16 maggio 2010

quando la natura è poesia

Un connubio indissolubile: Jónsi interpreta l'Islanda. Con l'ascolto di Kolniður, ecco a voi Eyjafjallajökull.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Che meraviglia. Grazie per questo post. Riuscirò mai a fare il viaggio in Islanda, fallito nel 2006? Uno dei miei sogni, assieme all'Alaska, Groenlandia e isole Svalbard.

SacherFire ha detto...

Prego :-)
Le Svalbard sono una noia... pure la terra verde e l'Alaska non son da meno.
Però se proprio in Islanda dovrai andare accordiamoci qui ora e adesso ;-)
Quest'anno sono in ferie da sabato 7 agosto a domenica 22 agosto. Non so, se non ti pare un'invadenza eccessiva verrei anch'io. Insomma prenota anche per me ;-D

Anonimo ha detto...

Mi duole comunicarle (e duole molto anche a me, tale notizia) che anche per quest'anno l'Islanda non s'ha da fare. Altre montagne (italiche) e altri ghiacciai (comunque amatissimi) verranno calpestati dai miei scarponi.

SacherFire ha detto...

Ecco, torno ad ascoltare le musiche celestiali. Poi il prossimo anno ti contatto e tiro fuori di nuovo la vacanza islandese (e chi trovo sennò che ci viene insieme a me?). Che poi, per l'estate 2011 il caro vulcano dovrebbe esaurire i suoi sbuffi.