempre zona verde ma nella parte bassa del 2° anello.
Ergo, avendo già dei biglietti uno può affrontare con un minimo di raziocinio l'assalto alla diligenza e star lì a provare più e più volte fino a quando non trova qualcosa di sua soddisfazione. Certo qui i prezzi non sono propriamente abbordabili; ma non siamo nemmeno in Inghilterra dove in 2 o 3 ore vanno via proprio tutti i posti.

13 marzo 2009

'a nuttata (sarò interista)

Dovevo scriverlo ieri un post con questo titolo, magari con un più completo ha da passà 'a nuttata. Potrei citare testimonianze telefoniche che già circa 1 ora e mezza prima dell'inizio della vendita dei biglietti mi sentivano un po' sclerare. Tutto nella norma in realtà.
Carino che giusto pochi minuti prima del via avessi già capito il nuovo, almeno per me, meccanismo di messa in coda degli utenti sul sito di ticketone. In genere per queste cose ci impiego un po'.
Insomma, a parte la cronistoria che scrivo più in basso, la morale è che alle 2,30, dopo due ore e mezzo di tentativi, sono riuscito ad arrivare all'elenco biglietti per la quinta volta è ho scelto 2 biglietti per il secondo anello settore verde (in pratica la curva dell'Inter, poteva andarmi peggio). Nel frattempo qualche scambio telefonico (alle 2 passate manco si dovesse salvare il mondo) con l'archeologo di riferimento. Mentro ero in attesa per quella che si è rivelata la volta buona, anche lui era rientrato (all'1 aveva già fatto il suo primo acquisto!) e ora era lì che mi chiedeva: te li prendo io? Alla fine c'è stato l'acquisto di 4 biglietti, ma tutto ok, basterà trovare da piazzare quelli in eccesso.
Se non riaprirà la prevendità, cosa che in genere avviene, e non troverò un posto un po' meno defilato, sarò là, settore verde 240. Oppure, visto che l'archeologo se non si fosse accorto che ero rimasto indietro forse non li avrebbe presi, settore blu 204. In pratica agli antipodi uno dell'altro. Quindi se c'è una coppia, creatasi all'uopo oppure no, si faccia pure avanti. E pure chi avrà voglia di sedersi accanto a me, ché se resterò ad aspettare la risposta da qualche mio amico starò fresco. Tanto sia io che l'archeologo non faremo bagarinaggio. Il ladrocinio è già nel prezzo ufficiale.

Un po' di cronistoria.
All'inizio sono arrivato a -38 utenti da servire, quando il sito è crashato per la prima volta. Si sono succeduti alcuni ingressi sul sito interrotti a metà, altri ingressi e successiva messa in coda (con almeno 200 utenti prima di me) per poi arrivare verso l'1 di notte (ma perché le prevendite devono iniziare a mezzanotte?!) quando finalmente mi è comparsa la prima pagina: Scelta dei biglietti elencati per settore!!! Ah!!! 2 prato! clicco su Acquista! ... Acquista! ... e-muoviti!! ... Acquista! No, niente da fare, rimesso in coda giocoforza. Finisce la nuova attesa, di nuovo l'elenco, di nuovo la selezione del prato e Acquista, acquista, acquista. Dopo circa mezz'ora, conquistando per la terza volta l'elenco di scelta, ecco che la scelta biglietti prato non era più disponibile. Dove vo?! 2° anello arancio! (per simpatia, o forse per similitudine di prezzi? vai a sapere). Stessa sorte di prima. Due volte a selezionare biglietti per quel settore e due volte cacciato fuori. A quella successiva anche quel settore era esaurito. Continua sopra.

11 marzo 2009

automatismi nevralgici

Rigurgiti di nevralgia a queste latitudini.
Sapete com'è, decidere per quale settore dello stadio prendere i biglietti per il concerto del 7 luglio, rimuginare sulla proposta del concerto a Dublino per il 24 luglio... sono cause sufficienti per scatenare un po' di nevralgia.
Nel frattempo al lavoro le cose andrebbero meglio, notizia del secolo è che la mia capa è in ferie in questa settimana (cose mai viste al di là dei pochi giorni in agosto e dicembre), oggi forse i capi (quelli veri) hanno gettato le basi per il mio futuro (o hanno gettato il mio futuro), ho pure interrotto una riunione tra una mia collega e il direttore iniziando diplomaticamente con un "ma parliamo di cose serie, distribuiranno a breve i biglietti per gli U2, venite?" venendo ringraziato per l'offerta, eppure su tutto prevale lo sconforto nevralgico.
Ah, dimenticavo, ho finalmente trovato il cavo che non era in dotazione con la stampante nuova. Stasera ho fatto l'installazione. O meglio, ho tentato. Non si installa. Un catorcio da 45 euro, usb, con pulsante Acc e pulsante Speng, con istruzioni alla clicca qui, e poi qui, e poi stampa quello che ti pare, e non si è installata.
Sono in questi frangenti che prende il sopravvento la nevralgia. Tipo uscire di casa con un vento freddo e umido, senza il mio brutto berretto di pile. Automatismi.

09 marzo 2009

ufficialmente Milano


Visto che sarà l'unico concerto che terranno in Italia la questione si riduce alla semplice (?) scelta del settore dello stadio.
Cari U2ers Escludendo il 3° anello, voi dove andrete? Prato (perché siamo giovani da sempre e per sempre), 1° anello (perché una rincorsa per entrare nell'eventuale ellisse sotto palco proprio non ce la possiamo permettere più) o 2° anello (perché, cosa vuoi, va bene lo stesso, e poi non c'erano più biglietti per gli altri settori)?
Cari bloggers non U2ers, desiderate che vi prenda un biglietto (a richiesta nel mio stesso settore, ma anche no)? Basta che me lo facciate sapere entro giovedì prossimo, 12 marzo. In genere è possibile acquistarne un massimo di 4. Io, senza aver mai saputo con chi ci sarei andato, ne ho sempre presi 2 o 3 così, al buio, tanto poi per piazzarli si trova qualcuno (oh, l'ultima volta il biglietto lo rifilai alla Mae*, mica a una qualsiasi). Prezzi storicamente da ladr... ehm... cari. Non siate spilorc... ehm... timidi, e chiedete pure. Anzi, se mi gira mando una email cumulativa, le classiche rotture di quelle che non vorreste mai ricevere, sapete che sono capacissimo di farlo, quindi anticipatemi ;-)

Ritornando sulla questione unico concerto: visto che ci sono giorni liberi nel calendario del tour, prima e dopo martedì 7 luglio, spererei che aggiungano a breve una data. Sennò qui si assisterà all'indicibile corsa ai biglietti del 2001 (che già fu un lusso rispetto ai tour degli anni '80 e '90) la prima corsa internttiana che feci; tutto si bloccherà dall'avere proprio una data unica.
Unica speranza: proprio nell'unica data dell'Elevation Tour 2001 fecero un grande concerto.

08 marzo 2009

supinamente otite

Le mie notti del weekend
(racconto in atto unico a sfondo erotico)

Disteso sul fianco destro: tosse.
Disteso sul fianco sinistro: naso completamente chiuso.
Misteri dell'otorinolaringoiatria.
Posizione prona: manco a parlarne, nemmeno un respiro sono in grado di fare (questo da sempre, non c'entrano le penose condizioni fisiche attuali).
Posizione supina: unica accettabile.
Il problema è che qui si è da sempre abituati a rigirarsi nel letto senza soluzione di continuità. E l'effetto imbalsamante del dover stare fermi non piace affatto.
Mi sono diagnosticato, che un po' esperti lo si è purtroppo, un'otite. Come cura avrei deciso un intervento radicale: estirpare tutto l'estirpabile anzi, visto che ci siamo, via tutta la parte destra della testa. In un colpo solo risolta otite, qualche mal di denti lasciato andare per i fatti suoi e, soprattutto, la nevralgia. Dopo ci provo. Rimarrà solo il mio profilo sinistro, il migliore in effetti.
Ah già, cosa c'entra lo sfondo erotico? Nulla, giusto per invogliarvi a leggere il post.

06 marzo 2009

cibo per la mente

Ehi tu, che inizi a lavorare in ufficio alle 7,00. E anche tu che alle 21,40 sei ancora al lavoro e non sai perché. Il tuo lavoro non ti permette di svagarti? Fatti del bene e fai questo test sull'evoluzione. E' facile, è breve, e farà di te un convinto evoluzionista. E se sbaglierai una risposta non ti affliggere, leggiti quella corretta. E' tutto cibo per la mente.
Qui si è totalizzato un 9/10. Il che significa che la scienza continua a ringraziarmi per essermi fermato (visto anche che ho cannato la domanda sulle Galàpagos per me, ahimé, facile).
Offerto da Galileo.net via Hronir.

03 marzo 2009

trisheet (o tripaper)

Fino a pochi giorni fa ne ignoravo la traduzione inglese. Non che ci perdessi sonno la notte, era questione totalmente lontana da me. Certo però che voi come tradurreste in inglese, così d'acchito, trifoglio? No, non si dice né trisheet né tripaper. Si dice shamrock. Ecco, questo è il tipico esempio di ciò che considero scorretto.
Meno male che poi qui in Italia si rimedia e ci dedichiamo i nomi dei locali. Infatti (come mi garba fare questi nessi logici inesistenti) sabato sera ero allo Shamrock che sta al Celio. Bellino; la cucina lascia un po' a desiderare ma la fame era tanta. E poi mi ero già rovinato lo stomaco a pranzo. Mica perché il padrone di casa avesse cucinato male, tutt'altro, è che bere coca cola su una carbonara e su luganega e patate al forno non è stato poi così salutare. Faccio ora mente locale, mentre si mangiava la sacher invece stavo completamente bene. Secondo me è puro condizionamento psicologico (o il semplice effetto delle endorfine).
Le foto sono qui.

02 marzo 2009

non ci sono più le mostre di una volta

La mostra su Darwin vista sabato scorso mi ha lasciato indifferente. Spiace di aver coinvolto tre persone, e potevano essere pure di più, ma una cosa organizzata in quella maniera non l'ho trovata utile. Forse se avessi completato sia L'origine delle specie che il libro sul viaggio compiuto sul Beagle Viaggio di un naturalista intorno al mondo avrei potuto fare da buon cicerone ai miei compagni museali.
Quello che critico è il solito approccio didattico al quale si assiste in Italia in molti ambiti, non solo in quello museale, in cui uno parla e gli altri ascoltano senza avere nessun tipo di interazione. Qui c'erano dei quadri riportanti delle informazioni e nulla di più. Forse un'audioguida avrebbe potuto essere d'aiuto, ma non ne sono convinto (all'inizio ho ascoltato brevemente una guida che parlava ad un gruppo e dalla quale ho cercato ben presto di allontarmi).
Ci sono stati comunque tre momenti salienti: la pagina di taccuino sul quale Darwin riportò per la prima volta una bozza di idea dell'evoluzione delle specie, la serie filetica degli equidi, i modelli di crescita embrionale di cinque generi di vertebrati.
Ecco, questi ultimi due argomenti erano trattati nella stessa saletta. La serie filetica della famiglia Equidae (il cavallo) è, all'interno dei Mammiferi, quella più completa: una storia che si sviluppa da 55 milioni di anni spiegata con ritrovamenti fossili in pratica senza soluzione di continuità.
I modelli di crescita embrionale stavano lì a dimostrare con le loro forme l'origine da un antenato comune. La cosa era di immediata comprensione anche per un neofito, ma forse un qualcosa in più in termini di spiegazione farebbe comprendere meglio l'importanza di questa e anche della cosa precedente. La saletta invece era piccola, affollata, e conteneva anche altre cose che non aiutavano a concentrarsi sulle cose veramente importanti lì presenti.
Di tutto il resto rimane ben poco. L'impressione è che anche gli altri siano rimasti delusi. Alla fine è rimasta solo la felicità di essere stati insieme per un giorno: ci siamo accontentati senza troppi sforzi.

Ieri, per far passare una mezz'oretta prima del treno per tornare a casa sono entrato dentro la basilica di S. Maria degli Angeli, in piazza Esedra. Bellissima. Si stava svolgendo una messa. Pochi fedeli, molti turisti, tutti intenti a fare foto, alcuni anche col flash. Mi è parso un momento surreale. In genere ho visto chiese, belle o brutte che fossero, in cui se c'era una funzione in svolgimento per entrare bisognava parteciparvi o comunque portare rispetto il più possibile per il luogo e per chi era lì per pregare.
Tutto quadra, mi son detto. La chiesa è fuori a cercare di metter su uno stato etico a morale cattolica, ed è assente dentro le sue basiliche, quasi che non possa, voglia o sappia occuparsi di fede e dei suoi fedeli.
Dentro la basilica c'era una serie di cartelloni componenti un percorso espositivo su Galileo. Ho curiosato un po': tutti riportavano citazioni dello stesso Galileo sulla grandezza di dio e della chiesa. Lì per lì sono rimasto perplesso, poi ho iniziato a sorridere. L'intenzione era chiara: volevano mostrare che anche Galileo fosse un fervido credente. Peccato che fu la chiesa di allora ad avere dei dubbi, non la scienza né di allora né di oggi. Ma che, forse in Italia non sappiamo più organizzare mostre?

Magnificent Roma

Una delle primissime cose successe a Roma dopo il mio arrivo è stata l'ascolto di Magnificent. Era il primo.
Si era a casa di Borgo che non mi era venuto a prendere perché così avrebbe preparato da mangiare. Badare bene, il pranzo era pronto dopo secoli dal mio arrivo... ma tant'è.
Sembra, anzi nemmeno, è certo che alla fine dell'ascolto me ne sia uscito con un ah, e questa era Magnificent che gli altri U2ers presenti hanno preso quale critica feroce o addirittura quale stroncatura. Quasi che il mio cinismo fosse aumentato a dismisura. Niente di tutto ciò. Difficilmente una loro canzone mi ha preso molto fin dal primissimo ascolto (NYD, TUF e Bad fanno eccezione) eppure dico che mi è garbata. Sì, i quattro cialtroni di Dublino hanno tirato fuori un bel pezzo. Solo loro saranno in grado di valorizzarlo nei live, solo loro sapranno al contrario rovinarlo (un po' come COBL).
Chiedo del tour. Forse solo Milano, mi viene risposto, a luglio, 7 o 9. Alla fine sarebbe la prima volta che non vedo gli U2 di sabato. Uffi, toccherà prendere due giorni di festa.

P.S. chi coglie la citazione del titolo?